Capitolo 13 – Il Giudizio Universale.




Il Giorno del Giudizio

La Risurrezione dei credenti all’Ultimo Giorno.

Il Giudizio

Il grande Trono bianco della gloria del Figlio dell’Uomo.

La pretesa della rappresentanza esclusiva del cristianesimo biblico.

La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.

L’aggiudicazione

Cielo e terra passano

Compianto su Sion

L’esistenza eterna di ogni essere umano

Tabella – La storia del mondo: Una settimana dei giorni millenari

Tabella – La sequenza e la durata degli avvenimenti degli Ultimi Tempi.

Il Giudizio Universale: Chi sono "questi miei minimi fratelli" in Mat 25,40? / Discorso 99


L’ordinamento temporale.

Il Giudizio Universale è l’ultimo evento nel periodo "Fine del Mondo". Prima del Giudizio Universale, avvengono l’Ultima Risurrezione e il trapasso del cielo e della terra, come ultime vicende di questa prima creazione. I risuscitati saranno allora giudicati nel Giudizio Universale, già in cielo, davanti al grande trono bianco, per andare nella vita eterna o nella dannazione eterna. Dopo il Giudizio Universale, i giusti vanno nella "nuova creazione" di Dio per l’eternità, con un nuovo cielo e una nuova terra.

(Vedi anche capitolo 11: "La Fine del Mondo. ")


Il Giorno del Giudizio.

Il Giorno del Giudizio, chiamato nelle Scritture anche Giudizio Universale, è per così dire il tratto finale della prima creazione. Per le persone questo è il momento della decisione, se andranno per la porta stretta nella vita o per l’ampia strada nella perdizione.

Stretta è la porta e spaziosa la via che conduce alla vita; pochi la trovano!

Mat 7,13 Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. 7,14 Quanto stretta è invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano! Mat 7,13-14;


La decisione per l’una o l’altra via, l’ha presa ogni singolo essere umano tuttavia, già nel corso della sua vita e non può più essere cambiata. E’ solo un ulteriore "rendere chiaro" come pure lo riferisce Paolo più sotto in 1Cor 3,13. Sarà il fuoco del Giudizio che esaminerà tutte le cose. Ed è naturalmente, il comportamento della persone nella loro vita, che si trova qui in esame.

Il Giorno del Giudizio lo renderà chiaro, perché con il fuoco sarà rivelato.

1Cor 3,11 perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo. 3,12 Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, 3,13 l’opera di ciascuno sarà manifestata, perché il Giorno la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco, e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno. 1Cor 3,11-13;


Intendiamoci: qui non si tratta solo delle opere. Si tratta effettivamente del comportamento di tutta la vita di ognuno. Cosa ha pensato, cosa ha creduto, cosa ha desiderato, cosa ha condannato, quello che ha sperato, cosa ha voluto, quello che ha amato e cosa ha maledetto. Tutti questi atteggiamenti immateriali saranno esaminati tramite il fuoco, insieme alle cose "materiali" – cioè, tramutate in opere. E di che tipo è ogni opera lo rivelerà il fuoco.

Ma, come ci dice Paolo, vi è una "base" o meglio, un fondamento che è "a prova di fuoco". E’ quel fondamento che Paolo ha anche posto nei suoi discepoli: Gesù Cristo.

Questo ora, cosa significa? Ciò significa che tutto il pensare e l’agire umano, che hanno origine nella fede in Gesù Cristo, nell’amore per il nostro Signore, resisterà davanti a questo Giudizio. Tutto ciò che abbiamo pensato e fatto nella nostra vita in fede al nostro Signore e per la sua volontà, ha questo fondamento. E questo è anche il motivo per cui questo Giudizio viene affidato al Figlio. Egli stesso è stato uomo, egli conosce i nostri pensieri e può dunque giudicare equamente.


Il Giudizio è affidato al Figlio.

Ora non si tratta, tuttavia, che Dio, Il Padre, non avrebbe potuto giudicare equamente. Ma egli ha affidato il Giudizio al Figlio. Colui che è morto per tutti gli uomini sulla croce, che ha portato la Salvezza agli uomini, ora è lui a dover giudicare questi uomini, a seconda che essi abbiano accettato la Salvezza o no.

Dio ha stabilito un Giorno nel quale giudicherà il mondo tramite suo Figlio.

Atti 17,30 Ma ora, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano. 17,31 Poiché egli ha stabilito un Giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo di quell’uomo che egli ha stabilito; e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti«. Atti 17,30-31;

Perché il Padre non giudica nessuno, ma ha affidato il Giudizio a suo Figlio.

Giov 5,19 Allora Gesù rispose e disse loro: »In verità, in verità vi dico che il Figlio non può far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio.

5,20 Poiché il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrerà opere più grandi di queste, affinché voi ne siate meravigliati. 5,21 Infatti come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi vuole.

5,22 Poiché il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio, 5,23 affinché tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. 5,24 In verità, in verità vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita.

5,25 In verità, in verità vi dico: L’ora viene, anzi è venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l’avranno udita vivranno. 5,26 Poiché, come il Padre ha vita in se stesso, così ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; 5,27 e gli ha anche dato l’autorità di giudicare, perché è il Figlio dell’uomo. 5,28 Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 5,29 e ne usciranno, quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna. 5,30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo ciò che odo e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà del Padre che mi ha mandato. Giov 5,19-30;


Nel suddetto testo delle Scritture, Giov 5,19-30, abbiamo diverse affermazione significative.

1. Il Signore Gesù non fa nulla di se stesso, ma solo ciò che gli è dato di fare dal Padre, questo egli fa. Questo significa, che se mettiamo in dubbio quello che fa il Signore Gesù, noi mettiamo in dubbio quello che fa Dio e dubitiamo anche di Dio stesso.

2. Una delle cose che il Padre ha dato da fare al Figlio è di vivificare chi egli vuole. Come il Padre risuscita i morti e dà loro la vita, cosi anche il figlio da la vita a chi egli vuole.

3. Il Giudizio è stato consegnato dal Padre al Figlio. Il Padre non giudica nessuno. Ogni Giudizio è stato affidato al Figlio. Egli, tramite il suo sacrificio sulla croce, ha acquisito l’assoluzione per ogni persona. E sarà lui in Giudizio a decretare chi ha accettato questa assoluzione, e quindi ha vita eterna, e chi non lo ha fatto.

4. L’ora viene, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l’avranno udita vivranno. Questa "ora" in Giov 5,25 si riferisce al Risveglio dai Morti e Rapimento prima del millennio. E’ quell’ora in cui la voce del Figlio di Dio tuonerà nel regno dei morti. E’ la chiamata al Risveglio. Ma, come è scritto: soltanto "coloro che la sentiranno, vivranno". Quindi, in quella "ora" non tutti i morti sentiranno questa chiamata del Signore. Con la sua chiamata egli raggiungerà solo quelli "in Cristo" (1Tess 4,16), e li vivificherà. Gli altri morti – giusti e ingiusti – continueranno a rimanere nel regno dei morti fino alla Risurrezione Generale. E’ quindi quella più sopra in Giov 5,25 l’ora del Risveglio dai morti e il Rapimento al Ritorno del Signore – a differenza di Giov 5,28, che indica appunto la Risurrezione Generale, alla fine del mondo.


Cristo la primizia, poi quelli che appartengono a Cristo; poi la fine.

1Cor 15,20 Ma ora Cristo è stato risuscitato dai morti, ed è la primizia di coloro che dormono. 15,21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti. 15,22 Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo. 15,23 ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta. 15,24 Poi verrà la fine, quando rimetterà il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potestà e potenza. 1Cor 15,20-24;

Prima risusciteranno i morti in Cristo.

1Tess 4,15 Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati 4,16 perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; 1Tess 4,15-16;

(Vedi anche capitolo 06: "Il Ritorno del Signore.")


La specificazione "anzi è venuta" all’inizio del messaggio di Giov 5,25, può sembrare a prima vista incomprensibile, dovendo avvenire il Risveglio dai morti e il Rapimento soltanto in futuro, prima del Regno Millenario. Con "ora", però si dovrebbe intendere il momento di questa affermazione, il tempo di Gesù e anche una Risurrezione in questo periodo. Tuttavia, se esaminiamo attentamente le Scritture, ci rendiamo conto che questo "ed è già", intende un’altra, una terza Risurrezione. Un tale evento lo troviamo anche nella Scrittura. Anche se gli si presta poca attenzione, è pur sempre una realtà biblica: Il Risveglio di molti santi alla morte del Signore.

Le tombe si aprirono e molti corpi dei santi che dormivano si alzarono.

Mat 27,50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. 27,51 Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo; la terra tremò e le rocce si spaccarono; 27,52 i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, si alzarono 27,53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesù, entrarono nella santa città e apparvero a molti. 27,54 Ora il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, veduto il terremoto e le cose accadute, temettero grandemente e dissero: »Veramente costui era il Figlio di Dio!«. Mat 27,50-54;


Il proseguimento di questa prima "ora" – come si è detto sopra – si riscontra nel Risveglio e Rapimento al Ritorno del Signore. Allora i morti "in Cristo" sentiranno la voce del loro Signore e saranno risvegliati. Il resto dei morti non sentirà questa voce, e saranno vivificati soltanto nella seconda "ora", nella Risurrezione Generale, dopo i mille anni.

5. La seconda "ora" in cui tutti coloro che sono nelle tombe udranno la sua voce. Quindi non come la prima "ora", dove solo pochi, vale a dire il Popolo di Proprietà, che potevano udire la voce del loro Signore ma indistintamente t u t t i, quelli che sono nelle tombe udranno la sua voce e risorgeranno. Il regno dei morti non potrà più trattenere neanche una sola anima. Questa seconda "ora" è dunque la Risurrezione Generale alla Fine del Mondo. E qui saranno resuscitati sia i buoni che i cattivi. Chi ha fatto il bene erediterà la vita eterna, chi però ha fatto del male andrà nel Giudizio di Pena.

6. Questo Giudizio alla Fine del Mondo sarà assolutamente equo. Il Giudice stesso lo garantisce. Il Signore stesso dice: "Io non posso fare niente da me stesso". Così, anche se volesse – benché noi sappiamo che colui che è morto per noi umani, questo semplicemente non può volerlo – ma anche se lo volesse, egli non può fare niente da sé. Egli dice: "come ho sentito, così giudico." Cosa "sente" qui il Signore Gesù? Egli "sente" la nostra vita. Le nostre azioni. Ma anche i nostri pensieri. I buoni e i cattivi. Egli sente che abbiamo affrontato con superficialità e noncuranza la sua grazia. Ma sente anche i nostri pianti e le nostre suppliche, quando abbiamo riconosciuto la nostra incapacità e mancanza di amore verso di lui. E sulla base di questo ci giudicherà. Ma anche questo non secondo la sua volontà, ma secondo la volontà del Padre.


Il testo di Giov 5,29 ci dice quindi che "emergeranno nella Risurrezione Generale, coloro che hanno fatto il bene, per una risurrezione di vita, quelli che hanno fatto il male, per una risurrezione di condanna".


La Risurrezione dei credenti all’Ultimo Giorno.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna e sarà risuscitato l’ultimo Giorno.

Giov 6,39 E’ questa la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo Giorno. 6,40 Questa infatti è la volontà di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo Giorno«. Giov 6,39-40;


Vi è nella Scrittura un gran numero di istruzioni in riguardo a cosa l’uomo deve fare per essere salvato. Alcune sono più complesse in relazione ai contenuti, altre più facili. Alcuni di questi testi comprendono numerosi versi, altri sono più brevi.

Qui, in Giov 6,40, abbiamo uno dei più semplici e il più breve testo per la salvezza dell’uomo. Secondo questo testo ha la vita eterna

"chi vede il Figlio e crede in lui."

E ci viene confermato: "questa è la volontà del Padre".

Chi viene a me, io lo risveglierò all’ultimo Giorno.

Giov 6,44 Nessuno può venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risusciterò nell’ultimo Giorno. Giov 6,44;


Anche questo passo delle Scritture, Giov 6,44, ci svela un segreto. In aggiunta alla dichiarazione di cui sopra che il Signore Gesù, risveglierà a vita eterna chi crede in lui, all’ultimo Giorno, veniamo a sapere che di questo, della nostra fede, non possiamo vantarci. Non siamo noi che siamo venuti alla fede. E’ il Padre, che ha "attirato" noi al Figlio.

Il fatto che siamo divenuti credenti, lo dobbiamo tutto solo al nostro Padre celeste. E se c’è qualcosa da vantarsi allora dovremmo vantare l’amore che il Padre ci ha mostrato, tirandoci fuori dalla nostra perdizione e, che ci ha portati a suo Figlio.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, questi risveglierò l’ultimo Giorno.

Giov 6,54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo Giorno. Giov 6,54;

Chi crede in me vivrà anche se muore.

Giov 11,23 Gesù le disse: »Tuo fratello risusciterà«. 11,24 Marta gli disse: »Lo so che risusciterà nella risurrezione all’ultimo Giorno«. 11,25 Gesù le disse: »Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà. 11,26 E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno. Credi tu questo?«. Giov 11,23-26;


Sempre quando nei suddetti passi delle Scritture, si parla dell’Ultimo Giorno, si riferisce alla Risurrezione Generale alla Fine del Mondo. Lutero dal greco ha tradotto Ultimo Giorno (nella versione tedesca) in modo equivoco.

(Vedi anche discorso 95: "Beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!")


La risurrezione dei Gentili.

Come si è già detto altrove, in questa Risurrezione Generale ritornano effettivamente in vita tutte le persone finora morte – quindi anche gli empi e gli impenitenti – e staranno in Giudizio.

E quelli che hanno fatto del male andranno per una risurrezione di condanna.

Giov 5,28 Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce 5,29 e ne usciranno, quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna. Giov 5,28-29;

Chi mi respinge; la parola che ho annunziata lo giudicherà nell’ultimo Giorno.

Giov 12,44 Or Gesù gridò e disse: »Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. 12,45 E chi vede me, vede colui che mi ha mandato. 12,46 Io sono venuto come luce per il mondo, affinché chiunque crede in me non resti nelle tenebre. 12,47 E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perché io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo.

12,48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell’ultimo Giorno. 12,49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ciò che io devo dire ed annunziare. 12,50 Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose dunque che io dico le dico così come il Padre me le ha dette«. Giov 12,44-50;

E questi andranno nelle pene eterne.

Mat 25,45 Allora egli risponderà loro dicendo: "In verità vi dico: tutte le volte che non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me". 25,46 E questi andranno nelle pene eterne, e i giusti nella vita eterna». Mat 25,45-46;

Tutti gli operatori d’iniquità, li getteranno nella fornace ardente.

Mat 13,41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d’iniquità, 13,42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti. 13,43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire, oda!«. Mat 13,41-43;


Inizialmente abbiamo approvato che il Signore non giudica da sé. Anche se il Giudizio è stato affidato al Figlio, egli giudica "come egli ascolta", e i suoi giudizi sono giusti.

La base per questo giudizio l’ha posta egli stesso quando era sulla terra. Allora egli non era venuto come Giudice, ma come Salvatore. Egli ci ha mostrato la via della nostra salvezza. Nessuno può più dire che non sapesse nulla. L’offerta della salvezza è stata portata in tutto il mondo. La nostra risposta a questa offerta sarà decisiva all’ultimo Giorno. Se abbiamo accettato, siamo salvati. Se abbiamo rifiutato, questo rifiuto sarà la nostra condanna. Pertanto, la sentenza in questo ultimo Giudizio è già decisa da lungo tempo. Saranno soltanto nuovamente ricapitolati e riportati i dati di fatto. Perciò il Signore dice anche: "come sento così giudico".

Per questo saranno aperti i libri. Sono, come vedremo a seguito in Apoc 20,11-15, due diversi tipi di libri. In primo luogo, i libri "operativi", in cui sono registrate le opere degli uomini. Dall’altro, il "Libro della Vita". In questo libro "dell’Agnello", come viene anche chiamato, sono iscritti tutti coloro che nella loro vita, hanno accettato l’offerta di Dio, la fede nel suo Figlio Gesù Cristo. E chi non è iscritto in quel libro della vita è condannato, anche se avesse da vantare enormi montagne di opere.

(Vedi anche capitolo 12: "La Risurrezione.")


Il Giudizio.

Cristo è il Giudice.

Come anche sopra, in Mat 13,41, dove il Signore parla del "suo Regno", del Regno millenario, e con ciò conferma che egli sarà Re e Sovrano di questo Regno, egli parla anche qui sotto, in Mat 25,34.40, di se stesso come del "Re" che risponde ai giusti. E dopodiché nel millennio c’è solo un Giudizio, e cioè alla fine di questo periodo, può trattarsi qui solamente del Giudizio Universale.

Queste constatazioni non sono quindi del tutto irrilevanti, perché questi versi della Scrittura (Mat 25,32 e altri) vengono spesso erroneamente interpretate come "Giudizio sui Popoli" per le persone viventi prima del Regno del Millennio. Per contro si addicono però, anche altri validi motivi. Così, basandoci sul testo di Mat 25,32, dove si parla della divisione dei buoni dai cattivi, possiamo trarre un chiaro parallelismo con Mat 13:49, dove anche i malvagi vengono separati dai giusti. E qui, in Mat 13,49, il Signore cita espressamente che si tratta in questo della "Fine del Mondo". La stessa correlazione può essere vista in Mat 25,41 e Mat 13,40.

(Vedi anche tabella 13: "Il Giudizio sui popoli risuscitati.")


Quindi prima del Millennio, nessuna persona – ad eccezione dei credenti risvegliati nel Rapimento – andrà né nella vita eterna, né nel castigo eterno. Questo accade solo dopo la Risurrezione Generale e il Giudizio Universale, alla Fine del Mondo.

Inoltre, si può premettere che ovunque si parla del "fuoco eterno", "Stagno di fuoco" ecc., è da intendere sempre il grande Giudizio su ogni persona alla Fine del Regno Millenario e del Mondo.

(Vedi anche excursus 04: "Vi è un giudizio dei popoli sulle nazioni viventi?")


Il grande Trono bianco della gloria del Figlio dell’Uomo.

Egli siede sul trono della sua gloria, e giudica i popoli riuniti.

Mat 25,31 »Ora, quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. 25,32 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. 25,33 E metterà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra.

25,34 Allora il Re dirà a coloro che saranno alla sua destra: »Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredità il regno che vi è stato preparato sin dalla fondazione del mondo. 25,35 Poiché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, 25,36 fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi.«

25,37 Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: »Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? 25,38 E quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato? O ignudo e ti abbiamo rivestito? 25,39 E quando ti abbiamo visto infermo, o in prigione e siamo venuti a visitarti?" 25,40 E il Re, rispondendo, dirà loro: »in verità vi dico: tutte le volte che l’avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me«. Mat 25,31-40;

Alla Nuova Nascita il Figlio dell’uomo siederà sul Trono della sua Gloria.

Mat 19,28 Gesù disse loro: »In verità vi dico che nella nuova nascita, quando il Figlio dell’uomo sederà sul trono della sua gloria, anche voi che mi avete seguito sederete su dodici troni, per giudicare le dodici tribù d’Israele, Mat 19,28;

Il Figlio dell’uomo viene nella Gloria del Padre con i suoi angeli.

Mat 16,27 Perché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli; e allora egli renderà a ciascuno secondo il suo operato. Mat 16,27;

Davanti al grande Trono bianco saranno giudicati i morti.

Apoc 20,11 Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu piú trovato posto per loro. 20,12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri secondo le loro opere. Apoc 20,11-12;


Come si può vedere dai suddetti passaggi della Scrittura il "Trono della Gloria", del Figlio dell’Uomo e il "grande Trono bianco" di Apoc 20,11 sono identici. E’ il trono del Giudizio Universale e il Signore Gesù, sarà seduto su di esso per giudicare i morti resuscitati e dare a ciascuno secondo le sue azioni.

Dio Padre ha affidato al Figlio questo Giudizio, perché egli è il "Figlio dell’uomo". Che significa, perché egli stesso si è fatto uomo ed è stato uomo, ed è morto come uomo. Ha sofferto tutte le sofferenze che un uomo potrebbe soffrire. Nessun uomo potrebbe dirgli: "Tu non sai quello che ho vissuto". Egli è il giusto Giudice, ed egli giudicherà in modo equo.

(Vedi anche tabella 07: "Le due venute del Signore.")


Tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo.

Rom 14,8 perché, se pure viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore, dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. 14,9 Poiché a questo fine Cristo è morto, è risuscitato ed è tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi. 14,10 Ora tu, perché giudichi il tuo fratello? O perché disprezzi il tuo fratello? Poiché tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo.

14,11 Sta infatti scritto (Is 45,23): »Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si piegherà davanti a me e ogni lingua darà gloria a Dio«. 14,12 Cosí dunque ognuno di noi renderà conto di se stesso a Dio. Rom 14, 8-12;

Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo.

2Cor 5,8 Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto più caro di partire dal corpo e andare ad abitare con il Signore. 5,9 Perciò ci studiamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che partiamo da esso.

5,10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a ciò che ha fatto, sia in bene che in male. 2Cor 5, 8-10;

Il Signore viene per far vendetta per essere glorificato nei suoi santi.

2Tess 1,6 poiché è cosa giusta, da parte di Dio rendere afflizione a coloro che vi affliggono, 1,7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, 1,8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 1,9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 1,10 quando egli verrà, in quel Giorno, per essere glorificato nei suoi santi, per essere ammirato in mezzo a quelli che hanno creduto, poiché la nostra testimonianza presso di voi è stata creduta. 2Tess 1, 6-10;

Essi renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti.

1Pie 4,4 Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi. 4,5 Essi renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti.

4,6 Per questo infatti è stato predicato l’evangelo anche ai morti, affinché fossero giudicati nella carne secondo gli uomini, ma vivessero nello spirito secondo Dio. 1Pie 4, 4- 6;

Cristo Gesù, che deve venire a giudicare i vivi e i morti.

2Tim 4,1 Ti scongiuro dunque davanti a Dio e al Signore Gesù Cristo, che ha da giudicare i vivi e i morti, nella sua apparizione e nel suo regno:

4,2 predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina. 2Tim 4, 1- 2;


La pretesa della rappresentanza esclusiva del cristianesimo biblico.

La pretesa della rappresentanza esclusiva del cristianesimo biblico.


Dio è raggiungibile da ogni singola persona che lo desidera.
Tuttavia, non attraverso diverse religioni, bensì tramite suo Figlio Gesù Cristo.
(Mat 28:18; Giov 14:6)
--o--

Ogni religione che al centro della sua fede non abbia Gesù Cristo come Figlio di Dio, la "porta stretta" (Mat 7:13-14) e unico mediatore tra Dio e l’uomo è una falsa religione.
(Salm 118:22; Isa 28:16; Ma 11:27; Mar2:10; Giov5-36; Giov 5:22-23; Luca 20:17; Atti; 1Tim 2:5; 1Piet 2:6-7).
-- o --

Ogni preghiera che non sia diretta esclusivamente a Gesù Cristo o al Dio della Bibbia, è diretta agli idoli ed è un abominio per Dio.
(Ger 10:2-5).
-- o --

La fede cristiana, con la Bibbia come unica base della fede e senza nessuna aggiunta inventata dagli esseri umani (Talmud, Catechismo, Corano, ecc.), è, di conseguenza, l’unica possibilità in questo mondo che porta le persone a credere nel sacrificio espiatorio sulla croce del Figlio di Dio, permettendo così, attraverso il perdono dei peccati, l’accesso all’unico e solo Dio della Bibbia
(Mat 7:13-14)
-- o --

Poiché esiste soltanto questo unico e solo Dio e suo Figlio Gesù Cristo, ogni atteggiamento di tolleranza nei confronti di altri dei inventati è un tradimento per le creature che sono sinceramente alla ricerca del loro creatore e, di conseguenza, è da condannare con forza.
-- o --

Pertanto, non credete a nessuno di questi falsi predicatori, indipendentemente dalla religione. Perché coloro che adorano idoli morti sono senza Dio, e coloro che adorano solo il Padre non credono nel Figlio. Ma chi nega il Figlio non ha nemmeno il Padre.
(1Gio 2:23)
-- o --

Ma coloro che fingono di essere cristiani o adorano idoli cattolici o hanno vescovi gay come i protestanti. Sono frutti cattivi di alberi cattivi che non possono fare frutti buoni. I loro dei sono idoli, le loro preghiere vanno a vuoto e la loro benedizione diventa una maledizione.
(Mat 7:16-18)



La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.

La Trinità biblica e alcune altre specificità della fede cristiana biblica.


A differenza di tutte le altre religioni di questo mondo, il cristianesimo biblico non è una religione. È una relazione. Un rapporto o una connessione con Dio, in quanto nostro Padre nei cieli. Ecco perché anche il nostro Signore Gesù Cristo ci ha detto:

Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli.

Mat 23,9 Non chiamate nessuno sulla terra vostro padre, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è nei cieli. Mat 23,9;

Perciò, nel cristianesimo biblico non chiamiamo nessuno sulla terra nostro Padre, ma l’unico e solo Onnipotente Dio nei cieli è nostro Padre. Infatti, Dio non ha creato solo noi, ma con Adamo e Eva, i nostri genitori arcaici, tutti gli esseri umani, ed è quindi il padre di tutti noi. Eppure questo è ciò che pochissimi vogliono sapere.

Nel cristianesimo biblico la connessione con il nostro Padre nei cieli è completamente diversa rispetto all’adorazione di idoli nelle religioni secolari. Come ci dice il Figlio di Dio, la comunicazione tra Dio e i suoi figli è esclusivamente di natura spirituale:

Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità.

Giov 4,23 Ma l’ora viene, anzi è già venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; poiché il Padre cerca tali adoratori. 4,24 Dio è Spirito; e quelli che l’adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità». Giov 4,23-24;

E come ci conferma anche Paolo nella prima lettera ai Corinzi, lo Spirito di Dio dimora in noi, se siamo figli di Dio.

Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?

1Cor 3,16 Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 3,17 Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi. 1Cor 3,16-17;

Così questa è una connessione molto simile a quella, che anche il Figlio di Dio ebbe con il Padre durante la Sua missione sulla terra:

Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me?

Giov 14,10 Non credi tu che io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. 14,11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se no, credete a causa di quelle opere stesse. Giov 14,10-11;

Infine il Signore Gesù stesso ci spiega anche, che chi Lo ama si riconoscerà dal fatto, che osserverà la Parola del Suo Signore. E perciò il Padre lo amerà ed entrambi, Padre e Figlio, verranno da lui e dimoreranno presso di lui.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui.

Giov 14,22 Giuda (non l’Iscariota) gli domandò: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?» 14,23 Gesù gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo da lui e dimoreremo presso di lui. 14,24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non è mia, ma è del Padre che mi ha mandato.
14,25 Vi ho detto queste cose, stando ancora con voi; 14,26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che vi ho detto. Giov 14,22-26;

Quindi riassumiamo: Paolo ci dice sopra in 1Cor 3,16, che lo Spirito Santo dimora presso di noi, se siamo figli di Dio. Qui sopra in Giov 14,23 il Signore Gesù ci dice, che Padre e Figlio verranno da noi e dimoreranno presso di noi, se amiamo il Figlio.

Così nel nostro spirito abbiamo unito Padre, Figlio e Spirito Santo!
C’è ancora chi dubita, che questi tre esseri spirituali possano essere riuniti anche al di fuori dell’uomo in un uno Spirito, lo Spirito di Dio, come "Trinità"?


È quindi evidente che è nella natura degli esseri spirituali incorporarsi sia nello spirito di un essere umano che in altri esseri spirituali. Nella loro forma spirituale sono immateriali e possono fondersi l’uno nell’altro, come quando si versa sul livello materiale un bicchiere d’acqua in un altro e i due liquidi diventano un’unica cosa (Trinità).

E ora Paolo in 1Cor 3,16, di cui sopra ci scrive, non solo che lo Spirito Santo dimora presso i figli di Dio, ci dice anche, che noi siamo il tempio di Dio. Cioè, come Dio dimorava nel Santo dei Santi del tempio di Gerusalemme con gli israeliti, da allora Dio dimora di nuovo in un tempio.

Solo che questo nuovo tempio non è un edificio fatto con le mani. Piuttosto, ogni singolo credente cristiano, che ama il Suo Signore e osserva la Sua Parola è il tempio di Dio, nel cui "Santo dei Santi", vale a dire nello spirito di questa persona, prende dimora la Trinità.

L’Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d’uomo.

Atti 7,48 L’Altissimo però non abita in edifici fatti da mano d’uomo, come dice il profeta(Isaia 66:1-2): 7,49 "Il cielo è il mio trono, e la terra lo sgabello dei miei piedi. Quale casa mi costruirete, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo? 7,50 Non ha la mia mano creato tutte queste cose?" Atti 7,48-50;

Dunque, nella fede cristiana biblica non esistono riti, liturgie, "messe", sacerdoti, vescovi, cardinali, papi, etc. I credenti cristiani biblici stessi sono il tempio di Dio e nel loro spirito hanno una connessione immediata e diretta con il loro Padre Celeste.

Proprio per questa ragione il cristianesimo biblico non conosce neanche le "case di Dio", come le chiese, le cattedrali, i duomi, le moschee e i templi delle religioni di questo mondo. Perché l’unico e solo Dio non abita nelle case di culto, che sono fatte con le mani. Come figli di Dio, noi stessi siamo il tempio in cui Dio prende dimora nel "Santo dei Santi" – nel nostro spirito.

Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto: "Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo."

2Cor 6,14 Non lasciatevi legare al giogo estraneo degli infedeli. Quale rapporto infatti ci può essere tra la giustizia e l’iniquità, o quale unione tra la luce e le tenebre? 6,15 Quale intesa tra Cristo e Beliar, o quale collaborazione tra un fedele e un infedele? 6,16Quale accordo tra il tempio di Dio e gli idoli?

Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente, come Dio stesso ha detto:
"Abiterò in mezzo a loro e con loro camminerò e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo." 6,17 Perciò uscite di mezzo a loro e separatevi, dice il Signore, non toccate nulla d’impuro. "E io vi accoglierò, 6,18 e sarò per voi come un padre, e voi mi sarete come figli e figlie", dice il Signore onnipotente. 2Cor 6,14-18;

Ed è anche questo spirito dei figli di Dio che vivrà dopo la risurrezione come un essere spirituale nella dimensione eterna con il nostro Padre nei cieli, avendo percorso la strada che nostro Signore Gesù Cristo ha già percorso prima di noi come primizia (1Cor 15,20-28).

Quando un figlio o una figlia di Dio vuole parlare con suo Padre nei cieli, entra nella sua cameretta, chiude
la porta e per prima cosa chiede il perdono dei suoi peccati nel nome del sacrificio di redenzione del suo Signore Gesù Cristo. E allora si libera la via per ogni ringraziamento e giubilo, petizione e pianto, e qualsiasi altra cosa che un figlio di Dio deve comunicare al suo Padre celeste.

Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto.

Mat 6,5 «Quando pregate, non siate come gli ipocriti; poiché essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze (o al "Muro del pianto"!/FH) per essere visti dagli uomini. Io vi dico in verità che questo è il premio che ne hanno. 6,6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. 6,7 Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. 6,8 Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Mat 6,5-8;



L’aggiudicazione

Anche i santi saranno insieme a giudicare.

Come vediamo più giù, in 1Cor 6,2-3 il Signore non giudica da solo. Come il Padre ha dato a lui di giudicare, anche egli delega una parte del Giudizio. Sono i santi che giudicheranno insieme a lui. Quegli uomini che durante la loro vita furono derisi, ridicolizzati, tormentati e uccisi dagli altri a causa della loro fede, Questi santi allora giudicheranno i risuscitati e pronunceranno la sentenza su di loro.

Sembra che ciascuno dei santi giudicherà il suo popolo. Lo riconosciamo anche dal fatto, che il Signore dice agli apostoli – che erano appunto Giudei – che essi giudicheranno il loro popolo, gli Israeliti. Essi, come anche il Signore è seduto sul suo trono, siederanno su troni. Saranno seduti su dodici troni e giudicheranno i risuscitati delle dodici tribù di Israele.

Non sapete che i santi giudicheranno il mondo?

1Cor 6,2 Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? Se dunque il mondo è giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare delle cose minime? 6,3 Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più possiamo giudicare le cose di questa vita! 1Cor 6, 2- 3;

Gli apostoli siedono su dodici troni e giudicano le dodici tribù di Israele.

Mat 19,28 E Gesù disse loro: »Io vi dico in verità che nella nuova nascita, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, anche voi, che mi avete seguito, sarete seduti su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. 19,29 E chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto, ed erediterà la vita eterna. 19,30 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi.» Mat 19,28-30;

Nel mio regno siederete su troni a giudicare le dodici tribù di Israele.

Luca 22,28 Or voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove; 22,29 e io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me, 22,30 affinché mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate su troni per giudicare le dodici tribù d’Israele. Luca 22,28-30;

Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono.

Apoc 3,21; Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch’io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono. Apoc 3,21;

Il Signore viene con i suoi santi, per tenere Giudizio e punire tutti i peccatori.

Giuda 1,14 Anche per costoro profetizzò Enoc, settimo dopo Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore è venuto con le sue sante miriadi 1,15 per giudicare tutti; per convincere tutti gli empi di tutte le opere di empietà da loro commesse e di tutti gli insulti che gli empi peccatori hanno pronunciati contro di lui». Giuda 1,14-15;

Quando il nostro Signore Gesù verrà con tutti i suoi santi

1Tess 3,12 e quanto a voi, il Signore vi faccia crescere e abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi, 3,13 per rendere i vostri cuori saldi, irreprensibili in santità davanti a Dio nostro Padre, quando il nostro Signore Gesù verrà con tutti i suoi santi. 1Tess 3,12-13;

Il popolo di Ninive condannerà questa generazione nel Giudizio Universale.

Mat 12,41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c’è uno più grande di Giona.

12,42 La regina del mezzogiorno risusciterà nel giudizio con questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c’è uno più grande di Salomone. Mat 12,41-42;

(Vedi anche discorso 72: "Chi sono i ventiquattro anziani nell’Apocalisse di Giovanni?")


I libri delle opere.

Secondo Apoc 20,11 il "Grande Trono bianco" è quindi il "Trono della Gloria" del Figlio dell’uomo, davanti al quale saranno giudicati i morti. Colui che siede su questo trono è il Signore Gesù, come abbiamo potuto constatare senza ombra di dubbio nei versi della Scrittura più sopra.

E qui in Apoc 20,12 dice ancora, che furono aperti "libri". Questi libri sono interpretati da alcuni (per es. dai Testimoni di Geova), come "nuovi comandamenti di Dio". Si pensa che le persone riceveranno da lì nuove "istruzioni". Questa interpretazione è di fatto sorprendente, perché subito dopo, nel versetto di Apoc 20,13, arriva una spiegazione del contenuto di questi "libri". Sono i "libri delle opere".

Essi furono giudicati in base a quanto era scritto nei libri, secondo le loro opere.

Apoc 20,11 Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu più trovato posto per loro. 20,12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che è il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri, secondo le loro opere. 20,13 E il mare restituì i morti che erano in esso, la morte e l’Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Apoc 20,11-13;


E quindi i morti sono prima giudicati in base al contenuto di questi libri delle opere. Questo è però – come nel frattempo sappiamo – non ancora il verdetto finale. Non si parla ancora dello stagno di fuoco o della seconda morte. Qui, molti dei risorti possono forse pensare di essere orgogliosi a motivo delle loro "montagne di opere".

Anche se tra l’altro c’è l’avviso che è stato aperto anche il libro della vita, sappiamo da altre Scritture che il libro della vita, o come viene anche chiamato, il libro dell’Agnello, contiene solo nomi. Là dentro sono "iscritti" tutti coloro che hanno il "fondamento", che è Gesù Cristo. In esso sono quindi registrati i nomi di tutti coloro che durante la loro vita hanno accettato di credere in Gesù come il Figlio di Dio e Redentore del genere umano.

Questo passaggio delle Scritture è particolarmente interessante perché ci mostra in parte la sistematica di tale Giudizio. Anche se potesse sembrare più facile, pronunciare subito i nomi dal Libro della Vita per chiamare i salvati e spedire gli altri nel fuoco eterno, a motivo di giustizia, vengono prima aperti i libri delle opere e fatta una valutazione dei risuscitati a seconda delle annotazioni contenute.

Il Signore viene con il suo premio per rendere ad ognuno secondo le sue opere.

Apoc 22,12 Ecco, io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto. Apoc 22,12;

Poi egli renderà a ciascuno secondo il suo operato.

Mat 16,27 Perché il Figlio dell’uomo verrà nella gloria del Padre suo con i suoi angeli; e allora egli renderà a ciascuno secondo il suo operato. Mat 16,27;

Nel Giorno del giusto giudizio di Dio, egli renderà a ciascuno secondo le sue opere.

Rom 2,5 Ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d’ira, per il Giorno dell’ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio, 2,6 che renderà a ciascuno secondo le sue opere: 2,7 la vita eterna a coloro che cercano gloria, onore e immortalità, perseverando nelle opere di bene; 2,8 a coloro invece che contendono e non ubbidiscono alla verità, ma ubbidiscono all’ingiustizia, spetta indignazione ed ira. 2,9 Tribolazione e angoscia spetta ad ogni anima d’uomo che fa il male, del Giudeo prima e poi del Greco; 2,10 ma gloria, onore e pace a chiunque fa il bene, al Giudeo prima e poi al Greco. Rom 2, 5-10;

Allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.

1Cor 4,5 Perciò non giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il quale metterà in luce le cose occulte delle tenebre e manifesterà i consigli dei cuori; e allora ciascuno avrà la sua lode da Dio. 1Cor 4, 5;

DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male.

Ecc 12,13 Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: «Temi DIO e osserva i suoi comandamenti, perché questo è il tutto dell’uomo». 12,14 Poiché DIO farà venire in giudizio ogni opera, anche tutto ciò che è nascosto, sia bene o male. Ecc 12,13-14;


La valutazione di queste opere, tuttavia, non è soggetto a criteri quantitativi. Ciò che conta non è quanto è stato fatto, ma per quale motivazione è stata fatta. Ma, come devono essere misurate queste cose? A noi umani spesso non riesce neppure di riconoscere i motivi chiari delle nostre stesse azioni.

Nella dimensione spirituale di Dio, questo però non è un problema. Ogni singolo atto di ogni individuo apparirà il Giorno del Giudizio davanti a Lui, con il loro contenuto spirituale – cioè la ragione causale per cui è stato fatto. Poi un fuoco spirituale attraverserà tutte queste azioni, e brucerà le opere che non avevano per base la fede nel Signore Gesù.

Ma anche quelle opere che si basano sul fondamento della fede nel Signore, non potranno tutte resistere a questo fuoco. Paolo ci spiega questo in 1Corinzi 3,11-15:

Il Giorno del Giudizio la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco.

1Cor 3,11 perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo. 3,12 Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, 3,13 l’opera di ciascuno sarà manifestata, perché il Giorno la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco, e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno.

3,14 Se l’opera che uno ha edificato sul fondamento resiste, egli ne riceverà una ricompensa, 3,15 ma se la sua opera è arsa, egli ne subirà la perdita, nondimeno sarà salvato, ma come attraverso il fuoco. 1Cor  3,11-15;


Se guardiamo le dichiarazioni di cui sopra, in Apoc 20,11-13, sembra che in questa fase, non sia avvenuta alcuna separazione evidente tra gl’ingiusti e i giusti. Tutte le opere, di tutti i risuscitati – indipendentemente dal fatto che fossero credenti o no – saranno sottoposte a una prova e assegnate a loro. Come apprendiamo qui in 1Cor 3,14, questo può portare a situazioni strane.

Paolo scrive qui, alla Chiesa di Corinto, quindi a credenti. E sottolinea, anche 3 versetti prima, il fatto che egli parla a quelli che hanno il "fondamento", che è stato posto – e "posto" proprio da lui, Paolo. E questo fondamento è Gesù Cristo. Egli intende quindi i fedeli, o per parlare con Apoc 20,12, coloro che sono iscritti nel Libro della Vita. Sono quindi persone che sono in ogni caso salvate e che entreranno nella vita eterna. E ora Paolo scrive che tra questi credenti ce ne saranno alcuni le cui opere bruceranno tutte. Le loro opere erano di legno, fieno o di paglia, e sono quindi andate in fiamme. E stanno ora lì a mani vuote.

E si può anche presumere che questa situazione abbia il suo equivalente tra gli increduli. Anche le loro opere saranno prima provate. E se seguiamo l’approccio di Paolo, possono esserci viceversa, anche persone che hanno da vantare montagne di opere. Nella loro vita hanno, senza proprio tornaconto, aiutato altri con tutte le loro forze, e dato loro supporto. Però non per amore di Gesù, ma perché avevano una attitudine sociale, o perché si volevano fare un nome come benefattore. Sì, possono forse avere sacrificato il loro intero patrimonio e trascorso tutta la loro vita ad aiutare i poveri e i bisognosi. Ma nel far questo, a Gesù, non hanno mai pensato. La fede in lui è loro mancata.

Chi fa l’elemosina davanti agli uomini, non ha alcuna ricompensa presso il Padre nei cieli.

Mat 6,1 «Guardatevi dal fare la vostra elemosina davanti agli uomini, per essere da loro ammirati; altrimenti voi non ne avrete ricompensa presso il Padre vostro, che è nei cieli. 6,2 Quando dunque fai l’elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini; in verità vi dico, che essi hanno già ricevuto il loro premio. 6,3 Anzi quando tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra quello che fa la destra, 6,4 affinché la tua elemosina si faccia in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa palesemente. Mat 6, 1- 4;


Il Libro della Vita.

Poi segue l’affermazione: "e un altro libro fu aperto". Questo è il Libro della Vita, detto anche il Libro dell’Agnello. E ora si controlla chi si trova iscritto in questo Libro della Vita. I nomi di coloro ivi trovati, quelli possono entrare dal Padre e dal Figlio, nella vita eterna. E anche se non ci sarà quasi nessun credente che non sia già stato trovato nei libri delle opere con le loro azioni, se ne troveranno alcuni – come abbiamo visto sopra – che non avranno da dimostrare altro che la loro fede.

Ma esaminando il Libro della Vita è evidente che i nomi di queste persone sono iscritti nel Libro. E anche se le loro opere sono tutte bruciate, anche se in tutta la loro vita, non hanno compiuto una singola opera, originata dalla loro fede, ma una cosa l’hanno fatta: hanno creduto nel Figlio di Dio, in Gesù Cristo come loro Salvatore e Redentore. Questi dovranno – come dice Paolo - "subire danno", saranno però comunque salvati "come attraverso il fuoco".

Qui riconosciamo chiaramente i due criteri con cui saremo valutati nel Giudizio.

1. Se nella nostra vita abbiamo accettato la fede in Gesù Cristo come nostro Salvatore

2. se le nostre azioni – le nostre opere – sono basate su questa, nostra fede.


E se ora esaminiamo noi stessi, quante e quali delle nostre azioni quotidiane vengono fatte in memoria di nostro Signore, non saranno probabilmente molti, che possono essere soddisfatti del risultato.

Agli altri risuscitati però, i cui nomi non sono nel Libro, non sarà fatta nessuna pietà. Il periodo della grazia è passato. Nella loro vita avevano innumerevoli opportunità di accettare questa grazia. Avevano sempre qualcosa "di meglio" da fare. E’ stato il loro libero arbitrio di rinunciare a questa offerta di Grazia. Patiranno la dannazione eterna, separati da Dio e dal suo amore.

Chi non fù trovato nel Libro della Vita, fu gettato nello stagno di fuoco.

Apoc 20,13 Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l’Ades restituirono i loro morti; ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. 20,14 Poi la morte e l’Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa è la morte seconda, cioè lo stagno di fuoco. 20,15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. Apoc 20,13-15;


Anche se questa conseguenza ad uno sguardo superficiale può sembrare molto dura, ci si rende ben presto conto della imperdonabile superficialità, della stupidità o cattiveria di queste persone, se noi paragonano la condizione che sarebbero stata necessaria per evitare la dannazione eterna.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna.

Giov 3,34 Perché colui che Dio ha mandato dice le parole di Dio; Dio infatti non dà lo Spirito con misura. 3,35 Il Padre ama il Figlio, e gli ha dato ogni cosa in mano. 3,36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna, chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui». Giov 3,34-36;


Non è quindi una pretesa incomprensibile, non uno sforzo ingiustificato, né una richiesta irragionevole, l’aspettativa rivolta a queste persone. E’ sola ed unicamente "la fede nel Figlio", che viene richiesta come requisito indispensabile per la vita eterna. Questo non richiede ricchezza, o intelligenza, nessun dono speciale di intelletto o di abilità. Non è neanche richiesta una razza particolare, o istruzione, o posizione. Abbisogna solo di semplicità di cuore per credere ciò che il Signore ci ha lasciato.


Chi riconoscerà Il Figlio dell’uomo, egli riconoscerà loro davanti al Padre.

Chiunque mi riconoscerà, anch’io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli.

Mat 10,32 Chi dunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io riconoscerò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. 10,33 Ma chiunque mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io rinnegherò lui davanti al Padre mio che è nei cieli. Mat 10,32-33;

Ma chi si vergogna di me, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui.

Mar 8,38 Perché se uno si sarà vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui quando verrà nella gloria del Padre suo con i santi angeli. Mar 8,38;


Il Giorno del raccolto.

Qui siamo al "Giorno del Raccolto". Mentre il raccolto del grano (dei giusti), sotto in Apoc 14,14-16, è fatto personalmente dal Figlio dell’uomo con una falce, è l’angelo con il potere sul fuoco, che comanda di tagliare con un falce affilata, l’uva (gli empi) dalla vigna della terra e di gettarli nel tino dell’ira di Dio. E se antecedentemente al Millennio, vengono prima raccolti gli eletti, e dopo gli empi restanti vengono rilasciati nelle catastrofi del Giorno del Signore, dopo il raccolto (la risurrezione di tutte le persone), gli angeli fanno al contrario, dividono prima la zizzania (i maligni) per gettarla nella fornace ardente, separandola dal grano (dai giusti). I giusti entreranno poi nel Regno eterno del Padre, la Gerusalemme celeste.

Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla.

Mat 13,24 Egli propose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un uomo che aveva seminato buon seme nel suo campo. 13,25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e seminò le zizzanie in mezzo al grano e se ne andò. 13,26 Quando l’erba germogliò ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. 13,27 E i servi del padrone di casa vennero a dirgli: "Signore, non avevi seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c’è della zizzania?" 13,28 Egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo". I servi gli dissero: "Vuoi che andiamo a coglierla?"

13,29 Ma egli rispose: "No, affinché, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insieme con esse il grano.

13,30 Lasciate che tutti e due crescano insieme fino alla mietitura; e, al tempo della mietitura, dirò ai mietitori: "Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio". Mat 13,24-30;

La mietitura è la Fine del Mondo. I mietitori sono gli angeli.

Mat 13,36 Allora Gesù, licenziate le folle, se ne ritornò a casa e i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: »Spiegaci la parabola delle zizzanie nel campo«. 13,37 Ed egli, rispondendo disse loro: »Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.

13,38 Il campo è il mondo, il buon seme sono i figli del regno, e la zizzania sono i figli del maligno, 13,39 e il nemico che l’ha seminata è il diavolo, mentre la mietitura è la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. 13,40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, cosí avverrà alla fine del mondo.

13,41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d’iniquità, 13,42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lì sarà pianto e stridor di denti. 13,43 Allora i giusti risplenderanno come Il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire, oda!«. Mat  13,36-43;

Alla Fine del Mondo gli angeli separeranno i malvagi dai giusti.

Mat 13,47 Il regno dei cieli è pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose. 13,48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e, postisi a sedere, raccolgono ciò che è buono nelle ceste, mentre gettano via quello non buono.

13,49 Cosí avverrà alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti 13,50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lí sarà pianto e stridor di denti. 13,51 Gesù disse loro: »Avete capito tutte queste cose?«. Essi gli dissero: »Sì Signore«. 13,52 Ed egli disse loro: »Perciò ogni scriba, ammaestrato per il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che trae fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie«. Mat 13,47-52;

L’ora di mietere è giunta, perché il raccolto della terra è più che maturo.

Apoc 14,14 Poi vidi una nuvola bianca, ed ecco sulla nuvola stava seduto uno simile a un Figlio d’uomo, il quale aveva sul capo una corona d’oro e in mano una falce tagliente. 14,15 Un altro angelo uscí dal tempio gridando a gran voce a colui che sedeva sulla nuvola: »Metti mano alla tua falce e mieti, poiché l’ora di mietere è venuta e perché la messe della terra è matura«. 14,16 Allora colui che sedeva sulla nuvola lanciò la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta.

14,17 Poi un altro angelo uscí dal tempio, che è nel cielo, avendo anch’egli una falce tagliente. 14,18 E un altro angelo, che aveva potestà sul fuoco, uscí dall’altare e gridò a gran voce a quello che aveva la falce tagliente, dicendo: »Metti in azione la tua falce tagliente e vendemmia i grappoli della vigna della terra, poiché le sue uve sono mature«. 14,19 Allora l’angelo lanciò la sua falce sulla terra e vendemmiò la vigna della terra e gettò l’uva nel gran tino dell’ira di Dio. 14,20 Il tino fu pigiato fuori della città e dal tino uscí tanto sangue, che giungeva sino alle briglie dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi. Apoc 14,14-20;


I testi di cui sopra mostrano molto chiaramente quello che molti non vogliono vedere, e cioè che questo evento avverrà alla fine del Millennio - quindi alla Fine del Mondo – e non prima del Regno Millenario. Sopra, in Mat 13,39 si afferma esplicitamente: "La mietitura è la fine del mondo. I mietitori sono gli angeli".

(Vedi anche tabella 12: "La Gerusalemme terrena e quella celeste.")


Inoltre, si dice in

Mat 13,41 Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d’iniquità. Mat 13,41;


Questo Regno è il Regno del Millennio e il Sovrano in questo Regno sarà il Signore Gesù. Perciò il Signore qui dice, "dal suo Regno", mentre due versi dopo, quando parla del residuo dei credenti, che poi confluirà nel Regno eterno nella Nuova Creazione, nella Gerusalemme celeste, parla del "Regno del Padre loro":

Mat 13,43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire, oda!«. Mt 13,43;


Allora per confutare anche questa tesi, che sostiene, che alla Prima Risurrezione, all’inizio del millennio, non risusciteranno solo i martiri, ma tutti i giusti, e alla fine del mondo, nella Risurrezione Generale, solo i malvagi, abbiamo in Mat 13,49 una dichiarazione inequivocabile: "così avverrà alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti". Come il testo già dice, qui siamo alla fine del mondo, al Giudizio Universale. E se in questo momento non ci fosse più nessun giusto, non ci sarebbe più bisogno di effettuare alcuna separazione.

(Vedi anche discorso 02: "Gerusalemme terrestre e Gerusalemme celeste.")


Gli ingiusti andranno alla pena eterna.

Andranno, questi alla pena eterna, e i giusti alla vita eterna.

Mat 25,41 Allora egli dirà ancora a coloro che saranno a sinistra: »Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che è stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. 25,42 Poiché ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere 25,43 fui forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi visitaste".

25,44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: »Signore, quando ti abbiamo visto affamato, o assetato, o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e non ti abbiamo soccorso?«. 25,45 Allora egli risponderà loro dicendo: »in verità vi dico: tutte le volte che non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me 25,46 E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna«. Mat 25,41-46;

Gli ingiusti non erediteranno il Regno di Dio.

1Cor 6,9 Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, 6,10 né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio. 1Cor 6, 9-10;

Gli empi non reggeranno in Giudizio.

Salmi 1,1 Beato l’uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; 1,2 ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, e su quella legge medita giorno e notte. 1,3 Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà.

1,4 Non così gli empi, anzi sono come pula che il vento disperde.

1,5 Perciò gli empi non reggeranno davanti al giudizio, né i peccatori nell’assemblea dei giusti. 1,6 Poiché il SIGNORE conosce la via dei giusti, ma la via degli empi conduce alla rovina. Salmi 1, 1- 6;

Colui che disprezza il Figlio, la Sua parola lo giudicherà nell’Ultimo Giorno.

Giov 12,48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sarà quella che lo giudicherà nell’ultimo Giorno. 12,49 Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato ciò che io devo dire ed annunziare. 12,50 Ed io so che il suo comandamento è vita eterna; le cose dunque che io dico le dico cosí come il Padre me le ha dette«. Giov 12,48-50;

Chi non ubbidisce al Figlio, su di lui dimora l’ira di Dio.

Giov 3,34 Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perché Dio non gli dà lo Spirito con misura. 3,35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. 3,36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio dimora su di lui«. Giov 3,34-36;

Chi non ha il Figlio di Dio non ha la vita.

1Gio 5,11 E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita è nel suo Figlio. 5,12 Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. 1Gio 5,11-12;

Chi non è nel libro della vita è gettato nello stagno di fuoco.

Apoc 20,15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. Apoc 20,15;

Gli increduli, gli idolatri e tutti i bugiardi sono gettati nello stagno di fuoco.

Apoc 21,7 Chi vince erediterà tutte le cose, e io sarò per lui Dio ed egli sarà per me figlio. 21,8 Ma per i codardi, gl’increduli, gl’immondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che è la morte seconda«. Apoc 21, 7- 8;


I figli del Regno saranno gettati nelle tenebre.

Anche i "figli del Regno", quindi gli Israeliti, a cui originariamente era promesso il Regno, ma che hanno rifiutato il Messia, quando è venuto in questo mondo e che ancora oggi rifiutano, hanno con ciò annullato la promessa per loro e non entreranno nella vita eterna. Esclusi da questi è quel "residuo", che si convertirà al Ritorno del Signore, e che formerà la nuova Israele, nel Millennio.

Il regno di Dio vi sarà tolto e dato a un altro popolo.

Mat 21,42 Gesù disse loro: »Non avete mai letto nelle Scritture: »La pietra che gli edificatori hanno rigettata è divenuta la testata d’angolo. Questa è opera del Signore, ed è meravigliosa agli occhi nostri«?

21,43 Perciò io vi dico che il regno di Dio vi sarà tolto e sarà dato a una gente che lo farà fruttificare. 21,44 E chi cadrà su questa pietra sarà sfracellato; e colui sul quale essa cadrà sarà stritolato«. Mat 21,42-44;

I figli del Regno saranno gettati nelle tenebre.

Mat 8,11 Or io vi dico, che molti verranno da levante e da ponente e sederanno a tavola con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe, nel regno dei cieli. 8,12 Ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Lí sarà il pianto e lo stridor di denti«. Mat 8,11-12;

Ci sono ultimi che saranno primi, e primi che saranno ultimi.

Luca 13,25 Una volta che il padrone di casa si è alzato ed ha chiuso la porta, voi allora, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta dicendo: Signore, Signore, aprici ma egli, rispondendo, vi dirà: »Io non so da dove venite«. 13,26 Allora comincerete a dire: »Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze«. 13,27 Ma egli dirà: »Io vi dico che non so da dove venite, via da me voi tutti operatori d’iniquità.

13,28 Lí sarà pianto e stridor di denti, quando vedrete Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, mentre voi ne sarete cacciati fuori. 13,29 Ne verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno, e sederanno a tavola nel regno di Dio. 13,30 Ed ecco, vi sono alcuni fra gli ultimi che saranno i primi, e alcuni fra i primi che saranno gli ultimi«. Luca 13,25-30;

Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi saranno primi.

Mat 19,29 E chiunque ha lasciato casa, fratelli, sorelle, padre, madre, moglie, figli o campi per amore del mio nome, ne riceverà il centuplo ed erediterà la vita eterna. 19,30 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi saranno primi«. Mat 19,29-30;


Compianto su Sion.

Compianto su Sion.

Sion, tu gioia e sposa di Dio (Isa 62:5), cosa hai fatto di te stessa? Hai tradito il tuo sposo (Os 2:16-20), fatto uccidere suo figlio, che egli aveva inviato per la tua salvazione (Mat 26:63-68) e dunque spezzato il suo patto (Ger 31:31-33). Ora Dio ha sciolto il patto con te e ti ha abbandonata ai tuoi peccati. Il tempio è annientato, l’altare sacrificale distrutto. Là dove tu ogni giorno hai ottenuto il perdono e la grazia del tuo Dio (Es 29:38-39), non è rimasta alcuna pietra su pietra (Mat 24:1-2). Da allora muoiono tutti i tuoi figli e le tue figlie nei loro peccati (Giov 8:24) e vanno alla dannazione.
Cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?

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I tuoi figli sono stati chiamati, ma essi non hanno risposto. Essi non vogliono ammettere di essere abbandonati (Mat 23:27) e senza Dio (1Gio 2:23; Giov 15:23). Essi non vogliono convertirsi (Os 3:4-5; Mat 23:37-38) e fare penitenza, affinché il loro Dio abbia pietà di loro e nella sua grazia li perdoni (Gal 5:4), quando essi gridano al Figlio: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!" (Mat 23:38-39). Invece essi si sono fatti nuovi comandamenti secondo i loro propri desideri (Ger 8:7-8; 1Re 9:6-8) e pensano così di potere servire Dio. Ma il loro Dio non li ascolta più (Isa 1:15).
Cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?

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Chi mai ha sentito qualcosa di simile: Israele, il popolo eletto da Dio ha rifiutato il suo Dio (Ezech 5:5-8). Essi non ascoltano più le sue parole, ma fanno affidamento sulla loro forza e sulla loro comprensione. Non vogliono aspettare che il loro Dio li porti fuori da tutto il mondo, li conduca nel loro paese, ma essi si sono essi stessi riuniti da soli. Essi si sono impossessati del paese con la guerra e l’assassinio – di quel paese che il loro Dio senza guerra, né arco, né spada voleva di nuovo affidare loro (Os 1:7; Mi 2:12-13). E così di nuovo essi si sono costruiti un vitello d’oro e vi danzano intorno come ai vecchi tempi sul monte Oreb.
Cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?

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E il peggio deve ancora venire. Essi non hanno accolto il figlio, che è venuto nel nome di Dio, suo Padre. E allora essi accoglieranno un altro, che verrà in suo stesso nome (Giov 5:41-43). Egli porterà loro forza ed influenza ed li allontanerà completamente dal loro Dio e li condurrà in errore. Questo tentatore riedificherà il tempio e vi si insedierà (2Tess 2:3-4). Egli si spaccerà per Dio ed essi lo adoreranno come loro Messia (Apoc 2:9; Mat 23:34; La persecuzione dei cristiani).
Questo fu già profetizzato loro da Mosè:
Deut 31,29 Infatti io so che, dopo la mia morte, voi certamente vi corromperete e lascerete la via che vi ho prescritta; e la sventura vi colpirà nei giorni che verranno, perché avrete fatto ciò che è male agli occhi del SIGNORE, provocando la sua irritazione con l’opera delle vostre mani». Deut 31:29.

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E così alla fine tu dovrai essere di nuovo disperso e avverrà come è scritto:

Deut 28,62 Voi rimarrete soltanto in pochi, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perché non avrai ubbidito alla voce del SIGNORE tuo Dio. 28,63 Avverrà che come il SIGNORE prendeva piacere a farvi del bene e moltiplicarvi, così il SIGNORE prenderà piacere a farvi perire e a distruggervi; sarete strappati dal paese del quale vai a prendere possesso. .

28,64 Il SIGNORE ti disperderà fra tutti i popoli, da una estremità della terra fino all’altra; e là servirai altri dèi, che né tu né i tuoi padri avete mai conosciuto: il legno e la pietra. 28,65 Fra quelle nazioni non avrai riposo e non vi sarà luogo dove i tuoi piedi possano fermarsi; là il SIGNORE ti darà un cuore tremante, degli occhi che si spengono e un’anima languente. 28,66 La tua vita ti starà davanti come sospesa; tremerai notte e giorno e non sarai sicuro della tua esistenza. 28,67 La mattina dirai: "Fosse pur sera!", e la sera dirai: "Fosse pur mattina!", a causa dello spavento che ti riempirà il cuore e a causa delle cose che vedrai con i tuoi occhi.

28,68 Il SIGNORE ti farà tornare in Egitto su delle navi, ripercorrendo la via della quale ti avevo detto: "Non la rivedrai più!"; là vi offrirete in vendita ai vostri nemici come schiavi e come schiave, ma mancherà il compratore!» Deut 28:62-68; *)

Ma che cosa hai fatto di te stessa, figlia di Sion?


*)Incredibile?? Esattamente come oggi i siriani fuggono dal loro paese distrutto in Germania per cercarvi lavoro, così negli Ultimi Tempi gli israeliani fuggirono dalla desolata Israele (Isa 49:19) in Egitto, per offrirsi come lavoratori.




Israele alla luce della Bibbia.



Secondo l’Antico Testamento


Dio non ha più alcuna compassione per la casa d’Israele (Os 1:6). Loro non sono più il suo popolo (Os 1:9). Il Signore salverà solo la casa di Giuda. Non con la guerra, però, ma con il suo Spirito (Os 1:7). Soltanto nel Millennio, quando il Figlio di Dio avrà assunto il suo dominio millenario sulla terra  (Os 2:1,20; Ez 34:25; Is 2:4), il Signore li riconoscerà di nuovo come il suo popolo (Os 2:25; Ger 31:27-28).

Secondo il Nuovo Testamento


È la volontà di Dio che noi prestiamo ascolto a suo Figlio (Mat 17:5). Questo Figlio di Dio ci ha detto che ogni essere umano che lo rifiuta, rifiuta anche Dio (1Gio 2:23;  Luca 10:16; Giov 5:22-23, 15:23). Il popolo d’Israele di oggi nega il Figlio di Dio e lo offende come truffatore e bestemmiatore. Attraverso questa negazione del Figlio, Israele ha rifiutato anche il Padre ed è dunque un popolo senza-Dio ( Giov 8:24).

Gli "amici di Israele" nelle comunità cristiane vendono dunque il loro diritto di primogenitura come discepoli di Cristo contro il piatto di lenticchie di un complice di atei truffatori. – Per Israele non vi è alcuna conversione spirituale al loro Dio, né alcun ritorno nel loro paese voluto da Dio, a meno che essi non si convertano a Gesù Cristo!! (Mat 23:38-39; Gal 5:4).


(Vedi anche Discorso 96: "Perché credere?")


I giusti entreranno nella vita eterna.

Chi riconosce il Padre e il Figlio ha la vita eterna.

Giov 17,1 Queste cose disse Gesù, poi alzò gli occhi al cielo e disse: »Padre, l’ora è venuta; glorifica il Figlio tuo, affinché anche il Figlio glorifichi te, 17,2 poiché tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinché egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. 17,3 Or questa è la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesù Cristo che tu hai mandato. Giov 17, 1 – 3;

Che rinuncia per amore di Gesù, ha nel mondo a venire la vita eterna.

Mar 10,29 Allora Gesù, rispondendo, disse: »Io vi dico in verità che non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell’evangelo, 10,30 che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna.« Mar 10,29-30;

Chi ha rinunciato per il regno di Dio, ha la vita eterna.

Luca 18:28 Poi Pietro disse: »Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito«. 18,29 Ed egli disse loro: »In verità vi dico che non c’è nessuno che abbia lasciato casa o genitori o fratelli o moglie o figli, per il regno di Dio, 18,30 che non ne riceva molte volte tanto in questo tempo, e nell’età a venire la vita eterna«. Luca 18,28-30;

Ama Dio e il prossimo tuo, così entrerai nella vita eterna.

Luca 10,25 Allora ecco, un certo dottore della legge si levò per metterlo alla prova e disse: »Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?«. 10,26 Ed egli disse: »Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?«. 10,27 E quegli, rispondendo, disse: »Ama a il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso«. (Deut 6,5; Lev 19,18) 10,28 Ed egli gli disse: »Hai risposto esattamente; fa’ questo e vivrai.« Luca 10,25-28;

Meglio entrare storpio nella vita, che esser gettato sano nel fuoco eterno.

Mat 18,7 Guai al mondo per gli scandali! Perché è necessario che avvengano gli scandali, ma guai a quell’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!

18,8 Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti è occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno.

18,9 Parimenti, se il tuo occhio ti è occasione di peccato, cavalo e gettalo via da te, è meglio per te entrare nella vita avendo un occhio solo che, avendone due, esser gettato nella Geenna, del fuoco. Mat 18, 7- 9;

Il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Rom 6,22 Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna. 6,23 Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. Rom 6,22-23;

Aspettate la misericordia del nostro Signore Gesù Cristo per la vita eterna.

Giuda 1,20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo, 1,21 conservatevi nell’amore di Dio, aspettando la misericordia del Signore nostro Gesù Cristo, in vista della vita eterna. Giuda 1,20-21;


Il fuoco del Giudizio.

Egli brucerà la pula con fuoco inestinguibile.

Mat 3,10 E la scure è già posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, sarà tagliato e gettato nel fuoco. 3,11 Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me è piú forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzerà con lo Spirito Santo, e col fuoco. 3,12 Egli ha in mano il suo ventilabro e pulirà interamente la sua aia; raccoglierà il suo grano nel granaio, ma arderà la pula con fuoco inestinguibile«. Mat 3,10-12;

Gli angeli separeranno i cattivi dai giusti e li getterano nel fuoco.

Mat 13,47 Il regno dei cieli è pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose. 13,48 Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e, postisi a sedere, raccolgono ciò che è buono nelle ceste, mentre gettano via quello non buono.

13,49 Cosí avverrà alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti 13,50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Lí sarà pianto e stridor di denti. Mat 13,47-50;

Un Giorno che è in fiamme, dove tutti i superbi e i malfattori saranno come stoppia.

Mal 4,1 (3,19) «Poiché, ecco, il Giorno viene, ardente come una fornace; allora tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia. Il Giorno che viene li incendierà», dice il SIGNORE degli eserciti, «e non lascerà loro né radice né ramo.« Mal 4, 1 (3,19);

Il Signore viene nell’ira del suo furore e giudica con il fuoco tutta la terra.

Isa 66,15 Poiché ecco, l’Eterno verrà col fuoco, e i suoi carri saranno come un uragano per riversare la sua ira con furore e la sua minaccia con fiamme di fuoco. 66,16 Poiché l’Eterno farà giustizia con il fuoco e con la sua spada contro ogni carne; e gli uccisi dall’Eterno saranno molti. Isa 66,15-16;

Il Giorno del Giudizio lo renderà chiaro, perché con il fuoco, sarà rivelato.

1Cor 3,11 perché nessuno può porre altro fondamento diverso da quello che è stato posto, cioè Gesù Cristo. 3,12 Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, 3,13 l’opera di ciascuno sarà manifestata, perché il Giorno la paleserà; poiché sarà manifestata mediante il fuoco, e il fuoco proverà quale sia l’opera di ciascuno.

3,14 Se l’opera che uno ha edificato sul fondamento resiste, egli ne riceverà una ricompensa, 3,15 ma se la sua opera è arsa, egli ne subirà la perdita, nondimeno sarà salvato, ma come attraverso il fuoco. 1Cor 3,11-15;


Paolo parla qui del "fondamento che è stato posto che è Gesù Cristo", cioè parla a coloro che hanno questo "fondamento", quindi tutti i cristiani credenti.

E questo esprime molto chiaramente il principio di Giudizio: In primo luogo, deve esserci la base – la fede nel Figlio di Dio come nostro personale Salvatore. Quando questo fondamento non è stato posto, sono completamente inutili le più grandi e migliori opere.

In questo contesto ricordo sempre il teologo e filosofo di cultura, ben noto come "il dottore della giungla", il medico Albert Schweitzer. Quest’uomo in Africa ha fatto cose, quasi incredibili. Egli ha salvato la vita a migliaia di persone. E per finanziare il suo ospedale, è venuto in Europa e ha dato concerti per organo. Il denaro così guadagnato è stato speso fino all’ultimo centesimo per l’opera della sua vita. Quest’uomo ha veramente accumulato una montagna enorme di opere buone. Ancora più triste sono quindi le sue stesse dichiarazioni, di non poter credere alla filiazione divina di Gesù. E se dovesse non essere arrivato alla fede, tutti i suoi sforzi erano stati invano.


Il più grosso errore di tutti i tempi.

Così come in un’intervista ha recentemente formulato il famoso attore e produttore cinematografico americano-statunitense John Malkovich, allo stesso modo la vedono anche la stragrande maggioranza delle persone: "…la vita sta per finire e poi è finita". – Ma queste persone si meraviglieranno quando, dopo questo essere "finita" improvvisamente si troveranno di nuovo in vita.

L’essere umano è plasmato per un’esistenza eterna e dopo la morte tutti gli esseri umani torneranno in vita nella "rinascita", la Risurrezione. Tuttavia, la loro gioia iniziale si trasformerà presto in terrore, quando riconosceranno che durante la loro vita non avevano assolutamente considerato questa situazione.

Questo è il più grosso errore di tutti i tempi: durante la loro vita molti esseri umani tentano di ottenere tutto il possibile, eccetto la principale informazione della loro vita:

essi vivranno in eterno e c’è un Dio.
(Apoc 21:1-3,5)


Da questo punto di vista si è già espresso il noto evangelista e predicatore Wilhelm Busch con i suoi ascoltatori: "Non c’è bisogno di accogliere il messaggio che le sto dicendo. Può lasciare perdere di convertirsi a Gesù. Ma abbia ben chiaro che in tal modo lei sceglie l’inferno! Lei ha la totale libertà!!
(Persone che non sono capaci di credere.)



Cielo e terra passeranno.

Anche Pietro parla di questo fuoco, alla Fine del Mondo, nel Giorno del Giudizio, tramite il quale vengono esaminate le opere:

La terra e le opere che sono in essa troveranno il loro verdetto.

2Pie 3,7 mentre i cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il Giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi. 3,8 Ora, carissimi, non dimenticate quest’unica cosa: che per il Signore un Giorno è come mille anni, e mille anni come un Giorno.

3,9 Il Signore non ritarda l’adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma è paziente verso di noi non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento. 3,10 Ora il Giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel Giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. 2Pie 3, 7-10;


Il Giudizio sugli angeli caduti.

Ma non solo gli umani ricevono quì il loro verdetto. Anche gli angeli, che nei giorni prima del diluvio non hanno mantenuto il loro posto, e da allora sono tenuti in carcere, nell’abisso, vengono ora davanti a questo Giudizio.

Gli angeli che hanno peccato, sono tenuti in catene per il Giudizio.

2Pie 2,4 Se Dio infatti non risparmiò gli angeli che avevano peccato, ma li cacciò nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali, per esservi custoditi per il giudizio; 2Pie 2,4;

Anche gli angeli sono trattenuti nelle tenebre per il Giudizio del grande Giorno.

Giuda 1,5 Or voglio ricordare a voi, che già conoscevate tutto questo, che il Signore, dopo aver salvato il suo popolo dal paese di Egitto, in seguito fece perire quelli che non credettero. 1,6 Egli ha pure rinchiuso nelle tenebre dell’inferno con catene eterne, per il giudizio del gran Giorno, gli angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora. 1,7 Proprio come Sodoma e Gomorra e le città vicine, che come loro si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un fuoco eterno; Giuda 1, 5- 7;


Nel testo di cui sopra, Giuda 1,7 troviamo anche il perché questi angeli sono in catene in prigione. Proprio come la gente di Sodoma e Gomorra "hanno seguito altre carni", si sono quindi dati alla sodomia (zooerastia), anche questi angeli prima del diluvio, sono andati dietro ad altre carni. Come ci dice sotto Gen 6,4 che sono andati dalle figlie degli uomini, e hanno generato figli con loro, da cui si è sviluppata la razza di giganti – i Figli di Anak – (Num 13,33), da cui poi è venuto anche il gigante Golia che è stato ucciso da Davide.

I figli di Dio andarono dalle figlie degli uomini.

Gen 6,1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e nacquero loro delle figlie, 6,2 avvenne che i figli di DIO videro che le figlie degli uomini erano belle, e presero per loro mogli tutte quelle che essi scelsero.

6,3 E l’Eterno disse: »Lo Spirito mio non contenderà per sempre con l’uomo, perché nel suo traviamento egli non è che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent’anni«.

6,4 Vi erano dei giganti sulla terra a quei tempi, e anche dopo, quando i figli di DIO si accostarono alle figlie degli uomini e queste partorirono loro dei figli. Essi sono gli eroi che esistettero nei tempi antichi, sono gli uomini famosi di quei tempi. Gen 6, 1- 4;

Anche agli spiriti in carcere il Signore ha offerto la salvezza.

1Pie 3,18 perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl’ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito, 3,19 nel quale egli andò anche a predicare agli spiriti che erano in carcere, 3,20 che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l’acqua. 1Pie 3,18-20;


Ma anche a questi angeli il Signore Gesù, ha fatto l’offerta della grazia, quando dopo la sua morte, ha annunciato il Vangelo ai morti nel regno dei morti. E chiunque di essi abbia accettato la fede in Gesù Cristo sarà qui, alla Fine del Mondo, nell’Ultimo Giudizio salvato "come attraverso il fuoco".

Il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.

Mat 12,39 Ma egli, rispondendo, disse loro: »Questa malvagia e adultera generazione chiede un segno, ma nessun segno le sarà dato, se non il segno del profeta Giona. 12,40 Infatti, come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del grosso pesce, cosí starà il Figlio dell’uomo tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 12,41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c’è uno piú grande di Giona. Mat 12,39-41;

Egli ha predicato il Vangelo anche ai morti.

1Pie 4,6 Per questo infatti è stato predicato l’evangelo anche ai morti, affinché fossero giudicati nella carne secondo gli uomini, ma vivessero nello spirito secondo Dio. 1Pie 4, 6;


L’ultimo nemico che sarà distrutto, è la morte.

Dopo che tutte le creature – uomini e angeli – sono giudicate, sarà distrutto anche l’ultimo nemico, la morte. E poi il Figlio consegna la Sovranità al Padre, affinché nella seconda, la nuova creazione, "Dio sia tutto in tutti".

(Vedi anche excursus 08: "La prima e la seconda morte.")

(Vedi anche capitolo 14: "La Nuova Creazione.")


Quando tutto sarà sottoposto a Lui, anche il Figlio sarà sottoposto al Padre.

1Cor 15,25 Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi. 15,26 L’ultimo nemico che sarà distrutto è la morte. (Salmi 110,1)

15,27 Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi (Salmi 8,6). Quando però dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che ne è eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa.

15,28 E quando ogni cosa gli sarà sottoposta, allora il Figlio sarà anch’egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti. 1Cor 15,25-28;


L’esistenza eterna di ogni essere umano.


L’esistenza eterna di ogni essere umano.

Ogni essere umano, che con la sua nascita corporale abbandona, vivo, il sacco amniotico della madre, e che, dunque è "nato d’acqua" (liquido amniotico, fluidità amniotica) (Giov 3:5), riceve da Dio (Giov 4:24) uno spirito umano (1Cor 2:11) con l’esistenza eterna (Mat 25:46). Nella prima parte temporale e terrena di questa esistenza – nella sua vita, l’essere umano ha la possibilità di scegliere in assoluta libertà e senza alcuna costrizione con lo spirito datogli da Dio  (Gen 2,7; 6,3) se donare a questo Dio, il creatore di tutta la vita, la sua completa fiducia e tutto il suo amore.

Dopo la sua morte, il corpo dell’essere umano ridiventa polvere, dalla quale esso era stato creato (Gen 2:7), mentre il suo spirito si incamminerà verso il regno dei morti (Dan 12:2; 1Piet 3:18-19; 1Cor 15:23-24), dove esso trascorrerà il tempo fino alla sua risurrezione in uno stato simile al sonno (1Tess 4:15-16).

Nel momento della Risurrezione (Rom 6:4-5), la "rinascita dallo spirito" (Mat 19:28; 1Piet 1:18; Giov 3:7), l’essere umano riceve nuovamente un corpo  (1Cor 15:43-44; Mat 22:30; Giov 3:8; Rom 8:10-11), simile a quello del figlio di Dio dopo la sua risurrezione (Giov 20:26-27).

Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale.

1Cor 15,42 Così è pure della risurrezione dei morti. Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; 15,43 è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; 15,44 è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale. 15,45 Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente» (Gen 2,7); l’ultimo Adamo è spirito vivificante. 15,46 Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. 15,47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. 15,48 Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. 15,49 E come abbiamo portato l’immagine del terrestre, così porteremo anche l’immagine del celeste. 1Cor 15,42-49;


Con questo corpo, l’essere umano starà poi durante il Giudizio Universale al cospetto del Figlio di Dio, che, per incarico di Dio (Giov 5:22, 26-27), giudicherà ciascun essere umano secondo le azioni terrene e in base alla scelta da lui compiuta in vita a favore o contro Dio (Rom 2:16).

Ogni essere umano, che durante la sua vita ha scelto a favore di Dio e di abbracciare la fede in suo figlio Gesù Cristo (Giov 17:3), ha la possibilità, davanti a questo tribunale, di ricorrere alla morte espiante del Figlio di Dio, che rappresenta l’espiazione per i peccati di tutti gli uomini, anche per la cancellazione dei propri peccati – ossia le trasgressioni dei comandamenti di Dio (Giov 3:16) – ed egli così sarà salvato (Giov 5:24). A quegli esseri umani che non hanno accettato questa fede, non verrà concessa la remissione dei loro peccati ed essi saranno perciò condannati (Giov 3:36).

Dopo il Giudizio Universale, questi esseri umani condannato trascorreranno la loro esistenza eterna nelle tenebre (Mat 22:13) della dannazione del fuoco eterno (Mat 18:8), con pianti e stridore di denti (Mat 13:49-50), poiché essi in vita hanno rifiutato di accostarsi alla fede, e con la consapevolezza definitiva che non potranno mai più riparare e che la loro condizione non potrà mai più essere cambiata.

Coloro che sono stati salvati, al contrario, trascorreranno la loro vita eterna (Mat 25:46) nella Nuova Creazione alla luce di Dio su una terra nuova (Apoc 20:11) e sotto un nuovo cielo, che Dio ha creato (Apoc 21:1-3,5).

Il Figlio di Dio ha detto:

"Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi." Giov 14,15-17;

Gesù disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; e chiunque vive e crede in me, non morirà mai.» Giov 11,25-26;


Da questo punto di vista si è già espresso il noto evangelista e predicatore Wilhelm Busch con i suoi ascoltatori: "Non c’è bisogno che accettiate il messaggio che io vi rivolgo. Potete lasciare stare di convertirvi a Gesù. Ma sappiate bene che così facendo scegliete l’inferno! Avete piena libertà!" ( Persone che non sono capaci di credere.)

(Vedi anche discorso 22: "Esiste l’immortalità dell’anima?")



Per tutti coloro che vorrebbero averlo breve e moderno:
Lo spirito dell’uomo è il "software" – il sistema operativo – che fa funzionare "l’hardware" – il corpo. Alla scadenza dell’hardware, il software viene archiviato nel cloud. Alla fine del mondo, il software ottiene un nuovo hardware con runtime illimitato.





La storia del mondo: Una settimana dei giorni millenari. (FORMATO LARGO)

 
Giorni della settimana
ebraici
 
Conteggio.
ebraico
anno
corrente.
 
LA SETTIMANA MILLENARIA
Ma voi, carissimi, non dimenticate quest’unica cosa: per il Signore un giorno è come mille anni, e mille anni sono come un giorno. 2Pie 3,8; (Salmi 90,4)
Conteggio.
cristiano
anno
a.C./d.C.
 
Giorni della settimana
cristiani
 
 
 
Jom Rischon
 
 
0
200
400
600
930
Creazione di Adamo ed Eva
 
 
 
Morte di Adamo
-3760
-3560
-3360
-3160
--2830
 
  
Domenica
 
 
 Jom Scheni

1000
1056
1656
1755
1946
 
Nascita di Noè
Diluvio Universale
Dispersione (confusione delle lingue a Babele)
Nascita di Abramo
-2760
-2704
-2104
-2005
-1814
  
Lunedì
 
  
Jom Schlischi
 
2006
2121
2647
2728
2767
Morte di Noè
Morte di Abraamo
 Nascita di Mose
Esodo (Es 12:1-20)
Morte di Mose
-1754
-1639
-1113
-1032
-993
  
Martedì
 
  
 
Jom Revi’i
 
 
3000
3174
3277
3760
3793
3830
3895
 
Distruzione del Tempio di Salomone
Gerusalemme viene ricostruita (Dan 9:25)
Nascita di Gesù Cristo
Morte di Gesù Cristo
Distruzione del Tempio di Erode
Rivolta di Bar Kochba – Israele nella diaspora
-760
-586
-483
0
33
70
135
  
 
Mercoledì
 
 
 
  Jom Chamischi
 
4000
4236
4400
4600
4855
 
Fine dell’Impero Romano d’Occidente
 
 
Inizio delle Crociate
240
476
640
840
1095
   
Giovedì
 
Jom Schischi 
5000
5252
5400
5776
5800

Scoperta dell’America
 
2016 d.C.
La Grande Tribolazione (Apoc 6:1 – Apoc 20:6)
1240
1492
1640
2016
(2040?)
  
 
Venerdì 
 
  Schabbat
 
6000
6600
6800
7000
Inizio del Millennio
 Non entreranno nel mio riposo!
 (Ebr 4:8-9)
La fine del mondo
La Risurrezione / Il Giudizio Universale
2240
2840
3040
3240
  
Sabato
 

(Vedi anche tabella 01: "Cronologia da Adamo a Giacobbe")