L’"Aliyah" – La grande tentazione per la congregazione negli Ultimi Tempi / Hannelore Weitzel 00, 02-05-2010
Il "movimento di Israele" nelle comunità cristiane: un falso spirito religioso
della tentazione.
Cristiani difendono il Vangelo contro gli "amici di Israele".
Lettera aperta al "movimento di Israele" in Germania al governo federale tedesco.
Le organizzazioni del "movimento Israele".
Cosa ha a che fare Auschwitz con i privilegi degli impiegati statali greci? / Christian Ortner 00, 31-12-2010
Il "movimento per Israele" nelle comunità cristiane. / - Il sionismo cristiano-evangelico. Discorso 101
Il "Grido di mezzanotte" un grido nella direzione sbagliata? / Continuazione Parte 1, Discorso1011
Le citazioni bibliche degli "amici di Israele" – verificati nella Bibbia. / Continuazione Parte 2, Discorso 1012
La lega antidiffamazione ebraica riscrive il Nuovo Testamento. / Continuazione Parte 4, Discorso 1014
Shema Yisrael – Ascolta, o ISRAELE: Il Giudizio di Dio sul suo popolo. / Continuazione Parte 5, Discorso 1015
La fondazione dello stato di Israele nel 1948: profetizzata nell’Antico Testamento! / Continuazione Parte 6, Discorso 1016
In molte comunità cristiane della Germania, il "movimento di Israele" (il sionismo cristiano-evangelico) ha preso piede. Un’organizzazione che si è posta come scopo, con l’aiuto e con il sostegno finanziario dei membri della comunità, di portare gli ebrei dalla Russia e da altri stati in Israele, mediante un’azione chiamata "Aliyah" (ebraico = far ritornare in patria). Qui essi seguono un progetto fondato dall’americano
Steve Lightle (Seattle/Washington), che annunciava che nel 1974 aveva ricevuto una visione del Signore sul rimpatrio degli ebrei dall’URSS. Come prove bibliche, i predicatori di questa Aliyah citarono ai confratelli le profezie tratte dall’Antico Testamento, che dicono che gli ebrei saranno ricondotti a Gerusalemme dai Gentili. Tuttavia, se si esaminano queste citazioni più da vicino, si può rapidamente riconoscere che tutte queste profezie non si riferiscono al nostro tempo attuale, ma al Regno Millenario di nostro Signore Gesù Cristo nel futuro ancora lontano.
La signora Hannelore Weitzel fu attiva in questo movimento per molti anni e – come anche gli altri fratelli e sorelle nella comunità – ha creduto a questi predicatori ed aveva la solida convinzione di agire qui secondo la volontà di Dio. Finché un giorno ella si accorse di alcune discrepanze nell’interpretazione della Parola di Dio e allora lesse lei stessa da cima a fondo nella Bibbia queste profezie. Tuttavia, come lei stessa scrive:
"quella che avvenne quel giorno, non fu solo una mera conoscenza attraverso la Parola, ma fu piuttosto una lotta disperata per uscire da una confusione e da una pena personale con molte perdite, che mi fecero iniziare ad analizzare criticamente da cosa e perché io potessi essere così ingannata dagli esseri umani. Già nel 2001, ho iniziato a chiedere cosa succede agli ebrei che vengono riportati in Israele. Ma solo attraverso la mia stessa pena ho iniziato a mettermi alla ricerca della verità. E così vanno le cose già da cinque anni. È stato molto, molto difficile, è stato un cammino molto doloroso".
Ora la signora Weitzel ha documentato le proprie esperienze con il "movimento di Israele" e sul sito Immanuel.at le presenta al pubblico, al fine – se possibile – di proteggere anche altri fratelli e sorelle da quegli stessi danni.
- La visione di Steve Lightle del 1974 era un mandato che Gesù ha affidato a noi, la comunità?
- Fino a che punto Gesù, il Figlio di Dio, ha dato alla sua comunità l’incarico di riportare gli ebrei in Israele?
- Cosa ne è stato del mandato del SIGNORE alla comunità contenuto in Mar 16,15: "…predicate l’evangelo a ogni creatura"?
- Come si è potuto costituire un movimento cristiano-politico che agisce secondo l’Antico Testamento?
- L’Aliyah è stata diretta dallo Spirito Santo dalla terra del nord (Russia) in Israele? – Oppure è uno spirito della tentazione?
- Fino a che punto i cristiani hanno male interpretato la Parola di Dio e dunque si sono caricati su di sé un fardello di peccati? Inconsciamente, poiché essi sono stati delusi.
Queste domande provocatorie ma necessarie dovrebbero essere esaminate urgentemente (Immanuel Kant: "Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza").
Perciò, abbiamo potuto essere sedotti spiritualmente, poiché tutto questo è venuto dalla colpa che noi, in quanto cristiani, ma anche in quanto Germania come nazione, ci è stato imposto di assumerci per l’Olocausto? È possibile che noi in quanto riparazione per il nostro passato dobbiamo aiutare il popolo ebraico in questo modo a costruire Israele e a ricondurre gli ebrei nel paese di Israele? È possibile che noi, in quanto cristiani, siamo ancora particolarmente esortati ad aiutarli ora e definitivamente affinché essi non arrivino mai più ad una situazione simile a quella del Terzo Reich? E che di conseguenza essi debbano essere condotti da noi nel "porto sicuro di Israele", perché così "dice la Parola di Dio"? Oppure noi tutti ci siamo lasciati ingannare? Ci siamo lasciati abbindolare da una tentazione di massa degli Ultimi Tempi, con conseguenze devastanti per tutti noi? Per il Vicino Oriente e per il mondo intero.
La verità è scioccante, mi ha profondamente spaventato, ma dobbiamo assolutamente iniziare a capire, per Gesù e per la salvezza degli esseri umani, di tutto il mondo. I miei dubbi cominciarono dopo il mio ultimo viaggio in Polonia. Esso ebbe inizio nel 2002, quando lo Spirito di Dio tentò urgentemente di farci capire che questa visione del 1974 non emana dal suo Spirito. Tuttavia, io non capii correttamente, avevo ancora la convinzione che noi dovessimo assolutamente ricondurre gli ebrei in Israele. Questo, dopo tutto, era il tenore del movimento di Israele da noi e in tutto il mondo. Tutto ciò era scritto nella Parola di Dio, come ci veniva detto. O forse non era così?
Di conseguenza, esitai a comunicare ai leader dell’organizzazione ciò che credevo che lo Spirito di Dio ci avesse detto. Ciò significa che nell’anno 2002 e 2006 avevo già intrapreso una volta il tentativo di comunicare la verità ai leader di questa organizzazione in Germania. Essi rifiutarono la verità e non vollero ascoltarla. Ora non la comunico più ai leader, ma con l’aiuto di Dio ho trovato un’altra via, per dare inizio a una "sveglia" per coloro che ascoltano e vogliono convertirsi! Quello che accade nel mondo in relazione ad Israele e al suo diritto di esistenza, non è biblico, sebbene da molti anni ci sia stato spiegato e "insegnato" così. Come posso fare un’affermazione del genere? Dopo un’annosa ricerca della verità e del tentativo di liberarmi da questo spirito religioso in relazione alla falsa dottrina di Israele, che si è infiltrata nella comunità in misura incredibile, io sono libera di parlare.
Sono tedesca, e proprio per questa ragione ora non voglio più tacere, poiché altrimenti graverei la mia coscienza in relazione alla mia promessa verso Dio e la sua Parola. In quanto tedesca e in quanto cristiana, mi sento obbligata a riportare la "luce nel buio", con l’aiuto esterno, con il sostegno di tanti uomini spirituali di Dio!
I nostri viaggi in Polonia e ad Auschwitz nel corso di quattro anni sono stati quelli che hanno segnato il mio pensiero degli ultimi 18 anni. Mai più un Olocausto. Mai più un silenzio dei cristiani riguardo ad un passato così terribile.
Con tutto ciò che avevo e che sono, ho tentato di compiere "azioni preventive", nel caso di una nuova persecuzione di esseri umani ebrei nel Vicino Oriente, in Germania e in Europa. Questo sembrò non piacere al nemico di Dio, poiché egli tentò di distruggere la mia vita. Ma il vincitore è GESù, il Cristo! E quello che per me era
incredibile, accadde, e alla fine, dopo immense perdite personali, avevo capito che la carne produce carne, e lo Spirito Spirito! È una mescolanza degli spiriti che ci mettono fuori strada.
Il movimento di Israele è un movimento politico che purtroppo non può soddisfare l’ordine datoci da nostro SIGNORE in Mar 16,15, poiché altrimenti esso dovrebbe cambiare la sua intera struttura che ha costituito. Si tratta di una struttura che è orientata ad andare in una determinata direzione politica, invece di accettare il compito missionario, così come Gesù ci ha detto nella sua Parola. Essi dovrebbero, cioè, iniziare a tralasciare la politica e a predicare il Vangelo a quelle persone con le quali ora collaborano in Israele.
E così essi si trovano in un dilemma. O il Vangelo per gli ebrei e i Gentili come Gesù ci insegna, o il lavoro politico, che sostiene lo stato secolare, che sta sotto il Giudizio di Dio. Essi costruiscono carne mediante la carne, e non nello Spirito di Dio. Un fratello benedetto di un’attività missionaria in Israele disse pubblicamente:
"vi sono cristiani che si preoccupano solo degli interessi umani degli ebrei e rifiutano di trasmettere il Vangelo. Questo è il vero antisemitismo!"
Una conversione del movimento ed un abbandono della sua attività politica, includendo anche la politica internazionale, sarebbe una prova del fuoco per il movimento. Non dovrebbero semplicemente lasciare che questo arrivasse ai loro cuori e rifletterci sopra?
Ciò di cui scrivo qui, lo vidi anni fa solo da lontano e in modo confuso. Eppure mi sono sempre chiesta cosa davvero sia successo nella nostra Germania in merito ad Israele. Tuttavia, come detto, non eravamo ancora nella condizione di capire correttamente. Mi ci vollero più di sei anni prima di riuscire a guardare "dietro le facciate" dell’orientamento religioso del movimento. Non fraintendetemi, però: apprezzo e rispetto qualunque singolo individuo che è attivo in tale movimento, ma loro si sono lasciati abbagliare ed io mi auguro dal più profondo del cuore, che essi inizino a capire.
Tuttavia, la decisione, se farlo o no, rimane a loro. Così, la cosa in assoluto più importante per noi è riconoscere la verità nello Spirito di Cristo ed in esso pregare per la liberazione e la salvezza degli esseri umani, affinché coloro che sono stati indotti in tentazione, possano tornare nuovamente nel giusto rapporto e in equilibrio con il loro creatore. Ossia, con colui che ha donato la propria vita per la redenzione dalla colpa e dal peccato. CRISTO la via, la verità e la vita. Si tratta di un rinnovato volgersi al Figlio di DIO, GESù il CRISTO, il MESSIA e la sua Parola. È LUI che essi dovrebbero ascoltare. Mi auguro che il movimento possa comprendere tutto questo.
Nel suo discorso sul monte degli Ulivi, Gesù disse: "Guardate che nessuno vi seduca" (Mat 24,3-4). Dopo che Gesù ebbe parlato della distruzione del tempio a Gerusalemme, i discepoli gli domandarono: "Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?" (Mat 24,3). Il completamento dell’età presente e la sua venuta. Questa era la domanda dei discepoli. "Guardate che nessuno vi seduca". La seduzione è la cosa peggiore che possa capitare, soprattutto se essa avviene con il pretesto della religione. Appare qualcosa di buono e ci si crede anche, ma se guardiamo più attentamente, vediamo che ci porta alla distruzione.
Gesù Cristo ci ha liberati dalla "religione". Sulla croce del Golgota, EGLI ha abbattuto il muro della separazione tra ebrei e Gentili, che la religione aveva edificato, quel muro che è stato distrutto dal Figlio di Dio.
Molti anni fa, dopo essere giunta a credere nell’unico vero Dio, il mio cammino mi condusse in un gruppo di "amici di Israele", un gruppo di preghiera per Israele. Là per la prima volta mi trovai a confrontarmi con questo tema. In quanto giovane cristiana, ascoltai attentamente e in seguito, a poco a poco, appresi ciò che veniva "insegnato" sulla questione di Israele.
Ecco ciò che ci venne insegnato: è la nostra colpa tedesca dell’Olocausto degli ebrei che ci ha indotto, in quanto cristiani in Germania, a stare davvero dalla parte del popolo ebraico e di Israele. Eravamo colpevoli dell’assassinio di milioni di ebrei, e dunque come avremmo potuto ora non stare dalla loro parte? La pressione sui cristiani aumentò – noi siamo colpevoli – e dunque ora dobbiamo aiutarli: ecco, questa è l’idea fondamentale di questa dottrina! Ed anche il fatto che Dio vuole averli in Israele. Ma è davvero questo il nostro mandato? Con ogni mezzo, alla luce dei documenti, si è tentato sempre e continuamente di farci capire che è assodato che questo paese appartiene agli ebrei. Tuttavia, milioni di documenti possono anche essere scritti e firmati, ma hanno validità solo se sono fondati sulla verità e nella verità, ossia se sono in accordo con la volontà di DIO. Poi, se lo dice Dio, vale come diritto giuridico.
Ma, come sappiamo, la nazione di Israele fu fondata sulla situazione catastrofica del Terzo Reich. Un pensiero completamente corretto dal punto di vista umano in una situazione così disperata. Fu la Società delle Nazioni (ONU), che alla fine decise: una patria per il popolo ebraico. Nei circoli cristiani si disse che era la volontà di Dio, ci si appellò ad Isaia 66,8 e si confermò dunque da parte cristiana la fondazione dello stato. Un errore fatale? Finalmente una paese per se stessi. Il paese dei progenitori, che Dio aveva promesso a loro, ai progenitori. Era il luogo che essi volevano/dovevano avere. Dopo un’infinita odissea ed un incredibile annientamento del loro popolo, durato per un tempo infinito di anni. Ed ora finalmente una casa!
Torniamo al circolo di preghiera: là in quel circolo di preghiera per Israele, ascoltai poi di una visione per la Germania e Israele, che Dio aveva dato ad un uomo – Steve Lightle – nell’anno 1974 e ascoltai anche del diritto di Israele sul suo paese. Mi spiegarono e mi dimostrarono ripetutamente che Israele ora vive finalmente dalle "ceneri dell’Olocausto". Israele vive così come proclamano ostentatamente i movimenti di Israele? Vive davvero? Vive davvero? Oppure combatte ogni giorno per la propria esistenza? Riconosce già il suo Dio? Oppure il velo è ancora davanti ai loro occhi e sui loro cuori (2Cor 3,15-16)? Cos’è allora la vita agli occhi dei cristiani rinati? Proprio una patria spirituale, così comunque sta scritto. Allora, questa nazione di Israele vive davvero?
Dalla fondazione, i governi in Israele spiegano a noi e al mondo: essi hanno un diritto sul loro paese dato da Dio. Ci dicono che essi hanno ripreso il paese, perché Dio glielo ha dato. Essi hanno però soddisfatto i presupposti che il loro Dio ha prescritto loro per la rioccupazione del loro paese? Infatti, solo così essi avrebbero il diritto dato da Dio su ciò per cui essi vogliono chiederci l’impegno del nostro sostegno. Se queste premesse non sono soddisfatte, allora la SUA Parola ricomincerà automaticamente ad essere valida, in modo tale che di nuovo verrà un giudizio di Dio su Israele. Infatti, senza l’invito di Dio e il compimento dei corrispondenti presupposti, non è loro consentito prendere il paese.
Purtroppo è così, ma DIO è DIO. Dio è legato alla Sua Parola. Per esempio, se Israele difende il suo diritto sul suo paese, con le armi e con il sangue, la Parola di Dio indirizzerà questo verso lo scopo per il quale egli l’ha mandata. Un’occupazione ingiustificata, perché Dio non li porterà nel loro paese per mezzo delle armi e del sangue. Si rilegga nella Parola di Dio (Os 1,5-7). Fu da sempre così, che Israele ricevette solo il diritto da Dio di ritornare nel suo paese se Dio lo aveva deciso. Mai essi hanno osato semplicemente occupare il paese. Solo per ordine di Dio, e poi anche solo al fine di edificare un tempio. Questo ultimo tempio fu però da LUI stesso distrutto nell’anno 70, dopo che Gesù venne crocifisso ed essi avevano rifiutato il FIGLIO di Dio, che venne per salvarli. Da quel momento non vi è più alcun tempio e si tratta solo del tempio spirituale, che è gesù stesso! Dio non dimora in una casa costruita dalla mano dell’uomo, né ora, né a quel tempo, né in futuro.
Nei circoli cristiani viene ripetutamente predicato che questo paese appartiene ad Israele. Qui, però, viene tralasciato il fatto che queste promesse di Dio a Israele hanno il loro ben preciso tempo di compimento. E questo tempo non è il nostro tempo, ma il Millennio, alla fine dei tempi. Perciò, avverrà come ha detto Dio e non come stabiliscono i cristiani! Avremmo dovuto lasciare gli ebrei tra i popoli e non portarli in Israele! Mai! Ma con tutti i mezzi si cerca di rafforzare le opere umane, benché ciò porti ad un disastro, poiché la Parola di Dio rimane valida, sia che crediamo o che non crediamo ad essa. Mai, con tutte le nostre forze, potremo cambiare la volontà di Dio.
Così la domanda rimane in sospeso, la parola degli esseri umani sopra la Parola di Dio?? Anche se Dio in futuro manterrrà la sua Parola su Gerusalemme e Israele poiché essi vanno per le proprie strade separate da Dio (si rilegga in Gioele e Zaccaria), dobbiamo chiederci: fino a che punto ci siamo resi colpevoli del futuro dilemma e soprattutto se ora taciamo? Come sarebbe se la storia dovesse ora solo ripetersi perché ebrei e cristiani vanno per la propria strada e non ascoltano Dio? Se il passato divenisse ancora una volta il futuro? Se esso deve ripetersi, affinché Dio possa rivelarsi in quanto DIO che è?
Nel suo mandato, la comunità ha fallito nel predicare il Vangelo agli ebrei e ai Gentili ed ora è responsabile di questo davanti a Dio? E se poi la storia dovesse ripetersi, affinché il mandato della comunità possa alla fine essere ancora portato a termine? La comunità, un mistero di Dio!
Quando giunsi alla fede in Cristo nell’anno 1987, passarono poi alcuni anni nel paese ed io presi parte ad una campagna di digiuno e di preghiera per Israele. Durante quei giorni venne intrapresa un’iniziativa di preghiera e nella villa di Wannsee venne firmato un documento, anche da me, nel quale noi tutti promettevamo di servire il popolo di Dio. Ancora oggi continuo a sentirmi in obbligo verso tale promessa e la manterrò se Dio vorrà e se io vivrò. Ma come?
Ora, alla fine, dopo anni, come dice la Parola di Dio e come Gesù ci ha
insegnato! Allora non ho potuto vedere che da quel documento ne sarebbe venuta
una carta che corrispondeva ad un mandato politico. Solo adesso ho capito.
Tuttavia, poiché sul quel documento ho apposto la mia firma, ora vorrei qui
chiarire pubblicamente: la mia attenzione sta nel portare a termine il mandato
in modo tale che agli ebrei, così come ai Gentili, vengano raccontati la
speranza e l’amore eterno che è giunto a noi nella forma del Figlio di Dio, che
venga loro spiegato il Vangelo e che il loro sguardo sia volto verso il futuro
regno del SIGNORE! Questo, dopo tutto, è ciò che vuole Gesù, che essi vengano
salvati dalla futura ira di Dio!! Che non si taccia più. Che si dia supporto a
Israele, ma in senso spirituale, ossia dicendo loro chi è il loro DIO! Che non
si intraprendano attività politiche di nessun genere, che non farebbero altro
che portare alla rovina!!
In ogni caso, alcuni anni fa non vedevo ancora le cose come le vedo oggi, poiché
ci veniva sempre detto che non dovevamo "predicare" agli ebrei. Ho impiegato
anni prima di sviluppare un punto di vista che allora non mi era chiaro, poiché
io stessa ero accecata e sedotta. Se non possiamo vedere e capire con gli occhi
dello spirito ciò che Gesù ci ha detto di fare, allora edifichiamo opere della
carne, che non ci porteranno all’eternità.
Un omicidio di massa perpetrato contro degli esseri umani, così come è avvenuto nel Terzo Reich, è da condannare nel modo più severo possibile, e questa cosa deve essere qui espressamente sottolineata. È un atto infame e di spregio verso gli esseri umani, che verrà sicuramente giudicato da Dio nell’eternità nel modo più severo possibile e di fronte al quale non si deve rimanere in silenzio. Non è consentito rimanere in silenzio di fronte a nessuna uccisione di esseri umani innocenti!
Tuttavia, se ora dalla rielaborazione e dalla revisione del passato, si può/si è potuto vedere un movimento cristiano condotto nella direzione sbagliata, che agisce secondo l’arbitrio umano e non secondo le disposizione di Dio, allora si può arrivare ad una
ripetizione di situazioni orribili, in un modo che non è e non era voluto! In considerazione del fatto che si sta preparando il terreno per la futura guerra del Vicino Oriente, che costerà la vita a milioni di esseri umani, non solo fisicamente, ma anche dal punto di vista psicologico, e soprattutto la vita eterna, sono convinta che non vi è più alcuna possibilità di avere riguardo per i sentimenti religiosi, cosa che mi dispiace, ma Gesù ha detto che non è venuto per portare la pace, ma per portare la spada (Mat 10,34). Questa è la spada dello Spirito, LA SUA PAROLA, che deve separare le giunture dalle midolla, l’anima dallo spirito (Ebr 4,12).
Si tratta di esseri umani nelle mani di forze e di poteri che si scatenano nei luoghi celesti per assumere il dominio del mondo, proprio là dove il FIGLIO DI DIO perse la sua vita, e la "comunità" porta questi ebrei ancora nel posto nel quale avverrà questa battaglia? Gli ebrei e gli arabi nel Vicino Oriente sono
in pericolo mortale e noi stiamo a guardare? Una catastrofe mondiale e noi volgiamo lo sguardo altrove? Io non posso crederci, e per questo scrivo.
Nei quattro anni passati ho studiato ciò che la Parola di Dio dice in merito al tema Aliyah, "ritorno in patria" e alla fondazione dello stato di Israele, mi sono messa in contatto con moltissimi pastori e guide spirituali, e di sicuro
per me non è stato facile. Tutto è grazia, ed io prego affinché riceviamo la grazia
dell’ascolto e della comprensione prima che sia troppo tardi!
Ora, i cristiani sono davvero pronti in virtù della loro posizione di fronte ai loro servizi e visioni, a lasciare esseri umani – in questo caso ebrei, arabi e tante altre nazionalità nel Vicino e Medio Oriente e addirittura cristiani di tutto il mondo – al proprio destino, con la morte davanti agli occhi? Se non avviene una conversione, un ritorno al mandato di Dio per la comunità, allora questi cristiani, a causa della loro falsa dottrina e dell’idolatria di questo stato di Israele, si stanno rendendo essi stessi colpevoli del sangue che verrà versato. Erano pronti a sradicare degli esseri umani per riportarli in Israele "perché lo ha detto Dio". Ora essi sono pronti a lasciarli là, perché credono che debba essere così?! (Aliyah!) Persino riguardo al fatto di una Guerra futura? Pensano che debba essere così! Che idee folli! La comunità è stata totalmente sedotta?
I maestri di questo movimento pensano e predicano che la comunità non sarà in
ogni caso più qui quando tutto questo succederà. Questo è l’ultra-dispensazionalismo,
che lascia la nazione di Israele al giudizio di Dio. In quel momento saremo già
stati rapiti… Fatalmente!!! Se davvero è così come essi pensano, verrà
chiarito. Forse, però, in quanto corpo di Cristo riceviamo ancora una volta la
grazia, proprio in quanto risultato di questo falso modo di pensare, di
raccontare agli ebrei di Gesù, così come non è mai stato fatto negli anni
passati. Cosicché in quanto cristiani entreremo con loro nel tempo della Grande
Tribolazione, per essere poi al loro fianco tra i popoli del mondo. E che non vi
è alcuna via di fuga dal Rapimento in cielo, non ancora.
www.artkatzministries.org
www.themysteryofisrael.org
I links qui sopra sono due utilissimi siti web che in futuro ci terranno occupati ancora per un po’ con le loro verità.
Ma si veda anche il libro di Steve Wohlberg ("Endtimedelusion" – "L’illusione degli Ultimi Tempi"), che si può richiedere presso K. Püplichhuisen. Se non posso essere d’accordo su tutto ciò che è contenuto in questo libro, per lo meno va detto che esso rivela cose che sono false nel corpo di Cristo. Per esempio, coloro che aderiscono a questa falsa dottrina, pensano e credono che DIO abbia detto loro di agire in questo modo. Essi dicono che Dio vuole averli là in Israele, gli Ebrei, e
che essi non hanno alcun mandato da Dio di predicare a loro, agli Ebrei, il Vangelo, ma che essi hanno solo il mandato di riportarli indietro, di compiere per loro una
Aliyah. E che essi dovrebbero riportare gli ebrei dalla Russia e dalle altre nazioni in Israele, affinché Gesù possa ritornare. Dove sta scritto questo nella Parola di Dio? Chi ci ha raccontato questo e perché? Lo dicono famosi esegeti biblici!?
È quasi incredibile che per poco anch’io, allora, 8 anni fa, fossi sul punto di credere a tutto questo. Le persone trovano una base per questa dottrina nei più diversi versetti biblici e spiegano e difendono in tal modo questo rimpatrio! Più di 1,5 milioni di esseri umani sono stati ricondotti in Israele, sulla base di questa dichiarazione, che essi avrebbero dovuto essere presi e portati (pescatori e cacciatori! Ger 16,16) in Israele, sradicati e presi dal loro paese. Agli esseri umani è stato detto che Dio li vuole avere là ORA! Una confusione di passi biblici che può diventare assolutamente mortale, se DIO non interviene! È lo stesso ragionamento che avevano anche gli uomini e le donne sionisti, che allora presero il paese e fondarono lo stato. Completamente comprensibile dal punto di vista umano, se non lo fosse anche per la PAROLA di Dio! Ma anche a questo è legato Israele, se essi affermano che il paese appartiene a loro. "Il paese ci appartiene, e qualunque ebreo deve tornare nel paese dei suoi padri, che Dio ci ha donato".
Sì, è un dono di Dio, ma a delle condizioni che… sono state soddisfatte? Essi non hanno neppure ancora un tempio per adorare Dio. Dio stesso ha distrutto il tempio. E questo, ora, è doppiamente male. Infatti, questo tempio vivente che è GESù CRISTO, essi continuano ancora a rifiutarlo. E Dio dovrebbe tacere e volgere lo sguardo altrove? Il movimento di Israele si è reso colpevole davanti a Dio e agli esseri umani. Ora, queste dichiarazioni sono sicuramente scioccanti, ma io vedo davvero tutto questo come una seria occasione per scoprire la verità su tale questione, a causa di milioni immigrati ai quali il Vangelo è stato negato, poiché lo stato ebraico ha richiesto ai rappresentanti del movimento di Israele di firmare un documento che dichiarava che a nessuno era consentito predicare Gesù!
QUESTO sarebbe un rimpatrio come vuole Dio: rimpatrio nel suo regno, nel suo regno eterno! Una Aliyah spirituale nella Gerusalemme celeste! Ma ora essi sono in un posto determinato da Dio per il giudizio, esattamente come tutto il mondo, se essi non si convertono a DIO ed accettano suo FIGLIO come dono per la remissione dei peccati. Dio, infatti, ha rinchiuso tutto il mondo nella disobbedienza e la porta è GESù il Cristo! Ma adesso??
Immaginate un po’ quanto segue: se questo movimento cristiano del "rimpatrio degli ebrei dal paese del nord" (la Aliyah), ossia là, in quella nazione di Russia o in tutte le nazioni dove essi sono andati a prendere gli ebrei, se là essi avessero predicato il Vangelo! Che giubilo sarebbe stato in cielo! Che vita si sarebbe generata dai morti! Che Risurrezione sarebbe stata! Immaginate questi esseri umani risuscitati, che sarebbero poi rimasti nel loro paese e avrebbero a loro volta predicato il Figlio di Dio!! È inimmaginabile quello che, allora, sarebbe successo!
Invece, è stato indicato agli esseri che essi dovevano andare in Israele. È questo
è lo spirito che viene dal Figlio di DIO? Ecco, questo è un dilemma!!! Abbiamo fallito. Perché mi adopero così tanto per tale questione? Vorrei semplicemente chiarire che non sto scrivendo solo "così tanto per fare", ma la mia vita è stata dedicata al popolo ebraico e lo è ancora oggi. Ma non in termini politici, bensì in accordo con la Parola, che sta scritta nella Bibbia. Perciò racconto anche un po’ di me.
Allora, il nostro cammino, per Israele e la Germania, fu sempre influenzato dalla penitenza in relazione al nostro fallimento in quanto cristiani nel Terzo Reich. Il nostro cammino non era verso Israele, ma verso la Polonia, indietro al passato della nostra colpa per l’Olocausto in quanto cristiani e complessivamente in quanto nazione. Siamo stati molte volte nel posto che è conosciuto in tutto il mondo per i suoi inconcepibili orrori perpetrati da esseri umani su esseri umani: Auschwitz. Ma abbiamo visitato anche tutti gli altri campi di sterminio. Abbiamo compiuto questo servizio per un periodo di quattro anni e dentro di me e negli altri partecipanti il pensiero era sempre lo stesso: mai più, mai più i tedeschi cristiani rimarranno in silenzio di fronte ad un altro "olocausto". Mai più la Germania e in particolare i tedeschi cristiani, potranno essere coinvolti volgendo lo sguardo altrove, se mai qualcosa di simile dovesse di nuovo capitare al popolo ebraico.
Fummo sempre profondamente scossi e inorriditi di fronte a tutto ciò che sentimmo e vedemmo là in Polonia. Ogni viaggio era una pugnalata al cuore per il nostro fallimento. Ma tutto ciò rafforzò anche il nostro cuore nell’intenzione, in futuro, di prendere le parti del popolo ebraico. Ed è quello che abbiamo fatto. Abbiamo accettato una missione di servizio per Israele e per il popolo ebraico. In seguito, abbiamo tenuto una conferenza a Varsavia nel 2001, una conferenza di penitenza sul tema "Israele e la comunità". Il nostro maestro era Arthur Katz che allora aveva già affrontato il tema "Aliyah" e che ci aveva detto: noi non dobbiamo portare nessun ebreo in Israele. Come aveva ragione, ma eravamo così totalmente convinti di dovere fare questo, che non volevamo assolutamente "ascoltarlo". Ma era la volontà di Dio. A. Katz ci mise in guardia in merito ad un’imminente guerra e alla distruzione del paese, e sul fatto che molti esseri umani sarebbero stati ridotti alla più grande e profonda miseria. Perciò nessuna partecipazione di cristiani ad una
Aliyah.
Tuttavia, non solo lui, ma anche molti esegeti biblici hanno
detto la stessa cosa. Essi hanno avvertito di non portare nessun ebreo in
Israele. Essi non sono stati ascoltati. Quanto insistentemente A. Katz ci
insegnò che Israele avrebbe sperimentato ancora brutte cose, prima di potere
giungere alla vita spirituale. Infatti, questo è il cammino di Dio con la carne:
circoncisione. Dio è spirito e solo ciò che viene dal suo spirito, può vivere in
eterno! Questo è dopo tutto ciò che ci auguriamo in quanto cristiani: di portare
gli esseri umani alla vita, alla vita eterna. Questo è il mandato del SIGNORE
alla comunità: "Predicate il Vangelo a tutto il mondo!".
A seguito di questa conferenza benedetta, sentimmo che dovevamo tenere la nostra
prossima conferenza in Germania. Si trattava, da un lato, del nostro passato
tedesco, e dall’altro della chiesa silenziosa che stava a guardare. Una chiesa
che aveva subordinato se stessa a questo "dominio", tranne poche eccezioni!
Questa conferenza ebbe luogo a Bad Harzburg. Un’altra conferenza fu tenuta nel
2001 nel Braunschweig, dove si runirono molti cristiani da tutta Europa, per
chiedere a Dio il perdono per la nostra nazione e per tutto ciò che poté
accadere sotto Hitler e la chiesa silenziosa. Allora si è taciuto e non si è
portato a termine il mandato che Gesù affidò alla sua comunità. Questo non
avrebbe dovuto più succedere. Questa fu la nostra promessa.
Ed ora? Tutto questo era l’aspirazione più profonda del nostro
cuore, e Dio la benedisse, così noi credemmo. Tuttavia, ciò che ci tenne sempre
di nuovo occupati, era la continua messa in discussione della visione avuta da
Steve Lightle nel 1974 nel Braunschweig, e dalla quale poi nacque
un’organizzazione del rimpatrio in massa mondiale degli ebrei in Israele.
Un’organizzazione che creò numerosi rami e che si diffuse in tutto il mondo. Mi
ci sono voluti anni prima che potessi capire. La connessione con questo spirito
fu immensamente forte e il nostro pensiero per Israele così fortemente
influenzato, che, chi avrebbe potuto non credere che Dio volesse questo, così
come si era visto in questa visione?
Una visione della quale ora crediamo che non era e non è di Dio! Se supponiamo essere stata di Dio, allora essa fu compresa in modo errato ed ebbe luogo un prematuro rimpatrio, che avvierà proprio DIO STESSO e così si sono tutti resi colpevoli! Lo stesso Steve Lightle, che ha scritto il libro "Il secondo esodo", dopo avere avuto la sua visione, scrive nel suo libro che nessun nome né nessuna organizzazione dovrebbero mettersi al vertice di questo "esodo". Egli dice che deve essere un esodo santo. Tuttavia, se questo è ciò che egli ha detto, perché poi ovunque appaiono il suo nome e quello delle organizzazioni fondate ovunque a tal fine?? Ma, allora, Dio non è stato preso sul serio, e si è sminuito il suo onore?
Se supponiamo che questa visione debba essere assolutamente giusta, allora, forse, egli ha visto il rimpatrio finale (nel Millennio), ma poi non avrebbe visto la Germania divisa, come egli scrive. È un mistero. In che misura, allora, si è peccato davanti a Dio e agli uomini? Ora soprattutto in considerazione di una guerra eventualmente prossima? Non possiamo fermare questa Guerra, nemmeno con i documenti che "attestano" che questo paese appartiene ad Israele. Questo paese appartiene a DIO ed egli giudicherà coloro che lo dividono, chiunque essi siano! Si arriverà alla guerra e forse addirittura essa sarà vinta, ma quello che avverrà in seguito, lo vedremo poi.
Questi capi e queste organizzazioni hanno anticipato Dio ed hanno speso milioni di soldi cristiani per finanziare un movimento che in tal modo si è costruito il suo proprio regno? Eludendo la volontà di Dio? Un regno politico, che non appartiene al regno di Dio? Allora sarebbe tempo di una conversione o no?? Milioni di euro e di dollari furono spesi, solo per portare degli esseri umani in Israele, e ora verranno di nuovo impiegati milioni per sostenere là nel paese questi esseri umani, perché lo stato non può o non vuole aiutarli.
Cos’è questo? Questo è davvero quello che vuole Dio? Ci dicono anche che si deve riportare il popolo ebraico nel suo paese affinché Gesù possa ritornare, ma non dimentichiamo di aggiungere che i cristiani, in ogni caso, saranno rapiti e allora Dio tratterà di nuovo con Israele e poi…..solo con loro? La comunità, dopo tutto, è in sicurezza! Ma che razza di pensiero è questo? Se questo pensiero si realizzasse? Ma cosa si cela dietro di esso? Questo ci se lo deve chiedere davvero. Uno studio onesto della Parola ci porterà sicuramente là dove potremo capire l’intera verità!
Sicuramente verrà ora un grido, ma è proprio questa la sfida con la quale dobbiamo confrontarci, noi in quanto comunità e corpo di Gesù, prima di trovarci di nuovo di fronte a un disastro e POI dobbiamo fare di nuovo penitenza davanti a Dio e agli uomini per il torto commesso! Come ho già detto, allora credevamo di dovere appartenere a quel movimento di Israele, volevamo anche aiutare a sostenere lo stato di Israele. Tutto appariva così giusto. Promettemmo a Dio di volere sostenere il popolo ebraico, in quanto cristiani in ogni caso.
Perciò fondammo un’associazione e credemmo di potere essere così attivi in modo migliore. Ma il SIGNORE pensava diversamente, egli ordinò un tempo per la circoncisione delle nostre idee, del nostro pensiero e del nostro volere. Fu doloroso e costò molte perdite. Ma da questo viene la vita che proviene da Dio, che proviene da CRISTO e dal suo Spirito. La vita eterna.
Con l’idea di volere aiutare gli ebrei e con l’immagine di Auschwitz sempre davanti agli occhi, mi assunsi un rischio. Lessi molto nella Parola di Dio in relazione agli Ultimi Tempi ed ora, in tal senso, ascoltai anche di una persecuzione degli ebrei nel Vicino Oriente. Volai fino là per intraprendere misure preventive se fosse stato là che essi avrebbero dovuto trovare asilo. Durante quel tempo di "preparativi", conobbi più da vicino lo spirito dell’islam, che in futuro scenderà anche su Israele e sul popolo ebraico. Iniziai ad amare e ad apprezzare quegli esseri umani là nei paesi arabi, ma la loro religione non è una religione di libertà, bensì una religione di sottomissione e di schiavitù, che si lascia guidare dall’inganno e dalla perfidia, e che sulla sua bandiera porta l’idea di uccidere gli ebrei e i cristiani.
A questo dobbiamo prepararci, noi, ebrei e cristiani. Dopo la mia odissea nei paesi arabi, iniziai a chiedere a Dio dal più profondo del cuore "perché"? Perché una simile disavventura era capitata proprio a me? Perché ho potuto credere che ciò che ho vissuto in Giordania venisse da Dio? Mi ci è voluto molto tempo per rielaborare queste esperienze e questi eventi traumatici. Non potevo comprendere quello che là avevo vissuto. Avevo quotidianamente l’impressione di vivere un incubo che non voleva mai finire! Gesù era così buono a chiarirmi pezzo per pezzo perché: solo perché mi sottomettevo ad un falso spirito, ad uno spirito religioso che è così sottile, che, se non facciamo attenzione, non siamo in grado di riconoscere la verità!
Questa era l’unica via possibile per trarmi in inganno e poi solo per il mio modo interiore di pensare potei essere condotto nella direzione sbagliata da questo spirito religioso! Ne è venuto un danno immenso, ma io credo nel mio Dio e credo che dal caos egli possa generare la gloria. Così anche noi dovremmo convertirci, tornare alla Parola di Dio per noi. Se non distinguiamo correttamente, per noi si prospetta sicuramente in anticipo una seduzione ed essa costerà la vita agli esseri umani! Questo è ciò da cui Gesù ci mise in guardia.
È tempo che comprendiamo davvero dove tutto questo ci può condurre. È ora. Una falsa connessione può essere così forte, quando si crede che venga da DIO e in realtà è lo spirito della seduzione! Il nemico viene come angelo della luce. Mi ci sono voluti anni prima che finalmente potessi capire. Il nostro mandato di Gesù, il Figlio di Dio, è il seguente: "Andate per tutto il mondo, predicate il Vangelo a ogni creatura!" (Mar 16,15).
Ora, se questo movimento di Israele in Germania e in Europa si è aperto e abbandonato al falso spirito, così come è avvenuto in modo assolutamente forte anche negli USA, essi si sono perciò fabbricati un "vitello d’oro", poiché pensano che esso venga da Dio. E così, attraverso questo influsso politico fatale esercitato dai cristiani sui governi, può essere scatenata una terza guerra mondiale e i CRISTIANI sarebbero corresponsabili! Colpevoli perché hanno falsamente interpretato la Parola di Dio e di conseguenza hanno falsamente agito. Una conflagrazione mondiale con l’aiuto dei cristiani????
Per questo motivo dobbiamo davvero cercare il SIGNORE seriamente per pregarlo affinché EGLI doni la libertà con l’intenzione della CONVERSIONE! Se no, è possibile allora che con l’aiuto di "cristiani ben intenzionati", che influenzano i governi e addirittura incitano alla guerra "per eliminare i nemici di Israele", i cristiani possano di nuovo essere colpevoli di un prossimo olocausto? Gesù ha detto: "il mio regno non è di questo mondo". Egli non ha MAI incitato alla guerra, ma egli venne con la spada dello Spirito, che è la sua Parola. EGLI venne per salvare, per redimere e per guarire, fino ad ora!!! Questo è ciò che EGLI vuole fare ancora adesso, attraverso di voi e di me!
Quando Lutero entrò nella Lega di Smalcalda, che era un’alleanza politica per "garantire" la sicurezza di cui egli aveva bisogno per prendere posizione contro la chiesa cattolica e la sua dottrina, si giunse, dopo anni di "autodifesa", alla guerra di Smalcalda. Cosa vogliamo e quale è la volontà di Dio? Noi invitiamo a cercare il volto di Dio e a studiare la sua Parola in verità.
Quando l’ebreo Mardocheo vide e sentì che si volevano uccidere gli ebrei in 127 province, insorse, si lamentò e pianse amaramente per questo e disse ad Ester:
Non pensare di scampare tu sola fra tutti i Giudei, perché ti trovi nel palazzo del re.
Est 4,13 e Mardocheo fece rispondere a Ester: «Non pensare di
scampare tu sola fra tutti i Giudei, perché ti trovi nel palazzo del re. 4,14 Poiché se
in questo momento tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da un’altra parte; ma tu e
la casa di tuo padre perirete. Inoltre chi sa se è proprio per un tempo come questo che
tu sei pervenuta alla regalità?». Est 4,13-14;
"Poiché se in questo momento tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da un’altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete. Inoltre chi sa se è proprio per un tempo come questo che tu sei pervenuta alla regalità?". Noi siamo re e sacerdoti nella casa del SIGNORE, Gesù è il nostro RE ed EGLI ci invita ad ascoltare e ad agire. Si tratta di un rimpatrio spirituale degli ebrei e dei Gentili e per la sua buona volontà per tutti noi. Abbiamo un mandato che deve portare alla salvazione spirituale per l’eternità. Efes 6:12:"il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità,
che sono nei luoghi sotto il cielo della terra".
Questi poteri si scatenano su Israele e in particolare su Gerusalemme per conquistarla e per instaurare là il loro dominio. Là dove il FIGLIO DI DIO ha vinto e li ha sconfitti, sulla croce del Golgota! Essi vogliono dimostrare la loro forza e eppure essi sono sconfitti. Tuttavia, essi, per realizzare i propri scopi, faranno tutto ciò che verrà offerto loro, che sia mentire, sedurre e abusare. Perciò viene detto: Risvègliati, o tu che dormi (Efes 5,14)… Wake up -----
Solo perché io stessa mi sono fatta imbrogliare, perché fui sedotta da una falsa dottrina e poi ho esperito il fuoco purificatore del giudizio di Dio, adesso posso parlarne. "State dunque saldi: prendete la verità per cintura dei vostri fianchi; rivestitevi della corazza della giustizia;"mettete come calzature ai vostri piedi lo zelo dato dal vangelo della pace" (Efes 6,14-15). – Non lasciatevi trarre in inganno: ciò che l’essere umano seminerà, egli raccoglierà…
«L’uomo che fa quelle cose, vivrà per esse».
Rom 10,5 Mosè infatti descrive così la giustizia che proviene
dalla legge: «L’uomo che fa quelle cose, vivrà per esse». Rom 10, 5;
Questo è qualcosa che l’Israele di oggi non può più realizzare, non può più vivere in questo modo, poiché non può rispettare i comandamenti di Dio, visto che il tempio manca e non possono essere compiuti sacrifici. Dunque, essi non hanno nemmeno più una vita, dobbiamo comprendere questo! Israele non può più rispettare le leggi e i comandamenti che Dio ha dato loro, perché GESù è il sacrificio, che però essi rifiutano.
«La parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore».
Rom 10,6 Ma la giustizia che proviene dalla fede dice così: «Non
dire in cuor tuo: Chi salirà in Cielo?». Questo significa farne discendere Cristo. 10,7 Ovvero: «Chi
scenderà nell’abisso?». Questo significa far risalire Cristo dai morti. 10,8 Ma che dice essa? «La
parola è presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa è la parola della fede, che
noi predichiamo; Rom 10, 6- 8;
Qui con la "Parola" si intende il messaggio di fede, che noi annunciamo.
«Chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato».
Rom 10,9 poiché se confessi con la tua bocca il Signore Gesù, e
credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. 10,10 Col cuore infatti si
crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione per ottenere salvezza,
10,11 perché la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui non sarà svergognato». 10,12 Poiché non c’è distinzione fra il Giudeo e il Greco, perché uno stesso è il Signore di tutti, ricco
verso tutti quelli che lo invocano. 10,13 Infatti: «Chiunque avrà invocato il nome del
Signore sarà salvato». Rom 10,9-13;
I presupposti fondamentali per potere accogliere il Vangelo sono seguenti:
Rom 10,14 Ora, come invocheranno colui
o Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto?
o E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare?
o E come udiranno, se non c’è chi predichi?
o 10,15 E come predicheranno, se non sono mandati? Rom 10,14-15;
Proprio questo è successo, poiché nella Scrittura si dice: « Quanto sono belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone notizie, che annuncia la pace, che è araldo di notizie liete!» (Isa 52,7). Ciò significa che in quanto cristiani Dio ci ha affidato questo messaggio, ed è l’unica lieta novella che salva gli esseri umani, che porta la vita eterna! Qualunque cristiano è un messaggero di Dio, un discepolo del Signore Gesù Cristo.
Gesù ha detto ai suoi discepoli: "Andate per tutto il mondo, predicate il vangelo a ogni creatura…!" (Marc 16,15). Allora, queste guide dell’organizzazione come possono dire che esse "hanno solo il mandato di portare gli ebrei in Israele"? Chi ha detto loro questo? Essi hanno agito contro la Parola del SIGNORE e dunque non hanno tenuto in considerazione il mandato. Più avanti nella Lettera ai Romani si dice:
Infatti, se il loro rigetto è la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non la vita dai morti?!
Rom 11,13 Infatti io parlo a voi gentili, in quanto sono apostolo dei
gentili; io onoro il mio ministero, 11,14 per provare se in qualche maniera posso provocare a
gelosia quelli della mia carne e salvarne alcuni. 11,15 Infatti, se il loro rigetto è
la riconciliazione del mondo, che sarà la loro riammissione, se non la vita dai
morti? Rom 11,13-15;
Il movimento di Israele avrebbe dovuto fare questo, quando essi andarono tra i popoli per cercare là gli esseri umani ebrei e portarli in Israele?? Avrebbero dovuto portare loro "la gloria del Vangelo"? Dovrebbero essere portatori di buone notizie (Isa 40,9)? Crediamo con grande sicurezza che la decisione della Aliyah cristiana, di portare gli esseri umani ebrei dalla Russia e da tutto il mondo in Israele, non possa venire da Dio.
Il fatto che Israele abbia fondato la sua nazione per avere finalmente di nuovo uno stato, e che abbia riportato il suo popolo là per dargli una patria, una patria ebraica, è una sua decisione. Una decisione della quale essi devono poi essere responsabili solo davanti a Dio. Tuttavia, dire che noi, in quanto cristiani, saremmo stati incaricati di riportare esseri umani ebrei in Israele, è una menzogna.
Se in tal modo il Figlio di Dio, il solo che possa dare loro la vita, deve essere negato, allora dobbiamo pregare Dio di aprirci urgentemente gli occhi spirituali. Siamo stati sedotti, e qui questo lo possiamo dire con sicurezza.
Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo?
1Gio 2,22 Chi è il mendace, se non colui che nega che Gesù è il Cristo?
Costui è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio. 23 Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il
Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre. 1Gio 2,22-23;
"Il mandato e la richiesta dello Spirito Santo è di adoperarsi per Gesù, attirare le persone verso di lui e guidarle verso di lui. È lo Spirito Santo che rivela il futuro e perciò oggi rivolge un urgente appello all’umanità di valersi della grazia e di arrivare a Gesù per essere salvati – prima che sia troppo tardi!" (estratto da Mitternachtsruf [Chiamata di mezzanotte]") |
Ma cosa hanno fatto le organizzazioni cristiane che fanno l’Aliyah??? Hanno rinnegato Gesù. Ma, allora, può essere stato lo Spirito Santo a guidare questo movimento? È uno spirito anticristiano? Se diamo fiducia a Giovanni, allora è così.
Steve Lightle, l’americano di Seattle/Washington, "vide" ebrei venire dalla Russia e "vide" che essi passavano dalla Polonia e dalla Germania e noi dovremmo riportarli in Israele. Egli sottolineò fortemente anche che se non avessimo fatto questo, proprio a causa del nostro passato tedesco, DIO avrebbe annientato il nostro paese. Egli disse che Dio avrebbe parlato con lui di questo e paragonato la nostra storia della Germania al libro di Abdia! Egli suscitò grande terrore in tutti coloro che lo ascoltavano. Di nuovo questo "Voi siete colpevoli", e ora dovete aiutare gli ebrei e Israele.
Il fatto che in quanto cristiani li aiuteremo comunque e saremo dalla loro parte, è una cosa assolutamente normale, ma il fatto che una nazione poi dovrebbe essere immediatamente giudicata se non lo fa, lascia però un po’ da pensare. Soprattutto perché non abbiamo il dovere di raccontare loro di Gesù, ma solo di dire loro che Dio li vuole avere in Israele. Il sacrificio del Figlio di Dio è stato così calpestato, che ci si aspetta da noi che non siamo autorizzati a portare la lieta novella?
Così, nel nome di nostro SIGNORE e Salvatore, chiediamo ai leader di tutte queste organizzazioni di fermare questa Aliyah! Come cristiana e tedesca, io chiedo che questa Aliyah cristiana venga subito interrotta, poiché essa non corrisponde alla volontà di Dio! Essa proviene dal padre della menzogna e DIO si opporrà seriamente alla cosa se noi non ci convertiamo! Prego il SIGNORE che noi possiamo metterci a cercarLO per la verità che proviene dal suo Spirito.
Viviamo in un’epoca nella quale proprio la comunità cristiana è infiltrata da predicatori di un falso Vangelo e da falsi maestri di ogni sorta e provenienza. Poiché spesso la conoscenza della Bibbia di molti fratelli e sorelle non è sufficiente, mancano le capacità di opporre resistenza a questi truffatori e di smascherare attraverso affermazioni chiare tratte dalla Sacra Scrittura attacchi occulti alla fede cristiana. È questo che il sito Immanuel.at vuole combattere e perciò vi preghiamo di aiutarci a trasmettere nei circoli cristiani queste importanti informazioni e altri articoli.
La seguente lettera, indirizzata al Dr. Jürgen Bühler, presidente della sezione tedesca della ICEJ (International Christian Embassy Jerusalem / Messaggio internazionale cristiano di Gerusalemme) e dell’associazione senza fini di lucro "Christen an der Seite Israels e.V" ["Cristiani dalla parte di Israele"], è stata redatta dalla direttrice responsabile dell’associazione senza fini di lucro "Internazionales Netzwerk der Versöhnung e.V." ["Rete internazionale di riconciliazione"] Hannelore Weitzel. Anni fa fu lei stessa impegnata per il movimento di Israele e scrive:
"Io stessa allora ero profondamente convinta che Israele fosse l’unico posto dove Dio voleva avere gli ebrei affinché EGLI potesse salvarli. Che il paese di Israele fosse l’unico posto per loro dove vivere, poiché Israele rivendica questo (e lo rivendica dal punto di vista biblico), e che Gesù può salvarli SOLO là, e che solo là EGLI lo farà! Questo è quanto ci hanno raccontato, questo è quanto ci è stato insegnato basandosi sulle Scritture anticotestamentarie tratte da Isaia e da altri libri della Sacra Scrittura.
Solo a seguito di una profonda perdita nella mia vita e in virtù della grazia di DIO, ho finalmente capito – in quanto risultato della mia annosa ricerca nella Parola di Dio, con grande sforzo e SOLO con l’aiuto di tanti splendidi confratelli ed esegeti biblici – la natura di questa illusione degli Ultimi Tempi che ha avuto luogo nella comunità. Se non si capisce questo e non ci si converte, allora vi sarà un disastro, cui non si potrà porre rimedio! Che DIO ci aiuti. -- H. Weitzel".
Gentile signor Bühler1),
oggi ho ricevuto ancora una volta la Sua rivista, con tutte le informazioni che Lei sempre pubblica in merito a ciò che accade nel lavoro che sta
svolgendo.
Ecco qui di seguito ciò che oggi mi spinge a scriverLe:
"L’Agenzia Ebraica [Jewish Agency2)] ha pregato la
ICEJ di sostenere il ritorno degli ultimi ebrei etiopi".
Da alcuni anni, questa Aliyah3) da parte cristiana ha costituito un grosso peso sul mio cuore, sulla mia coscienza. Negli anni 1997-2002, il nostro compito fu di intraprendere un’opera di riconciliazione in Polonia, al fine di portare davanti a DIO anche la colpa dei cristiani nel rimanere in silenzio riguardo all’olocausto nel Terzo Reich. Potemmo tenere conferenze di penitenza su questo tema in Polonia e in Germania. Abbiamo promesso davanti a Dio che non rimarremo mai più in silenzio se qualcosa di simile dovesse accadere di nuovo.
E sosteniamo ancora questa promessa. Allora pensavamo anche che gli ebrei dovessero essere portati in Israele. "Credevamo" alla "visione" di Steve Lightle4)! Pensavamo di dovere condurre "solo un dialogo" con gli ebrei, così ci veniva raccontato. Ma poi improvvisamente DIO ha parlato! Ciò che allora, in quel momento, negli anni 1997-2001, non sapevamo era che I’Operazione Esodo, Exodus, e molte altre ancora, compresa la Sua organizzazione con lo stato di Israele, o con l’Agenzia Ebraica dovevano sottoscrivere un contratto che affermava che non si sarebbe dovuto raccontare NULLA di GESù CRISTO!
Essi erano dunque capaci di fare questo lavoro, e lo sono ancora oggi, poiché dovevano lasciare il FIGLIO DI DIO fuori da questa impresa. Con questo "patto contrattuale", un accordo con lo stato di Israele di accettare le sue richieste, Lei e loro avete chiaramente invalidato l’incarico missionario che GESù CRISTO ha affidato alla comunità! (Mat 28, 18-20).
Fu stipulato un patto che si trova al di fuori del Vangelo. Fu sottoscritto un patto, un contratto con la "morte". Attraverso questa azione, le organizzazioni cristiane hanno chiuso la porta al Vangelo e DIO ci ha parlato del fatto che questi esseri umani ora si trovano in una "trappola religiosa"! Questi ebrei sono stati portati dai cristiani in un paese senza avere ascoltato il loro MESSIA.
Nel 2001, dopo che insieme ad altri, potei prestare servizio per più di quattro anni in Polonia e in Germania, durante l’ultimo viaggio, lo spirito di DIO mi aveva mostrato come funzionava il lavoro dell’Operazione Esodo, ed esso funzionava in modo tale che gli ebrei che erano stati portati in Israele da questa organizzazione cristiana e dunque parimenti anche da altre organizzazioni, erano stati in realtà portati da loro davanti al giudizio di DIO! Tutto ciò io lo comunicai alla direzione dell’Operazione Esodo in Germania e ora lo comunico ancora una volta anche a Lei e alla Sua organizzazione. Non posso più riconciliare questo con la mia coscienza davanti a DIO se non lo comunico anche a Lei.
Io scrivo per una ragione; se le summenzionate organizzazioni dovettero sottoscrivere questi accordi, allora anche la Sua organizzazione deve averlo fatto, altrimenti Lei non avrebbe potuto proseguire nessuna attività in quel senso! Nessuna organizzazione cristiana avrebbe potuto portare gli ebrei da tutto il mondo in Israele, se essi avessero detto: "No, noi non rinneghiamo nostro SIGNORE GESù CRISTO!" Essi poterono scegliere! Israele è uno stato che vuole essere ebraico, che avanza il proprio diritto che là non è consentito evangelizzare, ma è disposto a ricevere aiuto da noi in quanto cristiani per portare gli esseri umani ebrei in quel paese.
Abbiamo fatto penitenza per il fatto che la chiesa è rimasta in silenzio quando gli ebrei sono stati deportati, per il fatto che essa NON ha predicato il Vangelo, per la remissione dei peccati. Abbiamo fatto penitenza perché Hitler fu in grado di perpetrare il male contro gli esseri umani di fede ebraica. Abbiamo messo in guardia dalle conseguenze di questa attuale Aliyah alle suddette condizioni. Ora, non vogliamo più rimanere in silenzio, poiché DIO ci dona ancora il tempo per la penitenza e vuole e può farci il dono della conversione, anche da questi falsi cammini in relazione alla Aliyah.
Voi tutti conoscete la Parola di Dio e in essa si dice che ciò che si semina si raccoglie! Ora, se il Figlio di Dio è stato rifiutato dai leader cristiani, solo per portare in tal modo gli ebrei in Israele nel passato e oggi, allora si deve riflettere una volta per tutte sulle conseguenze. Possa il SIGNORE preservarci da un giudizio a causa del rifiuto di suo Figlio! Qualunque cosa possa ancora riservarci il futuro.
Una cosa è certa: se non torniamo indietro da questo passo falso e facciamo penitenza, se non comprendiamo ciò che è stato perpetrato qui e ciò che questo porterà ancora per gli esseri umani in Israele e in tutto il Vicino Oriente, se non riconosciamo ciò che qui è realmente accaduto dal punto di vista spirituale, dovremo ancora fare i conti con le conseguenze spirituali.
Scrivo tutto questo mossa dall’amore per gli ebrei e per tutti coloro che organizzano questa Aliyah! Possa DIO donarci la grazia per l’ascolto e la conversione.
Cordiali saluti,
Hannelore Weitzel,
Internationales Netzwerk der Versöhnung e.V. [Rete internazionale di riconciliazione, Associazione senza fini di lucro], Reutlingen
[intern-netzwerkderversoehnung@gmx.de
www.internationales-netzwerk-der-versoehnung.de
https://www.christsheavenlyjerusalem.webs.com
1)
Il dottor Jürgen Bühler è presidente della sezione tedesca della ICEJ (International Christian Embassy Jerusalem / Messaggio internazionale cristiano di Gerusalemme) responsabile della coordinazione delle oltre 50 sedi di tale associazione in tutto il mondo. Contemporaneamente, egli funge anche da direttore della sede tedesca della ICEJ ed è altresì membro del consiglio di amministrazione della comunità "King of Kings" a Gerusalemme.
Inoltre, Jürgen Bühler è predicatore cristiano, tiene conferenze e scrive libri dedicati all’interpretazione dell’Antico Testamento. Dal 1994, vive con sua moglie Vesna in Israele, con la quale ha tre figli. Prima di prestare servizio per la ICEj, Jürgen Bühler ha studiato fisica a Heidenheim ed ha conseguito il dottorato in chimica presso l’istituto Weizmann a Rechovot in Israele.
2)
Jewish Agency [Agenzia Ebraica] è l’organizzazione ufficiale di immigrazione dello stato di Israele.
3)
Aliyah (ebraico = rimpatrio). In molte comunità cristiane della Germania, il "movimento di Israele" (il sionismo evangelico-cristiano) ha preso piede. Si tratta di un’organizzazione che, con l’aiuto e il sostegno finanziario dei membri della comunità, si è posta come scopo di portare gli ebrei dalla Russia e da altri stati in Israele mediante un’azione denominata appunto "Aliyah". Essi seguono il mandato di
4)
Steve Lightle, americano di Seattle/Washington, che annunciò che nel 1974 aveva avuto una visione del Signore in merito al rimpatrio degli ebrei dall’URSS.
Hannelore Weitzel, Rete internazionale di riconciliazione, Associazione senza fini di lucro, Reutlingen
[intern-netzwerkderversoehnung@gmx.de]
https://www.christsheavenlyjerusalem.webs.com
Israele alla luce della Bibbia.
Secondo l’Antico Testamento
Dio non ha più alcuna compassione per la casa d’Israele (Os
1:6). Loro non sono più il suo popolo (Os 1:9). Il Signore salverà solo la
casa di Giuda. Non con la guerra, però, ma con il suo Spirito (Os 1:7).
Soltanto nel Millennio, quando il Figlio di Dio avrà assunto il suo
dominio millenario sulla terra (Os 2:1,20; Ez 34:25; Is 2:4), il
Signore li riconoscerà di nuovo come il suo popolo (Os 2:25; Ger
31:27-28). È la volontà di Dio che noi prestiamo ascolto a suo Figlio
(Mat 17:5). Questo Figlio di Dio ci ha detto che ogni essere umano che lo
rifiuta, rifiuta anche Dio (1Gio 2:23; Luca 10:16; Giov 5:22-23, 15:23).
Il popolo d’Israele di oggi nega il Figlio di Dio e lo offende come
truffatore e bestemmiatore. Attraverso questa negazione del Figlio,
Israele ha rifiutato anche il Padre ed è dunque un popolo senza-Dio ( Giov
8:24). |
Il "movimento di Israele" in Germania ha pubblicato la seguente lettera aperta al governo federale tedesco. Anche se questa lettera era originariamente indirizzata alla coalizione rossa/verde di Schröder/Fischer, gli autori sottolineano che essa si rivolge anche a tutti i governi futuri, così come anche a tutti i partiti politici, a tutti i deputati e i candidati del parlamento dei partiti rappresentati in quest’ultimo.
https://www.deutschland-israel.de/download/offenerbrief-anzeige.pdf
Poiché questa lettera illustra lo stato delle cose – in particolare anche quello biblico – solo in modo molto unilaterale, ciascuno dei suoi 7 punti merita di essere oggettivato mediante un breve commento.
In quanto cristiani di diverse confessioni e in quanto cittadini tedeschi prendiamo posizione come segue in merito all’attuale dibattito riguardo al rapporto della Germania con Israele e con l’antisemitismo in Germania:
1. La Germania ha una responsabilità unica, storicamente condizionata nei confronti del popolo ebraico e dello stato di Israele. Ogni governo tedesco deve assumersi questa responsabilità, sulla base di un impegno risoluto e costante. In merito ad Israele la Germania non può dunque mai assumere una posizione "neutrale"!
In questo contesto, anche l’ex capo dell’ebraismo mondiale, il presidente del Congresso ebraico mondiale, Edgar M. Bronfman, ha detto a Lothar de Maiziere, ex ministro degli esteri della Repubblica federale tedesca, durante la sua visita inaugurale a New York nel settembre del 1990 quanto segue: "Vi sarà una fine orribile per i tedeschi, se le future generazioni dovessero sospendere i pagamenti a Israele e all’ebrasimo mondiale; e allora il popolo tedesco sparirà dalla terra".
Di conseguenza, se i tedeschi non effettuano i pagamenti ad Israele, essi verranno annientati. Qui e in altre dichiarazioni si può riconoscere il fascismo che si cela dietro il sionismo.
2. Israele è nato sulla base della decisione della Società delle Nazioni del 24 luglio 1922 (sulla base della dichiarazione di Balfour del 1917) e della risoluzione delle Nazioni Unite 181 dal 29 novembre 1947, al 14 maggio 1948 legittimamente secondo il diritto internazionale. Esortiamo il governo tedesco non solo a riconoscere senza riserve il diritto di esistenza di Israele, ma anche ad opporsi fermamente contro tutte le forze in Germania e nel Vicino Oriente, che, direttamente o indirettamente, mettono in discussione questo diritto di esistenza.
Come mostra la seguente dichiarazione di Moishe Arie Friedmann, rabbino capo degli ebrei ortodossi rimasti nella diaspora a Vienna, gli ebrei credenti stessi rifiutano questo stato sionista:
"Avvalendosi dell’olocausto come giustificazione, lo stato di Israele fu fondato con la violenza, cosa che si oppone alla volontà di Dio (Os 1,7). In quanto ebrei fedeli alla propria fede, accettiamo il destino della diaspora che Dio ci ha imposto. La fondazione dello stato di Israele, però, non ha danneggiato gli ebrei solo sul piano religioso. I mezzi e i metodi usati da Israele per assicurare la sua esistenza contro i palestinesi danneggiano gli ebrei di tutto il mondo, e provocano la rinascita dell’antisemitismo.
Per gli ebrei fedeli alla propria fede è tuttavia chiaro che la diaspora è il destino che Dio ci ha imposto fino alla venuta del Messia".
Gli ebrei sionisti poi commentano tutto questo in un "forum di Israele" in Francia nel modo seguente: "So che ovunque ci sono degli stronzi, ma la comunità ebraico-ortodossa ne possiede più di qualunque altra società. Peccato che il loro numero aumenti sempre".
https://forum.israelfr.com/discus/messages/19/9524.html?1099682277
Proprio di questo – "che il loro numero aumenti sempre" – si è lamentato anche Simon Wiesenthal, direttore del centro di documentazione ebraico di Vienna, durante una conferenza davanti agli studenti, tenuta nel 1969 a Zurigo, in relazione alle nuove generazioni di neonazisti nel grembo materno(!).
"Il 18 novembre 1969, davanti a una grande folla di studenti ebrei a Zurigo, Simon Wiesenthal tenne una conferenza sulla ’persecuzione dei criminali nazisti’. Egli introdusse le sue argomentazioni con una massima di Clausewitz, secondo la quale il nemico di ieri è anche il nemico di oggi e di domani, se non lo si annienta completamente… poiché gli assassini di domani sono nati oggi. Questi potenziali assassini nel futuro meritano già oggi di essere sterminati. Wiesenthal lasciò anche intravedere che l’alta finanza ebraica, in particolare negli USA e soprattutto la forza capitalista dei Rothschild, che da un secolo sono i re incontrastati degli ebrei, vengono deliberatamente usati per eliminare, dal punto di vista dei capitali, quegli stati e quei gruppi etnici che potenzialmente contengono in se stessi dei criminali nazisti. ’Si tratta’ – esclamò Wiesenthal a Zurigo – ’di annientare i potenziali avversari anche sul nascere, sì, allo stadio embrionale, una volta per tutte’".
("Salzburger Volksblatt", 23.1.1970, "Neue Züricher Zeitung", 21.11.1969, anche "Tat", il "Tagesanzeiger" di Zurigo e "Geburtswehen einer neuen Welt" ["Le doglie di un nuovo mondo"], p. 143)
Chi aveva in testa Simon Wiesenthal tra i suoi studenti ebrei? Forse gli studenti di medicina e i futuri ginecologi e pediatri? Tutto questo ricorda moltissimo la figura dell’ebreo Shylock nel "Mercante di Venezia" di Shakespeare!
3. Dalla fondazione del suo stato, Israele si trova all’interno di una lotta per l’esistenza aperta e latente. Israele ha come ogni altro paese un diritto all’autodifesa e deve proteggere i suoi cittadini dal terrore. Esortiamo tutti i partiti a riconoscere questo senza riserve! Ciò non significa approvare qualunque singola misura presa senza alcun senso critico. Tuttavia, la lotta di Israele contro il terrore non può essere valutata con altri criteri se non la lotta internazionale contro il terrore.
Ciò che qui viene eufemisticamente definito come autodifesa, è stato annunciato dal presidente del Consiglio di Emergenza dei Rabbini Europei, rabbino Emmanuel Rabinovich alla comunità dei popoli meravigliata già quattro anni dopo questa fondazione dello stato di Israele in una forma più chiara:
"Il nostro scopo finale è scatenere la Terza Guerra Mondiale, che in quanto a distruzioni supererà tutte le precedenti guerre. (…) Questa guerra concluderà la nostra battaglia contro i goyim (i non ebrei/ nota) una volta per tutte. E allora la nostra razza dominerà incontrastata il mondo intero. (…) I nostri interessi a Washington aumentano di gran lunga il ’Punto-Quattro’-Programma per lo sviluppo industriale nelle zone sottosviluppate del mondo, cosicché, visto che le imprese industriali e le città dell’Europa e dell’America sono distrutte dalla guerra atomica, i bianchi non possono opporre alcuna resistenza contro le grandi masse delle razze di colore, che poi conserveranno la loro indiscussa superiorità".
(Vedi anche "Discorso del rabbino Rabinovich sulla dominazione ebraica del mondo .")
(Vedi anche discorso 112: "Protocolli dei Savi di Sion.")
Poiché questo "messaggio" di Rabinovich è andato per il mondo e nessun politico israeliano ha preso le distanze da esso, si deve dedurre dunque che Israele – se è permesso fare questo – scatenerà la terza guerra mondiale. E il rabbino Rabinovich non lascia alcun dubbio sul fatto che sarà una guerra atomica, che in quanto a distruzioni supererà tutte le guerre precedenti.
In tale contesto, è però estremamente interessante che dei quattro stati che non hanno ancora sottoscritto il trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari del 1968, accanto all’India, al Pakistan e alla Corea del Nord, anche Israele ad oggi continui a rifiutarsi di firmare tale trattato. Anche la risoluzione 1987 dell’ONU recentemente approvata, che tra le altre cose esorta ad una riduzione delle armi nucleari, ha completamente ignorato Israele. Il contesto è il fatto noto nella politica mondiale – ma apertamente non commentato – che Israele (per la sua lotta per l’esistenza??) ha già accumulato 200 bombe atomiche pronte all’uso.
Israele, dunque, si trova qui in compagnia di stati come la Nord Corea e si presume anche l’Iran, che producono armi nucleari illegalmente. D’altra parte però gli israeliani si lamentano del fatto che la comunità internazionale è troppo indulgente con l’Iran e con il suo programma segreto di armi atomiche, e minacciano di attaccare loro stessi l’Iran e di bombardare i giacimenti di uranio, se gli americani non faranno questo.
E da ultimo: se i cristiani poi mettono in discussione il passo biblico tratto da Isaia 66,8, con il quale viene spiegata e invocata la fondazione dello stato di Israele, poiché esso quando è letto nel contesto deve essere spiegato in un nesso diverso, allora questi amici di Israele attaccano coloro che si orientano alla Parola di Dio? Il corpo di Cristo è allora "antisemita", perché gli amici di Israele lo vogliono così? Allora i cristiani appartengono alle "forze" contro le quali ci si dovrebbe risolutamente difendere? Questa è una domanda che si deve porre ogni singolo lettore!
4. A causa della nostra responsabilità storica, esortiamo l’attuale e il futuro governo federale a prendere fermamente posizione a favore degli interessi di Israele all’interno dell’Europa e dell’Unione Europea! Inoltre, ci opponiamo fondamentalmente contro qualunque forma di partecipazione tedesca a sanzioni, boicottaggi, operazioni militari e altre misure, mediante le quali Israele dovrebbe essere punito o messo sotto pressione.
E tutto questo viene dalla bocca di pastori e capi di comunità e organizzazioni cristiane? Israele è riconosciuto come nazione secondo il diritto internazionale. Ma possono poi regnare come vogliono? Converrebbe ad Israele: i tedeschi dovrebbero gentilmente tenere la bocca chiusa e non avere l’impertinenza di criticare qualunque misura di Israele o addirittura di protestare. Così quando Israele attaccò il Libano, anche nel 2006 (una guerra totalmente ingiustificata nella quale migliaia di civili, inclusi donne e bambini, furono uccisi da attacchi aerei e intere città vennero distrutte), non si udì per questo alcuna vera protesta da parte dei politici tedeschi o da parte dei politici di altri paesi.
Uno dei pochi che ha condannato questa aggressione di Israele è stato il rabbino capo M. A. Friedmann da Vienna:
"Con il Libano, abbiamo da un lato a che fare con uno stato la cui sovranità viene ferita senza alcuna ragione, così come un movimento di resistenza sciita il cui diritto di esistenza è indiscutibile, e, dall’altro, con il regime sionista in Israele, che non ha né diritto di esistenza né biblico né storico, né alcuna legittimazione sia secondo il diritto internazionale che secondo i principi fondamentali della nostra religione ebraica. Noi preghiamo e speriamo che non ci voglia troppo tempo prima che la vera pace possa realizzarsi nel Vicino Oriente, soprattutto in Terra Santa. Inoltre, noi preghiamo per una cessazione dello spargimento di sangue di esseri umani innocenti, siano essi cristiani, musulmani o ebrei. Noi preghiamo per la pace e la giustizia in Libano, a Bagdad, a Teheran e per tutta la Palestina, con una Gerusalemme liberata dal sionismo".
5. Condanniamo la tendenza di alcuni media e di alcuni politici, di rappresentare Israele come un aggressore nel Vicino Oriente e di definire i terroristi palestinesi come "attivisti" o come "combattenti per la libertà". Le azioni militari di Israele sono state finora una reazione di autodifesa alle aggressioni esterne ed interne o servivano per prevenire ulteriore violenza. Questo dovrebbe essere mostrato dai nostri media e dai nostri politici con molta chiarezza.
Da circa 20 anni, Israele si è formato come aggressore nel Vicino Oriente. Evidentemente, gli israeliani in Palestina, non vedono se stessi solo come un popolo tra gli altri, ma come i rappresentanti di una razza dominante, che dovrebbe dominare il mondo, così come ha formulato molto chiaramente anche Yitzhak Shamir, primo ministro di Israele (1983-1984 e 1986-1992), in un’intervista al Newsweek dell’11 aprile 1988:
"E guardano verso il basso dalla cima di questa montagna e dal punto di vista della nostra storia millenaria, diciamo loro: Paragonati a noi, voi siete come le cavallette".
E così si può comprendere anche Ingo Goldberg, quando nel suo libro "Il messianismo ebraico" scrive: "(…) perciò, le radici dell’antisemitismo non si trovano nell’ostilità dei popoli, ma nella presunzione, nell’idea dell’ebreo (sionista/ nota) di appartenere alla razza dominante rispetto alle altre razze "inferiori"".
6. Esortiamo tutti i rappresentanti dei popoli a ritornare al consenso morale e politico, che si è sviluppato nella Repubblica Federale dalla responsabilità storica per i crimini nazionalsocialisti. L’antisemitismo in Germania deve essere combattuto in modo incisivo! Gli stereotipi antisemiti non devono diventare in Germania accettabili in società!
Per quanto si debba concordare con l’affermazione che gli stereotipi antisemiti in Germania – ma anche in tutti gli altri stati del mondo – non devono mai più diventare accettabili in società, qui ci si vuole servire degli omicidi dell’Olocausto come imbavagliamento di un intero stato democratico. E questo da un lato da parte di esseri umani che non hanno mai vissuto in prima persona questi orrori, ma che li conoscono solo per sentito dire, e dall’altro a favore di uno stato sionista che evidentemente vorrebbe scatenare una terza guerra mondiale e in tal modo ottenere il dominio esclusivo del mondo. Il sionismo è un’ideologia politica come il comunismo, il socialismo o anche il fascismo. Ciò è stato espresso anche da Joe Biden, vicepresidente degli USA e rappresentante di Barack Obama, quando ha detto: "Non si deve essere ebreo per diventare sionista". E, parimenti, si può anche essere un comunista senza essere russo e un fascista senza essere tedesco!
7. Noi crediamo in quello che dice la Bibbia in merito ad Israele: "Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà" (Genesi, capitolo 12, versetto 3).
Ecco qui questo versetto inserito nel suo contesto:
Or l’Eterno disse ad Abramo: «(...) in te saranno benedette tutte le famiglie della terra»
Gen 12,1 Or l’Eterno disse ad Abramo: «Vattene
dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrerò. 12,2 Io
farò di te una grande nazione e ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai una
benedizione. 12,3 E benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà; e in te
saranno benedette tutte le famiglie della terra». Gen 12, 1- 3;
Ora, come Paolo scrive nella lettera ai Galati, in Abramo Dio non ha benedetto gli ebrei, ma i cristiani – i figli della promessa.
Ora noi, fratelli, alla maniera di Isacco, siamo figli della promessa.
Gal 4,22 Infatti sta scritto che Abrahamo ebbe due figli: uno dalla serva e uno dalla libera. 4,23 Or quello che nacque dalla serva fu generato secondo la carne, ma quello che nacque dalla libera fu generato in virtù della promessa. 4,24 Tali cose hanno un senso allegorico, perché queste due donne sono due patti: uno dal monte Sinai che genera a schiavitù, ed è Agar. 4,25 Or Agar è il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed essa è schiava con i suoi figli.
4,26 Invece la Gerusalemme di sopra è libera ed è la madre di noi tutti. 4,27 Infatti sta
scritto: «Rallegrati, o sterile che non partorisci! Prorompi e grida, tu che non senti doglie di
parto, perché i figli dell’abbandonata saranno più numerosi di quelli di colei che aveva
marito». 4,28 Ora noi, fratelli, alla maniera di Isacco, siamo figli della promessa. 4,29
Ma, come allora colui che era generato secondo la carne perseguitava colui che era generato
secondo lo Spirito, così avviene al presente. 4,30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via
la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non sarà erede col figlio della libera».
4,31 Così dunque, fratelli, noi non siamo figli della schiava ma della libera. Gal 4,22-31;
L’attuale Israele rappresenta i figli della schiava nati dalla carne e dal patto sul monte Sinai. I cristiani, però, sono i figli nati secondo la promessa, sono i figli
della libera e della Nuova Alleanza in Gesù Cristo. E come scrive Paolo, il Figlio della
sciava, non dovrebbe essere erede con il figlio della libera. Come si vede, il movimento di Israele fa qui riferimento ad un passo biblico, che, stando a Paolo, mostra la differenza tra l’ebraismo carnale che è stato condannato da Dio – fino al Millennio – e i figli della promessa nel cristianesimo.
E se già in questo contesto parliamo della Bibbia e della Nuova Alleanza in Gesù Cristo, allora non dobbiamo però dimenticare una cosa: secondo la Bibbia, sotto il sommo sacerdote Caifa, vi erano degli esegeti ebrei del sinedrio ebraico, che hanno condannato a morte il Figlio di Dio, il loro Messia e nostro Signore Gesù Cristo, con l’aiuto di due falsi testimoni e lo hanno lasciato morire sulla croce di una morte atroce, poiché egli aveva detto loro la verità, ossia che era il Figlio di Dio.
Tuttavia egli aveva intuito l’inganno e aveva rivelato loro apertamente di essere i figli del diavolo.
Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro.
Giov 8,43 Perché non comprendete il mio parlare? Perché
non potete ascoltare la mia parola. 8,44 Voi siete dal diavolo, che è vostro padre, e
volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non è rimasto
fermo nella verità, perché in lui non c’è verità. Quando dice il falso, parla del suo perché è
bugiardo e padre della menzogna. Giov 8,43-44;
E proprio per questa ragione, poiché essi non hanno creduto al Figlio di Dio, questo Dio al quale fino ad oggi Israele vuole richiamarsi, li ha rifiutati. Da quasi duemila anni, Israele non ha alcun tempio, alcun altare, alcun sacrificio quotidiano e perciò nemmeno una remissione dei peccati – e nemmeno più un Dio. E questo fu allora profetizzato loro anche dal Figlio di Dio:
«Se non credete che io sono (il Messia), voi morirete nei vostri
peccati».
Giov 8,22 Dicevano perciò i Giudei: «Vuole forse uccidersi,
perché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?». 8,23 Ed egli disse loro: «Voi
siete di quaggiù, mentre io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di
questo mondo. 8,24 Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non
credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati». Giov 8,22-24;
Se non si convertiranno a Gesù Cristo, gli ebrei moriranno ancora fino ad oggi nei loro peccati e andranno alla dannazione. In Cristo essi avrebbero il sacrificio quotidiano nel sacrificio vicario del Figlio di Dio per tutti gli esseri umani. Essi avrebbero l’altare nella loro preghiera quotidiana al loro Padre in cielo e la remissione dei loro peccati attraverso questo sacrificio di redenzione del loro Signore. Ed essi avrebbero il tempio nel loro spirito, dove essi poi – benché peccatori – starebbero attraverso la grazia al cospetto del loro Dio come giusti e potrebbero pregarlo e parlargli.
«Dio è Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità».
Giov 4,23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità, perché tali sono gli adoratori che il Padre richiede. 4,24 Dio è
Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Giov 4,23-24;
Poiché però essi hanno negato il Figlio di Dio, lo hanno definito truffatore e lo hanno rifiutato – e a tutt’oggi lo rifiutano – hanno anche perso Dio. Essi sono un popolo senza Dio.
Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre.
1Gio 2,22 Chi è il mendace, se non colui che nega che
Gesù è il Cristo? Costui è l’anticristo, che nega il Padre e il Figlio. 2,23 Chiunque nega il
Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre. 1Gio 2,22-23;
Questa empietà di Israele spiega anche perché quelle organizzazioni che nella "Aliyah" portano in Israele gli ebrei dalla Russia, devono sottoscrivere un contratto che vieta loro di predicare di Gesù Cristo in Israele. E così è ancora più stupefacente che tra queste organizzazioni vi siano anche molte comunità cristiane evangeliche che dovrebbero conoscere il mandato del Signore ai cristiani di tutti i tempi.
Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura.
Mar 16,15 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo a ogni creatura; 16,16 chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato.
Mar 16,15-16;
Di conseguenza, se di norma può essere alquanto difficile e problematico distinguere un cristiano biblico da un cristiano solo di nome, qui non vi è alcun dubbio: tutti i "cristiani" che si sottomettono ad un simile imbavagliamento e che hanno accettato un contratto con lo stato di Israele che vieta loro di proseguire il più alto e importante mandato che abbiamo ricevuto in quanto cristiani da nostro Signore – ossia l’annuncio della lieta novella della salvezza attraverso la grazia – non possono appartenere al corpo di Cristo.
Vediamo dunque che anche il passo biblico citato qui sopra dal movimento di Israele al punto 7 e tratto da Gen 12,3, è stato travisato nel suo senso. Tuttavia, i leader di questo movimento hanno rivendicato questo passo biblico già da anni per se stessi e per i loro scopi. Così questa benedizione in Abramo è stata falsificata. Dio ha benedetto l’obbedienza di Abramo alla FEDE e questa benedizione si estende a tutta la Parola di Dio, finché essa sfocia nella Nuova Alleanza con GESù CRISTO! Questa è la benedizione in Abramo, che DIO ha ricompensato. È la fede in Gesù Cristo – e non in Israele!
Questa lettera aperta è stata firmata tra gli altri anche dai responsabili delle seguenti organizzazioni:
Beth El – Berliner Gebetshaus für alle Nationen, [Casa di preghiera per tutte le nazioni]
Internationale Christliche Botschaft Jerusalem, [Messaggio internazionale cristiano di Gerusalemme]
Feigenbaum e.V., [Albero di fico, associazione senza fini di lucro]
Der Wächterruf, [Il grido della guardia notturna]
Ruf zur Versöhnung, [Chiamata alla riconciliazione]
Christliche Freunde Israels, [Amici cristiani di Israele]
Israel Heute, [Israele oggi]
Dienste in Israel, [Servizi in Israele]
Internationale Gemeinschaft von Fürbittern, [Società internazionale di intercessori]
Josua Dienst, [Servizio di Giosuè]
PBC – Partei Bibeltreuer Christen, [Partito dei cristiani fedeli alla Bibbia]
Ebenezer Hilfsfonds (Operation Exodus), [Fondo d’Emergenza Ebenezer (Operazione esodo)]
Die Brücke Berlin-Jerusalem, [Il Ponte Berlino-Gerusalemme]
Sächsische Israelfreunde e.V., [Amici di Israele di Sassonia, associazione senza fini di lucro]
Beth Schalom, [Beth Schalom]
ICCC – International Christian Chamber of Commerce, [ICCC – Camera Internazionale di Commercio Cristiana]
Beit Sar Shalom Evangeliumsdienst e.V.,
FGBMFI – Christen im Beruf, [FGBMFI, Associazione Internazionale degli Uomini d’Affari del Pieno Vangelo – Cristiani al lavoro],
Gemeinsam für Berlin e.V., [Insieme per Berlino, associazione senza fini di lucro]
Evangelische Marienschwesternschaft e.V., [Sorellanza evangelica di Maria, associazione senza fini di lucro]
IBL – Internationaler Bibellehrdienst, [Servizio internazionale di esegesi biblica]
Jerusalem-Schalom, [Gerusalemme-Shalom]
Hilfswerk für Israel, [Ente assistenziale per Israele]
Miteinander e.V. [Collaborazione, associazione senza fini di lucro]
Come è venuto a sapere recentemente al pubblico meravigliato, un impiegato
statale macchinista greco per il coraggiosissimo servizio che egli compie nella cabina di manovra della sua macchina, intasca 5000 euro
il mese, e cioè al netto. Questa cifra è addirittura modesta in confronto ai controllori di volo, che possono ritirare in media 25.000 euro al mese.
Questi e innumerevoli altri esempi similari, non sono davvero fatti per generare nel contribuente in Germania o in Austria un’esaltazione per la solidarietà europea e per rendere popolare di fronte ai fallimenti i corrispondenti pagamenti di miliardi per la salvezza di questi bricconi economici. E ciò è tanto più degno di nota, se si considera come l’ex cancelliere federale Helmut Schmidt ha recentemente giustificato al "Zeit" la necessità di un trasferimento di miliardi di questo tipo: "Se noi tedeschi nel XIX secolo e nella prima metà del XX secolo abbiamo considerevolmente contribuito alla discordia in Europa e nel mondo, allora, nell’attuale situazione, dobbiamo contribuire in un modo diverso, affinché gli orrori del passato non possano ripetersi. A tal fine vengono fatti altri sacrifici alla sovranità e al denaro".
Questa, in fondo, è da decenni sempre la stessa argomentazione: perché i tedeschi 70 anni fa sono stati la causa di Auschwitz, essi ora devono pagare – e cioè all’incirca per tutto ciò in Europa che non può tempestivamente mettersi in salvo su un albero. Un modello commerciale che ha funzionato splendidamente per decenni: i tedeschi sborsavano in migliaia di modi circa milioni e milioni in utili imposte nella veste di "buoni tedeschi" e non più in quanto "malvagi nazisti"; il resto dell’Europa si rallegrava di quel flusso di denaro senza fine che veniva da Bonn e in seguito da Berlino, e con il quale venivano alimentate le autostrade portoghesi, i più piccoli contribuenti irlandesi e i contadini dell’Italia meridionale. Ed ora il pacchetto di salvataggio miliardario lo si considera per i paesi sull’orlo del fallimento. Era ed è in fondo il più grande commercio di indulgenze della storia mondiale. Nel periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra mondiale poteva esservi ancora una certa fondatezza in questa argomentazione. All’inizio del secondo decennio del XXI secolo, però, una simile argomentazione – che sottocutaneamente viene ancora addottata ai più alti livelli nelle trattative di Bruxelles, è alquanto obsoleta.
In primo luogo, perché le elite tedesche che agiscono oggi, così come gli attuali contribuenti tedeschi cui sono stati spillati i soldi, non portano nessuna responsabilità per Auschwitz e non possono quindi nemmeno estinguere questa responsabilità in somme nell’ordine di miliardi di euro.
In secondo luogo, perché l’idea di potersi liberare di una eventuale colpa storica pagando, è in se stessa estremamente dubbia (con l’eccezione dei pagamenti alle vittime o ai loro discendenti).
In terzo luogo, in quanto non è davvero comprensibile perché e come gli assurdi privilegi di un macchinista greco debbano essere alimentati dal contribuente tedesco o austriaco per estinguere la colpa generatasi ad Auschwitz. Il contributo in denaro richiesto da Schmidt ai tedeschi per la pace in Europa viene elgargito da loro in modo eccellente, visto che essi alla fine si sono disabituati a rompere regolarmente la testa ai loro vicini. Al contrario, la Germania ha un motivo per pagare solo se ciò coincide con il suo interesse nazionale (Giornale "Presse", 31.12.2010).
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