Discorso 65 – I due nel campo in Mat 24,40: chi sarà preso e chi sarà lasciato?




I due nel campo in Mat 24,40: chi sarà preso e chi sarà lasciato? / Argomentazione di Jürgen Haizmann 01, 2003.

Il NT non dice nulla su come la comunità cristiana si deve preparare per la Grande Tribolazione? / Argomentazione di Jürgen Haizmann 02, 2003

Tabella – La Grande Tribolazione – cronologia degli eventi.

Perché il Rapimento deve essere collocato nel Sesto Sigillo, prima del Giorno dell’ira di Dio.

La Prima Risurrezione non è un evento della Grande Tribolazione / Commento di Jens 00, 02-06-2015



(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(I due nel campo in Mat 24,40: chi sarà preso e chi sarà lasciato? / Argomentazione di Jürgen Haizmann 01, 2003.)

Tutti quelli che non credono devono morire (prima del Regno Millenario / nota), nulla di impuro entra nel Regno Millenario. Pertanto: chi viene preso viene giudicato. Chi resta – Mat 24 – può rimanere nel Regno Millenario, se è salvato. Sì, sì – solo che viene sempre interpretato in modo sbagliato.

(Questo estratto è stato preso dalla trascrizione di un’argomentazione di Jürgen Haizmann, Monaco, su "Il Rapimento".)



Nonostante qui, in Mat 24, il Signore fornisca chiare indicazioni in riferimento a coloro che saranno salvati e coloro che saranno lasciati, continuano a venir fuori discussioni su chi debba essere inteso tra gli uni e tra gli altri. Vediamo quindi ancora una volta il testo:

Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato;

Mat 24,40 Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato; 41 due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata. 24,42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. Mat 24,40-42;


Quindi sopra, nella sua argomentazione, J. Haizmann dice che coloro che saranno presi sono i non credenti che saranno giudicati, mentre quelli che saranno lasciati sono i salvati, i quali potranno anche entrare nel Regno Millenario. Per verificare questo punto di vista – completamente contrario rispetto all’interpretazione comune – osserviamo intanto i testi rilevanti. Qui si tratta del discorso del Signore sugli Ultimi Tempi e all’inizio in Mat 24,3 i discepoli gli hanno chiesto:

«Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?»

Mat 24,1 Mentre Gesù usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si avvicinarono per fargli osservare gli edifici del tempio. 24,2 Ma egli rispose loro: «Vedete tutte queste cose? Io vi dico in verità: Non sarà lasciata qui pietra su pietra che non sia diroccata».

24,3 Mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si avvicinarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?» Mat 24, 1- 3;


Essi volevano quindi conoscere i segni dell’arrivo del Signore. E a tal riguardo il Signore in Mat 24,4-28 ha annunciato loro tutti quegli eventi che precederanno la sua venuta. In Mat 24,29-31 egli parla concretamente anche delle circostanze immediatamente concomitanti alla sua venuta in potenza e gloria.

E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli.

Mat 24,29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 24,30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.

24,31 E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. Mat 24,29-31;


Dunque all’arrivo del Signore gli astri si oscureranno, il segno del Figlio dell’Uomo apparirà nel cielo e tutte le persone lo vedranno arrivare sulle nuvole del cielo in potenza e gloria. E allora egli manderà i suoi angeli e questi riuniranno i suoi eletti dai quattro venti – da ogni angolo della terra.

Questo è dunque l’antefatto per la nostra analisi. Dopo alcune esortazioni a restare vigili in Mat 24,32-39, segue quindi in Mat 24,40-41 – sempre come parte integrante del discorso del Signore sugli Ultimi Tempi – il noto testo:

Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato;

Mat 24,38 Infatti, come nei giorni prima del diluvio si mangiava e si beveva, si prendeva moglie e s’andava a marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 24,39 e la gente non si accorse di nulla, finché venne il diluvio che portò via tutti quanti, così avverrà alla venuta del Figlio dell’uomo.

24,40 Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato; 24,41 due donne macineranno al mulino: l’una sarà presa e l’altra lasciata. 24,42 Vegliate, dunque, perché non sapete in quale giorno il vostro Signore verrà. Mat 24,38-42;


Se osserviamo ora il testo precedente in Mat 24,31 in cui si dice:

"E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli."


e proseguiamo in questa affermazione per analogia con il testo di Mat 24,40:

"Allora due saranno nel campo; l’uno sarà preso e l’altro lasciato;"


emerge di conseguenza l’inequivocabile legame per cui alla venuta del Signore i suoi angeli verranno inviati per riunire gli eletti dai quattro venti, cioè da ogni angolo della terra, per il Rapimento, e nel farlo alcuni saranno presi, mentre gli altri saranno lasciati sulla terra per il Giorno del Signore, il Giorno dell’ira di Dio con le sue piaghe e i Giudizi. Pertanto non vi sono dubbi sul fatto che coloro che saranno presi siano quegli eletti che saranno riuniti dagli angeli. Quelli che vengono lasciati restano dove si trovano – sparsi in tutto il mondo – e pertanto non possono essere riuniti.

(Vedi anche la tabella sotto nel testo: "La Grande Tribolazione – cronologia degli eventi".)


Naturalmente ci si deve chiedere come mai alcuni esegeti possano commettere tali errori di interpretazione di un testo relativamente chiaro. Oltre all’eventualità di dover reinterpretare gli eventi perché non rientrano in un’idea preconcetta, c’è però anche un altro problema ampiamente diffuso, ovvero che i testi vengono semplicemente letti solo in modo frammentario e viene trascurato il contesto. E quindi in Mat 24,40-41 si legge dei due, uno dei quali viene preso e l’altro lasciato, però si trascura il testo iniziale in Mat 24,31 sugli eletti che vengono riuniti, che costituisce la base per la corretta comprensione di questa affermazione.

Indipendentemente dal gruppo a cui appartiene l’autore citato in apertura, come si è potuto dimostrare qui sopra, la sua interpretazione afferma esattamente il contrario di ciò che è scritto qui. E ciò è sorprendente anche perché, a questo proposito, immediatamente prima il Signore introduce anche il paragone con Noè, l’Arca e il Diluvio. Anche lì è accaduto che 8 persone – Noè, i suoi tre figli e tutte le loro mogli – sono state prese nell’arca e salvate mentre gli altri, i non penitenti e blasfemi sono stati lasciati e sono morti nel diluvio. E Luca cita in questo contesto anche l’affermazione del Signore su Lot e la caduta di Sodoma:

Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti.

Luca 17,26 Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell’uomo. 17,27 Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell’arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti.

17,28 Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; 17,29 ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti. 17,30 Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà manifestato. Luca 17,26-30;


Anche Lot è stato preso da Sodoma con la sua famiglia e gli altri abitanti sono stati lasciati nella città affinché morissero nella punizione del fuoco e dello zolfo. Così sarà anche nel giorno della Rivelazione del Signore. E anche Pietro nella sua seconda lettera fa riferimento al fatto che Dio salva i credenti e riserva gli ingiusti per il Giudizio:

il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio;

2Piet 2,7 e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati 2,8 (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique), 2,9 ciò vuol dire che il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per la punizione nel giorno del giudizio; 2Piet 2,7-9;


Come si può vedere, la comprensione di questo passo è relativamente semplice, se si legge e si considera il contesto generale. Questo però viene deliberatamente tralasciato quando attraverso un’interpretazione precedente, non conforme alla Scrittura – ad es. l’opinione dell’autore che "nulla di impuro entra nel Regno Millenario" – non si sa poi come collocare i "cattivi" tra coloro che restano sulla terra e pertanto – come ritiene l’autore – per il Regno Millenario.

E con la "collocazione" del Rapimento prima della Grande Tribolazione, a questo punto del tempo dopo il Rapimento, tutti i credenti sono già ’scomparsi’. Quindi quelle persone che il Signore definisce qui come "eletti", per forza di cose devono essere reinterpretati dir questo autor come senza Dio e infedeli che si suppone vengano radunati per il Giudizio. Così facendo il significato di queste parole del Signore viene semplicemente ribaltato.

(Vedi anche Discorso 63: "Le condizioni di vita nel Regno Millenario.")


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(Il NT non dice nulla su come la comunità cristiana si deve preparare per la Grande Tribolazione? / Argomentazione di Jürgen Haizmann 02, 2003)

Ora, se la comunità cristiana dovesse passare attraverso la Grande Tribolazione, perché allora questi autori del NT non scrivono niente alla comunità cristiana su come si potrebbe o dovrebbe preparare per questo momento? Dato che si tratta del tempo più terribile che mai si abbatterà sull’umanità, come essa non ha mai visto prima e come mai è accaduto prima. Il tempo più terrificante che si sia mai visto. Perché hanno trascurato di preparare la comunità cristiana all’ira di Dio, quando essa avrebbe avuto bisogno di particolare aiuto e supporto? Nella Scrittura non vi è un solo passo nel quale si dice che la comunità cristiana debba passare attraverso la Grande Tribolazione e pertanto non c’è nemmeno nulla da scrivere a riguardo. Ci sono alcuni passi in cui si dice che la comunità cristiana non deve attraversare la Grande Tribolazione. Se così fosse, in moltissimi passi Dio ci avrebbe detto come avremmo dovuto affrontare questo periodo.

(Questo estratto è stato preso dalla trascrizione di un’argomentazione di Jürgen Haizmann, Monaco, su "Il Rapimento".)



In uno dei precedenti discorsi è già stato spiegato, alla luce della Scrittura, che l’interpretazione di un Rapimento della comunità cristiana prima della Grande Tribolazione non è conforme alla Scrittura. L’opinione sostenuta qui sopra è da ricondurre soltanto al fatto che le parole della Scrittura sugli eventi della Grande Tribolazione da un lato e quelli del Giorno dell’ira di Dio (ovvero il Giorno del Signore) dall’altro non vengono separati, e che entrambi vengono confusi tra loro come se si trattasse di un unico evento.

La Grande Tribolazione avviene prima del Rapimento, e il Giorno del Signore e dell’ira di Dio è il tempo dei Giudizi dopo il Rapimento. Pertanto, l’affermazione precedente secondo la quale la comunità cristiana non dovrà aspettarsi l’ira di Dio è corretta, l’opinione per cui l’ira di Dio rappresenta la Grande Tribolazione e pertanto che il Rapimento avvenga prima della Grande Tribolazione è invece un’interpretazione errata.

(Vedi anche Discorso 61: "La Grande Tribolazione è identica al Giorno del SIGNORE e dell’Ira di Dio?".)

Questa interpretazione errata conduce però a degli errori fatali. È stato già accennato il fatto che con questa opinione le condizioni di vita del Regno Millenario – al contrario di quanto affermato nella Scrittura – vengono rappresentate in modo completamente sbagliato. Ma anche il contenuto del discorso del Signore sugli Ultimi Tempi in Mat 24,1-51, come detto in precedenza, viene ribaltato e i buoni vengono dichiarati cattivi e i cattivi buoni. E naturalmente in questo modo anche gli ammonimenti del Signore alla comunità cristiana nel discorso sugli Ultimi Tempi in Mat 24 vengono completamente ignorati.

Nella citazione precedente si chiede poi:

"Perché allora questi autori del NT non scrivono niente alla comunità cristiana su come si potrebbe o dovrebbe preparare per questo momento?"


All’autore deve essere sfuggito il fatto che in Mat 24 troviamo uno dei capitoli più lunghi del NT in cui le parole del Signore sono dedicate esclusivamente a questo argomento. Mat 24,4-8 ad esempio dice:

Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi.

Mat 24,4 Gesù rispose loro: «Guardate che nessuno vi seduca. 24,5 Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo". E ne sedurranno molti. 24,6 Voi udrete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, infatti bisogna che questo avvenga, ma non sarà ancora la fine. 24,7Perché insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in vari luoghi; 24,8 ma tutte queste cose saranno soltanto l’inizio delle doglie di parto. Mat 24,4-8;


In tutto il mondo ci saranno guerre di nazione contro nazione, con carestie e terremoti. E come dice sopra il Signore, tutte queste cose saranno soltanto il principio di dolori! In seguito i cristiani saranno odiati dalla gente e saranno perseguitati e uccisi.

Sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome. Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato.

Mat 24,9 Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome (Cristo/nota). 24,10 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. 24,11 Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 24,12 Poiché l’iniquit à aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. 24,13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 24,14 E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine. Mat 24, 9-14;


Ma anche tra gli stessi cristiani in questo periodo di persecuzione si arriverà all’apostasia e al tradimento reciproco tra fratelli e sorelle nel Signore. E come ci ammonisce qui il Signore, l’iniquità aumenterà e l’amore dei più si raffredderà. E solo chi resisterà a tutto questo e in queste terribili circostanze persevererà fino alla fine, sarà salvato nel Rapimento, come ci dice il verso di Mat 24,13.

E in presenza di tutti questi ammonimenti, l’autore chiede perché non ci sia nulla al riguardo nel NT:

"Perché allora questi autori del NT non scrivono niente alla comunità cristiana su come si potrebbe o dovrebbe preparare per questo momento? Dato che si tratta del tempo più terribile che mai si abbatterà sull’umanità, come essa non ha mai visto prima e come mai è accaduto prima. Il tempo più terrificante che si sia mai visto".


Egli qui afferma, a ragione, che la Grande Tribolazione sarà il periodo più terrificante che l’umanità abbia mai visto. E con questo si riferisce ovviamente alla profezia di Dan 12,1, dove si dice:

Vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo.

Dan 12,1 «In quel tempo sorgerà Michele, il grande capo, il difensore dei figli del tuo popolo; vi sarà un tempo di angoscia, come non ce ne fu mai da quando sorsero le nazioni fino a quel tempo; e in quel tempo, il tuo popolo sarà salvato; cioè, tutti quelli che saranno trovati iscritti nel libro. Dan 12, 1:


Essendo chiaramente a conoscenza di questo passo, l’autore avrebbe dovuto quindi riconoscere l’evidente correlazione con le affermazioni del Signore citate qui, poiché in Mat 24,21 abbiamo dal Signore la stessa identica definizione del tempo della Grande Tribolazione.

Perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora né mai più vi sarà.

Mat 24,15 »Quando dunque avrete visto l’abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda), 24,16 allora coloro che sono nella Giudea fuggano ai monti. 24,17 Chi si trova sulla terrazza della casa, non scenda a prendere qualcosa di casa sua; 24,18 e chi è nei campi, non torni indietro a prendere il suo mantello. 24,19 Ma guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! 24,20 E pregate che la vostra fuga non accada d’inverno, né di sabato. 24,21 perché allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora né mai più vi sarà. Mat 24,15-22;


Mentre il testo precedente di Daniele:

"allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora né mai più vi sarà."


lascia ancora aperta la possibilità teorica di un’altra Tribolazione successiva, ancora più tremenda, l’affermazione qui in Mat 24,21:

"allora vi sarà una tribolazione così grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora né mai più vi sarà."


va rigor di logica non lascia più alcuno spazio per un’altra, seconda Grande Tribolazione. Sebbene dunque si possa supporre che anche Dan 12,1 parli dello stesso evento, proprio questa affermazione in Mat 24,21 dimostra però che nel contesto generale di Mat 24 si deve trattare effettivamente della Grande Tribolazione.

Basandoci su questo fatto quindi, l’affermazione dell’autore più sopra:

"Nella Scrittura non vi è un solo passo nel quale si dice che la comunità cristiana debba passare attraverso la Grande Tribolazione"


può essere smentita molto semplicemente. Dopo che il Signore nel capitolo Mat 24 ha sottolineato tutti questi pericoli e tormenti mettendone in guardia i fedeli, in Mat 24, 29-30 conclude annunciando il suo Ritorno con le apparizioni concomitanti:

Subito dopo la tribolazione di quei giorni, vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.

Mat 24,29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 24,30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. Mat 24,29-30;


Dunque in questa sua affermazione il Signore si riferisce alla "Tribolazione di quei giorni", e pertanto sicuramente non può riferirsi ad altro se non al periodo di quella Tribolazione che ha descritto alcuni versi prima come la più terribile che vi sarà mai – proprio la Grande Tribolazione. E quindi egli parla del fatto che l’umanità vedrà venire il Figlio di Dio sulle nuvole del cielo. E questo appunto "subito dopo la tribolazione di quei giorni". E com’era prevedibile, nella frase successiva, in Mat 24,31, annuncia che i fedeli eletti saranno riuniti in tutto il mondo e saranno rapiti verso il Signore nell’aria, come ci ha profetizzato anche Paolo in 1Tess 4,15-18 e 1Cor 15,51-53.

E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti.

Mat 24,31 E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. Mat 24,31;

Il Signore stesso, con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e noi saremo rapiti.

1Tess 4,15 Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati 4,16 perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; 4,17 poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell’aria; così saremo sempre col Signore. 1Tess 4,15-17;


E qui riconosciamo anche il motivo per cui molti esegeti – anni fa anche qui su Immanuel.at – hanno collocato il Rapimento con la settima e ultima Tromba. Come scrive Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi, il Ritorno del Signore e il Rapimento avvengono "al suono dell’ultima Tromba".

Al suono dell’ ultima tromba, i morti svegliassero incorruttibili, e noi saremo trasformati.

1Cor 15,50 Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l’ incorruttibilità. 15,51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, 15,52 in un momento, in un batter d’ occhio, al suono dell’ ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti svegliassero incorruttibili, e noi saremo trasformati. 15,53 Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità. 1Cor 15,50-53;


E questa "ultima tromba" è stata perciò erroneamente interpretata come l’ultima del Giudizio delle Trombe, da cui tuttavia, ad uno studio più attento della sequenza temporale, derivano problemi di interpretazione pressoché irrisolvibili.

Solo relativamente tardi è stato riconosciuto che durante tutto il periodo del Ritorno del Signore e del Rapimento della comunità cristiana risuonerà continuamente il suono della tromba (vedere più sopra Mat 24,31 e 1Tess 4,14-18, gli angeli in Apoc 8?), e pertanto l’affermazione di Paolo dell’"ultima tromba" deve essere interpretata come la fine del Rapimento.


La Grande Tribolazione – cronologia degli eventi. (FORMATO LARGO)

Il principio delle doglie di parto: La tribolazione di quei giorni - 1º sigillo: l'uomo del peccato / 6º sigillo: il ritorno del Signore, rapimento
 
< 1º sigillo >
(Apoc 6:1-2;)

cavallo bianco, cavaliere: aveva un arco, gli fu data una corona, uscì come vincitore e per vincere
< 2º sigillo >
(Apoc 6:3-;4)

cavallo rosso, che toglie la pace della terra, affinché gli uomini si uccidessero e gli fu data una grande spada
< 3º sigillo >
(Apoc 6:5-6;)

cavallo nero, una bilancia in mano, frumento e orzo costoso, non danneggia né l'olio né il vino
< 4º sigillo >
(Apoc 6:7-8;)

cavallo giallastro, la Morte dietro era l'Ades, potestà su1/4 della terra, morte con spada, fame e fiere
< 5º sigillo >
(Apoc 6:9-11;)

sotto l'altare alle anime dei
martiri si fa giustizia, fu data
veste bianca, riposeranno
finché sono uccisi i fratelli
< 6º sigillo >
(Apoc 6:12-17;)

grande terremoto, il sole
nero, la luna come sangue,
le stelle caddero, il cielo si
ritirò, montagne e sole smosse
6a
sig

< 7º sigillo >
(Apoc 8:1-6;)

silenzio nel cielo per ca. mezz'ora, profumi all'altare, 7 angeli che avevano 7 trombe, voci, tuoni, lampi
Il giorno del SIGNORE: Le due testimoni di Dio  profetizzeranno 1260 giorni con vestiti di sacco. (?)

< 1ª tromba>
(Apoc 8:7;)

grandine fuoco e sangue
1/3 della terra fu arsa
1/3 degli alberi furono bruciati
ogni erba verde fu arsa
< 2ª tromba >
(Apoc 8:8-9;)

gran montagna nel mare
1/3 del mare sangue
1/3 creature nel mare morì
1/3 delle navi perì
< 3ª tromba >
(Apoc 8:10-11;)

stella dal cielo una torcia
1/3 dei fiumi assenzio
1/3 delle acque assenzio
e molti uomini morirono
< 4ª tromba >
(Apoc 8:12-13;)

il sole, la luna, le stelle,
1/3 parte si oscura
1/3 parte del giorno e la
1/3 parte della notte, buio
< 5ª tromba/ 1º guaio >
(Apoc 9:1-12;)

 stella dell'abisso dal cielo
il sole oscurato dal fumo
locuste nuocciono uomini
senza sigillo di Dio 5 mesi
< 6ª tromba/ 2º guaio >
(Apoc 9:13-21;)

gli angeli sul fiume Eufrate
fuoco e fumo e zolfo
1/3 degli uomini uccisi
il resto non si ravvidero
6a
trb

< 7ª tromba/ 3º guaio >
(Apoc 11:15-19;)

Il regno del mondo è di Dio l'ira dee Dio è giunta, e il tempo di giudicare i morti terremoto voci, tuoni, lampi
Il giorno dell'ira di Dio: Il dominio dell'Anticristo demoniaco / il morto dei 2 testimoni / le nazioni calpesteranno Gerusalemme
< 7ª tromba >
< 1ª coppa>
(Apoc 16:1-2;)

sulla terra:
un'ulcera maligna
agli uomini che avevano
il marchio della bestia
< 2ª coppa >
(Apoc 16:3;)

nel mare:
sangue come di morto
ogni essere vivente che
si trovava nel mare morì
< 3ª coppa >
(Apoc 16:4-7;)

nei fiumi e nelle fonti
acque diventarono sangue.
hanno sparso sangue dei pro-
feti fu dato loro a bere sangue
< 4ª coppa >
(Apoc 16:8-9;)

sul sole:
bruciato sugli uomini, che
bestemmiarono il nome di
Dio e non si ravvidero
< 5ª coppa >
(Apoc 16:10-11;)

sul trono della bestia:
il regno divenne tenebroso
gli uomini avevano dolore
ma non si ravvidero
< 6ª coppa >
(Apoc 16:12;)

sul gran fiume Eufrate:
e l'acqua ne fu prosciugata
affinché fosse preparata la
via ai re dal levante.
6a
cop

< 7ª coppa >
(Apoc 16:17-21;)

nell'aria: voci, tuoni, lampi terremoto così grande come mai, isole e monti non furono trovati

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7a cop
===================


L'Anticristo risvegliato: morto dei due testimoni


6a sigillo
Dopo il  sigillo
(Apoc 7:1-17;)
 Non danneggiate la terra,
il mare, gli alberi, finché i
144.000 sono segnati in
 fronte. Quelli della gran
tribolazione hanno vesti
 bianche davanti al trono
l'Agnello li guiderà alle
 acque della vita, e Dio
 asciugherà ogni lacrima
6a tromba
Dopo la  tromba
(Apoc 10:1-11; 11:1-14;)
Un altro angelo potente in
una nuvola: con 7. tromba
si compie il mistero di Dio
 non ci sarà più indugio.
Giovanni divora il libretto.
La bestia ucciderà i due
testimoni. Gran terremoto
 la decima parte di
Gerusalemme cadde
7a tromba
dopo la  tromba
(Apoc 12:1-18;)  (Apoc 13:1-18;)  (Apoc 14:1-20;)  (Apoc 15:1-8;)
La donna e il dragone. Satana  e i suoi angeli furono gettato sulla terra.
Alla bestia dal mare le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli.
L'Anticristo e il falso profeta: il regno delle due bestie.
l'Agnello che stava in piedi sul monte Sion, e i sui 144.000 segnati
3 angeli: l'evangelo, giudizio, caduta di Babilonia, i morti che muoiono nel Signore.
L'inizio del giudizio: il Figlio d'uomo miete la terra
I vincitori sulla bestia, sua immagine e sul suo nome cantavano il cantico di Mosè
I sette angeli con le sette coppe dell'ira di Dio
Nessuno poteva entrare nel tempio finché fossero compiute le sette piaghe.
6a coppa
Dopo la  coppa
(Apoc 16:13-16;)
Satana, Anticristo e
falso profeta mandano tre
spiriti immondi simili a rane
 perché sono spiriti di
demoni che fanno dei segni e
si recano dai re di tutto il
mondo per radunarli per la
battaglia del gran giorno
dell'Iddio a Harmaghedon

7a coppa
Dopo la  coppa
(Apoc 17:1-18; 18:1-24;)
La caduta di Babilonia (Apoc 19:1-21; 20:1-15;)
Battaglia di Harmaghedon
Anticristo profeta stagno
Giudizio, 1 Risurrezione
Satana nell'abisso. Ultima
Guerra Giudizio Universale
(Apoc 21:1-27; 22:1-21;)
La Nuova Creazione



Ma abbiamo anche un altro testo che ha qualcosa da dirci su questa Grande Tribolazione. Anche in Apoc 7,13-15 si parla della "Grande Tribolazione":

Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello.

Apoc 7,13 Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute?» 7,14 Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. 7,15 Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. Apoc 7,13-15;


Questa folla immensa in vesti bianche che Giovanni vede qui, sono senza dubbio cristiani. Altrimenti non avrebbero "lavato le loro vesti […] nel sangue dell’Agnello", ovvero hanno ricevuto il perdono dei peccati attraverso il sacrificio di riscatto del Signore Gesù. E tra loro si trova naturalmente anche la comunità cristiana degli Ultimi Tempi che qui, poco prima, è stata rapita durante il Ritorno del Signore (Mat 24,29-31 e Apoc 6,12-17) insieme ai morti resuscitati in Cristo. E – ancora più importante in questo contesto – essi sono in cielo davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte. Eppure J. Haizmann la vede diversamente quando afferma:

"Con il Rapimento, se qualcuno è giunto alla fede, è decisivo ancora una volta anche con quale genere è nato. Se è un ebreo e giunge alla fede, allora non sarà più attribuito alla comunità cristiana. Perché la comunità cristiana a questo punto è già da tempo in cielo, davanti al Giudizio di Premio e riceverà la propria ricompensa. L’ebreo, quaggiù sulla terra in questa Grande Tribolazione, quando giungerà alla fede, sarà attribuito al popolo di Israele.

E la grande moltitudine che giunge alla fede nella Grande Tribolazione, come dice l’Apocalisse, saranno i pagani. Le nazioni saranno salvate. Saranno i popoli che vivranno nel Regno Millenario accanto a Israele".



Qui si tralascia da un lato il fatto che ogni persona – non importa di quale nazionalità, se ebrea, greca, tedesca o americana – che giunge alla fede in Gesù Cristo, per mezzo di ciò è automaticamente cristiana e davanti a Dio non viene attribuita a un popolo bensì alla comunità cristiana. Dall’altro lato, secondo questa interpretazione questa grande moltitudine non si trova in cielo, davanti al trono di Dio e lo serve giorno e notte, come il Signore Gesù ha profetizzato sopra a Giovanni in Apoc 7,14-15, bensì, secondo l’opinione di J. Haizmann, si tratta delle nazioni di pagani sulla terra, che presumibilmente vivranno accanto a Israele nel Regno Millenario.

Quindi riassumendo:

–  Secondo Apoc 7,14-15 questa grande moltitudine si trova in cielo, davanti al trono di Dio.

–  Sulla base del fatto che portano vesti bianche è dimostrato che si tratta di cristiani.

–  Se sono dunque cristiani in cielo, allora o devono essere stati risvegliati precedentemente – se erano morti – oppure devono essere stati rapiti da vivi.

–  Con l’affermazione in Apoc 7,14: "sono coloro che vengono dalla Grande Tribolazione", si conferma tuttavia che questo Rapimento non ha avuto luogo prima, bensì "subito dopo la Tribolazione di quei giorni" (Mat 24,29).


Se quindi la Scrittura ci conferma qui molto chiaramente il Rapimento dei cristiani dalla Grande Tribolazione, ma d’altro canto i pretribolazionisti sostengono un Rapimento prima della Grande Tribolazione, allora dovrebbero esserci due rapimenti. Quindi naturalmente sarebbe lecito domandarsi come mai una parte dei cristiani verrebbe rapita prima delle prove della Grande Tribolazione, mentre il resto della comunità cristiana degli Ultimi Tempi dovrebbe sopportare questo tempo di persecuzioni e supplizi prima del proprio riscatto.

L’argomento secondo cui si tratterebbe di credenti che sono giunti alla fede solo durante la Grande Tribolazione – dopo il presunto Rapimento prima della Grande Tribolazione – non elimina la necessità di due rapimenti e, indipendentemente da ciò, è privo di qualsiasi logica.

Perché se questo periodo rappresenta effettivamente la più Grande Tribolazione di tutti i tempi per i credenti, durante il quale saranno odiati da tutte le persone, perseguitati e uccisi, l’affermazione per cui in queste circostanze delle persone si convertirebbero alla fede cristiana ha la stessa attinenza alla realtà come l’affermazione per cui nel Terzo Reich milioni di tedeschi si sarebbero convertiti alla fede ebraica.

Di conseguenza, deve trattarsi qui di persone che erano credenti già prima della Grande Tribolazione. E quindi si pone di nuovo la domanda: se ci fosse stato un Rapimento prima della Grande Tribolazione, perché questi fedeli non sono stati rapiti già in quella circostanza?

Infine bisogna confutare anche l’interpretazione secondo la quale delle persone potrebbero giungere alla fede dopo il Ritorno del Signore per due ragioni. Da un lato, secondo l’opinione sostenuta qui su Immanuel.at sul Rapimento in Mat 24,29-31 e nei testi paralleli durante il sesto Sigillo in Apoc 6,12-17, nei testi successivi dell’Apocalisse non c’è più alcun accenno ai credenti.

Al contrario, Apoc 9,3-4 ci dice che a questo punto, a parte i 144.000 sigillati che sono stati esclusi dalle piaghe, sulla terra ci sono solo più non credenti che vengono colpiti da queste piaghe di Dio.

E fu detto loro di danneggiare soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte.

Apoc 9,3 E da quel fumo uscirono sulla terra delle locuste, a cui fu dato un potere simile a quello degli scorpioni della terra. 9,4 E fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra né verdura alcuna né albero alcuno, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. Apoc 9,3-4;


In Apoc 9,18-21 veniamo a sapere molto concretamente che un terzo dell’umanità è stata uccisa dalle tre piaghe della sesta Tromba e il resto dell’umanità non si è pentita. Tutte quelle persone che sono state uccise da queste piaghe, sono state uccise a causa della loro mancanza di fede. Ma anche i sopravvissuti sono identificabili come non credenti dall’affermazione che non si sono pentiti. E questa è dunque la chiara dimostrazione che a questo punto sulla terra non c’è più un singolo credente.

Un terzo degli uomini fu ucciso e il resto degli uomini che non furono uccisi da questi flagelli, non si ravvidero dalle opere delle loro mani.

Apoc 9,18 Un terzo degli uomini fu ucciso da questi tre flagelli: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle bocche dei cavalli. 9,19 Il potere dei cavalli era nella loro bocca e nelle loro code; perché le loro code erano simili a serpenti e avevano delle teste, e con esse ferivano. 9,20 Il resto degli uomini che non furono uccisi da questi flagelli, non si ravvidero dalle opere delle loro mani; non cessarono di adorare i demòni e gli idoli d’oro, d’argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare. 9,21 Non si ravvidero neppure dai loro omicidi, né dalle loro magie, né dalla loro fornicazione, né dai loro furti. Apoc 9,18-21;


E quindi anche gli eventi immediatamente successivi in Apoc 16,9, 16,11 e 16,21 parlano solo di non credenti sulla terra che bestemmiano il nome di Dio per queste piaghe ma che non si ravvedono:

E gli uomini bestemmiarono il nome di Dio che ha il potere su questi flagelli, e non si ravvidero per dargli gloria.

Apoc 16,8 Poi il quarto angelo versò la sua coppa sul sole e al sole fu concesso di bruciare gli uomini con il fuoco. 16,9 E gli uomini furono bruciati dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha il potere su questi flagelli, e non si ravvidero per dargli gloria. Apoc 16, 8- 9;

Gli uomini bestemmiarono il Dio del cielo, a causa delle loro sofferenze e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere.

Apoc 16,10 Poi il quinto angelo versò la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu coperto di tenebre, e gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, 16,11 e bestemmiarono il Dio del cielo, a causa delle loro sofferenze e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere. Apoc 16,10-11;

Gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello.

Apoc 16,18 E ci furono lampi, voci, tuoni e un terremoto così forte che da quando gli uomini sono sulla terra non se n’è avuto uno altrettanto disastroso. 16,19 La grande città si divise in tre parti, e le città delle nazioni crollarono e Dio si ricordò di Babilonia la grande per darle la coppa del vino della sua ira ardente. 16,20 Ogni isola scomparve e i monti non furono più trovati. 16,21 E cadde dal cielo sugli uomini una grandine enorme, con chicchi del peso di circa un talento; gli uomini bestemmiarono Dio a causa della grandine; perché era un terribile flagello. Apoc 16,18-21;


D’altro canto, l’opinione per cui le persone possano convertirsi alla fede dopo il Ritorno del Signore non è pertinente anche per ragioni semantiche. In Mat 24,30 viene descritto il Ritorno del Signore:

Tutte le nazioni della terra vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo.

Mat 24,29 »Ora, subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 24,30 E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria. 24,31 Ed egli manderà i suoi angeli con un potente suono di tromba, ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da una estremità dei cieli all’ altra. Mat 24,29-31;


Tutte le persone sulla terra vedranno dunque il Signore venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria. Tutti l’hanno visto e sanno che quello che è arrivato è il Figlio di Dio. E così come ora correttamente non si può affermare che noi "crediamo" nel sole e nella luna, perché questi corpi celesti sono oggetti evidenti che possiamo osservare di giorno o di notte, allo stesso modo non si può dire che le persone possono diventare "credenti" nel Figlio di Dio, dopo che egli sarà apparso loro vivente, in potenza e gloria nel cielo.

Pertanto se il Signore è apparso visibile per tutto il mondo per il Rapimento dei suoi in cielo, a partire da quel momento non c’è più nessuna "fede"! Il tempo della fede, ovvero della grazia (Giov 20,29; Giob 1,11-13) nel quale le persone possono essere salvate attraverso la fede, dura dall’Ascensione del Signore fino al suo Ritorno. Dopo non può più esserci "fede". Dopo esistono solo la "visione" e l’ira di Dio. È la realtà di Dio che ha quindi colmato il mondo e che dà all’umanità solo più una possibilità: onorare questo Dio o perire.


Perché il Rapimento deve essere collocato nel Sesto Sigillo, prima del Giorno dell’ira di Dio.

Il tentativo dei pretribolazionisti di collocare il Rapimento prima della Grande Tribolazione fallisce essenzialmente di fronte a quattro affermazioni della Scrittura. Da un lato Giovanni in Apoc 7,9-17 vede una grande folla proveniente da tutte le nazioni:

"una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue".


E come aggiunge l’anziano in Apoc 7,14-15 a chiarimento:


"Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro."


Pertanto, è molto chiaramente una grande folla di cristiani provenienti da tutte le nazioni che sono arrivati dalla Grande Tribolazione. Tramite il sacrificio di riscatto del Signore hanno ottenuto il perdono e ora stanno di fronte al trono di Dio in cielo. Se il Rapimento fosse avvenuto prima della Grande Tribolazione, si porrebbe qui la questione decisiva su come questi credenti siano arrivati in cielo. Secondo 1Cor 15,52 e 1Tess 4,16-17, durante il Rapimento sia i morti in Cristo risvegliati che tutti i cristiani ancora in vita vengono rapiti con lui nelle nuvole. E se questo fosse avvenuto prima della Grande Tribolazione, quindi ora anche questa grande folla da tutte le nazioni che proviene dalla Grande Tribolazione si trova in cielo, allora dovrebbe esserci stato per loro un secondo Rapimento. Tuttavia la Scrittura non riporta nulla a riguardo.

Pertanto, come l’equiparazione, consapevole o meno, citata all’inizio tra Grande Tribolazione e Giorno del Signore – il Giorno dell’ira di Dio – anche l’improprio tentativo di interpretare questa grande folla proveniente da tutte le nazioni come persone che sarebbero giunte alla fede dopo il Rapimento non supera un’analisi approfondita alla luce della Scrittura. I sostenitori del Rapimento prima della Grande Tribolazione devono ricorrere a un espediente per questa discutibile interpretazione per spiegare in qualche modo l’improvvisa apparizione in cielo, davanti al trono di Dio, di questa grande moltitudine di persone proveniente dalla Grande Tribolazione.

In secondo luogo, in Apoc 20,4 abbiamo i martiri della Prima Risurrezione:

E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e che non avevano adorato la bestia né la sua immagine.

Apoc 20,4 Poi vidi dei troni. A quelli che vi si misero seduti fu dato di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesù e per la parola di Dio, e di quelli che non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Essi tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Apoc 20, 4;


Qui Giovanni vede le anime dei martiri che appartengono indiscutibilmente alla comunità cristiana, perché si dice che sono stati uccisi per la testimonianza di Gesù. Anche loro si trovano in cielo davanti al Giudizio di Premio e pertanto devono necessariamente essere stati risvegliati durante il Risveglio e il Rapimento insieme agli altri morti in Cristo e rapiti insieme ai viventi. E di loro si dice che "non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano". Ma così si conferma che devono aver vissuto e devono essere stati uccisi durante il tempo del regno della bestia, l’Anticristo – ovvero nella Grande Tribolazione – (Apoc 13,15).

Se dunque si vuole avvallare un’idea della comunità cristiana degli Ultimi Tempi vile e esentata dalla sofferenza con un Rapimento prima della Grande Tribolazione, si dovrebbe anche chiarire quando sarebbero quindi giunti in cielo questi leali e coraggiosi trionfatori. E perché per una parte della comunità cristiana degli Ultimi Tempi c’è un Rapimento prima delle sofferenze della Grande Tribolazione, mentre un’altra parte – come proprio questi martiri – deve affrontare questo momento di grande prova e addirittura essere uccisa.


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(La Prima Risurrezione non è un evento della Grande Tribolazione / Commento di Jens 00, 02-06-2015)

GBuongiorno Sig. Horak, ho appena letto un altro dei suoi discorsi, che ha appena linkato sulla sua homepage e ho notato che qui lei vede il secondo Anticristo (la bestia dal mare) già nella Tribolazione. Lei scrive: __________________________________________________________________________________________

"E di loro si dice che – non avevano adorato la bestia né la sua immagine e non avevano ricevuto il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano’. Ma così si conferma che devono aver vissuto e devono essere stati uccisi durante il tempo del Regno della Bestia, l’Anticristo – ovvero nella Grande Tribolazione (Apoc 13,15)".  ___________________________________________________________________________________________

Ma questo è in contraddizione con le sue "nuove" conclusioni. Magari dovrebbe correggere o scrivere una nota aggiuntiva, perché così si crea confusione. Proprio perché il tema del marchio e la collocazione temporale dello stesso sono molto importanti. Le auguro ogni benedizione!
Jens.



Grazie per aver visitato Immanuel.at e per il suo suggerimento.
Naturalmente Lei ha perfettamente ragione. Tutta questa interpretazione risale al 2004 (vedere Indice dei discorsi) e in quel momento effettivamente non ero in possesso di queste nuove conoscenze che ho presentato nel Discorso 86: "Il primo e il secondo Anticristo" e successivamente..

Anche se non si può utilizzare correttamente questo passaggio nell’argomentazione, resta l’argomentazione più sopra, in Apoc 7,14-15, che documenta anch’essa la comunità cristiana in cielo – e cioè dopo la Grande Tribolazione, come dimostra il testo in Apoc 7,14: "Sono quelli che vengono dalla Grande Tribolazione".

Poiché tuttavia il visitatore di cui sopra mette tra virgolette le mie "nuove" conoscenze, mi fa pensare che lui abbia dei dubbi anche qui. Per questo motivo vorrei citare la prova biblica più importante per queste "nuove" conoscenze – ovvero l’esistenza biblica di due "Anticristi":

Ll’empio, che il Signore Gesù distruggerà con l’apparizione della sua venuta per il rapimento dei suoi.

2Tess 2,7 Infatti il mistero dell’empietà è già in atto, soltanto c’è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 2,8 E allora sarà manifestato l’empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta. 2,9 La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 2,10 con ogni tipo d’inganno e d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati. 2,11 Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; 2,12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati. 2Tess 2,7-12;

Dopo la battaglia di Harmagedon la bestia e il falso profeta furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

Apoc 19,20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Apoc 19,20;


L’"empio" che viene comunemente interpretato come l’"Anticristo", viene ucciso dal Signore Gesù alla sua venuta per il Rapimento dei suoi (2Tess 2,8). Ma anche la bestia dal mare, che è anch’essa interpretata come l’"Anticristo", viene gettata viva nel mare di fuoco durante la battaglia di Harmagedon (Apoc 19,20)

Ne consegue che l’Anticristo non viene neppure ucciso dal Signore e può essere gettato un’altra volta (ancora in vita) nel mare di fuoco. Pertanto ci sono due Anticristi che però sono effettivamente un solo Anticristo. Ho provato a spiegare questa questione nel Discorso 86. Chi ha un’altra soluzione per queste affermazioni bibliche, è invitato a farmi sapere le proprie "nuove" conoscenze. - Ma più avanti nel testo:

Anche da Paolo, nella sua seconda lettera ai Tessalonicesi, abbiamo un’affermazione molto concreta sul momento del Ritorno del Signore: tra i Tessalonicesi vi erano ovviamente alcuni falsi profeti che volevano far credere ai cristiani – tra l’altro a quanto pare anche tramite delle false lettere di Paolo – che il Giorno del Ritorno del Signore, del quale Paolo aveva già scritto loro nella prima lettera in 1Tess 4,13-18, aveva già avuto luogo. Possiamo immaginare lo sgomento dei fratelli e sorelle, quando credevano che il Rapimento avesse già avuto luogo e loro non erano presenti. Ma anche se si interpreta la frase intendendo che questo giorno fosse imminente, si può immaginare che alcuni Tessalonicesi, in attesa di un imminente Rapimento, avessero abbandonato tutti i legami terreni e fossero solo più in attesa del Signore.

Quindi Paolo scrive loro le seguenti parole di conforto e chiarimento:

Quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione.

2Tess 2,1 Ora, fratelli, circa la venuta del Signore nostro Gesù Cristo e il nostro incontro con lui, vi preghiamo 2,2 di non lasciarvi così presto sconvolgere la mente, né turbare sia da pretese ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche lettera data come nostra, come se il giorno del SIGNORE fosse già presente. 2,3 Nessuno vi inganni in alcun modo; poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, 2,4 l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio. 2,5 Non vi ricordate che quand’ero ancora con voi vi dicevo queste cose? 2Tess 2,1-5;


(Vedi anche Discorso 16: "Il Rapimento avviene prima della Grande Tribolazione?".)


Con "apostasia" Paolo intende qui molto chiaramente l’allontanamento da Dio, come lo definisce anche l’autore della lettera agli Ebrei in Ebr 3,12.

Che non vi allontani dal Dio vivente.

Hbr 3,12 Badate, fratelli, che non ci sia in nessuno di voi un cuore malvagio e incredulo, che vi allontani dal Dio vivente; Ebr 3,12;


E anche nel discorso sugli Ultimi Tempi il Signore mette in guardia dall’"iniquità" in Mat 24,13 e aggiunge "chi avrà perseverato fino alla fine" – chi dunque supera questo tempo di iniquità, la Grande Tribolazione – "sarà salvato" – sarà rapito al Ritorno del Signore.

Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà.

Mat 24,9 Allora vi abbandoneranno all’oppressione e vi uccideranno e sarete odiati da tutte le genti a motivo del mio nome. 24,10 Allora molti si svieranno, si tradiranno e si odieranno a vicenda. 24,11 Molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. 24,12 Poiché l’iniquità aumenterà, l’amore dei più si raffredderà. 24,13 Ma chi avrà perseverato sino alla fine sarà salvato. 24,14 E questo vangelo del regno sarà predicato in tutto il mondo, affinché ne sia resa testimonianza a tutte le genti; allora verrà la fine. Mat 24,9-14;


(Vedi anche Tabella 05: "Sinossi dei discorsi del Signore sugli Ultimi Tempi".)


In Luca 17,24-37 il Signore ci descrive gli eventi di questo suo giorno, quando egli sarà rivelato e tornerà per il Rapimento dei suoi:

Com’è il lampo che balenando risplende da una estremità all’altra del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno.

Luca 17,24 Perché com’è il lampo che balenando risplende da una estremità all’altra del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. 17,25 Ma prima bisogna che egli soffra molte cose, e sia respinto da questa generazione.

17,26 Come avvenne ai giorni di Noè, così pure avverrà ai giorni del Figlio dell’uomo. 17,27 Si mangiava, si beveva, si prendeva moglie, si andava a marito, fino al giorno che Noè entrò nell’arca, e venne il diluvio che li fece perire tutti. 17,28 Similmente, come avvenne ai giorni di Lot: si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si costruiva; 17,29 ma nel giorno che Lot uscì da Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece perire tutti.

17,30 Lo stesso avverrà nel giorno in cui il Figlio dell’uomo sarà manifestato. 17,31 In quel giorno, chi sarà sulla terrazza e avrà le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così pure chi sarà nei campi non torni indietro. 17,32 Ricordatevi della moglie di Lot. 17,33 Chi cercherà di salvare la sua vita, la perderà; ma chi la perderà, la preserverà. 17,34 Io vi dico: in quella notte, due saranno in un letto; l’uno sarà preso, e l’altro lasciato. 17,35 Due donne macineranno assieme; l’una sarà presa e l’altra lasciata. 17,36 [Due uomini saranno nei campi; l’uno sarà preso e l’altro lasciato.]»

17,37 I discepoli risposero: «Dove sarà, Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sarà il corpo, là pure si raduneranno le aquile». Luca 17,24-37;


(Vedi anche Discorso 38: "Il risveglio dei morti in Cristo e il loro rapimento con i vivi.")


Come scrive quindi Paolo sopra, il Giorno del Ritorno del Signore e del Rapimento e ricongiungimento dei suoi non viene prima che sia venuta l’apostasia e si sia manifestato l’uomo del peccato – ovvero l’Anticristo e con lui la Grande Tribolazione. E anche questa è una prova biblica indiscutibile del fatto che prima verrà l’Anticristo e ci sarà la Grande Tribolazione, e solo dopo avranno luogo il Ritorno del Signore e il Rapimento.

Se non fosse abbastanza, Paolo aggiunge un’altra affermazione che mette in ombra tutte le altre argomentazioni presentate finora sul momento del Rapimento. Egli dice infatti che il Signore Gesù, al suo ritorno per il Rapimento (il nostro ricongiungimento con lui), distruggerà l’Anticristo (l’uomo del peccato). E se alla venuta del Signore Gesù per il Rapimento dei suoi l’Anticristo sarà da lui distrutto, necessariamente egli doveva esistere e doveva aver regnato già prima. Questo implica però ancora una volta una Grande Tribolazione prima di questo Ritorno del Signore e pertanto anche prima del Rapimento.

E allora sarà manifestato l’empio, che il Signore Gesù distruggerà con l’apparizione della sua venuta.

2Tess 2,6 Ora voi sapete ciò che lo trattiene affinché sia manifestato a suo tempo. 2,7 Infatti il mistero dell’empietà è già in atto, soltanto c’è chi ora lo trattiene, finché sia tolto di mezzo. 2,8 E allora sarà manifestato l’empio, che il Signore Gesù distruggerà con il soffio della sua bocca, e annienterà con l’apparizione della sua venuta. 2,9 La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, 2,10 con ogni tipo d’inganno e d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati. 2,11 Perciò Dio manda loro una potenza d’errore perché credano alla menzogna; 2,12 affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell’iniquità, siano giudicati. 2Tess 2, 6-12;


Qui Paolo ci conferma che gli eventi degli Ultimi Tempi si svolgono nell’ordine seguente:

-  per prima cosa deve venire l’apostasia (la Grande Tribolazione) e deve essere rivelato l’uomo del peccato (l’Anticristo) (2Tess 2,3)

-  successivamente ha luogo la venuta (il Ritorno) di nostro Signore Gesù Cristo e la nostra unione con Lui (il Rapimento) (2Tess 2,1)

-  e durante questa sua venuta l’empio (l’Anticristo) sarà anniento con il soffio della sua bocca (2Tess 2,8).


Pertanto, nessuna descrizione potrebbe essere più precisa di quella data da Paolo qui per dimostrare ai fratelli e sorelle che il Signore Gesù verrà solo dopo la Grande Tribolazione e l’apparizione dell’Anticristo per il Rapimento, e che in questa occasione annienterà l’Anticristo. E questa è dunque la terza chiarissima prova biblica del fatto che il Ritorno del Signore e il Rapimento avranno luogo dopo la Grande Tribolazione.

Non da ultimo però, anche nel discorso del Signore sugli Ultimi Tempi, nel capitolo 24 del Vangelo di Matteo analizzato più sopra, c’è una conferma inequivocabile del fatto che la comunità cristiana dovrà attraversare la Grande Tribolazione. In Mat 24,21 abbiamo l’affermazione già citata sul fatto che si tratterà di una Grande Tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. E in tal modo viene fornita una volta la prova - se mai fosse ancora necessario – che queste indicazioni del Signore qui si riferiscono effettivamente alla Grande Tribolazione. Dopodiché il Signore in questo contesto parla del fatto che questi giorni dovranno essere abbreviati.

Ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati.

Mat 24,21 perché allora vi sarà una grande tribolazione, quale non v’è stata dal principio del mondo fino ad ora, né mai più vi sarà. 24,22 Se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a motivo degli eletti, quei giorni saranno abbreviati. 24,23 Allora, se qualcuno vi dice: "Il Cristo è qui", oppure: "È là", non lo credete; 24,24 perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.

24,25 Ecco, ve l’ho predetto. Mat 24,21-25;

Secondo queste affermazioni del Signore, i giorni della Grande Tribolazione saranno quindi abbreviati per volontà di Dio. E il Signore indica anche il motivo di questo intervento di Dio: avviene a motivo degli eletti, ovvero per preservare i sopravvissuti della comunità cristiana degli Ultimi Tempi. A conferma di ciò, il Signore aggiunge anche che senza tale abbreviazione della Grande Tribolazione nessuno scamperebbe.

Questo piccolo indizio è però importante sotto molti aspetti. Da un lato, da questo possiamo riconoscere che quegli eletti a motivo dei quali il tempo della Grande Tribolazione viene abbreviato da Dio e dei quali subito dopo in Mat 24,29-31 si dice che il Signore li riunirà alla sua venuta, in quel momento saranno effettivamente gli ultimi cristiani ancora in vita sulla terra.

Ma in Mat 24,24 veniamo a sapere anche perché questa Grande Tribolazione deve essere abbreviata a motivo degli eletti. Perché se questo tempo terribile dovesse perdurare, persino gli eletti rischierebbero di morire:

"perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.".


Sorgeranno quindi falsi cristi e faranno grandi segni e prodigi. Si conoscono piccole manifestazioni simili di questi tempi, dalle apparizioni mariane della Chiesa cattolica, e si sa come molti credenti ne vengano traviati tramite visioni e prodigi atmosferici. Si tratta pertanto dell’ultimo e probabilmente più grave pericolo per i fedeli di questo tempo: la venuta di un essere demoniaco, che si presenta come Cristo e che è in grado di fare grandi segni e prodigi.

Ma proprio queste affermazioni del Signore sono anche una prova chiara del fatto che la comunità cristiana degli Ultimi Tempi – gli eletti – deve passare attraverso la Grande Tribolazione, e che il ritorno del Signore e il Rapimento avranno luogo subito dopo la Grande Tribolazione, come conferma Mat 24,29-31. In questo modo però, proprio questo discorso del Signore sugli Ultimi Tempi in Mat 24 è la prova decisiva contro il prerapimento (pretribolazionismo).

Ora, alcuni ritengono che la discussione sulla questione se il Rapimento avrà luogo prima o dopo la Grande Tribolazione non sia piuttosto di natura teorica e non particolarmente importante per la comunità cristiana. Ma come possiamo vedere, il Signore stesso ci ha informato molto dettagliatamente e anche Paolo sopra in 2Tess 2,1-12, ha ritenuto sufficientemente importante informare ed esortare i fratelli e sorelle a non farsi ingannare dai falsi profeti. E il motivo lo dice Paolo anche in 2Tess 2,4, in cui scrive che l’Anticristo si sederà nel Tempio di Dio e si proclamerà Dio.

L’Anticristo – il cui nome va tradotto anche come "al posto di Cristo" – si porrà a sedere nel Tempio di Gerusalemme, si proclamerà (Figlio di) Dio e farà adorare Satana, come ci dice Apoc 13,4:

Apoc 13,4 13,4 E adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia? e chi può combattere contro di lei?» Apoc 13, 4;


E se quindi ora immaginiamo una comunità cristiana che crede in un Rapimento prima della Grande Tribolazione e che aspetta il ritorno di Cristo come "prossimo avvenimento che rivoluzionerà il mondo" e poi arriva qualcuno che afferma di essere questo Cristo e il promesso Messia degli Ebrei e lo dimostra compiendo incredibili segni e prodigi, tanto che sia gli Ebrei che i cristiani pensano con gioia che finalmente la profezia biblica si sia compiuta e Gesù Cristo regni sul mondo, allora ci accorgiamo del grande pericolo di questa banalizzazione e delle terribili conseguenze che potrebbe avere questo errore. Non a caso il Signore ci dice sopra in Mat 24,25: "Ecco, ve l’ho predetto".

Effettivamente dunque, la comunità cristiana degli Ultimi Tempi sarà risparmiata dall’ira di Dio (Giorno del Signore) attraverso il Rapimento. Ma la Grande Tribolazione, nel tempo precedente, non le sarà risparmiato, tra l’altro anche a causa delle parole del Signore in Mat 24 e in Apoc  6 e 7.

(Vedi anche Discorso 49: "Gli eletti in Mat 24,31: la comunità cristiana degli Ultimi Tempi o gli Israeliti?")