Discorso 143 – Shavuot: Israele ha rotto la sua alleanza con Dio?




Gli Israeliti hanno rotto l’Antica Alleanza? / Commento anonimo, 20-05-2020

La Nuova Alleanza nel sangue del Figlio di Dio.

La Nuova Alleanza di Dio con Israele.

Compianto su Sion


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(Gli Israeliti hanno rotto l’Antica Alleanza e questa è stata sciolta da Dio? / Commento anonimo, 20-05-2020)

(…) Nel Suo articolo a proposito de ‘Gli ebrei messianici’ scrive: "L’Antica Alleanza di Dio con Israele è stata rotta dagli ebrei con la condanna a morte del Figlio di Dio sulla croce, e perciò Dio ha sciolto quest’alleanza".

Potrebbe dirmi dove nella Bibbia ha trovato quest’affermazione che gli Israeliti hanno rotto l’alleanza con Dio e che Dio ha sciolto quest’alleanza con Israele?

Anonimo



La ringrazio per aver visitato Immanuel.at e per aver lasciato il Suo commento.

Prima di parlare direttamente della prova biblica relativa alla rottura dell’alleanza da parte degli Israeliti, è opportuno descrivere il contesto, cioè le promesse di quest’alleanza e le circostanze dettagliate per capire perché e come gli Israeliti hanno rotto l’alleanza con il loro Dio.

Innanzitutto vediamo il fondamento, la promessa di questa Antica Alleanza (Shavuot, Es 19): qui sotto in Es 19,5 nel primissimo annuncio di questa Antica Alleanza Dio promette: "Dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è mia". E inoltre Dio promette agli Israeliti il famoso "regno":

E mi sarete un regno di sacerdoti, una nazione santa.

Es 19,1 Nel primo giorno del terzo mese, da quando furono usciti dal paese d’Egitto, i figli d’Israele giunsero al deserto del Sinai. 19,2 Partiti da Refidim, giunsero al deserto del Sinai e si accamparono nel deserto; qui Israele si accampò di fronte al monte. 19,3 Mosè salì verso Dio e il SIGNORE lo chiamò dal monte dicendo: «Parla così alla casa di Giacobbe e annuncia questo ai figli d’Israele: 19,4 "Voi avete visto quello che ho fatto agli Egiziani e come vi ho portato sopra ali d’aquila e vi ho condotti a me. 19,5 Dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; poiché tutta la terra è mia; 19,6 e mi sarete un regno di sacerdoti, una nazione santa". Queste sono le parole che dirai ai figli d’Israele». Es 19,1-6;


Questo regno – o anche il "Regno di Dio" – doveva essere un unico impero mondiale con il Messia come sovrano e Israele come nazione guida (capo delle nazioni, Ger 31:7). Ma quando questa profezia stava per realizzarsi e il Messia venne dagli Israeliti nella persona del Figlio di Dio, questi lo rifiutarono.

Allora il sommo sacerdote stracciò le sue vesti, dicendo: Egli ha bestemmiato; Egli è reo di morte!

Mat 26,63 Ma Gesù taceva. E il sommo sacerdote replicò dicendo: «Io ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se sei il Cristo (Messia), il Figlio di Dio». 26,64 Gesù gli disse: «Tu l’hai detto! Anzi io vi dico che in avvenire voi vedrete il Figlio dell’uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». 26,65 Allora il sommo sacerdote stracciò le sue vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; quale bisogno abbiamo più di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia. 26,66 Che ve ne pare?». Ed essi, rispondendo, dissero: «Egli è reo di morte!». Mat 26,63-66;


Condannando a morte sulla croce il loro Messia, il Figlio di Dio, gli Israeliti non hanno violato solamente il quinto comandamento di Dio "non uccidere". Infatti, l’argomento per cui non furono materialmente loro a uccidere Gesù, ma i Romani, non è convincente, dal momento che i Romani (Pilato) non volevano affatto uccidere il Signore e che gli Ebrei insistettero giurando sul suo sangue:

E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».

Mat 27,22 E Pilato a loro: «Che farò dunque di Gesù detto Cristo?» Tutti risposero: «Sia crocifisso». 27,23 Ma egli riprese: «Che male ha fatto?» Ma quelli sempre più gridavano: «Sia crocifisso». 27,24 Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell’acqua e si lavò le mani in presenza della folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». 27,25 E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli». Mat 27,22-25;


Oltre a violare il quinto comandamento di Dio gli Ebrei hanno infranto anche l’unico comandamento per la cui inosservanza non esiste perdono: il peccato contro lo Spirito Santo:

Ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro.

Mat 12,31 «Perciò io vi dico: ogni peccato e bestemmia sarà perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sarà perdonata. 12,32 A chiunque parli contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo mondo né in quello futuro. Mat 12,31-32;


Il peccato contro lo Spirito Santo è il falso giudizio, giudicare uno spirito nefando come lo "Spirito Santo" o al contrario, giudicare lo Spirito Santo come un demone. In Giov 8,48 si dice: "I Giudei gli risposero: «Non diciamo noi con ragione che sei un Samaritano e che hai un demonio?" Poiché Gesù predicava sempre nello Spirito Santo, questo era il peccato contro lo Spirito Santo.

(Vedi anche Discorso 64: "Cos’è il peccato contro lo Spirito Santo?.")


Questa è la vera rottura dell’alleanza degli Ebrei, con la quale hanno definitivamente perso il loro Dio. Di conseguenza, Gesù, che all’inizio della Suo ministero pubblico, come promesso, predicava solo agli Ebrei e che permetteva che anche i Suoi seguaci andassero solo "dalle pecore perdute della casa d’Israele" (Mat 15:21-24), estese poi la Sua predicazione a tutti i popoli di tutte le nazioni (Mar 16:15-16).

(Vedi anche Discorso 142: "Gli ebrei messianici, la religione ebraica e la fede cristiana. / Il cristianesimo: un adempimento della religione ebraica?")


E di conseguenza, annunciò anche l’amara verità agli Ebrei: il Regno, questo Regno di Dio promesso agli Ebrei, con Israele come capo, fu loro tolto e dato a una nazione (da tutto il mondo) che porterà i suoi frutti (ai Cristiani credenti nella Bibbia).

Il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti.

Mat 21,42 Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che i costruttori hanno rifiutata è diventata pietra angolare; ciò è stato fatto dal Signore, ed è cosa meravigliosa agli occhi nostri"? 21,43 Perciò vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto, e sarà dato a gente che ne faccia i frutti. Mat 21,42-43;

I figli del regno (ebrei senza Gesù) saranno gettati nelle tenebre di fuori.

Mat 8,11 Or io vi dico, che molti verranno da levante e da ponente e sederanno a tavola con Abraamo, con Isacco e con Giacobbe, nel regno dei cieli. 8,12 Ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Lì sarà il pianto e lo stridor di denti». Mat 8,11-12;

(Vedi anche Discorso 94: "Il Regno di Dio e i suoi eredi. / Gli eredi.")


Successivamente, alla morte di Suo Figlio, quando la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, Dio ha poi abbandonato il Santissimo del tempio, dove aveva dimorato costantemente presso gli Israeliti (Mat 27:50-51; Deut 31:16-17). Dopo circa 40 anni Dio ha fatto radere al suolo il tempio insieme all’altare degli olocausti dai Romani sotto Tito.


"La cortina del tempio di Gerusalemme si squarciò in due, da cima a fondo."

Tempelvorhang

(Hanne Weitzel)

(Vedi anche Discorso 140: "Lo sfondo dell’assassinio del Messia ebraico Gesù di Nazareth. / La distruzione del tempio.")


Ora poiché da questo momento in poi a Gerusalemme non c’è né un tempio né un altare degli olocausti per il sacrificio espiatorio è che doveva essere eseguito a Gerusalemme e solo a Gerusalemme (Deut 12:13-14) è la fede mosaica non poteva più essere praticata e le leggi mosaiche non potevano più essere realizzate.

Ma poiché la fede mosaica per il perdono del peccato imponeva necessariamente il sacrificio animale sull’altare degli olocausti nel tempio a Gerusalemme, e poiché da duemila anni a Gerusalemme non c’era né l’uno né l’altro, per tutto questo tempo gli Ebrei sono morti tutti nei loro peccati senza perdono. Dopo la loro Risurrezione, nel Giudizio Universale saranno, di conseguenza, condannati alla dannazione. E il Messia aveva profetizzato loro anche questo:

Se non credete che io sono (il Messia), morirete nei vostri peccati.

Giov 8,21 Egli dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete e morirete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire». 8,22 Perciò i Giudei dicevano: «S’ucciderà forse, poiché dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?» 8,23 Egli diceva loro: «Voi siete di quaggiù; io sono di lassù; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo. 8,24 Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se non credete che io sono (il Messia), morirete nei vostri peccati». Giov 8,21-24;


Sebbene gli ebrei ora cerchino di sostituire l’assenza di sacrifici animali con "offerte di preghiere", recitando per ore preghiere tra sé e sé, ciò è del tutto inutile perché né Dio né lo Spirito Santo le sentono più. Ecco il motivo per cui questo peccato non può più essere perdonato: perché è stato reciso il contatto con Dio.

Vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto.

Isa 59,1 Ecco, la mano del SIGNORE non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo duro per udire; 59,2 ma le vostre iniquità vi hanno separato dal vostro Dio; i vostri peccati gli hanno fatto nascondere la faccia da voi, per non darvi più ascolto. 59,3 Le vostre mani infatti sono contaminate dal sangue, le vostre dita dall’iniquità; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversità. Isa 59,1-3;


Di conseguenza, quando gli ebrei messianici insegnano che gli ebrei non devono cambiare la loro religione per essere salvati da Gesù, non solo stanno rappresentando una falsa dottrina, ma commettono anche il grande errore di fuorviare i pochi ebrei che vogliono pentirsi e convertirsi a Gesù.

(Vedi anche Discorso 1114: "La dottrina degli ebrei messianici – l’analisi.")


La legge e i profeti (la religione mosaica) hanno durato fino a Giovanni;

Luca 16,16 La legge e i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo è annunciata la buona notizia del regno di Dio, e ciascuno vi entra a forza. Luca 16,16;


La Nuova Alleanza nel sangue del Figlio di Dio.

Quando il Figlio di Dio si rese conto che gli Israeliti non lo avrebbero accettato, iniziò a predicare il Vangelo alle nazioni. E Dio designò l’attesa morte del Figlio come la Nuova Alleanza con tutte le persone e come il nuovo sacrificio espiatorio per il perdono dei peccati di tutti gli esseri umani che si sarebbero convertiti a Gesù..

Perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati.

Mat 26,26 Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». 26,27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, 26,28 perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. 26,29 Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio». Mat 26,26-30;


E quando si conclude una Nuova Alleanza, va da sé che l’Antica Alleanza si intenda sciolta. Tuttavia, non è così semplice perché la "Nuova Alleanza" portata da nostro Signore Gesù Cristo non era nuova nel senso che avrebbe sostituito l’Antica Alleanza. Era nuova semplicemente perché era nuova nel suo genere.

Per Dio c’è una differenza fondamentale tra Israele e il resto del mondo. Di conseguenza, una Nuova Alleanza che richiederebbe la dissoluzione di questa Antica Alleanza con Israele, dovrebbe essere un Nuovo Patto con Israele. La Nuova Alleanza con le nazioni, con tutti i popoli, è "nuova" solo nel senso che "non è mai esistita prima".

Osserviamo ulteriori dichiarazioni del Figlio di Dio su questo cambiamento di paradigma dall’Antica alla Nuova Alleanza. In Mat 9,14-17, ad esempio, i discepoli del Battista gli chiedo perché loro osservano l’Alleanza mosaica digiunando spesso, mentre i Suoi discepoli no.

Un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio.

Mat 9,14 Allora si avvicinarono a lui i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo, e i tuoi discepoli non digiunano?» 9,15 Gesù disse loro: «Possono gli amici dello sposo fare cordoglio finché lo sposo è con loro? Ma verranno i giorni che lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno. 9,16 Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; perché quella toppa porta via qualcosa dal vestito vecchio e lo strappo si fa peggiore. 9,17 Neppure si mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri scoppiano, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vino nuovo in otri nuovi e l’uno e gli altri si conservano». Mat 9,14-17;


E il Signore risponde loro con una, anzi, in realtà, due parabole. Il primo paragone è "un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio". Con il "vecchio vestito" naturalmente si intende l’Antica Alleanza e ovviamente con il "pezzo di stoffa nuova" la Nuova Alleanza, una religione nuova.

E in base a questa dichiarazione di Gesù l’Antica Alleanza ha uno strappo. È strappata. E quindi non avrebbe neanche senso mettere un "nuovo pezzo di stoffa" – cioè una nuova fede – sopra tale strappo perché questo si staccherebbe dal vecchio vestito – l’Antica Alleanza – e lo strappo peggiorerebbe.

Così come non si mette il vino nuovo (la nuova fede) in otri vecchi (l’Antica Alleanza), altrimenti il vino nuovo fa scoppiare gli otri vecchi e il vino si spande e gli otri si perdono; piuttosto si mette il vino nuovo (una nuova fede) in otri nuovi (una Nuova Alleanza) e l’uno e gli altri si conservano.

Qui possiamo notare due cose: come prima cosa qui il Signore conferma che l’Antica Alleanza fu rotta, "strappata" dagli Israeliti. La seconda informazione sta nell’affermazione di Gesù: "l’uno e gli altri si conservano" (insieme). Così, accanto alla Nuova Alleanza – il Cristianesimo – si conserva anche l’Antica Alleanza mosaica, malgrado gli Israeliti l’abbiano rotta.

Questa affermazione alquanto ingarbugliata del Signore che entrambe le Alleanze si conservano, spinge alcuni esegeti a tentare di reinterpretare queste parole del Signore o anche di interpretarle "simbolicamente", potendo così intendere impunemente tutto ciò che desiderano.

Tuttavia, se ci si impegna a trovare un’interpretazione conforme alla Scrittura, la si troverà presto nell’Antico Testamento, nel profeta Geremia. Proprio in relazione a questo argomento Geremia ricevette parecchie profezie da Dio. Qui, innanzitutto, si afferma espressamente che Israele ha rotto l’Antica Alleanza.

Il patto che feci con i loro padri, patto che essi violarono.

Ger 31,32 non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d’Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE; Ger 31,32;


Dio stesso qui parla di quell’Antica Alleanza mosaica che aveva stretto con Israele in Egitto e che gli Israeliti ruppero. Questo è importante affermarlo perché Dio ha anche stretto un’alleanza con Abraamo (Gen 17:9) e qui è necessario evitare di fare confusione.

(Vedi anche Discorso 1111: "Le alleanze di Dio, di Jakob Damkani.")


Anche se ora possiamo essere sicuri che queste dichiarazioni in Gen 31,32 si riferiscono all’Antica Alleanza mosaica, non sappiamo ancora se qui nel caso di questa rottura dell’alleanza da parte degli Israeliti si tratti di quella giusta, dato che Israele ha rotto diverse volte questo patto (Ger 11:10).

Tuttavia, anche la risposta a questa domanda possiamo trovarla qui in Geremia, nell’introduzione ai summenzionati versetti, immediatamente prima di questa dichiarazione sulla rottura dell’alleanza:

Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io seminerò la casa d’Israele e la casa di Giuda di semenza d’uomini e di semenza d’animali.

Ger 31,27 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io seminerò la casa d’Israele e la casa di Giuda di semenza d’uomini e di semenza d’animali. 31,28 Avverrà che, come ho vegliato su di loro per sradicare e per demolire, per abbattere, per distruggere e per nuocere, così veglierò su di loro per costruire e per piantare», dice il SIGNORE. 31,29 «In quei giorni non si dirà più: "I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati", 31,30 ma ognuno morirà per la propria iniquità; chiunque mangerà l’uva acerba avrà i denti allegati. Ger 31,27-30;


Queste sono le profezie di Dio relative al prossimo Millennio, il Regno Millenario di Pace di Suo Figlio Gesù di Nazaret, in base alle quali gli Israeliti dopo la loro apostasia si convertiranno al loro Dio e al Figlio Gesù, il Messia d’Israele.

(Vedi anche Capitolo 10: "Il Millennio.")


Così, quando sopra in Ger 31,32 Dio parla dell’Antica Alleanza mosaica (Egitto), che gli Israeliti hanno rotto, si tratta senza ombra di dubbio dell’ultima rottura dell’alleanza prima del Millennio, cioè per aver giudicato il Figlio di Dio come "demone" e per averlo condannato a morte sulla croce duemila anni fa.

E nel passaggio successivo di Geremia qui sotto (Ger 31,31-34) questa visione viene anche confermata – come in molti altri passaggi biblici relativi al Millennio ’ dal fatto che Dio fa notare che in quei futuri giorni scriverà la Sua legge nel cuore degli Israeliti e perdonerà la loro colpa e non ricorderà più i loro peccati.

(Vedi anche Capitolo 09: "La nuova eterna alleanza di Dio con Israele: la sua legge nei loro cuori. ")


Sulla base dei fatti, testimoniati così dalla Bibbia – che Israele ha rotto l’Antica Alleanza mosaica e che in mancanza del tempio e dell’altare degli olocausti, ma principalmente a causa del suo peccato contro lo Spirito Santo, non ha più il perdono dei peccati e quindi neanche più alcun contatto con Dio, a meno che non si converta a Gesù Cristo è si deve presumere che Dio abbia sciolto questo patto.


La Nuova Alleanza di Dio con Israele.

Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda;

Ger 31,31 Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa d’Israele e con la casa di Giuda; 31,32 non come il patto che feci con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese d’Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro signore», dice il SIGNORE; 31,33 «ma questo è il patto che farò con la casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. 31,34 Nessuno istruirà più il suo compagno o il proprio fratello, dicendo: "Conoscete il SIGNORE!", poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE. «Poiché io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò del loro peccato». Ger 31,31-34;


Poiché la "Nuova Alleanza", che nostro Signore Gesù Cristo ha portato con il Suo sangue, non può essere considerata come l’erede dell’Antica Alleanza, dato che così si giustificherebbe la fine di quest’ultima, abbiamo qui in Ger 31,31 la chiara dichiarazione di Dio che Egli stringerà una Nuova Alleanza con Israele nel Millennio.

E se qui Dio stringe un Nuovo Patto con Israele, allora l’Antica Alleanza con Israele deve necessariamente essere stata sciolta. Ora, da un lato, questo è l’argomento più importante della visione per cui l’Antica Alleanza mosaica fu rotta da Israele e sciolta da Dio. Dall’altro lato, però, è anche l’indicazione del fatto che nel Millennio, quando Dio perdonerà i peccati di Israele "in un solo giorno" (Zac 3,9) e la generazione allora in vita ritornerà di nuovo al suo Dio, Israele sarà nuovamente nell’alleanza con Dio.

Ed è esattamente questo che viene espresso molto chiaramente nella profezia di Osea, vale a dire che Dio in quei giorni – cioè nel Millennio – stringerà una Nuova Alleanza con la casa di Israele e sarà il loro Dio e loro saranno di nuovo il Suo popolo.

Poi i figli d’Israele torneranno a cercare il SIGNORE, loro Dio e ricorreranno tremanti al SIGNORE.

Os 3,4 I figli d’Israele infatti staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio e senza statua, senza efod e senza idoli domestici. 3,5 Poi i figli d’Israele torneranno a cercare il SIGNORE, loro Dio, e Davide, loro re, e ricorreranno tremanti al SIGNORE e alla sua bontà, negli ultimi giorni. Os 3,4-5;


Ora come ha dimostrato quest’analisi, è un fatto biblico che duemila anni fa Israele ruppe l’Alleanza con il suo Dio con la condanna a morte sulla croce del suo Messia Gesù di Nazareth e che Dio, che aveva dimorato costantemente presso gli Israeliti nel Santissimo del tempio, abbandonò il tempio facendolo radere a suolo 40 anni dopo insieme alla città per mano dei Romani sotto Tito.

Ma senza il tempio con il suo altare degli olocausti, non c’erano più le condizioni per un perdono dei peccati conforme al rito della fede mosaica e da allora gli ebrei non hanno più potuto ricevere alcun perdono è a meno che non si fossero convertiti al Cristianesimo.

Poiché il perdono dei peccati da parte di Dio, sia in base alla legge mosaica che in base a quella cristiana, è il presupposto per accedere alla vita eterna, tutti gli ebrei che non si convertiranno a Gesù da allora sono, di conseguenza, condannati alla dannazione eterna.

Solo nel Millennio, nel Regno Millenario di Pace del Figlio di Dio sulla terra, gli Israeliti ritorneranno di nuovo al loro Dio e "in un solo giorno" Dio perdonerà a Israele tutti i suoi peccati e stringerà nuovamente un patto con gli Israeliti. Solo nel Millennio, tuttavia, diventeranno chiare le condizioni alle quali verrà stretto questo patto, e se esse concorderanno con quelle dell’Antica Alleanza mosaica.



La parabola della vigna sterile.
(Isa 5:1-7)

Io voglio cantare per il mio amico il cantico del mio amico per la sua vigna.
Il mio amico aveva una vigna sopra una fertile collina.
La dissodò, ne tolse via le pietre, vi piantò delle viti scelte,
vi costruì in mezzo una torre, e vi scavò uno strettoio per pigiare l’uva.
Egli si aspettava che facesse uva,
invece fece uva selvatica.

~~~~~~~~~~~

Ora, abitanti di Gerusalemme e voi, uomini di Giuda,
giudicate fra me e la mia vigna!
Che cosa si sarebbe potuto fare alla mia vigna più di quanto ho fatto per essa?
Perché, mentre mi aspettavo che facesse uva, ha fatto uva selvatica?
Ebbene, ora vi farò conoscere ciò che sto per fare alla mia vigna:

~~~~~~~~~~~

le toglierò la siepe e vi pascoleranno le bestie;
abbatterò il suo muro di cinta e sarà calpestata.
Ne farò un deserto;
non sarà più né potata né zappata,;
vi cresceranno i rovi e le spine;
darò ordine alle nuvole che non vi lascino cadere pioggia.

~~~~~~~~~~~

Infatti la vigna del SIGNORE degli eserciti è la casa d’Israele,
e gli uomini di Giuda sono la sua piantagione prediletta,
egli si aspettava rettitudine,
ed ecco spargimento di sangue;
giustizia, ed ecco grida d’angoscia!,



(Vedi anche Discorso 1015: "Shma Yisrael – Ascolta, ISRAELE: il giudizio di Dio sul suo popolo..")


Compianto su Sion.


Compianto su Sion.

Sion, tu gioia e sposa di Dio (Isa 62:5), cosa hai fatto di te stessa? Hai tradito il tuo sposo (Os 2:16-20), fatto uccidere suo figlio, che egli aveva inviato per la tua salvazione (Mat 26:63-68) e dunque spezzato il suo patto (Ger 31:31-33). Ora Dio ha sciolto il patto con te e ti ha abbandonata ai tuoi peccati. Il tempio è annientato, l’altare sacrificale distrutto. Là dove tu ogni giorno hai ottenuto il perdono e la grazia del tuo Dio (Es 29:38-39), non è rimasta alcuna pietra su pietra (Mat 24:1-2). Da allora muoiono tutti i tuoi figli e le tue figlie nei loro peccati (Giov 8:24) e vanno alla dannazione.
Cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?

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I tuoi figli sono stati chiamati, ma essi non hanno risposto. Essi non vogliono ammettere di essere abbandonati (Mat 23:27) e senza Dio (1Gio 2:23; Giov 15:23). Essi non vogliono convertirsi (Os 3:4-5; Mat 23:37-38) e fare penitenza, affinché il loro Dio abbia pietà di loro e nella sua grazia li perdoni (Gal 5:4), quando essi gridano al Figlio: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!" (Mat 23:38-39). Invece essi si sono fatti nuovi comandamenti secondo i loro propri desideri (Ger 8:7-8; 1Re 9:6-8) e pensano così di potere servire Dio. Ma il loro Dio non li ascolta più (Isa 1:15).
Cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?

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Chi mai ha sentito qualcosa di simile: Israele, il popolo eletto da Dio ha rifiutato il suo Dio (Ezech 5:5-8). Essi non ascoltano più le sue parole, ma fanno affidamento sulla loro forza e sulla loro comprensione. Non vogliono aspettare che il loro Dio li porti fuori da tutto il mondo, li conduca nel loro paese, ma essi si sono essi stessi riuniti da soli. Essi si sono impossessati del paese con la guerra e l’assassinio – di quel paese che il loro Dio senza guerra, né arco, né spada voleva di nuovo affidare loro (Os 1:7; Mi 2:12-13). E così di nuovo essi si sono costruiti un vitello d’oro e vi danzano intorno come ai vecchi tempi sul monte Oreb.
Cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?

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E il peggio deve ancora venire. Essi non hanno accolto il figlio, che è venuto nel nome di Dio, suo Padre. E allora essi accoglieranno un altro, che verrà in suo stesso nome (Giov 5:41-43). Egli porterà loro forza ed influenza ed li allontanerà completamente dal loro Dio e li condurrà in errore. Questo tentatore riedificherà il tempio e vi si insedierà (2Tess 2:3-4). Egli si spaccerà per Dio ed essi lo adoreranno come loro Messia (Apoc 2:9; Mat 23:34; La persecuzione dei cristiani).
Questo fu già profetizzato loro da Mosè:
Deut 31,29 Infatti io so che, dopo la mia morte, voi certamente vi corromperete e lascerete la via che vi ho prescritta; e la sventura vi colpirà nei giorni che verranno, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua irritazione con l’opera delle vostre mani». Deut 31:29.

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E così alla fine tu dovrai essere di nuovo disperso e avverrà come è scritto:

Deut 28,62 Voi rimarrete soltanto in pochi, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perché non avrai ubbidito alla voce del SIGNORE tuo Dio. 28,63 Avverrà che come il SIGNORE prendeva piacere a farvi del bene e moltiplicarvi, così il SIGNORE prenderà piacere a farvi perire e a distruggervi; sarete strappati dal paese del quale vai a prendere possesso. .

28,64 Il SIGNORE ti disperderà fra tutti i popoli, da una estremità della terra fino all’altra; e là servirai altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto: il legno e la pietra. 28,65 Fra quelle nazioni non avrai riposo e non vi sarà luogo dove i tuoi piedi possano fermarsi; là il SIGNORE ti darà un cuore tremante, degli occhi che si spengono e un’anima languente. 28,66 La tua vita ti starà davanti come sospesa; tremerai notte e giorno e non sarai sicuro della tua esistenza. 28,67 La mattina dirai: "Fosse pur sera!", e la sera dirai: "Fosse pur mattina!", a causa dello spavento che ti riempirà il cuore e a causa delle cose che vedrai con i tuoi occhi.

28,68 Il SIGNORE ti farà tornare in Egitto su delle navi, ripercorrendo la via della quale ti avevo detto: "Non la rivedrai più!"; là vi offrirete in vendita ai vostri nemici come schiavi e come schiave, ma mancherà il compratore!» Deut 28:62-68;

Ma che cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?