Capitolo 04 – La Grande Tenebra.




La Grande Tenebra nelle Scritture e la sua interpretazione.

Il sesto Sigillo.

La Grande Tenebra – un evento globale.

Inizia il giorno del SIGNORE.

Il Signore riprende il regno del mondo.


L’ordinamento temporale.

La Grande Tenebra è l’ultimo evento nel primo periodo della Grande Tribolazione, la "Tribolazione di quei giorni" come la chiama il Signore in Mat 24:29. Essa è anche la transizione e il segno premonitore per il prossimo periodo della Fine dei Tempi, il "Giorno del Signore".

(Vedi anche il capitolo 03: "La Grande Tribolazione.")


La Grande Tenebra nelle Scritture e la sua interpretazione.

La Grande Tenebra, l’oscurarsi dei corpi celesti prima del Giorno del Signore è relativamente ben testimoniata nella Scrittura. Ne abbiamo le prove nei libri profetici sia dell’Antico che del Nuovo Testamento.

Il più importante di questi passaggi delle Scritture è probabilmente in Apoc 6,12-17. Non solo perché testimonia e descrive il compimento finale di questo evento, al quale si riferiscono tutte le altre profezie in merito, ma anche perché questo testo è quasi identico alla testimonianza del Signore Gesù sulla Fine dei Tempi nei Vangeli (Mat 24,29; Mar 13,24-25).


Il sesto Sigillo.

Il sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna divenne come sangue.

Apoc 6,12 Poi vidi quando egli aperse il sesto sigillo; ed ecco, si fece un grande terremoto, e il sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna divenne come sangue; 6,13 e le stelle del cielo caddero sulla terra, come quando il fico scosso da un gran vento lascia cadere i suoi fichi acerbi. 6,14 Quindi il cielo si ritirò come una pergamena che si arrotola, ed ogni montagna ed isola fu smossa dal suo luogo.

6,15 E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti, 6,16 e dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello,

6,17 perché è venuto il gran giorno della sua ira; e chi può resistere?». Apoc 6,12-17;


Quindi, come vedremo in seguito, nonostante una serie di profezie delle Scritture indichino questo evento, molti commentatori temono una interpretazione letterale. Probabilmente anche perché spesso mancano le competenze scientifiche specifiche per comprendere un tale contesto globale geologico e trattarlo in sede di interpretazione. Con una competente dimostrazione tuttavia, si può facilmente interpretare questi testi così come sono, cioè letteralmente.

(Vedi anche Excursus 01: "L’interpretazione delle scritture profetiche")


La Grande Tenebra – un evento globale.

Vogliamo dunque interpretare concretamente i detti versi di Apoc 6,12-17. In apertura del sesto sigillo, Giovanni vede un grande terremoto sulla terra. Il sole e la luna si oscurano e le stelle del cielo cadono sulla terra. Ora, con un terremoto veramente grande, con eruzioni vulcaniche, l’affondamento di isole e il collasso di intere catene montuose, un oscuramento degli astri non sarebbe sorprendente. In tal caso sarebbero eruttate tonnellate di polvere e fumo nell’atmosfera e probabilmente per molto tempo, che renderebbero il cielo impenetrabile per ogni tipo di raggi di luce.

Ma per quanto riguarda le stelle? Sarebbe assurdo supporre realmente che le stelle del cielo cadano sulla terra. Uno solo di questi pianeti luminosi sarebbe già tante volte più grande della Terra, e in una collisione la frantumerebbe in milioni di pezzi. La possibilità di interpretare queste stelle come "bombe atomiche, lanciate da navi spaziali in orbita circolare intorno alla terra" ce la nega il principio dell’interpretazione concreta, perché, proprio come il sole è realmente il sole e la luna è la luna anche le stelle devono essere lasciate stelle.

Bisogna chiedersi, allora, quali sono "le stelle"? Beh, sappiamo tutti che le stelle sono luminosi corpi celesti, con la loro orbita nell’universo. Queste sono ovviamente soprattutto i miliardi di soli, che possiamo osservare nel nostro cielo notturno. Ma ce ne sono altri, molto più piccoli, quasi minuscoli corpi celesti che a volte, se arrivano in prossimità della Terra, vengono attirati dalla gravità terrestre, e attraversando la nostra atmosfera sono consumati dal calore dell’attrito. Le chiamiamo stelle cadenti. Molto più frequentemente però, la loro traiettoria ha una distanza sufficientemente grande per sfuggire all’attrazione della Terra. Se sono abbastanza grandi, le possiamo osservare come comete luminose che passano distanti dal nostro pianeta

Tutti questi piccoli corpi celesti, cosiddetti asteroidi (dal greco: "simile a stella"), si muovono su percorsi diversi attraverso lo spazio. Quando entrano nel campo gravitazionale di un pianeta e la loro velocità relativa alla loro massa non è abbastanza alta, questi asteroidi sono attirati dal pianeta e piombano su di esso. Esempi di questi casi sono ben noti, come ad esempio i crateri sulla nostra Luna (oltre 30.000) oppure i siti d’impatto su Marte.

La conseguenza dell’impatto di un tale asteroide su un pianeta dipende in parte dalle dimensioni dell’asteroide e dall’altra se il pianeta ha un’atmosfera o meno. Senza atmosfera l’impatto non viene rallentato. Quindi l’asteroide non diventa incandescente e rimane "freddo"; non corre il rischio di esplodere a motivo del calore e che la struttura della sua materia si frantumi già al di sopra della superficie.

Di questi impatti, ce ne sono stati molti sulla Terra nei tempi passati. Così, nel 1908 sulla tundra siberiana, un asteroide è entrato nell’atmosfera terrestre ed esplose ad una altitudine di circa 2.000 metri sopra la terra (meteorite di Tunguska). La sua energia di esplosione corrispondeva alla forza esplosiva di 30 megatoni di TNT, che equivale circa alla più grande bomba nucleare mai costruita sulla terra. Il calore di questa esplosione a 2 chilometri di quota ha messo in fiamme circa 2000 chilometri quadrati di foresta. Fortunatamente, l’esplosione conseguente ha spento l’incendio in modo che gli scienziati che hanno esplorato la zona dopo diversi anni, hanno trovato i boschi in un’area di 2.000 chilometri quadrati, solo parzialmente carbonizzati, e con alberi sradicati. Le fotografie aeree ricordavano a un gioco di Mikado: per chilometri e chilometri c’erano giganteschi alberi secolari sradicati e spezzati a terra.

disastro Tunguska


Ma abbiamo anche notizie di esplosioni di asteroidi nell’atmosfera, che esplodendo furono frammentati e i cui detriti sono poi caduti sparsi in tutto il mondo. Così, nel 1935 nella giungla brasiliana tre piccoli asteroidi sono esplosi nell’atmosfera con un’energia 50 – 100 chilotoni di TNT e hanno infiammato la foresta pluviale. Testimoni raccontarono che il sole era colorato rosso sangue. 1.200 kmq di foresta pluviale fu distrutta dall’incendio. Uno dei maggiori impatti di asteroidi sulla Terra avvenne in prossimità della penisola dello Yucatan. Lá si trova il cratere d’impatto di un asteroide con un diametro di 500 chilometri. Si ritiene che questo evento sia stato fondamentale per l’inizio dell’ultima era glaciale e la scomparsa dei dinosauri.

Anche la gravità di pianeti di grandi dimensioni può far scoppiare corpi celesti piú piccoli. Questo è accaduto nel 1994 sul pianeta Giove (Shoemaker‒Levy 9), dove si schiantarono susseguendosi 21 frammenti di un asteroide molto grande, attirato e là scoppiato dalla forza gravitazionale di Giove. Ma gli asteroidi non devono essere sempre molto grandi. Un asteroide delle dimensioni di un pallone da calcio sviluppa con la sua esplosione nell’atmosfera, l’energia di una bomba di Hiroshima. Se non esplode e "solo" si schianta sulla superficie terrestre, per l’enorme velocità con la quale viaggia nello spazio – tra 50.000 e 200.000 km/h – può causare ancora gravi danni.

La maggior parte degli asteroidi del nostro sistema solare – ce ne sono circa 75.000 – hanno un diametro dai 40 metri agli 80 chilometri e sarebbero una spaventosa minaccia per il nostro pianeta. Le più miti tra le conseguenze sarebbero terremoti, eruzioni vulcaniche e una catastrofe climatica globale. L’impatto più pericoloso potrebbe sbandare la terra dalla sua orbita e addirittura spaccare la terra a pezzi.

orbite di 1400 asteroidi

Le orbite di 1400 asteroidi con un diametro di più che 140 metri e dunque potenziale pericoloso per la terra,
e le orbite di Mercurio, Venere e Marte e Giove. Copyright: NASA, JPL‒Caltech


In Apoc 8,8-9, abbiamo anche la situazione che "una grande montagna ardente di fuoco si schianta in mare".


La seconda tromba.

E qualcosa simile a una grande montagna di fuoco ardente fu gettata nel mare.

Apoc 8,8 Poi suonò la tromba il secondo angelo, e qualcosa simile a una grande montagna di fuoco ardente fu gettata nel mare, e la terza parte del mare divenne sangue; 9 e la terza parte delle creature che vivono nel mare morì, e la terza parte delle navi andò distrutta. Apoc 8, 8- 9;


Anche in questo caso, la catastrofe sarebbe globale. Se un asteroide di solo 1,5 km di diametro entra nel campo gravitazionale della terra, e cade in mare, provoca una onda‒tsunami alta 1.000 metri che distrugge tutte le città costiere e allaga i continenti per molto tragitto verso l’interno. L’intero pianeta sarebbe scrollato. Tutti i vulcani eruttano ed emettono migliaia di tonnellate di ceneri e fumi nell’atmosfera. Una coperta di nuvole nere avvolge l ’intero pianeta e per circa un anno non lascerebbe passare la luce del sole.

Il risultato sarebbe un buio assoluto, con temperature di congelamento e poiché la fotosintesi sarebbe impossibile, sarebbe sulla terra la fine per tutte le piante. Poiché – in definitiva – tutta la vita animale su questo pianeta si basa sul nutrimento vegetale, le tenebre e una carestia mondiale significherebbero l’estinzione in massa di animali e umani.

Si pone pertanto nell’interpretazione del suddetto testo in Apoc 6,12-17, il quesito, se un tale impatto di asteroide non potrebbe essere responsabile di causare le stesse manifestazioni di questa catastrofe, con eclissi di sole e luna e terremoti globali.

Possiamo riconoscere di non aver bisogno di tanta fantasia per interpretare le dichiarazioni della Scrittura. Basta considerare in modo più dettagliato lo stato di fatto esistente e le cose che conosciamo per non avere assolutamente più problemi a riconoscere l’enorme portata e soprattutto la realtà di queste profezie.

Oltre a questi elementi di prova più que altro scientifica per la plausibilità del testo e soprattutto di Apoc 6,13 "e le stelle del cielo caddero sulla terra", abbiamo ancora una prova scritturale della precisione di queste profezie. Troviamo un testo sostanzialmente identico nelle dichiarazioni del Signore nei Vangeli.

Subito dopo l’afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore.

Mat 24,29 «Ora, subito dopo l’afflizione di quei giorni, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. Mat 24,29;

(Vedi anche il discorso 05: "Il parallelismo degli eventi in Mat 24 e Apoc 6 e 7.")


Le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate.

Mar 13,24 «Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà e la luna non darà il suo splendore; 25 le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. Mar 13,24-25;


Anche qui, si parla di "le stelle cadranno dal cielo" in un modo davvero unico come in nessun altro punto nella Scrittura. Questa indica che queste affermazioni provengano dalla stessa "fonte" e che era davvero il Signore Gesù, che ha rivelato questi segreti a Giovanni. E cioè con le stesse parole con cui lo ha annunciato ai discepoli durante la sua vita terrena. E così è – naturalmente, sempre e solo per le persone di fede – una conferma della verità di queste affermazioni.

Anche nel passo parallelo, Luca 21,25-26, abbiamo il riferimento ai segni nel sole, nella luna e nelle stelle e che le forze del cielo sono scosse. Allo stesso tempo, si parla anche di un "rombo e di onde del mare".

E vi saranno dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle.

Luca 21,25 «E vi saranno dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli, nello smarrimento al fragore del mare e dei flutti; 21,26 gli uomini verranno meno dalla paura e dall’attesa delle cose che si abbatteranno sul mondo, perché le potenze dei cieli saranno scrollate. 21,27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nuvola con potenza e grande gloria. 21,28 Ora, quando queste cose cominceranno ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perché la vostra redenzione è vicina». 21,29 Poi disse loro una parabola: «Osservate il fico e tutti gli alberi. 21,30 Quando essi cominciano a mettere i germogli, vedendoli, voi stessi riconoscete che l’estate è vicina; 21,31 così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. Luca 21,25-31;

E vedranno tutti il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.

Mat 24,29 Subito dopo la tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. 24,30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. 24,31 E manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. Mat 24,29-31;


Ma anche nell’Antico Testamento, questi eventi sono ben riferiti. E in questa frase di Isaia, l’affermazione è degna di essere notata: "il sole si oscurerà al suo sorgere." Da questo notiamo che il sole non brilla non perché non ci sia. No, è ancora lì, "sorge", ma la sua luce non riesce a penetrare fino alla terra.

Il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà più la sua luce.

Isa 13,10 Poiché le stelle del cielo e le loro costellazioni non faranno più brillare la loro luce; il sole si oscurerà al suo sorgere e la luna non diffonderà più la sua luce. Isa 13,10;

Il sole e la luna si oscurano e le stelle ritirano il loro splendore.

Gl 2,10 Davanti a loro trema la terra, i cieli tremano, il sole e la luna si oscurano e le stelle ritirano il loro splendore. Gl 2,10;

Gl 3,15 Il sole e la luna si oscurano e le stelle ritirano il loro splendore. Gl 3,15;


Per tornare poi sul testo di Apoc 6,13: "e le stelle del cielo caddero sulla terra come quando il fico scosso da un gran vento lascia cadere i suoi fichi acerbi," dobbiamo chiederci come avremmo noi spiegato, con la nostra conoscenza moderna e con la nostra sapienza in astronomia, ad un uomo di quel tempo in cui nemmeno la Terra stessa era stata riconosciuta come un pianeta, l’impatto di asteroidi in un modo conciso, chiaro e comprensibile, badando ad attenersi alla realtà per migliaia di anni?

Appare quindi indubbio che l’unica spiegazione in grado di soddisfare tutti questi criteri, è quella che troviamo in Apoc 6,12-13.


Inizia il giorno del SIGNORE.

I successivi versi della Scrittura, in Atti 2,19-21, ci rivelano qualcosa di più. Questo evento, questa Grande Tenebra, è un annuncio, un segno che il giorno del SIGNORE è vicino.

Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso Giorno del Signore.

Atti 2,19 E farò prodigi su nel cielo e segni giù sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo. 2,20 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. 2,21 E avverrà che chiunque avrà invocato il nome del Signore sarà salvato". Atti 2,19-21;


Abbiamo già letto in precedenza in Luca 21,28: "Ora, quando queste cose cominceranno ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perché la vostra redenzione è vicina". E adesso sappiamo perché dopo questi eventi è prossima la salvezza per i fedeli: arriva il giorno del SIGNORE.

(Vedi anche il capitolo 05: "Il Giorno del Signore")


Questa è da una parte "il Giorno della Rivelazione del Signore", la parusia, il Ritorno del Signore Gesù che viene a prendere i suoi nel rrapimento. D’altra parte, sappiamo dall’Antico Testamento che il giorno del SIGNORE – nella sua seconda parte – è anche il "Giorno dell’ira di Dio".

Dopo il Ritorno del Signore e il Rapimento dei suoi, avverrà il Giudizio di Dio con catastrofi, piaghe ed epidemie per gli empi e impenitenti, e infine, con terremoti in tutto il mondo e con la completa ristrutturazione della attuale superficie terrestre, questo creerà il presupposto per una terra pacifica e fruttuosa nel Millennio, il Regno Millenario del Signore Gesù.

l sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno.

Gioel 2,31 Il sole sarà mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell’Eterno. Gioel 2,31;

(Vedi anche il capitolo 08: "La trasformazione del cielo e della terra")


Il Signore riprende il regno nel mondo.

Le tenebre ricoprono la terra; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su di te.

Isa 60,1 «Sorgi, risplendi, perché la tua luce è giunta, e la gloria dell’Eterno si è levata su te. 60,2 Poiché ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te si leva l’Eterno e la sua gloria appare su di te. 60,3 Le nazioni cammineranno alla tua luce e i re allo splendore del tuo sorgere. Isa 60, 1- 3;


In questa tenebra globale, ora splende improvvisamente una luce. Non è la luce del sole o della luna. Proviene da Israele, dalla città di Gerusalemme. Sul monte Sion sorge la Gloria del Signore, e illumina il mondo intero.

Come in precedenza le persone su tutta la terra, tremavano nel timore e in aspettativa delle cose a venire, ora si rendono conto che tutti questi segni non erano casuali catastrofi naturali, ma è il Signore Dio, che rivela ai pagani che tutti i loro idoli, qualunque siano, sono solo inutile spazzatura. C’è solo uno che guida l’intero universo. esattamente colui che lo ha creato: l’Onnipotente.

La luna sarà coperta di confusione e il sole di vergogna, perché l’Eterno degli eserciti regnerà sul monte di Sion.

Isa 24,23 La luna sarà coperta di confusione e il sole di vergogna, perché l’Eterno degli eserciti regnerà sul monte di Sion e in Gerusalemme, e la sua gloria davanti agli anziani. Isa 24,23;


Anche se poi, dopo un periodo di tenebre, le nuvole nere schiariscono, il sole e la luna anche nella loro piena luminosità appaiono solo come luci affievolite. Così tanto splendente sarà la gloria del Signore della terra.

Cambierò davanti a loro le tenebre in luce.

Isa 42,16 Farò camminare i ciechi per una via che non conoscevano e li condurrò per sentieri sconosciuti; cambierò davanti a loro le tenebre in luce e i luoghi tortuosi in pianura. Queste cose farò per loro e non li abbandonerò. Isa 42,16;


A tutti i pagani ora residui, i "ciechi", come li chiama Isaia, il Signore promette di guidarli e dirigerli. Egli cambierá il buio davanti a loro in luce. Anche loro, se ora hanno capito che esiste un Dio, l’unico e solo, lo seguiranno, e saranno da lui accettati.

Ma per voi che temete il mio nome, sorgerà il sole della giustizia con la guarigione nelle sue ali.

Mal 4,2 Ma per voi che temete il mio nome, sorgerà il sole della giustizia con la guarigione nelle sue ali, e voi uscirete e salterete come vitelli di stalla. Mal 4, 2;


E, infine, l’apparizione del Signore è anche la salvezza per il suo popolo Israele. Per essi con la gloria del Signore, si innalzerá il sole della giustizia.

L’Eterno DIO è sole e scudo; l’Eterno darà grazia e gloria.

Salmi 84,11 Perché l’Eterno DIO è sole e scudo; l’Eterno darà grazia e gloria; egli non rifiuterà alcun bene a quelli che camminano rettamente. 84,12 O Eterno degli eserciti, beato l’uomo che confida in te. Salmi 84,11-12;

(Vedi anche il capitolo 10: "Il Millennio")