Discorso 121 – Il Cristianesimo: un inserimento nella storia di Dio con Israele.




Gesù Cristo non ha compiuto il sacrificio una volta per tutte? / Anonimo 00, 03-03-2016

Gesù Cristo non ha compiuto il sacrificio una volta per tutte? / Anonimo 01, 03-03-2016

Chi sono i veri ebrei? / Sermone Pastore Steven L. Anderson, Chiesa Battista USA 00, 30-10-2015

Tabella – Il piano di salvezza di Dio e il suo impatto sulla creazione.

Il Cristianesimo: un inserimento nella storia di Dio con Israele

Chi sono i veri ebrei? / Sermone Pastore Steven L. Anderson, Chiesa Battista USA 01, 30-10-2015

L’Amillennialismo: il Regno Millenario di Pace è una finzione?       Discorso 66


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(Gesù Cristo non ha compiuto il sacrificio una volta per tutte? / Anonimo 00, 03-03-2016)

(…) Due domande o anche tre. Se un terzo tempio deve essere costruito a Gerusalemme da ebrei che non credono in Gesù Cristo, perché allora è chiamato il Tempio di Dio in 2Tess 2,4?

Mi preoccupa enormemente quando i cristiani devoti pregano affinché la moschea di al Aqsa scompaia a causa di un piccolo terremoto e donano denaro per un tempio in cui si faranno di nuovo sacrifici. è pazzesco!!
Lei come vede invece la questione?

Gesù Cristo ha fatto il sacrificio una volta per tutte. Tutti questi cristiani sono davvero così ciechi e credono a tutto quello che viene detto loro? (...)

Anonimo / Svizzera




Grazie per aver visitato Immanuel.at e per il Suo commento.

Questa domanda di una visitatrice svizzera è molto interessante, soprattutto nella seconda parte, e ha contribuito a far sì che questa vecchia questione dei sacrifici animali nel Cristianesimo biblico possa essere guardata da un’angolazione completamente nuova. Da un lato abbiamo il passo biblico della Lettera agli Ebrei citato dalla commentatrice (Ebr 9:24-28), dove si dice per analogia: "Gesù Cristo ha fatto il sacrificio una volta per sempre" e da ciò si deduce che non è necessario alcun ulteriore sacrificio e da questo si evince che non sono necessari altri sacrifici.  D’altra parte, però, abbiamo numerose affermazioni bibliche che confermano che nel Millennio, il Regno Millenario di Pace di nostro Signore Gesù Cristo, il Tempio di Gerusalemme sarà ricostruito e in esso saranno nuovamente offerti sacrifici animali.

Tuttavia, per rispondere alla prima domanda, per tutti quei lettori che non hanno molta familiarità con questo testo di Paolo, inseriamo qui questo passo biblico con il suo contesto:

L’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio.

2Tess 2,1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2,2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del SIGNORE fosse già presente. 2,3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, 2,4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 2Tess 2,1-4;


Per quanto riguarda il terzo tempio: non importa chi ha costruito questo tempio in passato o lo costruirà in futuro, e non importa chi vi siede e sostiene di essere Dio: questo tempio di Gerusalemme sarà sempre il Tempio di Dio. Non dimentichiamoci due cose: gli Israeliti che costruiranno il terzo Tempio negli Ultimi Tempi lo costruiranno in buona fede per Dio. Essi crederanno che l’Anticristo ebreo sia il Messia.

Anche questo è "il velo" davanti ai loro cuori, come dice Paolo in 2Cor 3:14-16, dove, tra l’altro, nell’ultimo versetto abbiamo subito il primo accenno all’argomento sulla conversione di Israele nel Millennio che segue più avanti: “Però, quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso”.

(Vedi anche Discorso 86: "Il primo e il secondo Anticristo.")


Nelle catastrofi degli Ultimi Tempi questo terzo Tempio sarà distrutto, e poi nel Millennio il quarto Tempio sarà ricostruito dagli Israeliti rimasti e dai convertiti delle nazioni sotto il dominio del Figlio di Dio (Zac 6:12). Allora il vero e unico Dio Onnipotente abiterà di nuovo nel Tempio di Gerusalemme. Solo per noi cristiani, che allora saremo già (dopo il Rapimento) con il Padre in cielo (Apoc 7:13-15), questi eventi sulla terra non saranno più così rilevanti.

La risposta alla seconda domanda, riguardante i sacrifici animali degli ebrei in questo tempio di Dio nel Millennio, è in realtà un po’ più impegnativa. Ci sono denominazioni cristiane che si definiscono "il nuovo Israele" e quindi negano all’attuale Israele qualsiasi aspettativa di salvezza. Esse rifiutano quindi anche l’insegnamento biblico del Millennio per ragioni comprensibili (amillennialismo) – cosa che non fa la commentatrice di cui sopra! – secondo cui gli Israeliti torneranno al loro Dio in quest’epoca futura, i loro peccati saranno perdonati da Dio ed essi torneranno ad essere il popolo di Dio.

(Vedi anche Discorso 66: "L’amillennialismo: il regno millenario della pace è una finzione?


Si riferiscono anche alla dichiarazione di Paolo in Gal 3:16, dove egli sottolinea che la promessa fatta ad Abramo da Dio in Gen 22:18 si applica a Cristo e quindi ai cristiani e non agli Israeliti. Partiamo dunque da un’altra affermazione di Paolo, il quale scrive in Rom 11,25:

Non voglio ché siate presuntuosi: tutto Israele sarà salva.

Rom 11,25Infatti, fratelli, non voglio che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un indurimento si è prodotto in una parte d’Israele, finché non sia entrata la totalità degli stranieri; 11,26 e tutto Israele sarà salvato, così come è scritto (Isaia 59,20; Geremia 31,33): «Il liberatore verrà da Sion. 11,27 Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i loro peccati». 11,28 Per quanto concerne il vangelo, essi sono nemici per causa vostra; ma per quanto concerne l’elezione, sono amati a causa dei loro padri; 11,29 perché i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili. 11,30 Come in passato voi siete stati disubbidienti a Dio, e ora avete ottenuto misericordia per la loro disubbidienza, 11,31 così anch’essi sono stati ora disubbidienti, affinché, per la misericordia a voi usata, ottengano anch’essi misericordia. 11,32 Dio infatti ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti. Rom 11,25-32;

Le loro menti furono rese ottuse, però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso.

2Cor 3,14 Ma le loro menti furono rese ottuse; infatti, sino al giorno d’oggi, quando leggono l’antico patto, lo stesso velo rimane, senza essere rimosso, perché è in Cristo che esso è abolito. 3,15 Ma fino a oggi, quando si legge Mosè, un velo rimane steso sul loro cuore; 3,16 però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso. 2Cor 3,14-16;


Come base della sua argomentazione nel passaggio precedente (Rom 11,26-27), Paolo cita l’Antico Testamento – prima di tutto il Salmo 53,6, e poi Amos 9,14-15:

Quando Dio farà ritornare gli esuli del suo popolo, Giacobbe esulterà, Israele si rallegrerà.

Ps 53,6 Oh, chi darà da Sion la salvezza d’Israele? Quando Dio farà ritornare gli esuli del suo popolo, Giacobbe esulterà, Israele si rallegrerà. Ps 53,6;

Io libererò dall’esilio il mio popolo, Israele; Io li pianterò nella loro terra.

Amos 9,14 Io libererò dall’esilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno; pia nteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti. 9,15 Io li pianterò nella loro terra e non saranno mai più sradicati alla erra che io ho dato loro», dice il SIGNORE, il tuo Dio. Amos 9,14-15;


Come i molti altri passaggi biblici al riguardo, questi testi si riferiscono a quella nuova alleanza che Dio farà con Israele:

«Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda.»

Ger 31,31 Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda; 31,32 non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d’Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE; 31,33 «ma questo è il patto che farò con la casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Ger 31,31-33;

 Giorni vengono", dice il SIGNORE, "in cui io riporterò dall’esilio il mio popolo d’Israele e di Giuda".

Ger 30,3 poiché ecco, i giorni vengono", dice il SIGNORE, "in cui io riporterò dall’esilio il mio popolo d’Israele e di Giuda", dice il SIGNORE, "e li ricondurrò nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno"». Ger 30,3;


D’altra parte Paolo si riferisce anche, nel passo sopra citato (Rom 11,27), alle dichiarazioni dell’Antico Testamento sul perdono dei peccati che Israele otterrà dal suo Dio in questo tempo:

La dispersione di Israele era la sua punizione. In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe.

Isa 27,6 In avvenire, Giacobbe metterà radice, Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo. 27,7 Il SIGNORE ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? 27,8 Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.

27,9 In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe, e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più. Isa 27, 6- 9;

Io toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno.

Zac 3,9 Infatti, guardate la pietra che io ho posta davanti a Giosuè; sopra un’unica pietra stanno sette occhi; ecco, io vi inciderò quello che deve esservi inciso", dice il SIGNORE degli eserciti, "e toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno. 3,10 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico"». Zac 3, 9-10;


Ezechiele profetizza anche riguardo a questo giorno in cui il peccato d’Israele sarà cancellato da Dio, menzionando un dettaglio interessante:

Così parla il Signore, DIO: "Il giorno che io vi purificherò di tutte le vostre iniquità.

Ez 36,33 Così parla il Signore, DIO: "Il giorno che io vi purificherò di tutte le vostre iniquità, farò in modo che le città saranno abitate e le rovine saranno ricostruite; 34 la terra desolata sarà coltivata, invece d’essere una desolazione agli occhi di tutti i passanti. 36,35 Si dirà: ’Questa terra che era desolata, è diventata come il giardino d’Eden; e queste città che erano deserte, desolate, rovinate, sono fortificate e abitate’. 36,36 Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi conosceranno che io, il SIGNORE, ho ricostruito i luoghi distrutti e ripiantato il luogo deserto. Io, il SIGNORE, parlo, e mando la cosa a effetto". Ez 36,33-36;


Possiamo quindi vedere che Paolo, nei passi sopra citati, non sostiene in alcun modo l’opinione per cui la comunità cristiana sia "l’erede delle promesse, delle prerogative e delle speranze dell’Israele dell’Antico Testamento", e quindi sia il "vero Israele", come affermano gli amillennialisti. Basta un rapido sguardo alla Lettera ai Romani per concludere che per Paolo la "missione della nazione ebraica" non solo non è terminata, ma – al contrario – ricomincia effettivamente solo quando la totalità degli stranieri sarà giunta alla salvezza (Rom 11:25-32).

Allora tutto Israele sarà salvato, entrerà in una nuova alleanza con il suo Dio nel Millennio e svolgerà i suoi compiti nel Regno di Pace del Messia. Tutte le promesse dell’AT per Israele si compiranno definitivamente. E questo con Israele e non con la comunità, come dice Paolo sopra in Rom 11,29:


Perché i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili.


Ciò che è stato profetizzato a Israele si compirà con Israele, ciò che è stato profetizzato alla comunità si compirà con la comunità.

Questo e anche i testi dell’AT citati sopra a questo proposito mostrano l’insostenibilità delle affermazioni amillennialiste e sono ora la prova biblica inconfutabile che il popolo d’Israele sarà riunito nella sua terra per il Millennio. E questo alla Fine dei Giorni e dal loro Dio. E non nel 1948 e dai sionisti di Theodor Herzl, come vorrebbero i sionisti in Israele ai giorni nostri! E come dice Ezechiele in Ez 36,36, le nazioni riconosceranno allora che Dio è il Signore.

Quindi, se la fondazione dello Stato d’Israele nel 1948 fosse stato questo Raccoglimento promesso da Dio, il mondo intero avrebbe già dovuto riconoscere Dio e riconoscere il fatto della sua esistenza. Ma come tutti sappiamo, siamo molto lontani da questo. Miliardi di persone continuano ancora a negare il Dio della Bibbia e ad adorare gli idoli, e anche il popolo d’Israele è senza Dio da duemila anni.

(Vedi anche Discorso 08: "Il raduno di Israele: già dal 1948 o non prima degli Ultimi Tempi?")


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(Gesù Cristo non ha compiuto il sacrificio una volta per tutte? / Anonimo 01, 03-03-2016)

(…) Grazie per la sua mail. Ho letto e anche studiato "Il Millennio". è interessante. Ma non ho ancora finito.

Ora però devo scrivere qualcosa su Col 2,17. (…) Io concepisco Col 2,17 in modo diverso. Io lo intendo così: che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire. Quindi penso che, rispetto a ciò che abbiamo oggi nel Signore Gesù Cristo, tutto ciò era solo un’ombra. Per me ha più senso. Perché i Giudei dovrebbero di nuovo offrire sacrifici al Signore Gesù nel Millennio?
(…)
Non ho molti contatti con i "cristiani". I veri cristiani biblici sono rari. Ma credo che sarà diverso nel prossimo futuro, quando la fedeltà sarà richiesta. 

Le invio un link. Se è interessato, dia un’occhiata o ascolti. La predicazione di Steven Anderson è molto pungente e mi piace molto.

Anonima / Svizzera

Faithful Word Baptist Church – Phoenix, AZ




Ecco ora il passaggio dal capitolo 10: "Il Millennio" su Immanuel.at, a cui si riferisce la nostra commentatrice:

Tutto questo è l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo.

Col 2,16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, a noviluni, a sabati, 2,17 che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. Col 2,16-17;


Qui Paolo da un lato ci dice che questi comandamenti e queste disposizioni sono compiuti per noi cristiani credenti in nostro Signore Gesù Cristo, e che perciò non necessitano di una nostra osservazione separata. Egli ci mette in guardia addirittura da false dottrine eretiche, che potrebbero indurci in tentazione a seguire simili comandamenti.

Dall’altro lato, però, Paolo allude anche al fatto che tutto questo è "l’ombra di cose che dovevano avvenire" e permette quindi di capire che egli conosce bene e sa correttamente valutare le profezie dei profeti dell’Antico Testamento in riferimento al regno messianico. Egli sa che – in futuro – nel Millennio vi saranno di nuovo simili comandamenti e festività.

Se ora ci chiediamo perché questi comandamenti erano prescritti nell’antica Israele, perché essi non sono prescritti oggi, e poi, nel Millennio, dovranno essere di nuovo osservati, riconosciamo propriamente solo una differenza: ogni volta che Dio è in contatto diretto con il suo popolo – in passato come fuoco o come colonne di fumo e con il comandamento ai profeti come profezia, in seguito poi, nel regno millenario, come Dio visibile e udibile nel Tempio di Gerusalemme – questi comandamenti di venerazione e ringraziamento sono necessari. Per il resto del tempo, e dunque anche nella nostra epoca attuale, nella quale Dio non è né visibile né udibile, nella quale non vi sono nemmeno più i profeti, vi è solo la fede – e cioè la fede in nostro Signore Gesù Cristo – che ristabilisce il legame tra noi e il nostro Dio.

(Capitolo 10: "Il Millennio.")



Come si può vedere, già allora – 20 anni fa – Immanuel.at aveva le idee chiare. Quello che non è stato riconosciuto sono le conseguenze di tutte queste connessioni, cioè che

 o Il Cristianesimo – la salvezza per grazia attraverso la fede – ha una scadenza, cioè, quando Cristo ritorna visibilmente per tutti, la fede in lui è finita e la realtà albeggia,

 o La fede cristiana è dunque un "inserimento" nell’azione di Dio con il suo popolo d’Israele,

 o Durante questo periodo, tuttavia, ogni ebreo che si converte a Gesù Cristo diventa un cristiano e viene salvato,

 o L’indurito popolo d’Israele, invece, rimarrà senza Dio durante il tempo del cristianesimo,

 o Quindi i cristiani e gli ebrei hanno due percorsi di salvezza diversi,

 o Questo spiega la profezia del Signore su coloro "che credono senza aver visto",

 o E spiega anche perché la Bibbia parla di due "nuove alleanze".


In riferimento alle affermazioni della nostra visitatrice, rispondiamo subito alla domanda. Lei chiede:

"Perché gli ebrei dovrebbero di nuovo offrire sacrifici al Signore Gesù nel Millennio?"

Come abbiamo visto sopra, questi sacrifici non saranno offerti al Signore Gesù, ma a Dio Onnipotente, che abiterà di nuovo nel Tempio di Gerusalemme durante il Millennio. E questi sacrifici saranno compiuti perché il tempo della grazia e della salvezza per fede è finito e la fede mosaica originale con tutti i suoi comandamenti – compresi i sacrifici animali – sarà praticata di nuovo. Questo sarà poi spiegato più dettagliatamente in seguito.

Ora, per quanto riguarda il commento della visitatrice sull’affermazione di Paolo in Col 2,16-17, si consideri quanto segue: Paolo scrive in Col 2,17: “Che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo”. Con “sono” ci si riferisce ai comandamenti mosaici relativi al cibo e alle bevande e ad alcune feste menzionate nel versetto precedente. Fin qui siamo d’accordo. E per quanto riguarda l’indicazione successiva: "ma il corpo è di Cristo", entrambi consideriamo il fatto che tutti questi comandamenti sono stati superati perché sono diventati "sostanza" nella fede cristiana, sono stati cioè interiorizzati.

Ma per capire il corretto significato dell’affermazione, dobbiamo guardare questa frase nella sua interezza Quando Paolo scrive qui:

"Che sono l’ombra di cose che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo."



In questa frase abbiamo tre forme temporali. Il "sono" si riferisce al passato, "è di Cristo" al presente, e "cose che dovevano avvenire" ha a che fare con il futuro. Quindi il futuro è qualcosa di diverso dal presente e va oltre. Perciò, Paolo ci dice qui che i vecchi comandamenti del passato sono un’ombra di ciò che sarà vissuto di nuovo nel futuro, ma il presente – "il corpo" come scrive – è di Cristo.

E così Paolo conferma il fatto biblico che la fede mosaica (ombra del passato) è stata abolita con la venuta del Cristo (grazia del presente).

La legge e i profeti (la religione mosaica) hanno durato fino a Giovanni;

Luca 16,16 La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza. Luca 16,16;


E solo nel futuro Millennio (benedizione del futuro) il culto e l’adorazione di Dio nella fede mosaica raggiungeranno il loro scopo e compimento, con Dio come dominatore del mondo e i credenti come popolo di Dio.

E per anticipare l’argomento che nel passato il presente era il futuro, si deve notare che il "ma" di Paolo in "ma il corpo è di Cristo" pone questo riferimento in contrasto con l’affermazione precedente sulle "cose che dovevano avvenire" e quindi anche per questo motivo si deve escludere un significato identico di questi due termini.

Grazie anche per il link. Ho ascoltato uno dei sermoni: "Chi sono i veri ebrei?".



(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(Chi sono i veri ebrei? / Sermone Pastore Steven L. Anderson, Chiesa Battista USA 00, 30-10-2015)

(…) Gesù disse loro: Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"? Fate attenzione al versetto 43 (Mat 21). "Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti."

Egli disse: "Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco." E ha detto che non importa se dicono: "Oh, Abramo è nostro padre". INSIGNIFICANTE! TAGLIATO! LASCIATO SECCARE! Senza frutto, siete secchi. E qui dice che il Regno di Dio sarà portato via da loro e dato a una nazione che ne produca i frutti.

Sta dicendo: "Lo sto togliendo da una nazione e lo sto dando ad un’altra". O sta dicendo qui: "Ma tornerò più tardi e lo restituirò a questa nazione?" Egli disse: "Mai più nasca frutto da te, in eterno" Questo è ciò che ha effettivamente detto prima nel versetto sul fico. C’è così tanto a riguardo nella Sacra Scrittura. Vedremo molto di più su questo nella Sacra Scrittura. Ma, se volete andare a Genesi capitolo 12, Genesi capitolo 12.

Come si applica tutto questo a noi oggi? Sapete perché si predica su questo? Beh, dobbiamo predicare prima su questo perché è un tema principale nel Nuovo Testamento e si tratta se non altro di un tema principale del Nuovo Testamento che viene affrontato più e più volte, su come gli ebrei hanno rifiutato il Signore Gesù Cristo e a causa di questo il Regno di Dio è stato tolto loro e dato a una nazione che porta i suoi frutti.

Se le promesse di Dio sono state prese dai discendenti di Abramo, la nazione fisica di Israele, dove lui dice: No, ora è Cristo il seme e se siete in Cristo erediterete le promesse. Questo è importante oggi per molte ragioni. Perché molte persone oggi sono bloccate in una macchina del tempo. Pensano di vivere oggi nel Vecchio Testamento. E la Bibbia dice: Studia per mostrare a te stesso di essere protetto da Dio. Un uomo fedele alla Bibbia che non si vergogna di condividere la parola della verità. (…)


Wer sind die wahren Juden? – [Chi sono i veri ebrei?] Sermone Pastore Steven L. Anderson, Chiesa Battista USA




Nella prima parte delle sue osservazioni sono assolutamente d’accordo con questo predicatore battista, anche se naturalmente l’Amillennialismo – la negazione del Millennio – è molto diffuso negli USA (non però per il suddetto pastore!), perché alla gente piace vedere se stessa come il "vero Israele" e questo non lascia spazio alla rinascita dell’Israele ebraico. Allo stesso modo la sua affermazione in riferimento ai "figli di Abramo = i cristiani" (Gal 4:29-31), così come la sua conclusione per cui il 90% dei battisti ed evangelici non può credere che gli ebrei debbano essere esclusi e che ora i cristiani siano i "veri ebrei", è qualcosa che posso comprendere bene.

Il fatto è che entrambe sono corrette. Prima della venuta di Cristo, Israele era il popolo di Dio e tutte le altre nazioni erano escluse. Dopo la vita e la morte di nostro Signore, sono gli ebrei ad essere esclusi perché rifiutando il loro Messia hanno rotto la loro alleanza con Dio (Ger 31:32) e Dio li ha abbandonati (lasciando il Tempio Tempio – Mat 27:51). Da questo punto in poi, Israele è senza Dio, ma al contrario tutte le persone di tutte le nazioni sono invitate a venire alla fede nel Figlio di Dio e ad essere giustificate e salvate per grazia attraverso il Suo sacrificio redentore sulla croce per tutti i nostri peccati.


Il piano di salvezza di Dio e il suo impatto sulla creazione. (FORMATO LARGO)


Tre fasi e
dieci epoche


Il giorno della salvezza e
il tempo della grazia


Il giorno della vendetta e
l’anno misericordioso del Signore


La Fine del Mondo e
la Nuova Creazione

Le battaglie

La Guerra in cielo
Apoc 12:7
La Battaglia di Harmaghedon
Apoc 19:11-19
L’Ultima Guerra
Apoc 20:7-10

I vincitori

Michele e i suoi angeli vinceranno
Satana e i suoi angeli
Apoc 12:8
Gesù Cristo e il suo esercito
vinceranno Satana e l’Anticristo
Apoc 19:20-21
Dio e l’esercito celeste
vinceranno Satana e l suoi eserciti
Apoc 20:9

Lo sconfitto

Satana e i suoi angeli furono gettato dal cielo
sulla terra
Apoc 12:9; Luca 10,18
Satana sarà gettato  nell’abisso

Apoc 20:1-3
Satana sarà gettato nello stagno di
fuoco
Apoc 20:10

Le Risurrezioni

Il Risveglio dei santi alla morte del
Signore
Mat 27:52-53
La Prima Risurrezione dei martiri

Apoc 20:4-6
La Risurrezione Universale

Apoc 20:11-15

i giudizi

Il giudizio: il principe di questo
mondo è stato cacciato fuori
Giov 12:31
Il giudizio delle paghe
alla Prima Resurrezione dei martiri
Apoc 20:4
Il Giudizio Universale -
la messe della terra è matura
Apoc 20:12-13

Il Giorno di Dio

Il giorno della misericordia di Dio
egli diviene uomo nel suo Figlio
Luca 2:11
Il Giorno dell’ira di Dio -
piaghe, terremoti e fuoco
Apoc 8:1-13, 9:1-21
Il giorno del giudizio rivelarsi con
fuoco
2Piet 3:7

Dio crea tutto di nuovo

Il peccato è vinto. Tutto è compiuto

Giov 19:30
La Trasformazione di Cielo e
Terra.
Apoc 16:17-20
Il primo cielo e la prima terra sono
passati
Apoc 20:11

La nuova vita

Il Vangelo: La verità è la salvezza
del mondo
2Tess 2:10
Il cielo e la terra rinnovati

Ebr 12:26-27
La creazione del nuovo cielo e della
nuova terra
Apoc 21:1

Dio è con loro


Il regno dello Spirito Santo :
Il tempo della grazia: Dio abita nello
spirito dei fedeli
1Cor 3:16
Il regno del Figlio:
Il tempo della pace: Dio abita
presso gli uomini nel suo tempio
Apoc 20:6
Il regno del Padre:
Il tempo eterno: Gli uomini abitano
presso di Dio. Senza più tempio
Apoc 21:22

Lo Spirito di Dio


Dio dà lo Spirito Santo a quelli che
lo pregano
Luca 11:13
Dio spanderà il suo Spirito sopra i
sui servi e sopra le sue serve
Atti 2:17-18
Lo Spirito di Dio abita  in tutti loro

Apoc 21:3


Ma questa era cristiana della salvezza attraverso la grazia vale solo per un periodo di tempo limitato, cioè per il "tempo della grazia". Nel periodo successivo, nel Millennio, l’ordine del mondo di Dio ritorna alle sue strutture originali, e dall’essere "l’ombra del passato" la fede mosaica trova finalmente il suo compimento con Dio, l’Onnipotente ed Eterno, nel tempio di Gerusalemme (Zac 8:10-12).

Le persone hanno provato la potenza di Dio negli Ultimi Tempi e ora possono sperimentare la sua benedizione. Gli Israeliti che sono sopravvissuti alle catastrofi mondiali degli Ultimi Tempi – il "residuo d’Israele" – torneranno al loro Dio e si pentiranno, e i loro peccati saranno perdonati in un solo giorno.

Io "e toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno.

Zac 3,9 Infatti, guardate la pietra che io ho posta davanti a Giosuè; sopra un’unica pietra stanno sette occhi; ecco, io vi inciderò quello che deve esservi inciso", dice il SIGNORE degli eserciti, "e toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno. 3,10 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico"». Zac 3, 9-10;


Dio l’Onnipotente li raccoglierà dagli estremi confini del mondo ed essi torneranno alla loro terra. Dio segnerà una nuova alleanza con Israele e gli israeliti che sono tornati al loro Dio, così come tutti i sopravvissuti delle nazioni che si sono rivolti al Dio d’Israele, diventano il nuovo popolo di Dio nel Millennio. Inoltre, allora Israele sarà anche il "capo delle nazioni", cioè una potenza mondiale. Dio dimorerà di nuovo nel Tempio di Sion/Gerusalemme, e risveglierà per il popolo d’Israele il suo re Davide, che regnerà come un principe in Israele (tutto questo può essere trovato nei seguenti passi biblici).

Ecco, io riporto dall’esilio le tende di Giacobbe e ho pietà delle sue abitazioni.

Ger 30,18 «Così parla il SIGNORE: "Ecco, io riporto dall’esilio le tende di Giacobbe e ho pietà delle sue abitazioni; le città saranno ricostruite sulle loro macerie, i palazzi saranno abitati come di consueto. 30,19 Ne usciranno ringraziamenti, voci di gente festante. Io li moltiplicherò e non saranno più ridotti a pochi; li renderò onorati e non saranno più avviliti. 30,20 I suoi figli saranno come furono un tempo, la sua comunità sarà stabilita davanti a me, e io punirò tutti i loro oppressori. Ger 30,18-20;

Voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio. Negli ultimi giorni, lo capirete.

Ger 30,22 "Voi sarete mio popolo e io sarò vostro Dio"». 30,23 Ecco la tempesta del SIGNORE; il furore scoppia; la tempesta imperversa; scroscia sul capo degli empi. 30,24 L’ardente ira del SIGNORE non si placherà, finché non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni, lo capirete. Ger 30,22-24;

Infatti così parla il SIGNORE: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe, prorompete in grida, per il capo delle nazioni.

Ger 31,6 Infatti verrà il giorno in cui le guardie grideranno sul monte di Efraim: "Alzatevi, saliamo a Sion, al SIGNORE, nostro Dio"». 31,7 Infatti così parla il SIGNORE: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe, prorompete in grida, per il capo delle nazioni; fate udire le vostre lodi, e dite: "SIGNORE, salva il tuo popolo, il residuo d’Israele!" 31,8 Ecco, io li riconduco dal paese del settentrione, e li raccolgo dalle estremità della terra; tra di loro sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e quella in doglie di parto: una gran moltitudine, che ritorna qua. 31,9 Vengono piangenti e imploranti; li guido, li conduco ai torrenti, per una via diritta dove non inciamperanno; perché sono diventato un padre per Israele, ed Efraim è il mio primogenito. Ger 31,6-9;

Io metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne.

Ez 11,17 Perciò di’: Così parla il Signore, DIO: "Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d’Israele. 11,18 Quelli vi giungeranno, e ne toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni. 11,19 Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne, 11,20 perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio. Ez 11,17-20

(Vedi anche Capitolo 02: "La conquista di Gerusalemme negli Ultimi Tempi.")


Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del SIGNORE si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli;

Isa 2,1 Parola che Isaia, figlio di Amots, ebbe in visione, riguardo a Giuda e a Gerusalemme. 2,2 Avverrà, negli ultimi giorni, che il monte della casa del SIGNORE si ergerà sulla vetta dei monti, e sarà elevato al di sopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno a esso. 2,3 Molti popoli vi accorreranno, e diranno: «Venite, saliamo al monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnerà le sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri». Da Sion, infatti, uscirà la legge, e da Gerusalemme la parola del SIGNORE. 2,4 Egli giudicherà tra nazione e nazione e sarà l’arbitro fra molti popoli; ed essi trasformeranno le loro spade in vomeri d’aratro, e le loro lance, in falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra. 2,5 Casa di Giacobbe, venite, e camminiamo alla luce del SIGNORE! Isa 2,1-5;

Quelli d’Israele serviranno il SIGNORE, il loro Dio, e Davide loro re, che io susciterò loro.

Ger 30,7 Ahimè, perché quel giorno è grande; non ce ne fu mai altro di simile; è un tempo di angoscia per Giacobbe; ma tuttavia egli ne sarà salvato. 30,8 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "io spezzerò il suo giogo dal tuo collo, e romperò le tue catene; gli stranieri non ti faranno più loro schiavo; 30,9 ma quelli d’Israele serviranno il SIGNORE, il loro Dio, e Davide loro re, che io susciterò loro. Ger 30, 7- 9;

«Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda.»

Ger 31,31 Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda; 31,32 non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d’Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE; 31,33 «ma questo è il patto che farò con la casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Ger 31,31-33;

(Vedi anche Capitolo 09: "Il ritorno del residuo d’Israele e il resto delle nazioni.")


Ora, se guardiamo da un lato la dichiarazione di nostro Signore Gesù Cristo all’ultima cena con gli apostoli, dove ha proclamato il fondamento del Cristianesimo: "Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, che è versato per voi" (Luca 22:19-20) e poi consideriamo la promessa di Dio qui sopra, in Ger 31,31: "Ecco, i giorni vengono", dice il SIGNORE, "in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda", allora molti esegeti – me compreso – hanno desunto in passato che questo fosse proprio il "nuovo patto".

La ragione di ciò era, tra l’altro, l’affermazione dell’autore della Lettera agli Ebrei in Ebr 9:27-28, che la visitatrice svizzera cita all’inizio e che suggerisce abbastanza credibilmente che questo sacrificio fatto da Cristo – la nuova alleanza – debba essere un’alleanza per tutti gli uomini e per l’eternità. A questo proposito si dice anche in Ebr 9:12-14 che non sono più richiesti sacrifici animali (come potrebbe essere ad esempio nel Millennio).

Tuttavia, quando guardiamo più da vicino i suddetti passaggi biblici dell’Antico Testamento, ci rendiamo conto che queste promesse non possono in alcun modo applicarsi al Cristianesimo. E questo è proprio ciò che la nostra visitatrice critica nella sua prima e-mail. Questi testi, ancora una volta, si riferiscono specificamente a quella fede mosaica che ci è familiare dall’Antico Testamento, e che è praticata ancora oggi in Israele solo dai pochi israeliani ultraortodossi rimasti – sebbene invano, perché sono tutti senza Dio da duemila anni.

La supposizione che si tratti di testi che si sono realizzati da tempo e che quindi dovrebbero essere interpretati anche in relazione all’Antico Testamento è, tuttavia, di nuovo errata, perché in ognuno di questi testi abbiamo profezie che in realtà non si sono ancora realizzate. Così si afferma ripetutamente: "Ecco, io riporto dall’esilio le tende di Giacobbe" (Ger 30,8.18; ecc.).

L’esilio di Israele si modificherà quando dimoreranno in "pace e sicurezza" (Ger 32,37; 30,10; Ez 28,26; Os 2,20; ecc.) nella loro terra. Eppure non c’è stata una sola epoca di "pace e sicurezza" in Israele in tutti i suoi 3000 anni di esistenza. E anche oggi, si può dire di Israele ogni sorta di cose, ma certamente non che abitino in pace e sicurezza nella loro terra.

E quando si dice in Ger 30,24: "negli ultimi giorni, lo capirete", questo non può essere semplicemente relegato al passato, così come l’affermazione in Ger 31,7: "Innalzate canti di gioia per Giacobbe, prorompete in grida, per il capo delle nazioni". Oggi Israele è uno stato indipendente, certo, ma è lontano dall’essere una potenza mondiale – cosa che è da intendersi senza dubbio nell’espressione "capo delle nazioni".

Anche dalla profezia in Isa 2,4: "una nazione non alzerà più la spada contro un’altra, e non impareranno più la guerra", oggi siamo più lontani che mai, purtroppo, da questa eventualità, e anche la profezia in Ger 31,31: "Ecco, i giorni vengono", dice il SIGNORE, "in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda" non può essere quindi collocato nel passato se non altro perché il versetto successivo dice: "non come il patto che feci con i loro padri, (…) patto che essi violarono".

Fino ad oggi gli Israeliti non hanno ammesso di aver rotto l’alleanza con il loro Dio duemila anni fa, condannando Suo Figlio a morte sulla croce. E poiché non provano ancora alcun senso di colpa, non possono quindi pentirsi (Mat 33:38-39). Ma questo pentimento è il prerequisito affinché Dio perdoni i loro peccati e faccia una nuova alleanza con loro.

Da un lato, tutto ciò conferma la visione di quegli esegeti che sostengono la dottrina biblica di un Regno Millenario di Pace di nostro Signore Gesù Cristo e, secondo questi e molti altri passaggi biblici, vedono Israele nel Millennio di nuovo come il popolo di Dio. D’altra parte, documenta anche – e questa è la nuova intuizione – che il Cristianesimo – cioè la salvezza per grazia nella fede nel Figlio di Dio – ha una scadenza.

(Vedi anche Capitolo 10: "Il Millennio.")


Dalla morte del Signore fino al Suo Ritorno per prendere possesso del mondo nel Suo Regno Millenario di Pace, il tempo della grazia e della salvezza viene tutelato dalla fede di coloro che "non hanno visto e hanno creduto".

Perché mi hai visto, tu hai creduto. Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!

Giov 20,26 Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesù venne a porte serrate, si presentò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 20,27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani; stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 20,28 Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!». 20,29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». Giov 20,26-29;


Quando nel Millennio il Figlio di Dio vivrà di nuovo sulla terra e la gente potrà vederlo, la "fede" non sarà più possibile. Tutto sarà rivelato. Il Tempio verrà ricostruito (Ezechiele, capitoli 40-46), Dio dimorerà di nuovo nel Tempio di Gerusalemme, il Figlio sarà padrone del mondo intero, Israele servirà il suo Dio nel Tempio e i gentili convertiti verranno a Gerusalemme per adorare (Zac 14:15-17). E i sacrifici saranno compiuti di nuovo nel Tempio.

Molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il SIGNORE degli eserciti a Gerusalemme e a implorare il favore del SIGNORE.

Zac 8,22 Molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il SIGNORE degli eserciti a Gerusalemme e a implorare il favore del SIGNORE". 8,23 Così parla il SIGNORE degli eserciti: "In quei giorni avverrà che dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni piglieranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: ’Noi verremo con voi perché abbiamo udito che Dio è con voi’"». Zac 8,22,23;

(Vedi anche Discorso 95: "Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!")


Da questo momento in poi, gli uomini hanno solo più due opzioni: o professano questo Dio e suo Figlio, o si lasciano sedurre da Satana, l’avversario di Dio, alla fine di questi mille anni, e saranno vinti nell’Ultima Guerra (Apoc 20:7-9).

(Vedi anche Capitolo 11: "Il fine del mondo – l’ultima guerra.")

Il popolo del paese si prostrerà davanti al SIGNORE, nei giorni di sabato e nei noviluni.

Ez 46,3 Anche il popolo del paese si prostrerà davanti al SIGNORE, all’ingresso di quella porta, nei giorni di sabato e nei noviluni. 46,4 L’olocausto che il principe offrirà al SIGNORE il giorno del sabato sarà di sei agnelli senza difetto e di un montone senza difetto; 46,5 la sua oblazione sarà di un efa per il montone; l’offerta per gli agnelli sarà quello che vorrà dare, e di un hin d’olio per efa. 46,6 Il giorno del novilunio offrirà un toro senza difetto, sei agnelli e un montone, che saranno senza difetti; Ez 46, 3- 6;


Il Cristianesimo: un inserimento nella storia di Dio con Israele

Così vediamo che il Cristianesimo – la salvezza per grazia attraverso la fede – è una sorta di "inserimento" nella storia di Dio con Israele. E come prima di questo tempo Dio abitava nel Santissimo del Tempio di Gerusalemme, così dopo questo tempo, nel Regno Millenario di Pace di Suo Figlio, Egli abiterà di nuovo in questo Tempio. Israele sarà di nuovo il popolo di Dio e i sacrifici animali saranno di nuovo offerti nel Tempio (Ez 46:13-15).

E questo spiega ora alcuni malintesi. Per esempio, l’Amillennialismo: se uno – come la visitatrice di cui sopra – cita l’autore della lettera agli Ebrei in Ebr 9,28: "Gesù Cristo è stato offerto una volta sola per portare i peccati di molti" (Ebr 9:24-28), allora presuppone implicitamente che cristiani ed ebrei abbiano la stessa via di salvezza. E in questo caso ciò sarebbe davvero inconciliabile.

Nella nostra nuova comprensione, tuttavia, è vero da un lato che tutti gli esseri umani, compresi gli ebrei, possono da duemila anni chiedere il perdono dei loro peccati attraverso il sacrificio redentore di nostro Signore sulla croce – la nuova alleanza nel Suo sangue per il tempo della grazia – e questo percorso cristiano di salvezza sfocia poi nel Rapimento dei fedeli al Padre nei cieli.

Il cammino di salvezza degli ebrei, invece, è interrotto da duemila anni, e sarà ripreso solo nel Millennio, quando Dio farà una nuova alleanza con Israele – dove sarà poi proseguito e compiuto nel luogo in cui gli Israeliti hanno rotto la loro antica alleanza con Dio, crocifiggendo Suo figlio.

Questo dimostra che mentre i cristiani e gli Israeliti hanno diversi percorsi di salvezza, tuttavia alla fine saranno tutti riuniti insieme nell’eternità, nella Nuova Gerusalemme – diventeranno un solo gregge con un solo pastore (Apoc 21:3).

E vi sarà un solo gregge, un solo pastore.

Giov 10,14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie conoscono me, 10,15 come il Padre mi conosce e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. 10,16 Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore. Giov 10,14-16;


Alla morte di Suo Figlio, Dio abbandonò il Tempio (Mat 27:51) e il popolo d’Israele. Come punizione per questo atto malvagio, l’Onnipotente fece distruggere Gerusalemme e il Tempio dai Romani 40 anni dopo. Da allora – e fino ad oggi, e fino al Millennio – gli ebrei sono stati e rimangono un popolo senza Dio in entrambi i sensi della parola.

Con l’assassinio del Figlio di Dio hanno rotto l’alleanza, e Dio l’ha sciolta. Da allora non hanno più avuto alcuna possibilità di comunicare con Dio, né con la preghiera né con la liturgia (nessun tempio) né con il sacrificio (nessun altare degli olocausti).

Nel Millennio, tuttavia, il residuo di Israele riconoscerà il suo grande peccato, si pentirà e Dio perdonerà il suo peccato in un giorno. Allora Israele diventerà di nuovo il popolo di Dio, il Tempio sarà ricostruito e Dio abiterà di nuovo nel Santissimo del Tempio. Essi adoreranno di nuovo Dio nel Tempio come prima, offriranno sacrifici animali sull’altare degli olocausti e osserveranno l’antica fede mosaica.

Si tratta, in questa dimensione, di una nuova visione delle cose che è assolutamente conforme alla Scrittura e che spiega una questione vecchia di secoli – una questione che finora ha diviso la fede dei fratelli cristiani: esiste un regno millenario di pace del Figlio di Dio sulla terra o non esiste secondo la Bibbia, come sostengono gli amillennialisti?

E ora possiamo anche spiegare correttamente la storia del fico che non porta frutti, a cui questo predicatore battista si riferisce sopra. Ecco qui il testo biblico:

Mai più nasca frutto da te, in eterno». E subito il fico si seccò.

Mat 21,18 La mattina, tornando in città, ebbe fame. 21,19 E, vedendo un fico sulla strada, gli si accostò, ma non vi trovò altro che foglie; e gli disse: «Mai più nasca frutto da te, in eterno». E subito il fico si seccò. Mat 21,18-19;


Il predicatore degli Stati Uniti ha commentato così:

"Fate attenzione al versetto 43 (Mat 21). "Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti." Egli disse: “Ogni albero che non fa buon frutto è tagliato e gettato nel fuoco.” E ha detto che non importa se dicono: "Oh, Abramo è nostro padre". INSIGNIFICANTE! TAGLIATO! LASCIATO SECCARE! Senza frutto, siete secchi. E qui dice che il Regno di Dio sarà portato via da loro e dato a una nazione che ne produca i frutti."


Senza l’analisi di cui sopra, ognuno di noi probabilmente trarrebbe questa conclusione simbolica dalla suddetta storia del Signore sul fico: ogni albero (Israele) che non porta frutti (accettazione del Messia) seccherà (sarà gettato nel fuoco eterno). E con questo saremmo esattamente sulla pista che nega a Israele ogni aspettativa di salvezza e che – come il predicatore di cui sopra – porta all’Amillennialismo.

Tuttavia, se applichiamo le intuizioni di cui sopra, ci rendiamo conto che il Signore può benissimo riferirsi a Israele con questa parabola, ma solo a quegli Israeliti che lo rifiutarono e lo consegnarono alla croce. Così facendo, non solo hanno attirato il disastro su di sé, ma hanno anche consegnato i loro discendenti alla dannazione:

E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».

Mat 27,24 Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». 27,25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». 27,26 Allora egli liberò loro Barabba; e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso. Mat 27,24-26;


All’inizio della Sua opera, il Signore si rivolse esclusivamente a Israele (Mat 15:24) per mostrare loro con sermoni e discorsi, ma anche con tutti i miracoli che faceva, che lui era il Messia tanto atteso, venuto a salvare Israele. Ma essi non credettero a lui, bensì ai loro scribi ingannatori che avevano in mente solo il proprio tornaconto. E solo quando fu certo che lo avevano respinto, mandò i discepoli a predicare il vangelo a tutto il mondo (Mar 16:15). Israele, tuttavia, ha perso tutto.

Se non credete che io sono (il Messia), voi morirete nei vostri peccati.

Giov 8,22 Dicevano perciò i Giudei: «Vuole forse uccidersi, perché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?». 8,23 Ed egli disse loro: «Voi siete di quaggiù, mentre io sono di lassù; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. 8,24 Perciò vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perché se non credete che io sono (il Messia), voi morirete nei vostri peccati». Giov 8,22-24;


Moriranno quindi nei loro peccati, perché 40 anni dopo Tito distruggerà il Tempio e l’altare e gli Israeliti non avranno più la possibilità di fare i sacrifici quotidiani (tamid) per il perdono dei loro peccati. E senza il perdono dei peccati, ogni essere umano è condannato alla dannazione, indipendentemente dai meriti che potrebbe avere.

E c’è un secondo destino che il popolo d’Israele in quel tempo ha imposto a se stesso e ai suoi figli e ai figli dei suoi figli: condannando il Figlio di Dio a morte sulla croce, hanno rotto l’alleanza con Dio e il loro Dio li ha abbandonati (Luca 23:44-46).

Chiunque neghi il Figlio, non ha neppure il Padre.

1Giov 2,23 Chiunque nega il Figlio, non ha neppure il Padre; chi riconosce pubblicamente il Figlio, ha anche il Padre. 1Giov 2,23;

Giov 15,23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. Giov 15,23;

Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

Giov 14,6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giov 14, 6;

Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore".

Mat 23,32 Voi superate la misura dei vostri padri! 23,33 Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna? 23,34 Perciò, ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di città in città, 23,35 affinché ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia, che uccideste fra il tempio e l’altare.

23,36 In verità vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione. 23,37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 23,38 Ecco, la vostra casa vi è lasciata deserta. 23,39 Poiché io vi dico, che da ora in avanti non mi vedrete più, finché non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!". Mat 23,32-39;


E così da duemila anni – e fino agli Ultimi Tempi – ogni ebreo che non si converta a Gesù Cristo, e quindi non diventi un cristiano, è condannato alla dannazione eterna. E proprio questo è l’Israele che è simboleggiato dal "fico seccato". E tutto ciò che il predicatore battista sopracitato predica su Israele si applica a questo Israele. Ma solo a questo Israele!

Perché, come abbiamo visto sopra, Dio lascerà un residuo di Israele fuori dalle catastrofi degli Ultimi Tempi (Zac 8:11-12), i quali faranno allora quello che i loro antenati hanno rifiutato di fare per migliaia di anni. Accoglieranno il Figlio di Dio quando verrà da loro, come profetizzato sopra in Mat 23,39: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(Chi sono i veri ebrei? / Sermone Pastore Steven L. Anderson, Chiesa Battista USA 00, 30-10-2015)

(…) Nell’Antico Testamento, Dio scelse Abramo e disse a lui "Io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà".

Guardiamo il famoso passaggio in Genesi 12, versetti da 1 a 3. Si legge: "Il Signore disse ad Abramo: Va’ via dal tuo paese, dai tuoi parenti e dalla casa di tuo padre, e va’ nel paese che io ti mostrerò; io farò di te una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione". Ora, cosa hanno in comune le parole "te", "ti" e "tuo"? Sono tutte al singolare.

Questa è la grande novità della Bibbia di Re Giacomo. "Te", "ti" e "tuo" sono parole singolari. Mentre "voi", "vi" "vostro" sono plurali. Quindi, se state leggendo una di queste versioni moderne della Bibbia, non sapete mai veramente se è singolare o plurale. Ma quando leggete il Re Giacomo lo sapete sempre, perché "te", "ti" e "tuo" sono singolari, "voi", "vi" e "vostro" sono plurali.

Quindi sta dicendo tutto questo ad Abramo al singolare. "Io farò di te (versetto 2) una grande nazione, ti benedirò e renderò grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione". Benedirò quelli che ti benediranno e maledirò chi ti maledirà, e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra!"

Ecco, lui dice lì: "Benedirò ognuno dei tuoi discendenti, non importa quanto siano blasfemi, non importa quanto siano cattivi, non importa se credono in me o no, non importa se credono nel Signore Gesù Cristo o no, sono benedetti solo fino al Giorno del Giudizio perché sono i tuoi discendenti fisici, Abramo?".

C’è qualcosa di tutto ciò in questo passaggio? C’è qualcosa in questo passaggio che dice: Benedirò una nazione chiamata Israele che sarà fondata nel 1948. Tutti quelli che vivono lì saranno benedetti e saranno il mio popolo eletto. No. Ma questo è ciò che il 90% e passa dei cristiani evangelici e battisti capisce da questo versetto. (…)

Wer sind die wahren Juden? – [Chi sono i veri ebrei?] Sermone Pastore Steven L. Anderson, Chiesa Battista USA



Con queste dichiarazioni del predicatore battista, si deve tener conto che negli Stati Uniti per decenni c’è stato un vero e proprio clamore attorno a Israele. E non solo dal punto di vista politico, con l’attuale primo ministro israeliano Nethanyahu sempre gradito ospite alla Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti. Ma anche economicamente parlando, visto che Israele può contare su diversi miliardi di dollari di "fondi di sostegno" provenienti dagli Stati Uniti ogni anno. Specialmente nelle chiese cristiane libere, tuttavia, Israele è a volte già più venerato di nostro Signore Gesù Cristo.

Da 70 anni, Israele viene considerato dagli Stati Uniti come suo "fratello minore" e può contare sulla sua fedeltà all’ONU e al Consiglio di Sicurezza, così come sull’assistenza militare di qualsiasi tipo. Così Israele – insieme all’India, al Pakistan e alla Corea del Nord – ha rifiutato di firmare il trattato di non proliferazione nucleare senza che gli Stati Uniti facessero alcunché. Inoltre, Israele ha 400 bombe atomiche costruite e stoccate pronte all’uso senza che l’ONU imponga alcuna sanzione economica – così come ha fatto ad esempio nei confronti della Corea del Nord, che probabilmente ne ha solo una.

Questo è anche il motivo per cui questo battista americano si lamenta nei suoi sermoni che il 90% dei suoi compagni di fede non sia in grado di seguire la sua interpretazione di un Israele senza aspettative di salvezza. La ragione, tuttavia – come abbiamo visto in questo discorso – è che la Scrittura non è stata analizzata in modo sufficientemente dettagliato da entrambe le parti, e sono state tratte conclusioni sbagliate troppo rapidamente.

Per mancanza di spazio non è stato possibile presentare e giustificare in maniera sufficientemente dettagliata in questa sede l’interpretazione dell’Israele odierno come una nazione senza Dio, che è postulata da questo predicatore statunitense così come da me nei miei commenti precedenti. Tuttavia, poiché questa problematica è già stata discussa in alcuni altri documenti in Immanuel.at, desidero semplicemente inserire qui i link pertinenti a questo argomento, al fine di offrire al lettore interessato la possibilità di seguire lo sviluppo logico che ha permesso di acquisire tale conoscenza.

(Vedi anche Discorso 111: "Lo sfondo dell’assassinio del Messia ebraico Gesù di Nazareth – La distruzione del tempio.")

(Vedi anche Discorso 1114: "La dottrina degli ebrei messianici – l’analisi. – Israele è senza Dio da duemila anni.")

(Vedi anche Discorso 38: "Cosa possono aspettarsi cristiani ed ebrei dal Ritorno del Signore? – Il rifiuto di Israele: la riconciliazione del mondo." [non ancora disponibile in Italiano, leggi in tedesco / leggi in inglese])