La prima sorpresa: La Grande Tribolazione è differente.
La seconda sorpresa: il principio dei dolori.
Un riscaldamento climatico di tipo eliogenico?
La persecuzione dei
cristiani nella Grande Tribolazione.
Tabella – La Grande Tribolazione – cronologia degli eventi
Tabella – La Storia del mondo: una settimana di giorni millenari.
Nell’ambito delle profezie della Bibbia sulla Grande
Tribolazione – ad un’analisi più approfondita – si rilevano anche affermazioni
sul clima per questo tempo futuro. E proprio perché il cambiamento climatico è
un tema puramente laico, dobbiamo innanzitutto documentare e dimostrare il serio
contesto di queste profezie bibliche e la serietà dell’esegesi. Ed è ciò che
vogliamo fare qui.
La Grande Tribolazione, come viene interpretata su Immanuel.at, è già stata
descritta in molti documenti di questo sito ed è possibile quindi rileggerla in
quella sede nei dettagli. Qui si vuole solo indicare il percorso esegetico che
alla fine ha portato a quelle sorprendenti conclusioni che hanno reso possibile
una nuova visione globale sugli eventi degli Ultimi Tempi.
(Vedi anche capitolo 03: "La
Grande Tribolazione")
(Vedi anche Discorso 61 "La Grande Tribolazione è identica
al giorno del Signore e del’ira di Dio?")
(Vedi anche capitolo 01 "La
Settantesima Settimana - la Grande Tribolazione." [non ancora disponibile in italiano,
leggi in tedesco / leggi in inglese])
(Vedi anche discorso 09: "La Grande Tribolazione:
afflizioni per i credenti o per tutto il mondo?" )
Il punto di partenza di queste riflessioni è stato
un’affermazione nell’Apocalisse di Giovanni che – come spesso accade in questi
contesti – era un po’ "nascosta" nel testo. In realtà la si è notata solo quando
i riferimenti di altri scritti, che presi di per sé erano altrettanto misteriosi
e incomprensibili, sono diventati poi comprensibili in relazione a questo testo.
Stiamo parlando delle affermazioni contenute in Apoc 7,9 e 14:
Una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, sono quelli che vengono dalla grande tribolazione.
Apoc 7,9 Dopo queste cose guardai e vidi una
folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni,
tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti
all’Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano. 7,10 E
gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede
sul trono, e all’Agnello».
7,11 E tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle
quattro creature viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al
trono e adorarono Dio, dicendo: 7,12 «Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la
sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza, nei secoli dei
secoli! Amen». 7,13 Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi
sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute?» 7,14 Io gli
risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono
dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno
imbiancate nel sangue dell’Agnello. Apoc 7, 9-14;
Due affermazioni sono importanti in questo testo: da un lato
l’indicazione che si tratta di una "folla immensa". Giovanni qui parla del
"trono di Dio", quindi ci troviamo in cielo. Proprio nell’Apocalisse però,
accanto alla miriade di angeli, ci sono anche altri gruppi, come i martiri o la
sposa dell’Agnello, i quali potrebbero rientrare in tale descrizione.
(Vedi anche discorso 15: "Chi
è la ‘sposa dell’Agnello’?.")
Tuttavia Giovanni specifica qui esattamente: "Da tutte le
nazioni, tribù e lingue". Quindi quelli che stanno davanti al trono e
all’Agnello possono essere solo i cristiani di tutte le nazioni. Essi hanno
"lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello", il che
significa che hanno accettato il sacrificio del riscatto del Figlio di Dio per i
loro peccati e ora stanno davanti al trono come giusti.
Ma questo significa che deve trattarsi molto concretamente di tutti quei
cristiani che il Signore Gesù ha risvegliato dai morti al suo Ritorno per il
Rapimento dei suoi seguaci e che ha poi rapito insieme ai fratelli e alle
sorelle ancora in vita della chiesa degli Ultimi Tempi, come ci ha tramandato
anche Paolo nella sua visione in 1Tess 4,15-17.
Perché il Signore stesso scenderà dal cielo, poi noi verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria.
1Tess 4,15 Poiché questo vi diciamo mediante
la parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta
del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 4,16
perché il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di
Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; 4,17
poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro,
sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre
con il Signore. 1Tess 4,15-17;
E questa visione di Paolo trova la propria integrazione nelle
parole dei Signore nel Vangelo di Matteo. Cominciando con Mat 24,29, il Signore
ci descrive qui proprio lo stesso evento e ci rivela ulteriori particolari. Più
in basso il Rapimento viene trattato approfonditamente. Qui si vuole solo
mostrare che – con la visione di Paolo che funge da collegamento - possiamo
riconoscere qui una correlazione tra il testo in alto, in Apoc 7,9-14, e le
parole del Signore in Mat 24,29-31 riportate qui.
E manderà i suoi angeli per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli.
Mat 24,29 Subito dopo la tribolazione di quei
giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle
cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 24,30 Allora
apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della
terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del
cielo con gran potenza e gloria. 24,31 E manderà i suoi angeli con gran
suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo
all’altro dei cieli. Mat 24,29-31;
(Vedi anche discorso 48: "Il
corso degli eventi negli Ultimi Tempi.")
Quando qui si parla del Ritorno del Signore per il Rapimento,
significa d’altra parte anche che nel testo riportato in precedenza, in
Apoc 7,9-14 – sempre secondo l’interpretazione di Immanuel.at, dove l’Apocalisse
viene vista sostanzialmente come una profezia strutturata in ordine cronologico
– dal punto di vista temporale ci troviamo "dopo la tribolazione di quei
giorni". E questo ci conferma ancora una volta l’interpretazione precedente di
Apoc 7,14, secondo la quale anche qui si parla del Rapimento dalla Grande
Tribolazione.
I morti in Cristo sono stati risvegliati e insieme ai fratelli e alle sorelle
ancora in vita della chiesa degli Ultimi Tempi vengono raccolti da tutto il
mondo dagli angeli del Signore e rapiti per andare incontro al Signore
nell’aria. Poi si trovano nella sala del trono, davanti al trono di Dio e
dell’Agnello.
Pertanto se Apoc 7,9-14 è "dopo la tribolazione di quei giorni" (Mat 24,29),
quello che riporta Giovanni in precedenza, a partire da Apoc 6,1 (vedere più in
basso), deve essere proprio la tribolazione di quei giorni. Abbiamo anche una
conferma di questa interpretazione e in particolare attraverso il parallelismo
tra questo testo e le parole del Signore in Mat 24,3-31.
(Vedi anche Discorso 05: "Il
parallelismo degli eventi in Mat 24 e Apoc 6 e 7.)
Questa profezia della folla immensa davanti al trono ha però
anche un’aggiunta In Apoc 7,15-17 Giovanni fa riferimento più volte a
questa folla immensa davanti al trono e indica che essa qui in cielo, davanti
al trono, non deve più subire ciò che ha dovuto sopportare precedentemente -
dunque nella Grande Tribolazione sulla terra.
Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura;
Apoc 7,15 Perciò sono davanti al trono di Dio e lo
servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la
sua tenda su di loro. 7,16 Non avranno più fame e non avranno più sete,
non li colpirà più il sole né alcuna arsura; 7,17 perché l’Agnello che
è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della
vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi». Apoc 7,15-17;
Sebbene un cristiano biblico che legge la propria Bibbia conosca
bene questo testo, forse il vero significato di queste parole potrebbe
risultarci chiaro solo ora che tutto il mondo parla di "riscaldamento
climatico". Solo in questo modo diventa chiaro che cosa potrebbero significare
"fame" e "sete" secondo le parole della Bibbia.
Sono i raccolti perduti e l’emergenza acqua che colpiscono tutto il mondo a
causa del maggior calore irradiato dal sole. Dunque un riscaldamento globale
dovuto a un maggiore irraggiamento solare (di tipo eliogenico) e non dovuto
all’uomo (di tipo antropogenico) con le emissioni di
CO².
Che cosa non si fa oggi per ridurre le emissioni di
CO². Le abitazioni devono
dismettere le caldaie per il riscaldamento, le centrali a carbone – e le miniere
di carbone – dovranno chiudere e persino il traffico automobilistico e quello
aereo dovranno ridursi gradualmente, e questo il prima possibile e in tutto il
mondo.
Il venerdì i bambini "scioperano da scuola" e scandiscono "Fridays for Future"
nelle strade. Uno slogan di Greta Thunberg, l’attivista svedese con problemi di
salute mentale (autismo Asperger1)),
che evidentemente soddisfa la propria necessità patologica di visibilità con
queste manifestazioni di protesta.
E i politici - fino ai capi di stato, come l’ex governatore
della California, Arnold Schwarzenegger o l’attuale presidente
austriaco, Alexander Van Der Bellen (vedi foto sotto) - cavalcano
l’onda e promettono tutto quello che non saranno mai in grado di mantenere
(Conferenza sul clima di Parigi del 2015).
Tuttavia, anche ipotizzando che siamo di fronte ad un "era
bollente" a causa di un irraggiamento solare più intenso – come suggerisce sopra
Apoc 7,16 – le attuali strategie politiche che mirano a ridurre le emissioni di
CO² provocate dai processi di combustione sono comunque la soluzione sbagliata. Si potrebbero rottamare tutte le auto, le centrali a carbone e le caldaie del
mondo e la temperatura non si abbasserebbe di un solo grado.
E questa ipotesi non è supportata solo dalla Bibbia, ma anche sotto il profilo
scientifico. Non si è disposti ad ammetterlo, ma anche i meteorologi hanno
constatato che la costante solare2)
– un valore che viene misurato al di fuori dell’atmosfera terrestre e che
pertanto è privo degli influssi della CO² all’interno dell’atmosfera – è aumentata in modo sorprendente negli ultimi anni.
Pertanto, anziché vietare le emissioni di CO², si dovrebbe
piuttosto puntare sullo sviluppo di un approvvigionamento idrico ad alte
prestazioni con enormi serbatoi di accumulo, sull’isolamento completo degli
edifici e sulla realizzazione di incroci, marciapiedi e piste ciclabili
ombreggiati o coperti. Ove possibile, le vie di comunicazione dovrebbero essere
realizzate sottoterra.
Ma per tornare alle parole della Bibbia, anche in questi testi è evidente il
parallelismo di Mat 24 e Apoc 6 e 7. In Mat 24,7 sono profetizzate "carestie"
che trovano corrispondenza in Apoc 6,5-6 con il riferimento alla mancanza di
cibo. L’affermazione relativa alla scarsità di grano e orzo (da cui il prezzo
elevato), mentre olio e vino sono stati risparmiati, potrebbe alludere ad una
catastrofica siccità prolungata, in cui, come dimostra l’esperienza, i cereali
vengono danneggiati molto più velocemente dalla mancanza d’acqua rispetto a
ulivi e viti.
Partendo dal presupposto che questo è il caso, l’attuale politica sul cambiamento climatico, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO² da incenerimento, è la soluzione sbagliata. Si potrebbero rottamare tutte le automobili, le centrali elettriche a carbone e le stufe a petrolio del mondo, e non si otterrebbe un raffreddamento di un solo grado. Bisognerebbe invece essere molto più preparati a questo pericolo imminente e puntare sull’isolamento degli edifici, sullo sviluppo di una rete idrica sicura e su attraversamenti coperti o ombreggiati, marciapiedi e piste ciclabili.
Ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi.
Mat 24,7 Perché insorgerà nazione contro nazione e
regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi;. Mat 24, 7;
Una misura di frumento per un denaro e tre misure d’orzo per un denaro, ma non danneggiare né l’olio né il vino.
Apoc 6,5 Quando l’Agnello aprì il terzo sigillo,
udii la terza creatura vivente che diceva: «Vieni». Guardai e vidi un cavallo
nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. 6,6 E udii come una
voce in mezzo alle quattro creature viventi, che diceva: «Una misura di
frumento per un denaro e tre misure d’orzo per un denaro, ma non danneggiare né
l’olio né il vino» Apoc 6, 5- 6;
La profezia nella prima parte del precedente versetto di
Mat 24,7 sulle guerre di nazione contro nazione e regno contro regno, con
l’introduzione qui sotto, nel versetto 6: "Voi udrete parlare di guerre e di
rumori di guerre", si ritrova di nuovo analoga in Apoc 6,3-4. Lì Giovanni, al
momento del secondo sigillo, parla di un cavallo rosso fuoco e di colui che lo
cavalcava, a cui fu dato di togliere la pace dalla terra.
Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno.
Mat 24,6 Voi udrete parlare di guerre e di
rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo
avvenga, ma non sarà ancora la fine. 24, 7 Perché insorgerà nazione
contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in
vari luoghi; Mat 24,6-7;
A colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri.
Apoc 6,3 Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo,
udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni». 6,4 E venne fuori un altro
cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace
dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli
fu data una grande spada. Apoc 6,3 4;
(Vedi anche tabella 17: "La
cronologia degli eventi degli Ultimi Tempi.")
Per questo testo in Mat 24,6-7, qui su Immanuel.at è stata
trovata per la prima volta l’interpretazione corretta tramite un’analisi di tipo
logico. Questa profezia del Signore: "Perché insorgerà nazione contro nazione e
regno contro regno" (secondo la traduzione di Elberfelder), Lutero l’ha tradotta
con: "Perché un popolo insorgerà contro l’altro e un regno contro l’altro" dando
quindi l’impressione che qui tutti i popoli del mondo stiano combattendo gli uni
contro gli altri - dunque una guerra mondiale.
Tuttavia, verificando il testo originale greco emerge che qui Lutero - come non
di rado accade nelle sue traduzioni - ha eseguito più un’interpretazione che una
traduzione. La traduzione greca del testo originale di Nestle-Aland riporta
infatti: "Perché il popolo insorgerà contro il popolo e l’impero contro
l’impero" - dunque in modo molto simile alla traduzione di Elberfelder.
E come vedremo subito dopo, questo può cambiare completamente il significato
letterale di questo testo. Con la sua traduzione: "Un popolo (regno) contro
l’altro", Lutero traccia una falsa pista, che finora
nell’esegesi non era mai stata riconosciuta come tale.
Se osserviamo infatti l’affermazione del Signore, sopra in Mat 24,7 (Elberfelder):
"insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno", negli esegeti esperti
sorge un certo sospetto. Non c’è dubbio che questa profezia abbia un’importanza
globale. Lo dimostra già l’affermazione nel testo parallelo, in Apoc’6,4: "gli
fu dato di togliere la pace dalla terra".
Eppure - o proprio per questo - ci si chiede perché il Signore abbia detto qui
"nazione contro nazione" e "regno contro regno". Significa forse che "nazione
contro regno" o "regno contro nazione" sono da escludere? E se così fosse:
perché una tale costellazione non dovrebbe essere possibile nelle guerre
mondiali?
E qui si fa strada una supposizione, che è diventata sempre più concreta negli
ultimi anni: se in tutto il mondo ci sono guerre in cui gli uomini si massacrano
a vicenda (vedi sopra, Apoc 6,4) che però sono ancora guerre di "nazione contro
nazione" e "regno contro regno", allora non può trattarsi di una guerra mondiale
in senso convenzionale.
Se si suppone tuttavia che il Signore abbia consapevolmente scelto di formulare
la sua affermazione in questo modo, con lo scopo di escludere proprio questa
interpretazione relativa ad una guerra mondiale, l’unica spiegazione rimasta è
che qui si intendano guerre civili, e cioè in tutto il mondo, in ogni paese, in
cui ogni nazione, ogni stato, ogni regno combatte contro se stesso. Sarebbero
allora guerre civili e nient’altro.
Una conferma definitiva di questo sospetto ci viene data ancora una volta dalla
Bibbia stessa, dal AT in Isa 19,2. Si tratta di una profezia di guerre civili in
Egitto nella quale viene utilizzata proprio la stessa formulazione utilizzata
sopra dal Signore in Mat 24,7:
Combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino, città contro città, regno contro regno.
Isa 19,2 «Io inciterò Egiziani contro Egiziani, combatteranno
il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino, città contro città,
regno contro regno. Isa 19,2;
Nell’interpretazione della causa di queste guerre civili globali,
finora si è ipotizzato per lo più uno scenario prettamente politico, che è proprio
la modalità con cui le guerre civili sono scoppiate finora. Sotto il peso di una
catastrofe climatica con temperature di 50 gradi Celsius in estate e 30 in
inverno, dei cattivi raccolti e della compromissione delle altre condizioni di
vita, quali carestie, carenza d’acqua, epidemie, disoccupazione, fallimenti,
inflazione, ecc., prende forma un quadro completamente diverso.
Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e al sole fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco.
Apoc 16,8 Poi il quarto angelo versò la sua
coppa sul sole e al sole fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco.
16,9 E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e bestemmiarono il nome
di Dio che ha il potere su questi flagelli, e non si ravvidero per dargli
gloria. Apoc 16,8-9;
Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura;
Apoc 7,13 Poi uno degli anziani mi rivolse la
parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove
sono venute?» 7,14 Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi
disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno
lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. 7,15
Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo
tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. 7,16
Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né
alcuna arsura; 7,17 perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e
li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni
lacrima dai loro occhi». Apoc 7,13-17;
Potrebbe essere semplicemente l’umana lotta per la sopravvivenza
quotidiana per procurarsi cibo, acqua e riparo a causare queste "guerre civili".
Questo chiarirebbe anche la domanda sul perché improvvisamente in tutto il mondo
dovrebbero verificarsi lotte per il potere politico. Non sono lotte di questo
tipo, ma lotte per la sopravvivenza di singole persone contro altre singole
persone. Se osserviamo ancora una volta il testo, possiamo riconoscere, sia in
Matteo che nell’Apocalisse, tutta la gravità di questa profezia.
Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre. Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno.
Mat 24,6 Voi udrete parlare di guerre e di
rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo
avvenga, ma non sarà ancora la fine. 24,7 Perché insorgerà nazione
contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari
luoghi; Mat 24.-7;
E a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri.
Apoc 6,3 Quando l’Agnello aprì il secondo sigillo,
udii la seconda creatura vivente che diceva: «Vieni». 6,4 E venne fuori un altro
cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace
dalla terra affinché gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli
fu data una grande spada. Apoc 6,3- 4;
Ma come spiega il Figlio di Dio nel prossimo versetto di Matteo, tutte queste catastrofi con fame, terremoti e massacri reciproci, non sono ancora la Grande Tribolazione, bensì solo il "principio di dolori".
Ma tutto questo non sarà che principio di dolori.
Mat 24,8 Ma tutto questo non sarà che
principio di dolori. Mat 24,8;
Il principio di dolori include quindi la distruzione delle basi
materiali della vita attraverso catastrofi naturali con carestie, terremoti,
ostilità tra le persone, tanto da massacrarsi a vicenda nella lotta per la
sopravvivenza. E questo porta in definitiva alle profezie di Apoc 6,8:
Fu loro dato potere sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame.
Apoc 6,8 Guardai e vidi un cavallo giallastro; e
colui che lo cavalcava si chiamava Morte; e gli veniva dietro l’Ades. Fu
loro dato potere sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con
la fame, con la mortalità e con le belve della terra. Apoc 6,8;
In questo contesto, non è privo di interesse evidenziare un
parallelo verbale con l’affermazione dell’Apocalisse citata sopra, riguardante
la carestia e la carenza d’acqua nella crisi climatica all’inizio della Grande
Tribolazione. Lì si legge:
Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura;;
Apoc 7,15 Però sono davanti al trono di
Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono
stenderà la sua tenda su di loro. 7,16 Non avranno più fame e non
avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; 7,17
perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti
delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi». Apoc 7,15-17;
E qui troviamo nel Vangelo di Giovanni, nella dichiarazione del
Signore alla folla di 5000 persone che aveva sfamato e che lo avevano seguito a
Cafarnao, una scelta di parole quasi identica:
Chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.
Giov 6,35 Gesù disse loro: «Io sono il
pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete». Giov 6,35;
Dunque "con la spada, con la fame, con la mortalità" verrà
uccisa la quarta parte della terra. Ad oggi, un quarto della popolazione
mondiale attuale pari a 7,8 miliardi di persone potrebbe essere pari a circa 2
miliardi di persone. Interpretando però questa "quarta parte" come superficie
terrestre, allora la quarta parte più popolosa della superficie terrestre
globale di circa 150 milioni di km² corrisponderebbe al continente asiatico, con
circa 44 milioni di km² di superficie e circa 4,6 miliardi di abitanti. Quindi
verrebbe uccisa ben più della metà della popolazione mondiale.
E solo dopo questo sterminio di massa reciproco e la distruzione di gran parte
delle basi materiali della vita, anche l’integrità spirituale delle persone
gradualmente cambierà di segno. Per prima sarà combattuta la fede dei cristiani
e molti di loro saranno uccisi. Ma come ci dice Matt 24,14 nel versetti in
basso, ne resteranno sempre alcuni per testimoniare il Vangelo fino alla fine.
Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome.
Mat 24,9 Allora vi abbandoneranno
all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del
mio nome. 24,10 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno
a vicenda. 24,11 Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 24,12 Poiché
l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. 24,13 Ma chi avrà
perseverato sino alla fine sarà salvato. 24,14 E questo vangelo del
regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a
tutte le genti; allora verrà la fine. Mat 24,9-14;
Voi sarete traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi.
Luc 21,16 Voi sarete traditi perfino
da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi; 21,17 e
sarete odiati da tutti a causa del mio nome; 21,18 ma neppure un
capello del vostro capo perirà. 21,19 Con la vostra costanza salverete le vostre
vite. Luc 21,16-19;
Il fratello darà il fratello a morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire.
Mat 10,17 Guardatevi dagli uomini;
perché vi metteranno in mano ai tribunali e vi flagelleranno
nelle loro sinagoghe; 10,18 e sarete condotti davanti a governatori e re per
causa mia, per servire di testimonianza davanti a loro e ai pagani. 10,19 Ma
quando vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come
parlerete o di quello che dovrete dire; perché in quel momento stesso
vi sarà dato ciò che dovrete dire.
10,20 Poiché non siete voi che parlate, ma è lo Spirito del Padre
vostro che parla in voi. 10,21 Il fratello darà il fratello a
morte, e il padre il figlio; i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno
morire.
10,22 Sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi
avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 10,23 Quando vi perseguiteranno in
una città, fuggite in un’altra; perché io vi dico in verità che non avrete
finito di percorrere le città d’Israele, prima che il Figlio dell’uomo sia
venuto. Mat 10,17-23;
I testi summenzionati – così come il testo sotto, in Mat 24,15-28
– descrivono quindi la Grande Tribolazione con le sue conseguenze
esclusivamente per i credenti in Cristo ancora in vita in questo tempo,
i quali poi, come dice il Signore in Mat 10,22: "sarete odiati da tutti a causa
del mio nome (Cristo)". Questa affermazione del Figlio di Dio, sopra in Mat 24,9
e 10,22 ma anche in Mar 13:13, Luca 21:17 e Giov 15:21, è uno dei testi più
importanti per l’esegesi cristiana biblica.
Con essa abbiamo infatti la prova biblica, direttamente dal Figlio di Dio e in
tutti i Vangeli, che Dio ha operato un cambio di paradigma. Sebbene naturalmente
già Paolo l’avesse documentato quando ha dimostrato che i "figli di Abramo" non
sono solo i figli di sangue – cioè gli israeliti ortodossi – ma anche e in
particolare i figli della fede – i cristiani biblici (Gal 3:6-7).
La legge e i profeti (la religione mosaica) hanno durato fino a Giovanni;
Luca 16,16 La legge e i profeti hanno durato fino a
Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio, e
ciascuno vi entra a forza. Luca 16,16;
Proprio come ha messo alla prova i primi esseri umani per vedere se meritassero
la sua fiducia obbedendo ai suoi comandamenti, Dio ha messo alla prova anche gli
israeliti per verificarne la fede e la capacità di accettare suo Figlio. In
entrambi i casi hanno fallito, e così Dio ha distrutto i primi - tranne Noè e la
sua famiglia - nel grande diluvio, e ha cancellato i secondi dal libro della
vita (Apoc 20:15).
A partire da quel momento della storia del mondo, Dio non giudica più le persone
in base alla loro discendenza carnale da Abramo, bensì in base alla loro fede in
suo Figlio e all’obbedienza dei suoi comandamenti (Giov 14:21). Questi credenti
- indipendentemente dalla loro origine - sono "Figli di Dio", coloro che sono
"iscritti nel libro" e sono anche gli eletti di Dio e dell’Agnello.
E così come noi come cristiani biblici siamo i discendenti di Abramo nella fede e quindi
i figli di Abramo, anche noi siamo il popolo di Dio di tutte le nazioni. Noi
siamo quella "gente che ne faccia i frutti", di cui parla il Signore qui sotto
in Mat 21,43, quella che ha ricevuto il Regno di Dio dopo che Dio lo ha tolto
agli israeliti perché hanno rifiutato suo Figlio e lo hanno messo in croce.
Il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti.
Mat 21,42 Gesù disse loro: «Non avete mai
letto nelle Scritture (Salmi 118,22-23):"La pietra che i costruttori hanno
rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa
meravigliosa agli occhi nostri"? 21,43 Perciò vi dico che il regno di
Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. 21,44
Chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; ed essa stritolerà colui sul quale
cadrà». Mat 21,42-44;
Se vogliamo, questa è la prima "globalizzazione". Dopo che gli
israeliti si sono allontanati dal loro Dio, Dio ha ritirato i loro privilegi
nazionali. Non sono più il "popolo di Dio". Il nuovo popolo di Dio è
internazionale, globale. Non si è più giudicati e scelti secondo l’appartenenza
nazionale bensì secondo l’identificazione spirituale con la fede cristiana.
Tuttavia, la chiesa non è Israele! Ma ogni israelita può venire
alla chiesa e a Cristo (può quindi essere salvato) se abbraccia la fede in Gesù
Cristo.
E come cristiani biblici siamo anche il popolo per il quale Michele, il principe
angelico, si alzerà in questo tempo di grande tribolazione, come profetizza
Daniele qui sotto. Noi - insieme agli israeliti pre-cristiani timorati di Dio -
siamo questo popolo di Dio, gli eletti, quelli iscritti nel libro della vita e i
cui sopravvissuti saranno salvati dopo la tribolazione di quei giorni.
Vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo.
Dan 12,1 «In quel tempo sorgerà Michele, il
grande capo, il difensore dei figli del tuo popolo; vi sarà un tempo di
angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo;
e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; cioè, tutti quelli che saranno
trovati iscritti nel libro. Dan 12, 1;
Come si dice di seguito in Mat 24,22, questi ultimi giorni della
Grande Tribolazione saranno abbreviati da Dio proprio per amore di questi eletti
che hanno attraversato in vita la Grande Tribolazione. Saranno abbreviati dal
Ritorno del Figlio di Dio per il Rapimento degli eletti - i cristiani morti, i
cristiani biblici ancora in vita e i timorati di Dio.
Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati.
Mat 24,21 perché allora vi sarà una grande
tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai
più vi sarà. 24,22 Se quei giorni non fossero stati abbreviati,
nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati.
Mat 24,21-22;
Le parole summenzionate del Signore secondo cui i giorni della
Grande Tribolazione dovrebbero essere abbreviati a causa degli eletti, implica
che questi eletti - ovvero la chiesa di Cristo degli Ultimi Tempi - saranno
presenti fino alla fine della Grande Tribolazione, e questo confuta pertanto il
Rapimento postulato dai pretribolazionisti (dottrina del pre-rapimento) prima
della Grande Tribolazione.
Prima della venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, verrà l’apostasia e l’uomo del peccato, il figlio della perdizione sarà manifestato.
2Tess 2,1 Ora, fratelli, circa la
venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi
preghiamo 2,2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia
da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come
nostra, come se il giorno del SIGNORE fosse già presente. 2,3 Nessuno vi inganni
in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta
l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della
perdizione, 2,4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto
ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel
tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 2Tess 2,1- 4;
Ma anche le indicazioni del Signore più avanti in questo
Vangelo, in Mat 24,29, confermano questa interpretazione. Il Signore qui dice: "Subito
dopo la tribolazione di quei giorni (…) vedranno il Figlio dell’uomo venire
sulle nuvole del cielo". Non vi è alcun dubbio che il Ritorno del Signore e
il Rapimento abbiano luogo con il sesto sigillo, prima del Giorno dell’ira di
Dio e non prima.
Subito dopo la tribolazione di quei giorni, Egli manderà i suoi angeli per riunire i suoi eletti.
Mat 24,29 Subito dopo la tribolazione di
quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le
stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate.
24,30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le
tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo
venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. 24,31
E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai
quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. Mat 24,29-31;
E quando nella frase successiva in Mat 24,30 si dice che
"vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo", riconosciamo in
queste parole il compimento di una profezia che due angeli hanno annunciato ai
discepoli durante l’Ascensione di Gesù in Atti 1,11, ovvero che il Signore Gesù
ritornerà così come è salito al cielo: tra le nuvole.
Questo Gesù ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo.
Atti 1,6 Quelli dunque che erano riuniti gli
domandarono: «Signore, è in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?»
1,7 Egli rispose loro: «Non spetta a voi di sapere i tempi o i momenti che il
Padre ha riservato alla propria autorità. 1,8 Ma riceverete potenza quando lo
Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta
la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra».
1,9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola,
accogliendolo, lo sottrasse ai loro sguardi. 1,10 E come essi avevano
gli occhi fissi al cielo, mentre egli se ne andava, due uomini in vesti bianche
si presentarono a loro e dissero: 1,11 «Uomini di Galilea, perché state a guardare
verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto, ed è stato elevato
in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in
cielo». Atti 1,6-11;
Un ulteriore segno del Ritorno del Signore, ovvero l’oscuramento
degli astri, è presente nel Nuovo Testamento, nei Vangeli (Mat 24:29, Mar
13:24-27, Luca 2:25-27) e negli Atti degli Apostoli.
Il sole sarà mutato in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore.
Atti 2,19 Farò prodigi su nel cielo, e segni giù
sulla terra, sangue e fuoco, e vapore di fumo. 2,20 Il sole sarà mutato
in tenebre, la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del
Signore. 2,21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore
sarà salvato". Atti 2,19-21;
E in questa tenebra mondiale il segno del Figlio dell’uomo
(Mat 24,30) apparirà nel cielo come ulteriore segno del Ritorno del Figlio di Dio:
"Come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del
Figlio dell’uomo."
Come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.
Mat 24,23 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo è
qui", oppure: "È là", non lo credete; 24,24 perché sorgeranno falsi cristi e
falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile,
anche gli eletti. 24,25 Ecco, ve l’ho predetto. 24,26 Se dunque vi dicono:
"Eccolo, è nel deserto", non v’andate; "Eccolo, è nelle stanze interne", non lo
credete; 24,27 infatti, come il lampo esce da levante e si vede fino a
ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 24,28 Dovunque sarà
il cadavere, lì si raduneranno le aquile. Mat 24,23-28;
Questi sono i segni del Ritorno del Signore per il Rapimento.
L’interpretazione di questa affermazione viene facilitata se si osservano i
passi paralleli in Luca. Nel versetto 17,30 Luca spiega che il giorno del
Ritorno di Gesù Cristo è paragonabile al giorno in cui Lot abbandonò Sodoma.
Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà manifestato.
Luc 17,28 Similmente, come avvenne ai
giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si
piantava, si costruiva; 17,29 ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal
cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. 17,30 Lo stesso avverrà
nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà manifestato. 17,31
In quel giorno, chi sarà sulla terrazza e avrà le sue cose in casa, non scenda a
prenderle; così pure chi sarà nei campi non torni indietro.
17,32 Ricordatevi della moglie di Lot. 17,33 Chi cercherà di salvare la sua
vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà. 17,34 Io vi dico: in quella
notte, due saranno in un letto; l’uno sarà preso, e l’altro lasciato. 17,5 Due
donne macineranno assieme; l’una sarà presa e l’altra lasciata. 17,36 [Due
uomini saranno nei campi; l’uno sarà preso e l’altro lasciato.]» 17,37 I
discepoli risposero: «Dove sarà, Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il
corpo, là pure si raduneranno le aquile». Luc 17,28-37;
In entrambi i Vangeli di Matteo e Luca, in Mat 24,28 e in
Luc 17,37, nel versetto conclusivo in cui viene descritta la Grande Tribolazione, il
Signore parla di "corpo", intorno a cui si radunano gli avvoltoi. Questa frase
ha dato il via alle speculazioni più disparate da parte degli esegeti di tutto
il mondo. Ma se leggiamo il testo precedente proprio di Luca - e in particolare
la domande degli Apostoli a Gesù su dove dovrà accadere tutto questo - allora si
comprende più facilmente il senso di queste parole.
Per prima cosa è doveroso ricordare che le traduzioni correnti omettono di
indicare che l’ultima frase in questo testo, "Dove sarà il corpo, là pure si
raduneranno gli avvoltoi", nel testo originale greco riporta per "corpo" il
termine "cadavere/persona" (swma) e per "avvoltoio"
la parola "aquila" (aetoi). Questo è importante
perché "cadavere" si riferisce a una persona morta, mentre "corpo" non insinua
necessariamente tale definizione. E con "avvoltoio" si è seguita invece la
traduzione sbagliata di "corpo", mentre "aquila" può simboleggiare piuttosto un
angelo.
Dopodiché, dalla risposta del Signore a questa domanda degli Apostoli "Dove
sarà, Signore?" ricaviamo due conclusioni. Da un lato sembra che non abbia
nemmeno ascoltato la loro domanda, ma che abbia parlato di qualcosa di
completamente diverso quando dice: "Dove sarà il corpo (cadavere), là pure si
raduneranno gli avvoltoi (aquile)". Eppure, era proprio la risposta che gli
Apostoli - ma molto di più i credenti degli Ultimi Tempi - dovevano sapere.
Sembra che il Sgnore volesse dire loro: non pensate di dove andare alla
ricerca di un qualche luogo. Quando verrò, manderò i miei angeli a radunarvi -
sia che siate morti o vivi. E come gli avvoltoi (aquile) sanno istintivamente
dove trovare il corpo (cadavere), così anche gli angeli sapranno dove trovarvi.
Dovete solo perseverare nella fiducia e rimanere fermi e dirigere lo sguardo
spirituale non più all’indietro verso la vostra vita terrena, ma in avanti verso
la vita nell’eternità di Dio che vi apprestate a vivere.
(Vedi anche Discorso 138: "Gli eventi all’epoca della seconda venuta del Figlio di Dio." – Il rapimento della congregazione cristiana.)
Quindi questa è la Grande Tribolazione con il suo tributo di
sangue di fino a 4 miliardi di persone. Ma questa non è ancora la fine del
Giudizio di Condanna di Dio sull’umanità. Subito dopo inizia infatti il "Giorno
del Signore", ovvero quella parte degli Ultimi Tempi durante la quale l’ira di
Dio piomberà effettivamente sull’umanità.
E qui si deve correggere un altro errore di interpretazione diffuso in tutto il mondo. Con l’affermazione di Paolo in
1Tess 5,9: "Dio infatti non ci ha destinati
a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
1Tess 5,9;
è stata fondata la dottrina del "pretribolazionismo" - ovvero di
un Rapimento della Chiesa di Cristo prima della Grande
Tribolazione.
Oltre a tutte le parole del Signore nei Vangeli – in particolare la sua promessa
in Mat 24,29 che "subito dopo la tribolazione di quei giorni"
egli apparirà per il Rapimento, si è anche trascurato il fatto che gli Ultimi
Tempi si dividono in due parti. La prima parte è la Grande Tribolazione, un
periodo terribile che – come mostrano bene le descrizioni qui sopra - dovranno
sopportare e attraversare non solo gli infedeli ma anche e in particolare la
comunità cristiana degli Ultimi Tempi.
(Vedi anche capitolo 05 "il giorno del SIGNORE)
(Vedi anche capitolo 01: "La settantesima
Settimana – il giorno del SIGNORE". [non ancora disponibile in italiano, leggi
in tedesco / leggi in inglese])
Ma questa non è ancora l’ira di Dio. Il Giorno dell’ira di Dio è la seconda parte del Giorno del Signore. E nell’Apocalisse di Giovanni il Giorno del Signore comincia con il settimo sigillo dopo il Ritorno e il Rapimento. Per una migliore visione d’insieme viene riportata qui la tabella 14 che contiene sia la Grande Tribolazione con i giudizi dei sigilli, il Giorno del Signore con i giudizi delle trombe, che il Giorno dell’ira di Dio con i giudizi delle coppe.
La
tribolazione di quei giorni: 1º sigillo: l’uomo del peccato / 2º 3º 4º
5º sigillo: l’inizio delle doglie di parto / 6º sigillo: il Rapimento |
Il giorno del SIGNORE |
||||||
< 1º sigillo > (Apoc 6:1-2;) cavallo bianco, cavaliere: aveva un arco, gli fu data una corona, uscì come vincitore e per vincere |
< 2º sigillo > (Apoc 6:3-;4) cavallo rosso, che toglie la pace della terra, affinché gli uomini si uccidessero e gli fu data una grande spada |
< 3º sigillo > (Apoc 6:5-6;) cavallo nero, una bilancia in mano, frumento e orzo costoso, non danneggia né l’olio né il vino |
< 4º sigillo > (Apoc 6:7-8;) cavallo giallastro, la Morte dietro era l’Ades, potestà su1/4 della terra, morte con spada, fame e fiere |
< 5º sigillo > (Apoc 6:9-11;) sotto l’altare alle anime dei martiri si fa giustizia, fu data veste bianca, riposeranno finché sono uccisi i fratelli |
< 6º sigillo > (Apoc 6:12-17;) grande terremoto, il sole nero, la luna come sangue, le stelle caddero, il cielo si ritirò, montagne e sole smosse |
6a sig |
< 7º sigillo > (Apoc 8:1-6;) silenzio nel cielo per ca. mezz’ora, profumi all’altare, 7 angeli che avevano 7 trombe, voci, tuoni, lampi |
Le due testimoni di Dio
profetizzeranno 1260 giorni con vestiti di sacco. (?) |
|||||||
< 1ª tromba> (Apoc 8:7;) grandine fuoco e sangue 1/3 della terra fu arsa 1/3 degli alberi furono bruciati ogni erba verde fu arsa |
< 2ª tromba > (Apoc 8:8-9;) gran montagna nel mare 1/3 del mare sangue 1/3 creature nel mare morì 1/3 delle navi perì |
< 3ª tromba > (Apoc 8:10-11;) stella dal cielo una torcia 1/3 dei fiumi assenzio 1/3 delle acque assenzio e molti uomini morirono |
< 4ª tromba > (Apoc 8:12-13;) il sole, la luna, le stelle, 1/3 parte si oscura 1/3 parte del giorno e la 1/3 parte della notte, buio |
< 5ª tromba/ 1º guaio > (Apoc 9:1-12;) stella dell’abisso dal cielo il sole oscurato dal fumo locuste nuocciono uomini senza sigillo di Dio 5 mesi |
< 6ª tromba/ 2º guaio > (Apoc 9:13-21;) gli angeli sul fiume Eufrate fuoco e fumo e zolfo 1/3 degli uomini uccisi il resto non si ravvidero |
6a trb |
< 7ª tromba/ 3º guaio > (Apoc 11:15-19;) Il regno del mondo è di Dio l’ira dee Dio è giunta, e il tempo di giudicare i morti terremoto voci, tuoni, lampi |
Il giorno dell’ira di Dio -
Il dominio dell’Anticristo demoniaco / il morto dei 2 testimoni / le nazioni calpesteranno Gerusalemme |
< 7ª tromba > |
||||||
< 1ª coppa> (Apoc 16:1-2;) sulla terra: un’ulcera maligna agli uomini che avevano il marchio della bestia |
< 2ª coppa > (Apoc 16:3;) nel mare: sangue come di morto ogni essere vivente che si trovava nel mare morì |
< 3ª coppa > (Apoc 16:4-7;) nei fiumi e nelle fonti acque diventarono sangue. hanno sparso sangue dei pro- feti fu dato loro a bere sangue |
< 4ª coppa > (Apoc 16:8-9;) sul sole: bruciato sugli uomini, che bestemmiarono il nome di Dio e non si ravvidero |
< 5ª coppa > (Apoc 16:10-11;) sul trono della bestia: il regno divenne tenebroso gli uomini avevano dolore ma non si ravvidero |
< 6ª coppa > (Apoc 16:12;) sul gran fiume Eufrate: e l’acqua ne fu prosciugata affinché fosse preparata la via ai re dal levante. |
6a cop |
< 7ª coppa > (Apoc 16:17-21;) nell’aria: voci, tuoni, lampi terremoto così grande come mai, isole e monti non furono trovati |
============================================================================================================================= |
==== |
7a cop =================== |
|||||
L’Anticristo risvegliato: morto dei due
testimoni |
|||||||
6a sigillo Dopo il 6º sigillo (Apoc 7:1-17;) Non danneggiate la terra, il mare, gli alberi, finché i 144.000 sono segnati in fronte. Quelli della gran tribolazione hanno vesti bianche davanti al trono l’Agnello li guiderà alle acque della vita, e Dio asciugherà ogni lacrima |
6a tromba Dopo la 6ª tromba (Apoc 10:1-11; 11:1-14;) Un altro angelo potente in una nuvola: con 7. tromba si compie il mistero di Dio non ci sarà più indugio. Giovanni divora il libretto. La bestia ucciderà i due testimoni. Gran terremoto la decima parte di Gerusalemme cadde |
7a tromba dopo la 7ª tromba (Apoc 12:1-18;) (Apoc 13:1-18;) (Apoc 14:1-20;) (Apoc 15:1-8;) La donna e il dragone. Satana e i suoi angeli furono gettato sulla terra. Alla bestia dal mare le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli. L’Anticristo e il falso profeta: il regno delle due bestie. l’Agnello che stava in piedi sul monte Sion, e i sui 144.000 segnati 3 angeli: l’evangelo, giudizio, caduta di Babilonia, i morti che muoiono nel Signore. L’inizio del giudizio: il Figlio d’uomo miete la terra I vincitori sulla bestia, sua immagine e sul suo nome cantavano il cantico di Mosè I sette angeli con le sette coppe dell’ira di Dio Nessuno poteva entrare nel tempio finché fossero compiute le sette piaghe. |
6a coppa Dopo la 6ª coppa (Apoc 16:13-16;) Satana, Anticristo e falso profeta mandano tre spiriti immondi simili a rane perché sono spiriti di demoni che fanno dei segni e si recano dai re di tutto il mondo per radunarli per la battaglia del gran giorno dell’Iddio a Harmaghedon |
7a coppa
Dopo la 7ª coppa (Apoc 17:1-18; 18:1-24;) La caduta di Babilonia (Apoc 19:1-21; 20:1-15;) Battaglia di Harmaghedon Anticristo profeta stagno
Giudizio, 1 Risurrezione
Satana nell’abisso. Ultima Guerra Giudizio Universale (Apoc 21:1-27; 22:1-21;) La Nuova Creazione |
Oltre ad altre catastrofi naturali (da Apoc 8,1 fino a
Apoc 16,21) il Giorno del Signore e dell’ira del Signore comprende però anche il
regno del secondo Anticristo demoniaco - ovvero il primo Anticristo risvegliato
da Satana. Per un breve periodo conquisterà e dominerà il mondo - e qui in
particolare gli ebrei e i "cristiani" viventi in quel momento (cattolici e altri
pseudo-cristiani) come falso Messia ("Cristo").
(Vedi anche discorso 86: "Il
primo e il secondo Anticristo.)
Per una dimostrazione niente si adatta meglio delle affermazioni
dell’Antico Testamento riguardanti il giorno del SIGNORE. In quasi tutte le
profezie, si profetizza l’"oscurità" di questo giorno, facendo riferimento alla
dichiarazione fatta in precedenza in Mat 24,29, al ritorno del Signore per il
rapimento secondo cui "il sole oscura e la luna illumina, e le stelle cadranno
dal cielo e i poteri dei cieli vacilleranno".
l sole sarà cambiato in tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno del SIGNORE.
Gioel 3,31 Il sole sarà cambiato in
tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno del
SIGNORE. 3,32 Chiunque invocherà il nome del SIGNORE sarà salvato;
poiché sul monte Sion e a Gerusalemme vi sarà salvezza, come ha detto il
SIGNORE, così pure fra i superstiti che il SIGNORE chiamerà. Gioel 3, 4- 5;
il giorno del SIGNORE non è forse tenebre e non luce?
Amos 5,18 Guai a voi che desiderate il
giorno del SIGNORE! Che vi aspettate dal giorno del SIGNORE? Sarà un
giorno di tenebre, non di luce. 5,19 Voi sarete come uno che fugge davanti a un
leone e s’imbatte in un orso; come uno che entra in casa, appoggia la mano alla
parete, e lo morde un serpente. 5,20 il giorno del SIGNORE non è forse
tenebre e non luce? oscurissimo e senza splendore? Amos 5,18-20;
il giorno del SIGNORE è un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità.
Sof 1,14 Il gran giorno del SIGNORE è
vicino; è vicino e viene in gran fretta; si sente venire il giorno del
SIGNORE e il più valoroso grida amaramente. 1,15 Quel giorno è un giorno
d’ira, un giorno di sventura e d’angoscia, un giorno di rovina e di desolazione,
un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurità,
1,16 un giorno di squilli di tromba e di allarme contro le città fortificate e
le alte torri. 1,17 Io metterò gli uomini nell’angoscia ed essi brancoleranno
come ciechi, perché hanno peccato contro il SIGNORE; il loro sangue sarà sparso
come polvere e la loro carne come escrementi. 1,18 Né il loro argento né il loro
oro potrà liberarli nel giorno dell’ira del SIGNORE; ma tutto
il paese sarà divorato dal fuoco della sua gelosia; poiché egli farà una
distruzione improvvisa e totale di tutti gli abitanti del paese». Sof 1,14-18;
Infatti il SIGNORE degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero.
Isa 2,10 Entra nella roccia, e nasconditi nella
polvere per sottrarti al terrore del SIGNORE e allo splendore della sua maestà.
2,11 Lo sguardo altero dell’uomo sarà umiliato, e l’orgoglio di ognuno sarà
abbassato; il SIGNORE solo sarà esaltato in quel giorno. 2,12 Infatti il
SIGNORE degli eserciti ha un giorno contro tutto ciò che è orgoglioso e altero,
e contro chiunque s’innalza, per abbassarlo; 2,13 contro tutti i cedri del
Libano, alti, elevati, e contro tutte le querce di Basan; 2,14 contro tutti i
monti alti, e contro tutti i colli elevati; 2,15 contro ogni torre eccelsa, e
contro ogni muro fortificato; 2,16 contro tutte le navi di Tarsis, e contro
tutto ciò che piace allo sguardo. 2,17 L’alterigia dell’uomo sarà
umiliata, e l’orgoglio di ognuno sarà abbassato; il SIGNORE solo sarà esaltato
in quel giorno. 2,18 Gli idoli scompariranno del tutto. 2,19 Gli uomini
entreranno nelle caverne delle rocce e negli Isa 2,10-19;
Mentre il "Giorno del SIGNORE" nel AT per lo più include
entrambi, il Giorno del SIGNORE e il Giorno dell’ira di Dio, nell’Apocalisse
troviamo affermazioni molto concrete sul Giorno dell’ira di Dio. Comprende
essenzialmente i sette giudizi delle coppe. Tutto ciò che segue, la caduta di
Babilonia, la Battaglia di Harmagedon, la definitiva sconfitta dell’Anticristo
con il suo falso profeta e naturalmente la dannazione eterna di Satana, così
come la trasformazione del cielo e della terra, rappresentano da un lato eventi
conclusivi, e dall’altro la preparazione al millennio successivo, il Regno di
Pace millenario del nostro Signore Gesù Cristo.
(Vedi anche capitolo 07: "La Battaglia di Harmaghedon.)
(Vedi anche capitolo 08: "La trasformazione del cielo e della terra.)
I re della terra, i grandi, i generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e tra le rocce dei monti.
Apoc 15 I re della terra, i grandi, i
generali, i ricchi, i potenti e ogni schiavo e ogni uomo libero si nascosero
nelle spelonche e tra le rocce dei monti. 15,16 E dicevano ai monti e
alle rocce: «Cadeteci addosso, nascondeteci dalla presenza di colui che siede
sul trono e dall’ira dell’Agnello;
15,17 perché è venuto il gran giorno della sua ira. Chi può
resistere?» Apoc 6,15-17;
Una delle quattro creature viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro piene dell’ira di Dio.
Apoc 15,6 e i sette angeli che recavano i
sette flagelli uscirono dal tempio. Erano vestiti di lino puro e splendente e
avevano cinture d’oro intorno al petto. 15,7 Una delle quattro creature
viventi diede ai sette angeli sette coppe d’oro piene dell’ira di Dio,
il quale vive nei secoli dei secoli. Apoc 15, 6- 7;
Sette angeli che recavano sette flagelli, gli ultimi, perché con essi si compie l’ira di Dio.
Apoc 15,1 Poi vidi nel cielo un altro segno grande
e meraviglioso: sette angeli che recavano sette flagelli, gli ultimi,
perché con essi si compie l’ira di Dio. Apoc 15, 1;
Giorni della settimana ebraici | Conteggio. ebraico anno corrente. | LA SETTIMANA MILLENARIA Ma voi, carissimi, non dimenticate quest’unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno. 2Pie 3,8; (Salmi 90,4) | Conteggio. cristiano anno a.C./d.C. | Giorni della settimana cristiani |
Jom Rischon |
0 200 400 600 930 |
Creazione di Adamo ed Eva Morte di Adamo |
-3760 -3560 -3360 -3160 --2830 |
Domenica |
Jom Scheni |
1000 1056 1656 1755 1946 |
Nascita di Noè Diluvio Universale Dispersione (confusione delle lingue a Babele) Nascita di Abramo |
-2760 -2704 -2104 -2005 -1814 |
Lunedì |
Jom Schlischi |
2006 2121 2647 2728 2767 |
Morte di Noè Morte di Abraamo Nascita di Mose Esodo (Es 12:1-20) Morte di Mose |
-1754 -1639 -1113 -1032 -993 |
Martedì |
Jom Revi’i |
3000 3174 3277 3760 3793 3830 3895 |
Distruzione del Tempio di Salomone Gerusalemme viene ricostruita (Dan 9:25) Nascita di Gesù Cristo Morte di Gesù Cristo Distruzione del Tempio di Erode Rivolta di Bar Kochba - Israele nella diaspora |
-760 -586 -483 0 33 70 135 |
Mercoledì |
Jom Chamischi |
4000 4236 4400 4600 4855 |
Fine dell’Impero Romano d’Occidente Inizio delle Crociate |
240 476 640 840 1095 |
Giovedì |
Jom Schischi |
5000 5252 5400 5776 5800 |
Scoperta dell’America 2016 d.C. La Grande Tribolazione (Apoc 6:1 – Apoc 20:6) |
1240 1492 1640 2016 (2040?) |
Venerdì |
Schabbat |
6000 6600 6800 7000 |
Inizio del Millennio Non entreranno nel mio riposo! (Ebr 4:8-9) La fine del mondo La Risurrezione / Il Giudizio Universale |
2240 2840 3040 3240 |
Sabato |
2240 2840 3040 3240 |
Sabato |
(Vedi anche discorso 122: "Ancora 224 anni fino al Millennio.")
1)
La sindrome di Asperger (autismo Asperger) è un disturbo dello sviluppo dello
spettro autistico. Si caratterizza tra l’altro per una limitata empatia, una
carente competenza sociale e spesso per interessi particolari inusuali.
Tuttavia, per quanto riguarda lo sviluppo linguistico e l’intelligenza, le
persone affette dalla sindrome di Asperger sono in generale "normali".
Attraverso l’attivista Greta Thunberg la sindrome di Asperger è balzata
all’attenzione dei media - una forma di autismo. "Senza la sindrome di Asperger
questo non sarebbe possibile" - ha detto l’ambientalista più famosa del momento
in un’intervista. (12.11.2019)
Quando Greta Thunberg ha tenuto il suo discorso infuocato al vertice sul clima
delle Nazioni Unite a New York, alcuni spettatori sono rimasti stupiti. Non si
aspettavano un tale accesso emotivo da una persona affetta da autismo.
t-online
2)
Viene definita costante solare E0 la potenza (intensità) dell’energia
radiante extraterrestre media annua che arriva dal sole sulla terra
perpendicolarmente alla direzione dei raggi solari, misurata sulla
distanza media terra-sole e al di fuori dell’influenza dell’atmosfera.
3)
Statistiche: oscillazioni della forzatura climatica solare in migliaia,
centinaia e decine di anni. In alto: nel XX secolo è stata registrata
l’attività solare più intensa da 11.000 anni (qui 7.000 anni). Al centro:
al forte impulso dell’alto medioevo e al minore impulso nei secoli
successivi è seguito l’insolito incremento al livello attuale. In basso:
solo in una scala di breve periodo è chiaramente visibile il ciclo di 11
anni (Fröhlich aggiorn. 2000, Wagner e altri 2007).