La Trinità è una terminologia non biblica?
/ Commento di dott.ssa Monika von Sury 00, 05-11-2005
La fede nella Trinità è necessaria per la salvezza?
/ Commento di dott.ssa Monika von Sury 01, 05-11-2005
Non c’è salvezza al di fuori della Trinità.
/ Libro di Ch. H. Spurgeon 00, pagina 77
La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.
La negata e falsa Trinità cattolica e la
vera Trinità biblica. – Parte 1, Discorso 107
La Trinità è solamente un agire di Dio in tre
persone? - Discorso 1072 – Parte 2
Sono cresciuta in una famiglia protestante e per molto tempo
sono stata cristiana solo di nome. Quando mi sono convertita ho deciso di
studiare a fondo la Bibbia dall’inizio alla fine. Così mi divenne chiaro
come il sole che Gesù Cristo è Dio, o meglio che è venuto in carne e ossa
come Figlio di Dio. A tal proposito ci sono innumerevoli passaggi biblici –
Isaia 9:5, e 1Giov 5:20, per nominarne soltanto due – che allora mi avevano
particolarmente colpito. Ma mi colpì anche, che la parola Trinità non
compariva da nessuna parte e così iniziai a fare delle ricerche sull’origine
di questa dottrina. Tuttavia, il credo stabilito nell’anno 325 (e rivisto
nel 381) non ha aggiunto nulla alla mia comprensione di Dio. Così decisi
anche di non utilizzare questa terminologia non biblica, anche perché è
stata la causa di troppe controversie acrimoniose a partire dal IV secolo –
così come questo discorso
(Discorso 263: "La Trinità: un concetto non biblico?
– 3. Parte" [non ancora disponibile in Italiano,
leggi in tedesco / leggi in inglese])
nota FH)
Dott.ssa. Monika von Sury – Royal Line info@royalline.ch
/ https://www.royalline.ch/d/traduction.asp
Sì, come certamente avrà notato, anch’io ho riportato 1Gio 5,20
come argomento alla fine del Discorso 263. La Sua succitata dichiarazione, "che
Gesù Cristo è Dio, o meglio che è venuto in carne e ossa come Figlio di Dio"
prova la Sua fede cristiana biblica. Tuttavia, in riferimento a questa Sua
dichiarazione gli antitrinitari e i cristadelfiani la accuseranno immediatamente
di credere in due Dei. La tacceranno di politeismo con riferimento a Deut 4,35,
accusandoLa perciò di credere in molti Dei e stigmatizzeranno la Sua fede come
non biblica.
Deut 4,35 Tu sei stato fatto testimone di queste
cose affinché tu riconosca che il SIGNORE è Dio, e che oltre a lui non
ve n’è nessun altro. Deut 4,35;
È così che molti credenti si fanno influenzare, prestando
ascolto a queste sette. Di conseguenza, è necessario offrire a questi fratelli e
a queste sorelle la possibilità di difendersi da queste accuse. E qui la
Trinità, così come ce la mostra la Bibbia, è la risposta giusta. A differenza
della dottrina della Trinità della Chiesa cattolica, la Trinità della Bibbia,
tuttavia, può essere compresa soltanto attraverso la Bibbia e non in un
qualsiasi credo terreno. Nel Discorso 26 mi sono impegnato a fornire una
dimostrazione della Trinità di Padre, Figlio e Spirito Santo fondata sulla
Scrittura, ma suppongo che Lei non abbia avuto il tempo di leggere questo
Discorso.
(Vedi ancheDiscorso 107: "La
negata e falsa Trinità cattolica e la vera Trinità biblica")
Ma leggendo il Discorso 263 (terza Parte del Discorso 26) avrà
certamente notato l’orripilante distorsione delle parole, a cui fanno ricorso
gli oppositori della Trinità per avvalorare la loro visione. Ma qui, come dice
il proverbio, il bue dice cornuto all’asino. Non è la Trinità a essere la
pagliuzza nel loro occhio! Ma come si può leggere anche in entrambe le prime
parti del Discorso 26 e del Discorso 262, a disturbare gli antitrinitari è solo
e unicamente la divinità di Gesù.
(Vedi anche Discorso 263: "La Trinità:
un concetto non biblico? – 3. Parte" [non ancora disponibile in
Italiano, leggi in tedesco / leggi in inglese])
Leggendo il Discorso 263 (Discorso 263: "La Trinità: un
concetto non biblico?" NdA.) a volte si ha l’impressione che la fede nella
Trinità sia assolutamente necessaria per la salvezza, mentre si dice che non
c’è salvezza in nessun altro, se non in Gesù Cristo e neanche esiste altro
nome attraverso il quale possiamo essere salvati, se non quello di Gesù
(Atti 4:12). Indipendentemente dall’approccio, di sicuro non è facile
chiarire la conformazione di Dio. Una volta in un discorso sulla Trinità una
cara sorella nella fede ridendo disse: "Quando poi andremo in cielo, vedremo
quanti ci verranno incontro, se uno, due o tre!" Credo che ci sarebbero meno
discussioni acrimoniose, se prendessimo a cuore le parole di Paolo in 1Cor
13:12: "Poiché ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora
vedremo faccia a faccia; ora conosco in parte; ma allora conoscerò
pienamente, come anche sono stato perfettamente conosciuto."
Dott.ssa. Monika von Sury – Royal Line info@royalline.ch
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In realtà, in questo discorso non vedo alcuna acrimonia, ma
piuttosto una disputa impegnata, simile a quella intrapresa con John Waterfield
nel Discorso 78 a proposito della dottrina cattolica. In questi casi cerco
sempre di adattarmi al modo di esprimersi della persona, con la quale parlo. Ma
una simile valutazione naturalmente dipende sempre anche dall’esperienza che si
ha in questo campo. Ovviamente ognuno la vede in modo diverso. D’altra parte,
bisogna dire, che sicuramente ci sarebbero meno commenti ingenui riguardo a
questo argomento, se le persone vedessero con chiarezza il vero scopo della
negazione della Trinità.
(Vedi anche Discorso 78: "Dottrina cattolica e Bibbia – una
disputa.")
Infatti, se si legge attentamente il Discorso 263, si noterà che
qui con il rifiuto della Trinità gli antitrinitari negano anche la divinità di
Gesù Cristo. E qui possiamo essere testimoni della divinità del Signore quanto
meglio pensiamo, ma per i non credenti, per i miscredenti, per i non cristiani,
così come per gli antitrinitari, per i cristadelfiani, per gli ebrei, per i
musulmani, etc., la rinuncia della Trinità è la conferma della loro visione
circa l’esistenza di un unico e solo Dio (o anche di nessun Dio) e che, di
conseguenza, Gesù Cristo non è Dio. Perciò qui non si tratta di chiarire la
"conformazione di Dio". Si tratta di confutare sulla base della Scrittura i
tentativi di alcuni gruppi di rappresentare Gesù Cristo come un "fondatore di
una religione", come un uomo certamente eletto, ma per il resto del tutto
normale. La dichiarazione centrale della dottrina antitrinitaria e
cristadelfiana è espressa molto chiaramente nella seguente frase:
"Gesù Cristo è stato generato dallo Spirito Santo (Ebr 1,5; Luca 1,35) ed era uomo (1Tim 2,5).
Ogni idea che sostiene altro, è una
rappresentazione non biblica."
(Questo estratto è stato estrapolato dall’articolo "Der Gott
der Bibel" ["Il Dio della Bibbia"] di anonimo, pubblicato sul sito web dei
cristiani primitivi – cristadelfiani)
(https://www.christadelphian.de/)
Ora è importante notare che questa umanizzazione del Figlio di
Dio, sarà presumibilmente anche l’efficace tattica dell’Anticristo come
descritto in 2Tess 2, 3-4. L’Anticristo sosterrà di essere lui il vero Figlio di
Dio e che Gesù Cristo era soltanto un uomo.
Se un altro venisse nel suo proprio nome, voi (gli ebrei) lo ricevereste.
Giov 5,43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e
voi non mi ricevete; se un altro venisse nelsuo proprio nome, voi lo
ricevereste. Giov 5,43;
Sorgeranno falsi cristi, e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti.
Mar 13,22 perché sorgeranno falsi cristi e
falsi profeti e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche
gli eletti. 13,23 Ma voi, state attenti; io vi ho predetto ogni cosa.
Mar 13,22-23;
E come ci dice anche Apoc 13,3-4, egli esigerà che Satana ed
egli stesso siano adorati come Dio e scimmiotterà persino la Risurrezione di
Cristo "rianimando" una delle sue teste dopo che era stata ferita a morte.
L’uomo del peccato porse a sedere nel tempio di Dio come Dio.
2Tess 2,3 Nessuno v’inganni in alcuna maniera,
perché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e prima
che sia manifestato l’uomo del peccato, il figlio della perdizione, 2,4
l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto ciò che è chiamato dio o
oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio,
mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio. 2Tess 2,3-4;
E adorarono il dragone perché aveva dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia.
Apoc 13,3 E vidi una delle sue teste come ferita a morte;
ma la sua piaga mortale fu guarita; e tutta la terra, meravigliata, andò
dietro alla bestia; 13,4 e adorarono il dragone perché aveva dato
il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile
alla bestia? e chi può combattere contro di lei?» Apoc 13,3-4;
(Vedi anche Capitolo 01: "Die
siebzigste Jahrwoche." [non ancora disponibile in
Italiano, leggi in tedesco
/ leggi in inglese])
Anni fa anch’io lessi per la prima volta la massima da Lei
citata "Quando poi andremo in cielo, vedremo quanti ci verranno incontro, se
uno, due o tre!" Questa visione delle cose rispecchia quell’egotismo di
salvezza, che a volte è possibile riscontrare nei fratelli più anziani. Ciò che
conta per loro è che essi stessi "andranno in cielo". Sono meno interessati ai
problemi che altri fratelli possono affrontare quando vengono condotti fuori
strada da falsi maestri. Anche la terminologia qui usata "vedremo quanti ci
verranno incontro, se uno, due o tre!", deriva visibilmente da una concezione di
Dio del tutto anomala, che si trova piuttosto tra i cristiani solo di nome della
Chiesa cattolica. Qui l’Onnipotente è visto come il "Signore Dio" con la barba
bianca, Pietro è considerato il custode delle porte del cielo e Gesù Cristo, di
recente, è trattato come un compagno o un amico.
Purtroppo anche l’osservazione di Paolo in 1Cor 13,12: "(…) ora conosco in
parte; ma allora conoscerò pienamente, come anche sono stato perfettamente
conosciuto.", è spesso utilizzata come argomento. La falsa interpretazione delle
parole di Paolo permette di silurare elegantemente ogni studio biblico,
impedendo così ai credenti di ampliare la loro conoscenza attraverso la
Scrittura e di consolidare e ravvivare la loro fede.
Chi vorrà trovare informazioni nella Scrittura sulla situazione che
effettivamente troverà in cielo, una volta che ci arriverà, dovrà, di
conseguenza, confrontarsi anche con uno scenario completamente diverso.
I ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano.
Apoc 4,9 Ogni volta che queste creature viventi
rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, e che vive nei
secoli dei secoli, 4,10 I ventiquattro anziani si
prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che
vive nei secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo:
4,11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la
potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed
esistono». Apoc 4,9-11;
Essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio.
Apoc 7,11 E tutti gli angeli erano in piedi
intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; essi
si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio.
Apoc 7,11;
E le quattro creature viventi si prostrarono, adorarono Dio.
Apoc 19,4 Allora i ventiquattro anziani e le
quattro creature viventi si prostrarono, adorarono Dio che siede sul trono,
e dissero: «Amen! Alleluia!» Apoc 19, 4;
Come si può notare, qui non saranno "uno, due o tre a venirci
incontro", ma, al contrario, quando giungeremo nella sala del trono, saremo noi
a prostraci con la faccia a terra ad adorare Dio.
Ma una volta che qui ci troviamo sul luogo degli eventi, forse nel passaggio
dell’Apocalisse riusciamo a trovare anche alcune dichiarazioni relative alle
altre due persone della Trinità, il Figlio di Dio e lo Spirito Santo. All’inizio
del libro troviamo i saluti di Giovanni rivolti alle sette chiese, che poi sono
i destinatari delle successive lettere. E già qui Giovanni benedice le chiese
con grazia e pace da Dio, dai sette spiriti che sono davanti al Suo trono e da
Gesù Cristo.
Grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette spiriti che sono davanti al suo trono. e da Gesù Cristo
Apoc 1,4 Giovanni, alle sette chiese che sono in
Asia: grazia a voi e pace da colui che è, che era e che viene, dai sette
spiriti che sono davanti al suo trono 1,5 e da Gesù Cristo, il
testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra.
A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 1,6 che
ha fatto di noi un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui sia la
gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen. Apoc 1, 4- 6;
Questi sette spiriti davanti al trono di Dio qui sotto in Apoc
4,5 sono visti da Giovanni come lampade accese e identificati come i sette
spiriti di Dio. Da ciò possiamo dedurre senza ombra di dubbio, che qui si tratta
dello Spirito Santo di Dio, che si trova davanti al trono di Dio nella forma di
sette lampade accese, dove il numero sette rappresenta simbolicamente la
presenza universale dello Spirito Santo.
Davanti al trono c’erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio.
Apoc 4,5 Dal trono uscivano lampi, voci e tuoni.
Davanti al trono c’erano sette lampade accese, che sono i sette spiriti di Dio.
Apoc 4,5;
Questa presenza universale dello Spirito Santo sulla terra la
ritroviamo anche in Apoc 5,6, dove lo Spirito Santo appare ora sottoforma dei
sette occhi dell’Agnello immolato. Questo Agnello immolato naturalmente
rappresenta il Figlio di Dio crocifisso e l’Agnello si trova in mezzo al trono e
alle quattro creature viventi. Qui si capisce, che Dio ha trasmesso lo Spirito
Santo anche al Figlio.
E sette occhi che sono i sette spiriti di Dio, mandati per tutta la terra.
Apoc 5,6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro
creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che sembrava
essere stato immolato, e aveva sette corna e sette occhi che sono i sette
spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. Apoc 5,6;
E questa è anche la ragione per cui in Giov 15,26 il Signore ha potuto dire, che Egli ci manderà lo Spirito Santo, lo Spirito della verità che procede dal Padre. Lo Spirito della verità che procede dal Padre e che il Figlio manderà.
Giov 15,26 Ma quando sarà venuto il Consolatore che io
vi manderò da parte del Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre,
egli testimonierà di me; Giov 15,26;
Quindi qui Giovanni vede Dio sul Suo trono e in mezzo al trono
vede Gesù Cristo e lo Spirito Santo incarnati dai setti occhi dell’Agnello.
Difficile trovare una migliore dimostrazione biblica dell’Unità delle tre
persone divine, cioè della Trinità.
Infine, a quei fratelli e a quelle sorelle che negano la Trinità e quindi – a
prescindere dal fatto che lo facciano in maniera intenzionale o meno –
relativizzano la divinità di Gesù Cristo, bisognerebbe chiedere cosa pensano
abbia mai voluto dire il Signore con le Sue ripetute indicazioni espresse dalla
frase "Chi crede in me":
- Chi crede in me non avrà mai più sete. (Giov 6,35)
- Chi crede in me fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal
suo seno. (Giov 7,38)
- Chi crede in me, anche se muore, vivrà. (Giov 11,25)
- Chi crede in me non morirà mai. (Giov 11,26)
- Chi crede in me, crede non in me, ma in colui che mi
ha mandato. (Giov 12,44)
- Chi crede in me non rimarrà nelle tenebre.
(Giov 12,46)
- Chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio
io. (Giov 14,12)
Questa fede in nostro Signore non è soltanto la fede nei Suoi
miracoli, nelle Sue promesse, nel sacrificio della Sua vita sulla croce, nella
Sua Risurrezione e nella Sua Ascensione al Padre in cielo. Tutto questo
perderebbe di significato, se Gesù Cristo non fosse stato Dio, se il Padre non
fosse stato in Lui e non fosse venuto da noi umani a salvarci.
GDi conseguenza, credere in Gesù Cristo significa credere che Egli è proceduto
dal Padre, cioè è venuto da Dio ed è ritornato da Dio e che quindi Egli stesso è
DIO.
Perché mi avete amato e avete creduto che sono proceduto da Dio.
Giov 16,26 In quel giorno chiederete nel mio nome;
e non vi dico che io pregherò il Padre per voi; 16,27 poiché il Padre
stesso vi ama, perché mi avete amato
e avete creduto che sono proceduto da Dio. Giov 16,26-27;
E qui possiamo riconoscere la differenza fondamentale con la
visione degli antitrinitari. Come conferma W. Schneider nel Discorso 263, gli
antitrinitari non credono che Gesù Cristo è Dio:
"Io, ad esempio, non nego affatto che Gesù Cristo è
l – Unigenito Figlio di Dio, che è proceduto da Dio, che ha sempre fatto la 7
volontà di Dio e che era senza peccato ed è rimasto senza peccato, che per noi
ha dato la Sua vita come sacrificio espiatorio, che è stato risuscitato dai
morti da Dio, etc. – Ma nego le confessioni trinitarie imposte dai cosiddetti
"concili cristiani" e che Gesù stesso è Dio."
Gli antitrinitari quindi credono a tutto, tranne al fatto che
Gesù Cristo è Dio. È come se una persona accetta integralmente un contratto, ma
poi si rifiuta di apporre la propria firma. In questo modo si invalida l’intero
contratto e non si arriva al suo perfezionamento. Mentre gli stessi
antitrinitari sovvertono e distorcono le dichiarazioni della Bibbia, accusano
noi cristiani biblici di avere una visione non biblica. Così negano che Gesù
Cristo è Dio, sebbene ciò sia espressamente e inequivocabilmente confermato
dalla Bibbia nel Vangelo di Giovanni e nonostante molti passaggi biblici
testimoniano la preesistenza di Gesù Cristo presso Dio e come Dio, per mezzo del
quale ogni cosa è stata fatta.
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
Giov 1,1 Nel principio era la Parola, la
Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 1,2 Essa era nel
principio con Dio. 1,3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di
lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta. 1, 4 In
lei era la vita, e la vita era la luce degli uomini. 1,5 La luce splende nelle
tenebre, e le tenebre non l’hanno sopraffatta. Giov 1, 1- 5;
Ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero e il suo nome è la Parola di Dio.
Apoc 19,11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire
un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero;
perché giudica e combatte con giustizia. 119,2 I suoi occhi erano una
fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome
che nessuno conosce fuorché lui. 19,13 Era vestito di una veste tinta di
sangue e il suo nome è la Parola di Dio. Apoc 19,11-13;
La gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.
Giov 17,5 Ora, o Padre, glorificami tu presso di
te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse.
Giov 17, 5;
Poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei cieli e sulla terra.
Col 1,15 Egli [Gesù
Cristo] è l’immagine del Dio invisibile, il primogenito di ogni creatura
; 1,16 poiché in lui sono state create tutte le cose che sono nei
cieli e sulla terra, le visibili e le invisibili: troni, signorie,
principati, potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista
di lui. 1,17 Egli è prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in
lui. Col 1,15-17;
Il Filio, mediante il quale ha pure creato i mondi.
Ebr 1,1 Dio, dopo aver parlato anticamente molte
volte e in molte maniere ai padri per mezzo dei profeti, 1,2 in questi ultimi
giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che egli ha
costituito erede di tutte le cose, mediante il quale ha pure creato i
mondi. Ebr 1,1-2;
Anche il fatto che l’apostolo Tommaso chiama il Signore "Dio
mio" e che poi il Figlio di Dio, invece di correggerlo, al contrario
conferma la verità di tale espressione dicendo: "Perché mi hai visto, tu hai
creduto", è un’ulteriore testimonianza del Signore stesso che Egli è
effettivamente Dio.
«Signor mio e Dio mio!»!
Giov 20,28 Tommaso gli rispose: «Signor mio
e Dio mio!» 20,29 Gesù gli disse: «Perché mi hai visto, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!» Giov 20,28-29;
Ora effettivamente nella Bibbia non troviamo il termine Trinità.
Ma essa risulta ugualmente dai passaggi biblici qui citati, in base ai quali sia
il Figlio è nel Padre, che il Padre nel Figlio. Ora se Padre e Figlio sono una
cosa sola e il Figlio fosse solamente umano, allora anche il Padre dovrebbe
essere umano. Se però il Padre è Dio – e su questo non può esserci alcun dubbio
- allora anche il Figlio è parte di Dio e quindi è Egli stesso Dio:
- Chi vede me, vede colui (il Padre) che mi ha mandato.
(Giov 12,45)
- Io e il Padre siamo uno. (Giov 10,30)
- Chi non onora il Figlio non onora il Padre.
(Giov 5,23)
- Quelle stesse opere che faccio, testimoniano di me
che il Padre mi ha mandato. (Giov 5,36)
E se lo Spirito Santo appare nella forma dei sette occhi
dell’Agnello – cioè del Figlio di Dio – come elemento incorporato del Signore
Gesù, allora questi occhi sono elemento integrante dell’Agnello divino e quindi
lo Spirito Santo è elemento del Figlio di Dio, che è Dio; così anche lo Spirito
Santo è da indentificare come elemento di Dio.
- Lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome.
(Giov 14,26)
- Ma quando sarà venuto il Consolatore che io vi
manderò da parte del Padre. (Giov 15,26)
- E, perché siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del
Figlio suo nei nostri cuori. (Gal 4,6)
- ( – ) quanto più il Padre celeste donerà lo Spirito 30
Santo a coloro che glielo chiedono! (Luca 11,13)
Infine, anche nella promessa dello Spirito Santo per mezzo del
Signore possiamo riconoscere la realtà della Trinità di Padre, Figlio e Spirito
Santo.
Il Padre vi darà un altro consolatore, lo Spirito della verità.
Giov 14,16 e io pregherò il Padre, ed Egli
vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, 14,17
lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché
non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in
voi. Giov 14,16-17;
E il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui.
Giov 14,23 Gesù rispose e gli
disse: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio
l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. 14,24 Chi
non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non è mia, ma del
Padre che mi ha mandato. 14,25 Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi;
14,26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio
nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.
Giov 14,23-26;
In base a Giov 14,16-26 il Padre manderà lo Spirito Santo nel
nome del Figlio. E tale supporto divino dimorerà in noi nel nostro spirito e ci
insegnerà ogni cosa. Ma nella stessa dichiarazione ci viene anche promesso, che
insieme allo Spirito Santo verranno a noi anche Padre e Figlio e faranno dimora
presso di noi. Questa è la dimostrazione che ovunque operi lo Spirito di Dio, è
contemporaneamente sempre presente anche la Trinità nella persona del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo.
Ora, come già menzionato all’inizio, in base alla Scrittura, sia dell’Antico che
del Nuovo Testamento, esiste però un unico e solo Dio.
Affinché tu riconosca che il SIGNORE è Dio, e che oltre a lui non ve n’è nessun altro.
Deut 4,35 Tu sei stato fatto testimone di queste
cose affinché tu riconosca che il SIGNORE è Dio, e che oltre a lui non
ve n’è nessun altro. Deut 4,35;
Che il SIGNORE è Dio lassù nei cieli, e quaggiù sulla terra; e che non ve n’è alcun altro.
Deut 4,39 Sappi dunque oggi e ritieni bene nel tuo
cuore che il SIGNORE è Dio lassù nei cieli, e quaggiù sulla terra; e che
non ve n’è alcun altro. Deut 4,39;
Il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore.
Mar 12,29 Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta,
Israele: Il Signore, nostro Dio, è l’unico Signore. Mar 12,29;
E che non c’è che un Dio solo.
1Cor 8,4 Quanto dunque al mangiare carni
sacrificate agli idoli, sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo, e
che non c’è che un Dio solo. 1Cor 8, 4;
Questo incontrovertibile dato di fatto viene ripetutamente
sottolineato anche dal Signore Gesù, il quale non solo conferma che il Padre è
più grande di tutti, ma dice anche, che il Padre è maggiore di Lui:
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti.
Giov 10,29 Il Padre mio che me le
ha date è più grande di tutti; e nessuno può rapirle dalla mano del Padre. 10,30
Io e il Padre siamo uno». Giov 10,29-30;
Perché il Padre è maggiore di me.
Giov 14,28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne
vado, e torno da voi"; se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre,
perché il Padre è maggiore di me. Giov 14,28;
Ora essendo entrambi, il Figlio e lo Spirito Santo, parte di Dio
e quindi Dio e poiché in base alla Scrittura può esistere un unico e solo Dio,
il risultato è la "Trinità nell’Unità e l’Unità nella Trinità", a cui fa cenno
in Mat 28,19 anche il Signore Gesù nell’ordine del battesimo:
Andate dunque e fate miei discepoli tutti i
popoli battezzandoli
nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Le summenzionate formulazioni bibliche
- Il padre, che mi ha mandato
- Lo Spirito Santo, che il Padre manderà
insieme al fatto biblico che sia il Figlio di Dio, che lo
Spirito Santo siano parti di Dio, che agiscono in maniera autonoma, ammettono
soltanto due possibilità: o tre Dei o una Trinità. Poiché in base alla Scrittura
esiste un unico e solo Dio, non rimane, di conseguenza, che la Trinità.
Affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che io sono nel Padre
Giov 10,36 come mai a colui che il Padre ha
santificato e mandato nel mondo, voi dite che bestemmia, perché ho
detto: "Sono Figlio di Dio"? 10,37 Se non faccio le opere del Padre
mio, non mi credete; 10,38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete
alle opere, affinché sappiate e riconosciate che il Padre è in me e che
io sono nel Padre». Giov 10,36-38;
Chi crede in Gesù Cristo, ma non crede nella Trinità, deve
credere, di conseguenza, in almeno due Dei – il che viola i comandamenti di Dio
in Deut 4,35 e Deut 4,39 – oppure deve negare la divinità di Gesù Cristo – il
che sarebbe ugualmente falso. E dato che le promesse del Signore, di cui sopra
(specialmente anche la promessa: "Chi crede in me non morirà mai") si
realizzeranno solo per coloro, che credono in Lui – che cioè credono che Gesù
Cristo è il Figlio di Dio, che è proceduto da Dio ed è ritornato da Dio e che
Egli stesso è Dio – tutti coloro che negano la Trinità e quindi la divinità del
Signore non potranno essere salvati, perché così la loro fede non ha alcun
fondamento.
La dichiarazione di quel passaggio biblico in Atti 4,12, che la dott.ssa von
Sury cita nel suo commento:
"In nessun altro è la salvezza;
perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini,
per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati."
naturalmente è del tutto corretta. Il punto fondamentale,
tuttavia, è che questo nome – Gesù Cristo – non è il nome di un essere umano, ma
il nome del Figlio di Dio, che è Egli stesso Dio. Chi, come gli antitrinitari,
crede di poter essere salvato da un essere umano, perde tale speranza al più
tardi con la Sua morte.
Giov 16,14 Egli mi glorificherà perché prenderà
del mio e ve lo annuncerà. 16,15 Tutte le cose che ha il Padre, sono mie;
per questo ho detto che prenderà del mio e ve lo annuncerà. Giov 16,14-15;
Qui Gesù parla della Trinità e specialmente del ruolo dello
Spirito Santo nelle nostre vite. È saggio tenere sempre presente la Trinità
in modo chiaro. Considerate che non potete neanche pregare in modo corretto
senza la Trinità. Se la Trinità è anche necessaria per l’opera completa di
salvezza, a maggior ragione lo è per ogni nostro respiro. Non potete venire
al Padre, se non attraverso il Figlio e per mezzo dello Spirito Santo. (…)
Non dobbiamo mai sottovalutare il fatto, che non c’è salvezza al di fuori
della Trinità.
Estratto dal libro "Mit Wind und mit Feuer" ["Con vento e fuoco"]
(pag. 77) con prediche di Charles Haddon Spurgeon – ASAPH-Editore, Lüdenscheid.
(Titolo originale: What the Holy Spirit does in a believer’s live [Ciò che lo
Spirito Santo fa nella vita di un credente] – Editore Emerald Libri, USA)
La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.A differenza di tutte le altre religioni di questo mondo, il cristianesimo
biblico non è una religione. È una relazione. Un rapporto o una connessione
con Dio, in quanto nostro Padre nei cieli. Ecco perché anche il nostro
Signore Gesù Cristo ci ha detto: Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Mat 23,9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro
padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.
Mat 23,9; Perciò, nel cristianesimo biblico non chiamiamo nessuno
sulla terra nostro Padre, ma l’unico e solo Onnipotente Dio nei
cieli è nostro Padre. Infatti, Dio non ha creato solo noi, ma con Adamo e
Eva, i nostri genitori arcaici, tutti gli esseri umani, ed è quindi il padre
di tutti noi. Eppure questo è ciò che pochissimi vogliono sapere. Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità. Giov 4,23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta,
che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità;
poiché il Padre cerca tali adoratori. 4,24 Dio è Spirito; e quelli
che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità».
Giov 4,23-24; E come ci conferma anche Paolo nella prima lettera ai
Corinzi, lo Spirito di Dio dimora in noi, se siamo figli di Dio. Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 1Cor 3,16 Non sapete che siete il
tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 3,17 Se uno
guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo;
e questo tempio siete voi. 1Cor 3,16-17; Così questa è una connessione molto simile a quella, che anche il Figlio di Dio ebbe con il Padre durante la Sua missione sulla terra: Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Giov 14,10 Non credi tu che io sono nel Padre
e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio;
ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 14,11 Credetemi:
io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle
opere stesse. Giov 14,10-11; Infine il Signore Gesù stesso ci spiega anche, che chi Lo
ama si riconoscerà dal fatto, che osserverà la Parola del Suo Signore. E
perciò il Padre lo amerà ed entrambi, Padre e Figlio, verranno da lui e
dimoreranno presso di lui. Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. Giov 14,22 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò:
«Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 14,23 Gesù gli
rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio
l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. 14,24 Chi
non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia,
ma è del Padre che mi ha mandato. Quindi riassumiamo: Paolo ci dice sopra in 1Cor 3,16, che lo
Spirito Santo dimora presso di noi, se siamo figli di Dio. Qui sopra in
Giov 14,23 il Signore Gesù ci dice, che Padre e Figlio verranno da noi e
dimoreranno presso di noi, se amiamo il Figlio. Così nel nostro spirito abbiamo unito
Padre, Figlio e Spirito Santo! È quindi evidente che è nella natura degli esseri spirituali incorporarsi sia
nello spirito di un essere umano che in altri esseri spirituali. Nella loro forma spirituale sono
immateriali e possono fondersi l’uno nell’altro, come quando si versa sul livello materiale
un bicchiere d’acqua in un altro e i due liquidi diventano un’unica cosa (Trinità). L’Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d’uomo. Atti 7,48 L’Altissimo però non abita in edifici
fatti da mano d’uomo, come dice il profeta(Isaia 66:1-2): 7,49 "Il
cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi
costruirete, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo?
7,50 Non ha la mia mano creato tutte queste cose?" Atti 7,48-50; Dunque, nella fede cristiana biblica non esistono riti, liturgie, "messe",
sacerdoti, vescovi, cardinali, papi, etc. I credenti cristiani biblici
stessi sono il tempio di Dio e nel loro spirito hanno una connessione
immediata e diretta con il loro Padre Celeste. Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: "Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo." 2Cor 6,14 Non lasciatevi legare al
giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la
giustizia e l’iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? 6,15 Quale
intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un
infedele? 6,16Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli? Ed è anche questo spirito dei figli di Dio che vivrà dopo la
risurrezione come un essere spirituale nella dimensione eterna con il nostro
Padre nei cieli, avendo percorso la strada che nostro Signore Gesù Cristo ha
già percorso prima di noi come primizia (1Cor 15,20-28). Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto. Mat 6,5 «Quando pregate, non siate come gli
ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli
angoli delle piazze (o al "Muro del pianto"!/FH) per essere visti
dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno.
6,6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta,
rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo,
che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. 6,7 Nel pregare non usate
troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per
il gran numero delle loro parole. 6,8 Non fate dunque come loro, poiché
il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele
chiediate. Mat 6,5-8; |
La negata e falsa Trinità cattolica e la vera
Trinità biblica. – Discorso 107
La Trinità è solamente un agire di Dio in
tre persone? - Discorso 1072 – Parte 2