La sovrapposizione della Grande Tribolazione con il giorno del SIGNORE.
Il destino di Israele viene mutato.
La battaglia di Harmaghedon è dopo il Ritorno del Signore con i
Giudizi delle Trombe e il Risveglio dai morti e il Rapimento, nella prima parte
del periodo del "Giorno del Signore", un evento nella seconda parte, il "Giorno
dell’Ira di Dio". Dopo i Giudizi delle coppe 1 – 6 e il declino di Babilonia –
l’annientamento della grande città per mano degli eserciti anticristiani – essi
incontrano il Signore e il suo esercito celeste ad Harmaghedon.
Alla battaglia di Harmaghedon segue la settima coppa dell’ira, che causa una
riorganizzazione del cielo e della terra come preparazione per il "Millennio",
il periodo successivo degli Ultimi Tempi, nel giudizio di Dio sul cielo e la terra
attraverso terremoti mondiali e altre catastrofi.
(Vedi anche capitolo 05: "il giorno del SIGNORE.")
Nota Post Scriptum: (Vedi anche Discorso 05: "Il parallelismo degli eventi in Mat 24 e
Apoc 6 e 7.) In questo contesto, è stato riconosciuto, anche a causa di 2Tess 2,1-4 e
Apoc 13,1-11, che non può essere solo un Anticristo a dominare gli ultimi giorni, ma
due Anticristi: un despota umano (Cavaliere sul cavallo bianco, Apoc 6,1-2) nella Grande
Tribolazione (Apoc 6,1-8; Mat 24,1-25) e uno spirito demoniaco (bestia dal mare, Apoc 13) nel giorno dell’ira di
Dio (Vedi anche discorso 86: "Il primo e
il secondo Anticristo.") Visto comunque che da questa nuova interpretazione ne derivano solamente
alcuni spostamenti nella cronologia degli eventi, il contenuto però, con poche
eccezioni, resta nel suo complesso invariato, riteniamo che i documenti con la vecchia
interpretazione – tenendo conto di questo avviso -, abbiano ancora la loro
giustificazione e restano pertanto validi. Una sintesi dei cambiamenti si trova nel
discorso 48. (Vedi anche discorso 48: "Interpretazione
alternativa degli eventi degli ultimi tempi") |
Sebbene la battaglia stessa sia un evento nel "Giorno del
Signore", la raccolta degli eserciti anticristiani appare che avvenga ancora nel
periodo prima, nrlla "Grande Tribolazione". Questa concentrazione della forza
mondiale è la causa dell’apparizione del Signore Gesù nel Giorno del Signore,
che combatterà con l’esercito celeste e i suoi santi contro questa forza
diabolica e l’annienterà.
L’evento che collega entrambi questi periodi, la "Grande Tribolazione" e il
"Giorno del Signore", è la Grande Tenebra. Qui sotto in Gioel 3,14-21
comprendiamo che gli eserciti anticristiani sono già riuniti nella "Valle del
Giudizio" e l’oscuramento dei corpi celesti, ossia la Grande Tenebra, si
avvicina.
(Vedi anche capitolo 04: "La Grande Tenebra.")
il giorno del SIGNORE è vicino, nella valle del Giudizio.
Gioel 3,14 C’è
una folla, una moltitudine, nella valle del Giudizio! Perché il giorno del
SIGNORE è vicino, nella valle del Giudizio. 3,15 Il sole e la luna si oscurano
e le stelle perdono il loro splendore. 3,16 Il SIGNORE ruggirà
da Sion, farà sentire la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terra
tremeranno; ma il SIGNORE sarà un rifugio per il suo popolo, una fortezza
per i figli d’Israele. Gioel 3,14-16;
Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina.
Luca 21,25 Vi saranno segni nel sole, nella luna
e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo
del mare e delle onde; 21,26 gli uomini verranno meno per la paurosa
attesa di quello che starà per accadere al mondo; poiché le potenze dei cieli
saranno scrollate.
21,27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole con potenza e
gloria grande. 21,28 Ma quando queste cose cominceranno ad
avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina». Luca 21,25-28;
E allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo.
Mat 24,29 Subito dopo la
tribolazione di quei giorni, il sole si oscurerà, la luna non darà più il suo
splendore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate.
24,30 Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; e
allora tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio
dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. 24,31 E
manderà i suoi angeli con gran suono di tromba per riunire i suoi eletti dai
quattro venti, da un capo all’altro dei cieli. Mat 24,29-31;
E anche dal testo qui sopra in Luca 21,25-28 e Mat 24,29-31
riconosciamo che dopo la tribolazione di quel tempo e prima dell’apparizione del
segno del Figlio dell’Uomo in cielo, i corpi celesti si oscureranno.
La Grande Tenebra è l’ultimo avvenimento nel periodo della "Grande
Tribolazione", che tuttavia si prolunga naturalmente fino al tempo del Giorno
del Signore. L’oscuramento dei corpi celesti è da un lato il segno della venuta
del Signore e, come ci dice Luc 21,28, anche quello dell’imminente riscatto
degli eletti.
Inoltre, apprendiamo che il Figlio dell’Uomo verrà sulle nuvole del cielo e i
suoi angeli riuniranno gli eletti. Essi sono tra gli altri quegli eletti che –
dopo il loro Risveglio dai Morti e il Rapimento – incontriamo in Giovanni
nell’Apocalisse, nell’esercito celeste, e che combatteranno con l’Agnello contro
i re dell’Anticristo.
(Vedi anche capitolo 06: "Il ritorno del Signore – 1. Parte: Il ritorno e il rapimento.")
I re daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia e combatteranno contro l’Agnello.
Apoc 17,12 Le dieci corna che hai viste sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potere regale, per un’ora, insieme alla bestia. 17,13 Essi hanno uno stesso pensiero e daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia. 17,14
Combatteranno contro l’Agnello e l’Agnello li vincerà, perché egli è il Signore dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e i fedeli».
Apoc 17,12-14;
Sebbene dunque la raccolta degli eserciti anticristiani alla
battaglia dovrebbe avvenire già prima del Giorno del Signore e della Grande
Tenebra, qui, ai fini della completezza, dovrebbero essere ripetute le
essenziali dichiarazioni della Scrittura in relazione a questo evento.
(Vedi anche capitolo 01: "La Settantesima Settimana." [non ancora disponibile in Italiano, leggi in tedesco / leggi in inglese])
Dal seguente testo in Apoc 16,13-16, si deduce che la triade
Satana, Anticristo e falso profeta invierà in un modo simbolico "messaggi" ai re
dei Gentili, al fine di riunire loro e gli eserciti alla grande battaglia contro
Dio.
Anche se qui si ha l’impressione che la trinità diabolica agisca da sola e abbia
l’iniziativa nelle sue mani, apprendiamo più sotto in Ez 39,2-3 che in realtà è
Dio che "porterà via" Satana, il "Gog", con tutto il suo seguito e lo "spingerà
avanti" sui monti di Israele ad Harmaghedon.
E così Satana e l’Anticristo riuniscono un gigantesco esercito e lo portano ad
Harmaghedon. Questo nome è una diretta traduzione dall’ebraico Har =
monte e Meghiddo = il nome di una città nella pianura di Jezreel. La
città di Meghiddo (Gios 17,11; Zac 12,11 e altri) si trova in posizione
strategicamente favorevole nella pianura di Esdraelon o Jezreel, sulla Via Maris,
la strada che portava dall’Egitto a Damasco e più oltre in Mesopotamia.
Questa pianura appartiene dai tempi antichissimi fino al tempo di Napoleone ai
più grandi campi di battaglia del mondo. Qui Barak e Debora sconfissero Sisera e
i suoi carri da guerra (Giudic 5,19-29); qui morì Acazia, il re di Giuda,
colpito dalle frecce di Ieu (2Re 9,27); là morì il buon Giosia nella battaglia
contro il faraone Neco (2Cro 35,22; 2Re 23,29-30).
Per quanto concerne il prefisso "Har" – ossia montagna – , si deve considerare la
situazione topografica in Israele. Il paese è relativamente pianeggiante e non
vi sono montagne veramente alte. Ciò che là viene definito "montagna" è da noi
nell’Europa centrale nella migliore delle ipotesi una collina. Troviamo qui una
conferma negli eventi in Israele ai giorni nostri, dove alla periferia di
Gerusalemme, ad Har Homa, ossia sul "monte" Homa, verranno costruiti
insediamenti ebraici, benché questo sia territorio palestinese. Se si considera
questo territorio più da vicino, si comprende che qui si tratta chiaramente di
una collina. E proprio su una collina deve trovarsi anche la città di Meghiddo.
Tuttavia, "Harmaghedon" è un nome probabilmente alquanto simbolico. Come
possiamo vedere più sotto in Gioele 3,1-3, anche la valle di "Giosafat" è un
simbolo di questa ultima battaglia prima del Regno Millenario.
Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente.
Apoc 16,13 E vidi uscire dalla bocca del dragone, da quella della bestia e da quella del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. 16,14 Essi sono spiriti di demòni capaci di compiere dei miracoli. Essi vanno dai re di tutta la terra per radunarli per la battaglia del gran giorno del Dio onnipotente.
16,15 (Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti perché non cammini nudo e non si veda la sua vergogna). 16,16
E radunarono i re nel luogo che in ebraico si chiama Harmaghedon. Apoc 16,13-16;
Io adunerò tutte le nazioni, e le farò scendere nella valle di Giosafat.
Gioel 3,1 «Infatti ecco, in quei giorni, in quel tempo,
quando ricondurrò dall’esilio quelli di Giuda e di Gerusalemme, 3,2 io adunerò tutte le nazioni,
e le farò scendere nella valle di Giosafat. Là le chiamerò in giudizio
a proposito della mia eredità, il popolo d’Israele, che esse hanno disperso tra le nazioni,
e del mio paese, che hanno spartito fra di loro. 3,3 Hanno tirato a sorte il mio popolo;
hanno dato un ragazzino in cambio di una prostituta, hanno venduto una ragazzina per del vino, e si sono messi a bere. Gioel 3, 1- 3;
I re della terra si danno convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto, dicendo.
Salmi 2,1 Perché questo tumulto fra le nazioni, e
perché meditano i popoli cose vane? 2,2 I re della terra si danno
convegno e i prìncipi congiurano insieme contro il SIGNORE e contro il suo Unto,
dicendo: 2,3 «Spezziamo i loro legami, e liberiamoci dalle loro
catene». 2,4 Colui che siede nei cieli ne riderà; il Signore si farà
beffe di loro. 2,5 Egli parlerà loro nella sua ira,e nel suo furore li renderà
smarriti: 2,6 «Sono io», dirà, «che ho stabilito il mio re sopra Sion, il mio
monte santo». 2,7 Io annuncerò il decreto: Il SIGNORE mi ha detto: «Tu
sei mio figlio, oggi io t’ho generato. 2,8 Chiedimi, io ti darò in
eredità le nazioni e in possesso le estremità della terra. 2,9 Tu le
spezzerai con una verga di ferro; tu le frantumerai come un vaso ’argilla». 2,10
Ora, o re, siate saggi; lasciatevi correggere, o giudici della terra. 2,11
Servite il SIGNORE con timore, e gioite con tremore. 2,12 Rendete
omaggio al figlio, affinché il SIGNORE non si adiri e voi non periate nella
vostra via, perché improvvisa l’ira sua potrebbe divampare. Beati tutti quelli
che confidano in lui! Salmi 2,1-12;
Qui sopra in Gioele 3,1-3 abbiamo anche la motivazione del
perché Dio riunisce questi Gentili e li annienterà nella battaglia. Egli
litigherà con loro a causa del suo popolo e della sua eredità di Israele. Poiché
essi hanno occupato il paese e venduto e disperso il suo popolo in tutto il
mondo.
È dunque la vendetta per la conquista e la distruzione di Gerusalemme attraverso
l’Anticristo nel tempo della Grande Tribolazione, che viene descritta in Zac 14,1-2. In quel tempo anche il Signore ha radunato i Gentili, e cioè per
combattere contro Gerusalemme. E Gerusalemme – a differenza di questa situazione
qui, nella valle di Giosafat – venne poi anche data nelle loro mani.
Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme.
Zac 14,1 Ecco, viene il giorno del SIGNORE in cui
le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. 14,2 Io radunerò tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, la città sarà presa, le case saranno saccheggiate, le donne violentate; metà della città sarà deportata, ma il resto del popolo non sarà sterminato dalla città.
Zac 14, 1- 2;
Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, finché i tempi delle nazioni siano compiuti.
Luca 21,20 «Quando vedrete Gerusalemme circondata
da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. 21,21 Allora
quelli che sono in Giudea, fuggano sui monti; e quelli che sono in città, se ne
allontanino; e quelli che sono nella campagna non entrino nella città. 21,22
Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è
stato scritto. 21,23 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che
allatteranno in quei giorni! Perché vi sarà grande calamità nel paese e ira su
questo popolo. 21,24 Cadranno sotto il taglio della spada, e saranno condotti
prigionieri fra tutti i popoli; e Gerusalemme sarà calpestata dai popoli, finché
i tempi delle nazioni siano compiuti. Luca 21,20-24;
(Vedi anche capitolo 02: "La conquista e dispersione di Gerusalemme.")
Questo però è ora il giorno della vendetta e della rivalsa del
Signore. Il tempo è venuto di liberare il suo popolo. Sono anche e soprattutto
le dichiarazioni tratte da Isaia, capitoli 51-56, che qui descrivono quel
periodo. Il giogo verrà alla fine preso dalle spalle del popolo di Israele.
Presto il Signore sarà re a Sion e lascerà tornare a casa il suo popolo.
Io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore; tu non la berrai più!
Isa 51,22 Così parla il tuo Signore, il SIGNORE,
il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo: «Io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore; tu non la berrai più! 51,23 Io la metterò in mano ai tuoi persecutori, che ti dicevano: "Chìnati, ché ti passiamo addosso!"
Tu facevi del tuo dorso un suolo, una strada per i passanti!» Isa 51,22-23;
Poiché il giorno della vendetta, che era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione sono giunti.
Isa 63,1 Chi è costui che giunge da Edom, da Bosra,
vestito splendidamente? Costui, magnificamente ammantato, che cammina fiero
della grandezza della sua forza? «Sono io, che parlo con giustizia, che sono
potente a salvare». 63,2 Perché questo rosso sul tuo mantello e perché le tue
vesti sono come quelle di chi calca l’uva nel tino? 63,3 «Io sono stato solo a
calcare l’uva nel tino, e nessun uomo di fra i popoli è stato con me; io li ho
calcati nella mia ira, li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è
spruzzato sulle mie vesti, ho macchiato tutti i miei abiti. 63,4 Poiché il
giorno della vendetta, che era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione sono
giunti.
63,5 Io guardai, ma non c’era chi mi aiutasse; fui stupito che nessuno mi
sostenesse; allora il mio braccio mi ha salvato, e il mio furore mi ha
sostenuto. 63,6 Ho calpestato popoli nella mia ira, li ho ubriacati nel mio
furore, ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra». Isa 63, 1- 6;
Proclamate questo fra le nazioni! Preparate la guerra!
Gioel3,9 Proclamate questo fra le nazioni!
Preparate la guerra! Risvegliate i prodi! Vengano e salgano tutti gli
uomini di guerra! 3,10 Fabbricate
spade con i vostri vomeri, e lance con le vostre roncole! Dica il debole:
«Sono forte!»
3,11 Affrettatevi, venite, nazioni circostanti, e adunatevi! Là, o SIGNORE, fa’
scendere i tuoi prodi! 3,12 «Le nazioni si muovano e vengano alla valle di
Giosafat! perché là io mi metterò seduto per giudicare tutte le nazioni
circostanti..Gioel 3, 9-12;
C’è una folla, una moltitudine, nella valle del Giudizio!
Gioel 3,113 Date mano alla falce, perché la
mèsse è matura! Venite, pigiate, poiché il torchio è pieno, i tini
traboccano; poiché grande è la loro malvagità». 3,14 C’è una folla, una
moltitudine, nella valle del Giudizio! Perché il giorno del SIGNORE è
vicino, nella valle del Giudizio. Gioel 3,13-14;
Il sole e la luna si oscurano e le stelle perdono il loro splendore.
Gioel 3,15 Il sole e la luna si oscurano e le
stelle perdono il loro splendore. 3,16 Il SIGNORE ruggirà da Sion, farà
sentire la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terra tremeranno; ma il
SIGNORE sarà un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figli d’Israele.
Gioel 3,15-16;
Perciò anche l’esito di questa battaglia è deciso da millenni
(Apoc 17,14). Nell’interpretazione non può mai essere spiegato se le forze
sataniche non conoscono o non vogliono conoscere il piano di Dio. Secondo le
leggi della logica deve essere veramente quest’ultimo caso.
Infatti, anche se Satana non dovesse essere in grado di riconoscere direttamente
la volontà del Signore, si aspetterebbe almeno che egli può leggere la Bibbia. E
qui egli potrebbe, se solo volesse, apprendere l’esito di ciascuno dei suo
singoli passi. Ma a quanto pare egli non vuole ammetterlo. Fino all’ultimo
secondo egli crede che riuscirà a impadronirsi del potere.
Dopo questo sguardo retrospettivo alla raccolta degli eserciti
mondani anticristiani, torniamo al periodo del "Giorno del Signore" e alla
battaglia di Harmaghedon. Anche il Signore Gesù, dopo la sua apparizione e il
Risveglio dei Morti in Cristo e il loro Rapimento con i fedeli in vita, ha
riunito il suo esercito. Egli scende dal cielo con tutti i suoi santi e combatte
contro gli eserciti dei popoli che sono con l’Anticristo.
Ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero.
Apoc 19,11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco
apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero;
perché giudica e combatte con giustizia. 119,2 I suoi occhi erano una fiamma
di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che
nessuno conosce fuorché lui. 19,13 Era vestito di una veste tinta di sangue
e il suo nome è la Parola di Dio. Apoc 19,11-13;
Il SIGNORE degli eserciti passa in rivista l’esercito che va a combattere.
Isa 13,2 Sopra un nudo monte,
innalzate un vessillo, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano, ed
entrino nelle porte dei prìncipi! 13,3 Io ho dato ordini a quelli che mi sono
consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli
che esultano nella mia grandezza.
13,4 Si ode sui monti un rumore di gente, come quello di un popolo immenso; il
rumore di un tumulto di regni, di nazioni radunate: il SIGNORE degli
eserciti passa in rivista l’esercito che va a combattere. 13,5 Vengono da un
paese lontano, dall’estremità dei cieli, il SIGNORE e gli strumenti della sua
ira, per distruggere tutto il paese. 13,6 Urlate, poiché il giorno del
SIGNORE è vicino; esso viene come una devastazione dell’Onnipotente. 13,7
Perciò, tutte le mani diventano fiacche, ogni cuor d’uomo viene meno.
13,8 Sono colti da spavento, sono presi da spasimi e da doglie; si contorcono
come donna che partorisce, si guardano l’un l’altro sbigottiti, le loro facce
sono facce di fuoco.
13,9 Ecco il giorno del SIGNORE giunge: giorno crudele, d’indignazione e
d’ira furente, che farà della terra un deserto e ne distruggerà i peccatori.
13,10 Poiché le stelle e le costellazioni del cielo non faranno più brillare
la loro luce; il sole si oscurerà mentre sorge, la luna non farà più risplendere
il suo chiarore. Isa 13, 2-10;
Poi il SIGNORE si farà avanti e combatterà contro quelle nazioni.
Zac 14,3 Poi il SIGNORE si farà avanti e
combatterà contro quelle nazioni, come egli combatté tante volte nel giorno
della battaglia.
14,4 In quel giorno i suoi piedi si poseranno sul monte degli Ulivi, che sta di
fronte a Gerusalemme, a oriente, e il monte degli Ulivi si spaccherà a metà, da
oriente a occidente, tanto da formare una grande valle; metà del monte si
ritirerà verso settentrione e l’altra metà verso il meridione.
14,5 Voi fuggirete per la valle dei miei monti, poiché la valle dei monti si
estenderà fino ad Asal; fuggirete come fuggiste per il terremoto ai giorni di
Uzzia, re di Giuda; il SIGNORE, il mio Dio, verrà e tutti i suoi santi con
lui. 14,6 In quel giorno non ci sarà più luce; gli astri brillanti
ritireranno il loro splendore.
14,7 Sarà un giorno unico, conosciuto dal SIGNORE; non sarà né giorno né notte,
ma verso sera ci sarà luce. Zac 14, 3- 7;
E pigerà il tino del vino dell’ira ardente del Dio onnipotente.
Apoc 19,14 Gli eserciti che sono nel cielo lo
seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. 19,15
Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le
governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell’ira ardente del
Dio onnipotente. 19,16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo
nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI. Apoc 19,14-16;
Venite, pigiate, poiché il torchio è pieno, i tini traboccano.
Gioel 3,13 Date mano alla falce, perché la mèsse è
matura! Venite, pigiate, poiché il torchio è pieno, i tini traboccano; poiché
grande è la loro malvagità». 3,14 C’è una folla, una moltitudine, nella
valle del Giudizio! Perché il giorno del SIGNORE è vicino, nella valle del
Giudizio.. Gioel 3,13-14;
Come abbiamo letto più sopra, questa battaglia di Harmaghedon e
l’annientamento dell’esercito anticristiano è in primo luogo una rappresaglia
per la conquista e la profanazione di Gerusalemme e per l’assassinio dei due
testimoni di Dio all’inizio della seconda dominazione anticristiana. Contemporaneamente,
però, il tanto atteso momento della svolta nel destino di Israele è arrivato.
D’ora in poi il popolo di Israele prenderà poco a poco lo spazio che da migliaia
di anni gli era stato profetizzato, ma che per sua propria colpa non ha mai
ottenuto.
(Vedi anche discorso 86: "Il primo e il secondo Anticristo.")
Costoro guerreggeranno contro l’Agnello, e l’Agnello li vincerà.
Apoc 17,12 E le dieci corna che hai vedute sono
dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potestà, come re,
assieme alla bestia, per un’ora. 17,13 Costoro hanno uno stesso pensiero e
daranno la loro potenza e la loro autorità alla bestia. 17,14 Costoro
guerreggeranno contro l’Agnello, e l’Agnello li vincerà, perché egli è il
Signor dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono ti, gli eletti e fedeli. Apoc 17,12-14;
La bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo.
Apoc 19,19 E vidi la bestia e i re della terra e
i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo
esercito.E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far
guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito. Apoc 19,19;
Ed ho calpestato dei popoli nella mia ira, e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terrà.
Isa 63,1 – ’Chi
è questi che giunge da Edom, da Botsra, in vestimenti splendidi? questi,
magnificamente ammantato, che cammina fiero nella grandezza della sua forza?’ –
’Son io, che parlo con giustizia, che son potente a salvare’. – 63,2 –
’Perché questo rosso nel tuo manto, e perché le tue vesti son come quelle di chi
calca l’uva nello strettoio?’ 63,3 – ’Io sono stato solo a calcar
l’uva nello strettoio, e nessun uomo fra i popoli è stato meco; io li ho
calcati nella mia ira, e li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue è
spruzzato sulle mie vesti, e ho macchiati tutti i miei abiti. 63,4 Poiché il
giorno della vendetta, ch’era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione
sono giunti.
63,5 Io guardai, ma non v’era chi m’aiutasse; mi volsi attorno stupito, ma
nessuno mi sosteneva; allora il mio braccio m’ha salvato, e il mio furore m’ha
sostenuto.
63,6 Ed ho calpestato dei popoli nella mia ira, li ho ubriacati del mio
furore, e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terrà. Isa 63, 1- 6;
Accanto ai testi anticotestamentari tratti da Isaia, Gioele e
Zaccaria, anche in Ez 39 abbiamo un intero capitolo che si occupa di questo
evento. Esattamente come il capitolo Ez 38 descrive l’Ultima Guerra alla
fine del mondo, in Ez 39 la battaglia di Harmaghedon viene illustrata
profeticamente. Qui come là è "Gog", il principe di Rosch, Mesec e Tubal – una
definizione per indicare Satana – che viene in Israele per combattere contro
Dio. Ed egli qui come là perderà la sua battaglia.
(Vedi anche capitolo 11: "La fine del mondo – l’Ultima Guerra.")
Io ti porterò via, ti spingerò avanti, ti farò salire dalle estremità del settentrione.
Ez 39,1 «Tu, figlio d’uomo, profetizza contro Gog,
e di’: Così parla il Signore, DIO: "Eccomi da te, o Gog, principe sovrano di
Mesec e di Tubal!
39,2 Io ti porterò via, ti spingerò avanti, ti farò salire dalle estremità
del settentrione e ti condurrò sui monti d’Israele; 39,3 butterò giù l’arco
dalla tua mano sinistra e ti farò cadere le frecce dalla destra. Ez 39, 1- 3;
Come vediamo, entrambe le profezie sono indirizzate contro Gog,
il principe di Rosch (o principe capo di) Mesec e di Tubal. Entrambe le volte,
dunque, è lo stesso destinatario, ossia Satana, che sia ad Harmaghedon, prima
del Millennio (Ez 39), sia anche nell’Ultima Guerra, dopo i mille anni (Ez 38), andrà alla guerra con i suoi eserciti contro Israele per combattere contro Dio.
Tuttavia, già i versi successivi di Ez 38 mostrano del tutto chiaramente che
qui si tratta di una battaglia alla "fine dei tempi", alla fine del mondo, dopo
il Millennio.
Dopo molti giorni tu riceverai l’ordine; negli ultimi anni.
Ez 38,5 e con loro Persiani, Etiopi e gente di Put,
tutti con scudi ed elmi. 38,6 Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarma
dell’estremità del settentrione e tutte le sue schiere, dei popoli numerosi
saranno con te. 38,7 Mettiti in ordine, prepàrati, tu con tutte le tue
moltitudini che s’adunano attorno a te, e sii tu per essi colui al quale si
ubbidisce. 38,8 Dopo molti giorni tu riceverai l’ordine; negli ultimi anni
verrai contro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta in
mezzo a molti popoli, sui monti d’Israele, che sono stati per tanto tempo
deserti; ma, fatta uscire dai. Ez 38, 5- 8;
Ciò conferma anche la dichiarazione "il paese sottratto alla
spada". Israele non era, non è e non sarà anche fino al Millennio – e
addirittura fino agli inizi di questo regno millenario – "strappato alla spada".
Questo paese troverà solo nel Regno di Pace millenario del Signore Gesù la sua
quiete e la sua pace. Solo allora, quando Israele sarà benedetto con lo Spirito
di Dio e sarà diventato capo dei popoli, si vivrà in questo paese senza paura e
da quel momento in poi essi impareranno a non fare più la guerra.
Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci
Isa 2,2 Negli ultimi giorni avverrà che il monte
della casa dell’Eterno sarà stabilito in cima ai monti e si ergerà al di sopra
dei colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni. 2,3 Molti popoli verranno
dicendo: «Venite, saliamo al monte dell’Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe;
egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri». Poiché da
Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola dell’Eterno.
2,4 Egli farà giustizia fra le nazioni e sgriderà molti popoli. Forgeranno le
loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzerà più la
spada contro un’altra nazione e non insegneranno più la guerra.
2,5 O casa di Giacobbe, venite e camminiamo nella luce dell’Eterno! Isa 2, 2- 5;
(Vedi anche capitolo 11: "La fine del mondo.")
Tutto questo, però, come già menzionato, avverrà solo nel
Millennio e non qui, con il Ritorno del Signore prima del Millennio. Con ciò è
chiaro che qui, nella battaglia di Harmaghedon, non dobbiamo tenere conto di Ez 38 e possiamo concentrarci su Ez 39.
Subito nel versetto successivo, Ez 39,4, viene presentato un tema e poi di
nuovo spiegato nei versetti Ez 39,17-20, che forma un chiaro parallelo alla
rappresentazione di questa battaglia in Apoc 19,17-18.
Ti darò in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d’ogni specie, e alle bestie dei campi.
Ez 39,4 Tu cadrai sui monti d’Israele, tu con tutte
le tue schiere e con i popoli che saranno con te; ti darò in pasto agli
uccelli rapaci, agli uccelli d’ogni specie, e alle bestie dei campi. Ez 39, 4;
Di’ agli uccelli d’ogni specie raccoglietevi da tutte le parti attorno al banchetto del sacrificio.
Ez 39,17 Tu, figlio d’uomo, così parla il Signore,
DIO: "Di’ agli uccelli d’ogni specie e a tutte le bestie dei campi:
’Riunitevi, venite! Raccoglietevi da tutte le parti attorno al banchetto del
sacrificio che sto per immolare per voi, del gran sacrificio sui monti
d’Israele! Voi mangerete carne e berrete sangue.
39,18 Mangerete carne di prodi e berrete sangue di prìncipi della terra:
montoni, agnelli, capri, tori, tutti quanti ingrassati in Basan.
39,19 Mangerete grasso a sazietà, berrete sangue fino a inebriarvi, al banchetto
del sacrificio che io immolerò per voi; 39,20 alla mia mensa sarete saziati di
carne di cavalli e di bestie da tiro, di prodi e di guerrieri d’ogni razza’",
dice il Signore, DIO.
39,21 "Io manifesterò la mia gloria fra le nazioni; tutte le nazioni vedranno
il giudizio che io eseguirò e la mia mano che metterò su di loro.. Ez 39,17-21;
Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio.
Apoc 19,17 Poi vidi un angelo che
stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano
in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; 19,18
per
mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di
uomini d’ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi». Apoc 19,17-18;
Anche l’esortazione in entrambi i testi "per mangiare carne, di
re, di capitani, di prodi (principi)" è in entrambi i passi biblici identica e
conferma di nuovo l’appartenenza di Ez 39 alla battaglia di Harmaghedon.
In Ez 39,5 troviamo poi una dichiarazione che è in diretto contrasto con Ez 38. Esattamente come là potevamo riconoscere la situazione di Israele nel
Millennio dalla dichiarazione "il paese che è sottratto alla spada", troviamo
qui, nella dichiarazione di Ez 39,5 "…quelli che abitano sicuri nelle isole…"
un’allusione alla situazione dei popoli in quel tempo, prima del Millennio. Con
"isole" nell’Antico Testamento si intendono i popoli del mondo senza Israele. E
sono questi popoli e queste nazioni di tutto il mondo che in quel tempo vivranno
sicuri apparentemente in contrapposizione ad Israele.
Manderò il fuoco su Magog e su quelli che abitano sicuri nelle isole.
Ez 39,5 Tu cadrai in mezzo ai campi, poiché io ho
parlato", dice il Signore, DIO. 39,6 "Manderò il fuoco su Magog e su quelli
che abitano sicuri nelle isole; e conosceranno che io sono il SIGNORE. 39,7
Farò conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo Israele, e non lascerò
più profanare il mio nome santo; le nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE,
il Santo in Israele.
39,8 Ecco, la cosa sta per avvenire, si effettuerà", dice il DIO, Signore; "questo
è il giorno di cui io ho parlato.
39,9 Gli abitanti delle città d’Israele usciranno e faranno dei fuochi,
bruciando armi, scudi grandi e piccoli, archi, frecce, picche e lance; e ne
faranno del fuoco per sette anni; 39,10 non porteranno legna dai campi, non ne
taglieranno nelle foreste; poiché faranno del fuoco con quelle armi;
spoglieranno quelli che li spogliavano e deprederanno quelli che li
depredavano", dice il Signore, DIO.
39,11 "In quel giorno, io darò a Gog un luogo che gli servirà da sepoltura in
Israele, la Valle dei viandanti, a oriente del mare; quel sepolcro chiuderà la
via ai viandanti, là sarà sepolto Gog con tutta la sua moltitudine; quel luogo
sarà chiamato la Valle di Amon-Gog.
39,12 La casa d’Israele li sotterrerà, per purificare il paese; e ciò durerà
sette mesi. 39,13 Tutto il popolo del paese li sotterrerà; per questo la sua
fama crescerà il giorno in cui mi glorificherò", dice il Signore, DIO. 3
9,14 "Metteranno da parte degli uomini i quali percorreranno del continuo il
paese a sotterrare, con l’aiuto dei viandanti, i cadaveri che saranno rimasti
sul suolo del paese, per purificarlo; alla fine dei sette mesi faranno questa
ricerca. 39,15 Quando i viandanti passeranno per il paese, chiunque di loro
vedrà delle ossa umane accumulerà là vicino un mucchio di pietre finché i
seppellitori non le abbiano sotterrate nella Valle di Amon-Gog.
39,16 Amona sarà pure il nome di una città. Così purificheranno il paese".
Ez 39, 5-16;
Un’ulteriore differenza dall’Ultima Guerra alla fine del mondo
si deduce dal testo nel versetto 39,9. Là si dice che gli israeliti faranno
fuoco per sette anni con il materiale bellico degli eserciti di Gog. Se questo
evento dovesse riguardare l’Ultima Guerra, non rimarrebbero più sette anni,
poiché là gli eserciti dei Gentili verranno annientati sotto la guida di Satana
in tempo brevissimo con il fuoco dal cielo e poi il cielo e la terra erano
scomparsi. .
Come abbiamo visto sopra, anche Zaccaria nel capitolo 14 descrive questa
battaglia. Mentre egli all’inizio – Zac 14,1-2 – profetizza l’assalto
dell’Anticristo a Gerusalemme, successivamente descrive la battaglia di
Harmaghedon e in Zac 14,12 (come, similmente, in Gioele 3,2) allude anche
espressamente al fatto che questa battaglia è la rappresaglia per il fatto che
questi popoli hanno mosso guerra a Gerusalemme.
Questo sarà il flagello con cui il SIGNORE colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme.
Zac 14,12 Questo sarà il flagello con cui il
SIGNORE colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: la
loro carne si consumerà mentre stanno in piedi, i loro occhi si scioglieranno
nelle orbite, la loro lingua si consumerà nella loro bocca.
14,13 In quel giorno vi sarà in mezzo a loro un gran tumulto prodotto dal
SIGNORE; ciascuno di loro afferrerà la mano dell’altro, e la mano dell’uno si
alzerà contro la mano dell’altro. 14,14 Giuda stesso combatterà contro
Gerusalemme; le ricchezze di tutte le nazioni circostanti saranno ammassate:
oro, argento, vesti in grande abbondanza.
14,15 Il flagello che colpirà i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte
le bestie che saranno in quegli accampamenti, sarà simile a quell’altro
flagello. Zac 14,12-15;
In questa battaglia tutto l’esercito dell’Anticristo verrà
annientato dall’esercito celeste sotto la guida del Figlio di Dio. L’Anticristo
stesso e il suo falso profeta verranno gettati vivi nello stagno di fuoco e
Satana verrà legato nell’abisso per mille anni. L’Anticristo e il falso profeta
sono dunque le prime creature che cadono vittime della dannazione, mentre Satana
perderà la sua guerra solo dopo i mille anni e seguirà entrambi nello stagno di
fuoco..
La bestia e il falso profeta tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo.
Apoc 19,20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu
preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva
sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano
la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di
fuoco e di zolfo. 19,21 Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva
dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono
delle loro carni. Apoc 19,20-21;
Egli afferrò il dragone e lo gettò nell’abisso.
Apoc 20,1 Poi vidi scendere dal cielo un angelo con
la chiave dell’abisso e una grande catena in mano. 20,2 Egli afferrò il dragone,
il serpente antico, cioè il diavolo, Satana, lo legò per mille anni, 20,3 e
lo gettò nell’abisso che chiuse e sigillò sopra di lui perché non seducesse più
le nazioni finché fossero compiuti i mille anni; dopo i quali dovrà essere
sciolto per un po’ di tempo. Apoc 20, 1- 3
Tuttavia, questa battaglia è anche il preludio di un castigo
mondiale, nel quale anche quegli esseri umani che non hanno preso parte alla
battaglia – ossia la popolazione civile – verranno afflitti da catastrofi
globali. È la trasformazione del cielo e della terra, come preparazione al
Millennio, che attraverso enormi terremoti globali cambierà l’intera superficie
terrestre.
Israele sarà mutato in pianura,. Gerusalemme sarà innalzata e abitata nel suo luogo,.
Zac 14,10 Tutto il paese sarà mutato in pianura,
da Gheba a Rimmon a sud di Gerusalemme; Gerusalemme sarà innalzata e abitata
nel suo luogo, dalla porta di Beniamino fino alla prima porta, la porta
degli Angoli; e dalla torre di Ananeel agli strettoi del re. 14,11 La gente
abiterà in essa e non ci sarà più nessun interdetto; Gerusalemme se ne starà al
sicuro. Zac 14,10-11;
(Vedi anche capitolo 08: "La trasformazione del cielo e della terra.")
In Ez/nbsp;39,22-29, possiamo poi comprendere anche che dopo questi
eventi il destino di Israele verrà mutato. Fino a qui il Signore ha consegnato
gli israeliti nelle mani dei loro avversari, cosicché essi dovettero cadere
mediante la spada. Ora però egli muterà il destino di Israele e avrà pietà di
loro.
Ora io farò tornare Giacobbe dalla deportazione quando li ricondurrò dai popoli.
Ez 39,22 Da quel giorno in poi la casa d’Israele
conoscerà che io sono il SIGNORE, il suo Dio; 39,23 le nazioni conosceranno che
la casa d’Israele è stata deportata a causa della sua iniquità, perché mi era
stata infedele; perciò io ho nascosto a loro la mia faccia e li ho dati in
mano dei loro nemici; tutti quanti sono caduti di spada. 39,24 Io li ho
trattati secondo la loro impurità e secondo le loro trasgressioni, e ho nascosto
loro la mia faccia".
39,25 «Perciò, così parla il Signore, DIO: "Ora io farò tornare Giacobbe
dalla deportazione e avrò pietà di tutta la casa d’Israele, e sarò geloso
del mio santo nome.
39,26 Essi avranno finito di portare il loro disonore e la pena di tutte le
infedeltà che hanno commesse contro di me, quando abiteranno al sicuro nel
loro paese e non vi sarà più nessuno che li spaventi; 39,27 quando li
ricondurrò dai popoli e li raccoglierò dai paesi dei loro nemici, e mi
santificherò in loro davanti a molte nazioni.
39,28 Essi conosceranno che io sono il SIGNORE, il loro Dio, quando, dopo averli
fatti deportare fra le nazioni, li avrò raccolti nel loro paese e non
lascerò là più nessuno di essi;
39,29 non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio
Spirito sulla casa d’Israele", dice il Signore, DIO». Ez 39,22-29;
Ed ora è anche venuto il tempo in cui il Signore riunisce di
nuovo il popolo di Israele da tutte le nazioni. Essi verranno riuniti nel loro
paese e Dio effonderà il suo Spirito sulla casa di Israele. E con ciò siamo già
nel Millennio, nel Regno millenario, in cui Israele sarà capo delle nazioni.
Innalzate canti di gioia per Giacobbe, prorompete in grida, per il capo delle nazioni.
Jer 31,7 Infatti così parla il SIGNORE: «Innalzate
canti di gioia per Giacobbe, prorompete in grida, per il capo delle nazioni;
fate udire le vostre lodi, e dite: "SIGNORE, salva il tuo popolo, il residuo
d’Israele!" 31,8 Ecco, io li riconduco dal paese del settentrione, e li raccolgo
dalle estremità della terra; tra di loro sono il cieco e lo zoppo, la donna
incinta e quella in doglie di parto: una gran moltitudine, che ritorna qua. Ger 31, 7- 8;
(Vedi anche capitolo 09 "Il ritorno del residuo d’Israele e il resto delle nazioni.")
)
Il testo più sopra, in Ez 39,25-29, è inoltre uno dei molti
passi biblici che smentisce l’affermazione dei sionisti, secondo la quale il
tempo della raccolta di Israele sarebbe iniziato già dalla fondazione
dell’attuale stato di Israele nell’anno 1948. Oggi né la gloria del Signore è
stata portata tra i Gentili, né vi è stato un giudizio pronunciato sui Gentili;
gli Israeliti – come si sa – non vivono sicuri nel loro paese e il fatto che lo
Spirito di Dio sarebbe sceso su questo attuale popolo di Israele, non vorrà
probabilmente essere affermato dagli ebrei stessi. L’attuale popolo di Israele
si differenzia difficilmente dai popoli dei Gentili. Di questi ebrei il Signore
Gesù dice:
I quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono.
Apoc 3.9 Ecco, ti do alcuni della sinagoga di
Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco,
io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato.
Apoc 3, 9;
Del resto, gli ultraortodossi in Israele sono alquanto
consapevoli di questo fatto e perciò rifiutano l’attuale stato di Israele,
poiché esso non è stato realizzato attraverso la venuta del Messia.
La "raccolta" degli Israeliti dall’anno 1948 non è quindi quella raccolta che
viene prevista dai profeti dell’Antico Testamento. Il destino di Giacobbe –
purtroppo – non è ancora mutato. Gli israeliti devono ancora una volta,
un’ultima volta, essere distrutti. E solo allora un residuo di coloro che
rimangono si convertiranno al loro Dio ed egli sarà il loro Dio ed essi saranno
il suo popolo.
Dopo che il Signore ha trasformato il cielo e la terra, egli
assume la reggenza di tutto il mondo. Egli dimorerà a Gerusalemme, sul monte
sacro e Gerusalemme sarà santa.
(A causa della sua ampiezza, a questo tema viene dedicato un capitolo a sé
stante [Capitolo 10: "Il Millennio."]. Qui vengono solo
riassunti i punti più importanti)
Il SIGNORE sarà re di tutta la terra.
Zac 14,9 Il SIGNORE sarà re di tutta la terra;
in quel giorno il SIGNORE sarà l’unico e unico sarà il suo nome. Zac 14, 9;
Il SIGNORE dimora in Sion, il suo monte santo.
Gioel 3,17 «Voi saprete che io sono il SIGNORE,
il vostro Dio; io dimoro in Sion, il mio monte santo; e Gerusalemme sarà
santa, e gli stranieri non vi passeranno più. Gioel 3,17;
E dal tempio sgorgherà una fonte. Questa fonte "di acqua viva"
scorrerà da Gerusalemme per metà nel mare dell’occidente, il Mediterraneo, e per
l’altra metà nella "regione orientale", ossia nella Valle del Cedro, e poi nella
valle del Giordano e infine sfocerà nel "mare orientale", ossia nel Mar Morto.
Come viene descritto in Ez 47,8-9, in tal modo le acque del Mar Morto verranno
"rese sane" e là dove va la corrente, la vita fiorirà nel secco deserto.
Dalla casa del SIGNORE sgorgherà una fonte.
Gioel 3,18 Quel giorno le montagne stilleranno
mosto, il latte scorrerà dai colli, e l’acqua fluirà da tutti i ruscelli di
Giuda; dalla casa del SIGNORE sgorgherà una fonte, che irrigherà la valle
di Sittim. 3,19 L’Egitto sarà desolato e Edom diventerà uno squallido deserto a
causa della violenza fatta ai figli di Giuda e del sangue innocente sparso sulla
loro terra. 3,20 Ma Giuda sarà abitata per sempre, e Gerusalemme di età in età. 3,21
Io vendicherò il loro sangue, quello che non ho ancora vendicato». E il
SIGNORE dimorerà in Sion. Gioel 3,18-21;
In quel giorno delle sorgenti usciranno da Gerusalemme.
Zac 14,8 In quel giorno delle sorgenti usciranno
da Gerusalemme; metà delle quali volgerà verso il mare orientale e metà
verso il mare occidentale, tanto d’estate quanto d’inverno. Zac 14, 8;
Ed ecco delle acque uscivano sotto la soglia della casa, dal lato d’oriente.
Ez 47,1 Egli mi ricondusse all’ingresso della
casa; ed ecco delle acque uscivano sotto la soglia della casa, dal lato
d’oriente; perché la facciata della casa guardava a oriente; le acque uscite
di là scendevano dal lato meridionale della casa, a mezzogiorno dell’altare.
47,2 Poi mi condusse fuori per la via della porta settentrionale e mi fece fare
il giro, di fuori, fino alla porta esterna, che guarda a oriente; ed ecco, le
acque scendevano dal lato destro.
47,3 Quando l’uomo fu uscito verso oriente, aveva in mano una cordicella e
misurò mille cubiti; mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle
calcagna.
47,4 Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi
arrivavano alle ginocchia. Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le
acque, ed esse mi arrivavano sino ai fianchi.
47,5 Ne misurò altri mille: era un torrente che io non potevo attraversare,
perché le acque erano ingrossate; erano acque che bisognava attraversare a
nuoto: un torrente che non si poteva guadare.
47,6 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d’uomo?» Poi mi ricondusse sulla riva del
torrente.
47,7 Tornato che vi fu, ecco che sulla riva del torrente c’erano moltissimi
alberi, da un lato e dall’altro. 47,8 Egli mi disse: «Queste acque si
dirigono verso la regione orientale, scenderanno nella pianura ed entreranno nel
mare; quando saranno entrate nel mare, le acque del mare saranno rese sane. 47,9
Avverrà che ogni essere vivente che si muove, dovunque giungerà il torrente
ingrossato, vivrà, e ci sarà grande abbondanza di pesce; poiché queste acque
entreranno là; quelle del mare saranno risanate, e tutto vivrà dovunque
arriverà il torrente.
47,10 Dei pescatori staranno sulle rive del mare; da En-Ghedi fino a En-Glaim si
stenderanno le reti; vi sarà pesce di diverse specie come il pesce del mar
Grande, e in grande abbondanza. 47,11 Ma le sue paludi e le sue lagune non
saranno rese sane; saranno abbandonate al sale.
47,12 Presso il torrente, sulle sue rive, da un lato e dall’altro, crescerà
ogni specie d’alberi fruttiferi le cui foglie non appassiranno e il cui frutto
non verrà mai meno; ogni mese faranno frutti nuovi, perché quelle acque
escono dal santuario; quel loro frutto servirà di cibo, e quelle loro foglie di
medicamento». Ez 47, 1-12;
(Vedi anche tabella 12: "La Gerusalemme terrena e quella celeste.".)
Qui, in Ez 47,1-12 si deve del resto riconoscere molto chiaramente che il
Regno di Pace millenario del Signore Gesù è un pre-compimento dell’eterno regno
di Dio, come ci viene illustrato in Apoc 22,1-2.
E infine anche coloro che sono rimasti di quei Gentili che sono
venuti contro Gerusalemme e sono sopravvissuti al successivo castigo, vengono
ogni anno al tempio per adorare il Signore e per festeggiare con il popolo di
Dio la festa delle capanne.
Tutti quelli che saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti.
Zac 14,16 Tutti quelli che saranno rimasti di
tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno di anno in anno a
prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, e a celebrare la festa
delle Capanne. 14,17 Quanto a quelli delle famiglie della terra che non
saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti,
non cadrà pioggia su di loro.
14,18 Se la famiglia d’Egitto non sale e non viene, neppure su di lei ne cadrà;
sarà colpita dal flagello con cui il SIGNORE colpirà le nazioni che non
saliranno a celebrare la festa delle Capanne. 14,19 Tale sarà la punizione
dell’Egitto e la punizione di tutte le nazioni che non saliranno a celebrare la
festa delle Capanne.
14,20 In quel giorno si leggerà sui sonagli dei cavalli: Santità al SIGNORE! Le
pentole nella casa del SIGNORE saranno come i bacini davanti all’altare. 14,21
Ogni pentola a Gerusalemme e in Giuda sarà consacrata al SIGNORE degli eserciti;
tutti quelli che offriranno sacrifici ne verranno a prendere per cuocervi le
carni; e in quel giorno non ci saranno più Cananei nella casa del SIGNORE degli
eserciti. Zac 14,16-21;
(Vedi anche capitolo 10: "Il Millennio.")
Qui possiamo dunque riconoscere una certa successione temporale:
- Il Signore viene alla raccolta degli eletti (Mat 24:30-31.43-44;
Apoc 16:15; 1Tess 5:1-4;) - È contemporaneamente l’inizio del "Giorno del Signore" (1Tess 5:2.4; 2Piet 3:10). - L’Anticristo riunisce i suoi eserciti ad Harmaghedon (Apoc 16,13-14.16;) - Il Signore viene con l’esercito del cielo per combattere contro l’Anticristo (Apoc 19:11-16;) - La battaglia di Harmaghedon (Apoc 17:12-14;) - L’esercito dell’Anticristo viene sconfitto (Apoc 19:17-18.21; Apoc 17:14;) - L’Anticristo e il falso profeta verranno gettati nello stagno di fuoco (Apoc 19:20;) - Satana viene legato per mille anni nell’abisso (Apoc 20:1-3;) - Il castigo: la trasformazione di cielo e terra (Luca 21:25-26;) - Il Regno Millenario (Apoc 20:4-6; Eze 39:25-29; Zac 14:16-21;) |