Il destino di Israele viene rovesciato.
Il popolo di Dio è liberato dal peccato.
Dio effonde il suo Spirito sulle restanti generazioni di Israele.
Il Signore le riunirà e le metterà insieme.
La nuova eterna alleanza di Dio con Israele: la sua legge nei loro cuori.
A seguito della trasformazione del cielo e della
terra, l’ultimo evento nel precedente periodo del "Giorno del
Signore", il salvataggio e la riunione del popolo di Israele nel
suo paese è – accanto alla Prima Risurrezione dei martiri – il
primo evento nel periodo temporale del "Millennio".
Qui si convertiranno non solo gli israeliti, ma anche molti
Gentili, che poi ricondurranno il popolo di Dio in Israele "in
braccio", come si dice. Questi Gentili "apparterranno alla casa
di Giacobbe", ossia essi saranno pienamente integrati nel popolo
di Israele e Dio promette anche di scegliere tra loro sacerdoti
e leviti.
Tuttavia, prima che il nuovo popolo di Dio possa cominciare la
costruzione delle città devastate dalle catastrofi dei terremoti
durante la trasformazione del cielo e della terra, deve ancora
sconfiggere i suoi vicini nemici con l’aiuto di Dio.
Vi sono gruppi di cristiani normalmente ortodossi,
che difendono l’opinione secondo la quale Israele avrebbe sprecato
per sempre la sua opportunità di giungere alla salvezza quando,
allora, quasi duemila anni fa, non ebbero accettato il loro Messia.
Ora si deve certamente ammettere che Israele fino ad oggi è stato
impenitente e ancora, sempre, quando leggono Mosè, vi è il velo steso
sui loro cuori, come scrive Paolo nella sua seconda lettera ai Corinzi.
Le loro menti furono rese ottuse, però quando si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso.
2Cor 3,14 Ma le loro menti furono
rese ottuse; infatti, sino al giorno d’oggi, quando leggono
l’antico patto, lo stesso velo rimane, senza essere rimosso,
perché è in Cristo che esso è abolito. 3,15 Ma fino a oggi, quando
si legge Mosè, un velo rimane steso sul loro cuore; 3,16 però quando
si saranno convertiti al Signore, il velo sarà rimosso. 2Cor 3,14-16;
Tuttavia, qui Paolo contemporaneamente ci dice anche
che Israele si convertirà al Signore. E poi questo velo verrà rimosso,
come possiamo desumere del tutto concretamente dalla lettera ai Romani.
Qui sotto in Rom 11,13-24 viene mostrato che alcuni dei nuovi
cristiani che prima erano stati dei Gentili allora hanno già difeso
l’opinione secondo la quale d’ora in poi essi sono il popolo eletto
e Israele "ha sprecato la sua opportunità".
E così come l’intera lettera ai Romani è un capolavoro di argomentazione
con un approccio intellettuale indubbiamente un po’ superiore, che
espone le verità della fede con una logica estremamente convincente,
come probabilmente non la si trova in nessun libro della Bibbia,
così Paolo spiega anche qui ai fratelli e alle sorelle a Roma perché
questa loro opinione è falsa, anzi perché deve essere falsa.
I rami naturali saranno innestati nel loro proprio olivo.
Rom 11,13 Parlo a
voi, stranieri; in quanto sono apostolo degli stranieri faccio
onore al mio ministero, 11,14 sperando in qualche maniera di
provocare la gelosia di quelli del mio sangue, e di salvarne alcuni.
11,15 Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione del
mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti?
11,16 Se la primizia è santa, anche la massa è santa; se la radice
è santa, anche i rami sono santi.
11,17 Se alcuni rami sono stati troncati, mentre tu, che sei
olivo selvatico, sei stato innestato al loro posto e sei diventato
partecipe della radice e della linfa dell’olivo, 11,18 non insuperbirti
contro i rami; ma, se t’insuperbisci, sappi che non sei tu che porti
la radice, ma è la radice che porta te.
11,19 Allora tu dirai: «Sono
stati troncati i rami perché fossi innestato io». 11,20Bene:
essi sono stati troncati per la loro incredulità e tu rimani stabile
per la fede; non insuperbirti, ma temi. 11,21 Perché
se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmierà neppure
te. 11,22 Considera dunque la bontà e la severità di Dio: la severità
verso quelli che sono caduti; ma verso di te la bontà di Dio, purché
tu perseveri nella sua bontà; altrimenti, anche tu sarai reciso.
11,23Allo stesso modo anche quelli, se non perseverano nella loro incredulità, saranno innestati;
perché Dio ha la potenza di innestarli di nuovo. 11,24Infatti se tu sei
stato tagliato dall’olivo selvatico per natura e sei stato contro natura
innestato nell’olivo domestico, quanto più essi, che sono i rami
naturali, saranno innestati nel loro proprio olivo. Rom 11,13-24;
Il liberatore verrà da Sion. Egli allontanerà da Giacobbe l’empietà.
Rom 11,25 Infatti, fratelli, non voglio
che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un
indurimento si è prodotto in una parte d’Israele, finché non sia
entrata la totalità degli stranieri; 11,26 e tutto Israele sarà
salvato, così come è scritto (Isaia 59,20; Geremia 31,33): «Il
liberatore verrà da Sion. 11,27 Egli allontanerà da Giacobbe
l’empietà; e questo sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i
loro peccati». 11,28 Per quanto concerne il vangelo, essi sono nemici
per causa vostra; ma per quanto concerne l’elezione, sono amati a
causa dei loro padri; 11,29 perché i doni e la vocazione di Dio sono
irrevocabili. 11,30 Come in passato voi siete stati disubbidienti a
Dio, e ora avete ottenuto misericordia per la loro disubbidienza, 11,31
così anch’essi sono stati ora disubbidienti, affinché, per la
misericordia a voi usata, ottengano anch’essi misericordia. 11,32 Dio
infatti ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a
tutti. Rom 11,25-32;
L’argomentazione dei fratelli e delle sorelle citata
all’inizio, secondo la quale gli ebrei possono convertirsi in qualunque
momento e dunque possono giungere alla fede in Gesù Cristo, è in sé
completamente giusta. Tuttavia, se consideriamo il testo qui sopra,
tratto da Rom 11,25 in modo più preciso, comprendiamo che Paolo
qui non intende quegli ebrei che giungono comunque alla fede cristiana.
Egli dice: "un indurimento si è prodotto in una parte d’Israele,
finché non sia entrata la totalità degli stranieri" e con ciò
non intende quell’altra "parte" di Israele, che si converte
a Gesù Cristo e che dunque, per così dire, verrà salvata "prima del
suo tempo", ma gli ebrei inveterati, ultraortodossi, osservanti
secondo l’Antica Alleanza, che fino ad oggi vedono in Gesù Cristo
nella migliore delle ipotesi un profeta ma in nessun caso il Messia
e nemmeno il Figlio di Dio.
Questa altra parte del popolo di Israele, che Paolo intende qui, si
convertirà a nostro Signore Gesù Cristo solo in seguito, quando l’ultimo
Gentile che cerca Dio sarà giunto alla fede. Allora – e solo allora –
questi figli e figlie del popolo di Israele si convertiranno al loro
Messia. Qui comprendiamo che il Signore Gesù non è solo il nostro
salvatore, ossia il salvatore dei cristiani che prima erano Gentili,
ma anche che egli verrà come salvatore per Israele, che allontanerà da
Giacobbe qualunque empietà. Anche i passi paralleli parlano del fatto
che il Signore avrà pietà di Israele e che anche con loro stringerà una
nuova alleanza.
Un salvatore verrà per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta», dice il SIGNORE.
Isa 59,20 «Un salvatore verrà per Sion
e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta», dice
il SIGNORE. 59,21 «Quanto a me», dice il SIGNORE, «questo è il patto
che io stabilirò con loro: il mio Spirito che riposa su di te e le mie
parole che ho messe nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla
tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla bocca della
discendenza della tua discendenza», dice il SIGNORE, «da ora e per sempre».
Isa 59,20-21;
Colui che ha disperso Israele lo raccoglie, lo custodisce come fa il pastore con il suo gregge.
Ger 31,9 Vengono piangenti e
imploranti; li guido, li conduco ai torrenti, per una via diritta
dove non inciamperanno; perché sono diventato un padre per Israele, ed
Efraim è il mio primogenito. 31,10 Voi nazioni, ascoltate la parola
del SIGNORE, e proclamatela alle isole lontane; dite: "Colui che ha
disperso Israele lo raccoglie, lo custodisce come fa il pastore con il
suo gregge". 31,11 Infatti il SIGNORE ha riscattato Giacobbe, l’ha
salvato dalla mano d’uno più forte di lui. Ger 31, 9-11;
D’altra parte, però, proprio le dichiarazioni summenzionate
relative alla raccolta del popolo di Israele sono anche spesso abusate per
l’altro estremo dello spettro delle opinioni. Sempre si levano voci che
dicono che non si potrebbe ignorare l’evoluzione in Israele dalla fondazione
dello stato nell’anno 1948. Perciò, si dovrebbe partire dal fatto che il
ritorno, annunciato nella Scrittura, del popolo di Israele nel suo paese
è già pienamente in corso, se non addirittura ormai già concluso.
Nella giustificazione di questa affermazione vengono addotti tutti
quei passi biblici che riguardano la raccolta del popolo di Israele
(Isa 11,11-12; Isa 14,1-2; Isa 43,5-7; Isa 49,12-13;
Ger 3,14-15; Ger 6,14-15; Ger 31,7-8; Ez 11,16-17;
Ez 20,41-42; Ez 34,12-13; Ez 39,27-28; Mic 2,12-13;
Sof 3,19-20; etc.), ma non quei testi che menzionano anche le
circostanze concomitanti e le caratteristiche di questa raccolta e di
questo ritorno.
Con il ritorno nel paese di Israele del popolo di Dio promessogli da
quest’ultimo, gli israeliti verranno "portati sulle spalle"
dai Gentili.
Essi ti ricondurranno i tuoi figli in braccio, ti riporteranno le tue figlie sulle spalle.
Isa 49,22 Così parla il Signore, DIO: «Ecco, io alzerò la mia
mano verso le nazioni, innalzerò la mia bandiera verso i popoli, ed
essi ti ricondurranno i tuoi figli in braccio, ti riporteranno le tue
figlie sulle spalle. Isa 49,22;
Ciò significa che i Gentili stessi riporteranno gli
israeliti dalla diaspora nel loro paese. Con il rimpatrio negli anni
Quaranta, gli ebrei dovettero affittare navi a caro prezzo e queste navi
furono poi bombardate e speronate ancora prima della costa di Haifa
dagli inglesi, che in quel tempo esercitavano il dominio in Palestina,
per non doverli fare entrare in Palestina.
Come si può dedurre dai seguenti passi biblici, tuttavia, anche gli
Israeliti stessi in quel tempo non soddisfecero affatto le condizioni
per quelle promesse.
Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore;
Ger 29,13 Voi mi cercherete e mi
troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; 29,14
io Mi lascerò trovare da voi", dice il SIGNORE. "Vi farò
tornare dalla vostra prigionia; vi raccoglierò da tutte le nazioni
e da tutti i luoghi dove vi ho cacciati", dice il SIGNORE;
"vi ricondurrò nel luogo da cui vi ho fatti deportare".
Ger 29,13-14;
I figli d’Israele e i figli di Giuda torneranno insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il SIGNORE, il loro Dio.
Ger 50,4 In quei giorni, in quel tempo»,
dice il SIGNORE, «i figli d’Israele e i figli di Giuda torneranno
insieme; cammineranno piangendo, cercheranno il SIGNORE, il loro Dio.
50,5 Domanderanno qual è la via di Sion, volgeranno le loro facce in
direzione d’essa, e diranno: "Venite, unitevi al SIGNORE con
un patto eterno, che non si dimentichi più!" Ger 50, 4- 5;
Io metterò il mio occhio su di loro per il bene; li ricondurrò in questo paese; li stabilirò fermamente, e non li distruggerò.
Ger 24,6metterò il mio
occhio su di loro per il bene; li ricondurrò in questo paese; li
stabilirò fermamente, e non li distruggerò; li pianterò, e non li
sradicherò. 24,7 Darò loro un cuore per conoscere me che sono il
SIGNORE; saranno mio popolo e io sarò loro Dio, perché si convertiranno
a me con tutto il loro cuore. Ger 24, 6- 7;
Vi farò uscire dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi, e vi ricondurrò nel vostro paese.
Ez 36,24Io vi farò uscire dalle nazioni,
vi radunerò da tutti i paesi, e vi ricondurrò nel vostro paese;
36,25 vi aspergerò d’acqua pura e sarete puri; io vi purificherò
di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli.
Ez 36,24-25;
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro nella sua dimora.
Ger 23,5 «Ecco, i giorni vengono», dice
il SIGNORE, «in cui io farò sorgere a Davide un germoglio giusto,
il quale regnerà da re e prospererà; eserciterà il diritto e la
giustizia nel paese. 23,6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e
Israele starà sicuro nella sua dimora; questo sarà il nome con il
quale sarà chiamato: SIGNORE-nostra-giustizia. Ger 23, 5-6;
Queste sono dunque le caratteristiche della raccolta
promessa da Dio e del ritorno del popolo di Israele nel suo paese:
– Essi cercheranno il Signore con tutto il loro cuore.
- Verranno piangendo e cercheranno il loro Dio.
– Der Her0n ein Herz geben, dass sie ihn
erkennen und sich zu ihm bekehren sollen.
– Essi devono purificarsi da tutte le loro impurità.
– Il germoglio di Davide sarà re e si chiamerà:
"Il Signore nostra giustizia".
Ora, si può affermare molto dell’attuale popolo di Israele,
ma sicuramente non che avrebbe cercato il Signore, il suo Dio, piangendo,
e tanto meno che sarebbe sembrato come se fosse stato purificato da tutte
le sue impurità. E ancor meno che il germoglio di Davide, nostro Signore
Gesù Cristo, sarebbe il suo re.
La Bibbia parla perciò anche di questo ritorno solo dopo la venuta del
Messia – un’interpretazione che del resto condividono anche i pochi ebrei
ortodossi che ancora rimangono nella Diaspora e naturalmente il piccolo
gruppo degli ebrei messianici, ossia credenti in Cristo (circa 5000 in
Israele). Per noi cristiani questo significa dunque: dopo il ritorno del
Signore Gesù Cristo.
L’attuale popolo di Israele, come si dice già in Rom 11,25, è impenitente.
E lo sarà finché "non sia entrata la totalità degli stranieri". Dunque,
finché il cammino di salvezza di Dio non sarà concluso con i popoli non
israelitici, il popolo di Israele non si convertirà e di conseguenza non
potrà avere luogo il ritorno nel suo paese promesso da Dio.
Ciò che avviene in Israele dalla fondazione dello stato, è un ricongiungimento
supportato e condotto dalla volontà e dall’aspirazione umane. L’attuale
popolo di Israele non si differenzia assolutamente dai popoli Gentili.
Non era e non è il Signore, il loro e nostro Dio, che li ha guidati
(Ger 16,15; 31,8; etc.). L’Onnipotente non ha influenza o importanza
in Israele né nella politica, né nell’economia e in alcuni ambiti nemmeno
nella religione.
Molti degli ebrei attuali in Israele sono ebrei per origine, ma non ebrei
secondo la promessa. Inoltre, una grossa parte della popolazione di
Israele è di fatto senza religione. Perciò, corrispondono anche i passi
anticotestamentari, che vedono il paese di Israele negli Ultimi Tempi
abitato da esseri umani, ma che si lamentano degli esseri umani a Gerusalemme
per il fatto che essi non vogliono riconoscere il Signore loro Dio e
adorano gli idoli (politica, economia, finanza, etc.).
In aggiunta a ciò vi è il fatto che dalla distruzione di Gerusalemme e
del tempio, nell’anno 70 d. C. per mano di Tito, fino ai giorni nostri un
ufficio divino conforme alla Scrittura non è possibile. Sacrifici e offerte
sacrificali di cibo possono essere compiuti solo secondo il precetto
ebraico, se a Gerusalemme, sul monte Sion, vi è un tempio con un altare.
Israele, dunque, fino ad oggi è "senza sacrificio, come si dice
in Os 3,4.
I figli d’Israele infatti staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio.
Os 3,4 I figli d’Israele infatti staranno
per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio e senza
statua, senza efod e senza idoli domestici. 3,5Poi i figli d’Israele
torneranno a cercare il SIGNORE, loro Dio, e Davide, loro re, e
ricorreranno tremanti al SIGNORE e alla sua bontà, negli ultimi giorni.
Os 3, 4- 5;
Solo in seguito, ossia dopo questo lungo tempo, gli israeliti
– e dunque questo testo concorda pienamente con i passi biblici summenzionati
– si convertiranno, cercheranno il loro Dio e ricorreranno tremanti al Signore
e alla sua grazia e al loro re Davide, negli ultimi giorni.
Si può dunque trarre la conclusione abbastanza evidente che la raccolta e il
rimpatrio del popolo di Israele nel suo paese promessi nella Scrittura
cominceranno solo quando i cuori dei Gentili si saranno così induriti, che
non vi sarà più alcuna possibilità che qualcuno di loro ancora si converta.
Allora gli israeliti nella diaspora si volgeranno al loro Dio e lo cercheranno
tremando e piangendo. Questo oggi non lo fanno nemmeno gli israeliti in Israele.
La caratteristica più evidente che questo rimpatrio che ha avuto luogo
dal 1948 non è la raccolta promessa da Dio, è il fatto che Israele
dall’inizio deve combattere per questo paese contro i palestinesi e
migliaia di esseri umani sono stati uccisi da ambo le parti in questa
guerra che dura già da cinquant’anni! Questa non può essere la volontà
di Dio e questa non è nemmeno la volontà di Dio, come si dice nella
relativa promessa nell’Antico Testamento – anche in Osea:
Non li salverò con l’arco, né con spada, né con la guerra.
Os 1,7 Ma avrò compassione
della casa di Giuda; li salverò mediante il SIGNORE, il loro Dio;
non li salverò con l’arco, né con spada, né con la guerra, né con
cavalli, né con cavalieri». Os 1, 7;
La raccolta degli ebrei, che Dio ha promesso loro,
non avrà luogo con la lotta e la guerra – ed essa, soprattutto, non
durerà affatto cinquant’anni.
Poiché, dunque, il tempo di queste promesse fino ad oggi non è ancora
venuto, gli israeliti sono però tornati nel loro paese – e cioè per loro
proprio impulso politico e non per ordine del loro Dio – e d’altra parte
le profezie alla raccolta degli israeliti di tutto il mondo devono trovare
malgrado ciò il loro compimento, dovranno, se prendiamo le relative
profezie seriamente, ancora una volta, un’ultima volta, esperire il
terrore e il tormento della deportazione e della dispersione.
La questione fino a che punto questa dispersione che gli ebrei devono
recentemente aspettarsi sarebbe loro risparmiata se non fossero tornati
nel loro paese di propria iniziativa e senza che i fatti concomitanti
profetizzati nella Scrittura fossero riconoscibili, ricorda i lamenti del
Signore su questo popolo: "Perciò mi disgustai di quella generazione, e
dissi: ‘Sono sempre traviati di cuore; non hanno conosciuto le
mie vie’" (Ebr 3,10).
Solo dopo questa ultima prova, dunque, Dio li raccoglierà da questa nuova
dispersione e li ricondurrà di nuovo nel loro paese.
Gli israeliti, che poi saranno rimasti, sono quel residuo che cercherà
il suo Dio piangendo e tremando. Ad essi appartengono tutte queste
promesse del regno di Dio sulla terra ed anche l’amorevole promessa di
Dio: "Io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro
cuore e asciugherò le lacrime da ogni viso. E io sarò loro Dio, ed essi
saranno mio popolo.".
Io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro Dio, ed essi saranno mio. popolo.
Ger 31,31 Ecco, i giorni vengono»,
dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa
d’Israele e con la casa di Giuda; 31,32 non come il patto che feci
con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori
dal paese d’Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro
signore», dice il SIGNORE; 31,33 «ma questo è il patto che farò con la
casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la
mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro
Dio, ed essi saranno mio popolo. 31,34 Nessuno istruirà più il suo
compagno o il proprio fratello, dicendo: "Conoscete il SIGNORE!",
poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande», dice il
SIGNORE. «Poiché io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò
del loro peccato». Ger 31,31-34;
Partendo dalle dichiarazioni di Paolo in Rom 11,25-26,
possiamo constatare nella Scrittura – e specialmente nell’Antico
Testamento – una quantità vistosamente grande di testi che
profetizzano la raccolta e il ritorno del popolo di Israele.
Farò tornare dalla deportazione Giuda e Israele, li ristabilirò com’erano prima.
Ger 33,7 Farò tornare dalla
deportazione Giuda e Israele, li ristabilirò com’erano prima; 33,8
li purificherò di tutta l’iniquità, con cui hanno peccato contro di
me; perdonerò tutte le loro iniquità con cui hanno peccato contro di
me e si sono ribellati a me. 33,9 Questa città sarà per me un motivo
di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della terra che
udranno tutto il bene che io sto per fare loro; esse temeranno e
tremeranno a causa di tutto il bene e di tutta la pace che io
procurerò a Gerusalemme".
33,10 Così parla il SIGNORE: "In questo luogo, del quale voi dite: ’È
un deserto, non c’è più uomo né bestia’, nelle città di Giuda, e per
le strade di Gerusalemme che sono desolate e dove non è più né uomo,
né abitante, né bestia, 33,11 si udrà ancora il grido di gioia e
il grido d’esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, la
voce di quelli che dicono: ’Celebrate il SIGNORE degli eserciti,
poiché il SIGNORE è buono, poiché la sua bontà dura per sempre’, e che
portano offerte di ringraziamento nella casa del SIGNORE. Poiché io
farò tornare i deportati nel paese, e lo ristabilirò com’era prima",
dice il SIGNORE.
33,12 Così parla il SIGNORE degli eserciti: "In questo luogo
desolato, dove non c’è più né uomo né bestia, e in tutte le sue città
ci saranno ancora delle abitazioni di pastori, che faranno riposare le
loro greggi. 33,13 Nelle città della regione montuosa, nelle città
della pianura, nelle città del mezzogiorno, nel paese di Beniamino,
nei dintorni di Gerusalemme e nelle città di Giuda le pecore
passeranno ancora sotto la mano di chi le conta", dice il SIGNORE.
Ger 33, 7-13;
Io libererò dall’esilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno.
Amos 9,14 Io libererò dall’esilio il
mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le
abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno
giardini e ne mangeranno i frutti. 9,15 Io li pianterò nella loro
terra e non saranno mai più sradicati alla erra che io ho dato loro»,
dice il SIGNORE, il tuo Dio. Amos 9,14-15;
Quei passi biblici che parlano delle città devastate in
Israele e di un ristabilimento del paese, vengono preferibilmente assegnati
al passato, dove vi sono state sicuramente situazioni di questo tipo.
Tuttavia, il testo qui sopra tratto da Amos 9,14-15 per esempio
ci dimostra che qui non è possibile che si parli del passato. Nel versetto
Amos 9,15 si dice: "Io li pianterò nella loro terra e non saranno
mai più sradicati alla erra che io ho dato loro», dice il SIGNORE, il
tuo Dio". Questa promessa non ha trovato alcun compimento nel passato!
Israele fu sempre nuovamente distrutto e il popolo cacciato dal suo paese.
E dalle motivazioni citate più sopra, anche la fondazione dello stato
di Israele nell’anno 1948 non può essere considerata come il compimento
del rimpatrio promesso da Dio nel loro paese. Perciò, questo avvenimento
– sia la distruzione e la dispersione sia anche il ristabilimento –
deve essere atteso nel futuro. Solo allora il loro Dio li pianterà
cosicché nessuno possa mai più sradicarli.
Io farò tornare i loro esuli, e avrò pietà di loro.
Ger 33,23 La parola del SIGNORE fu rivolta a
Geremia in questi termini: 33,24 «Non hai posto mente alle parole di questo
popolo quando va dicendo: "Le due famiglie che il SIGNORE aveva scelte,
le ha rigettate"? Così disprezzano il mio popolo, che agli occhi loro non
è più una nazione.
33,25 Così parla il SIGNORE: "Se io non ho stabilito il mio patto con il
giorno e con la notte, e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra,
33,26 allora rigetterò anche la progenie di Giacobbe e di Davide
mio servitore, e non prenderò più dai suoi discendenti coloro che
governeranno la discendenza d’Abraamo, d’Isacco e di Giacobbe! poiché
io farò tornare i loro esuli, e avrò pietà di loro"». Ger 33,23-26;
Giorni vengono", dice il SIGNORE, "in cui io riporterò dall’esilio il mio popolo d’Israele e di Giuda".
Ger 30,3 poiché ecco, i giorni
vengono", dice il SIGNORE, "in cui io riporterò dall’esilio il mio
popolo d’Israele e di Giuda", dice il SIGNORE, "e li ricondurrò
nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno"».
Ger 30, 3;
Il Signore "farà tornare dalla deportazione Giuda e Israele".
In questa formulazione riconosciamo che cronologicamente qui ci troviamo
ancora prima dell’unione profetizzata per gli Ultimi Tempi di Giuda e
Israele ad un solo unico popolo (si veda più sotto).
A quel tempo le città di Giuda e i vicoli di Gerusalemme sono così
devastati che non c’è più nessuno, né esseri umani né bestie. Tuttavia,
probabilmente questa scena si presenta in tutto il mondo, poiché qui ci
troviamo immediatamente dopo le catastrofi e i terremoti nel Giorno
dell’Ira di Dio, dopo la trasformazione del cielo e della terra. È
dunque il momento prima della raccolta, prima che le masse degli esseri
umani tornino in Israele, per coltivare il paese e ricostruire le città.
Cristo è il suo servo, per ricondurgli Giacobbe, per raccogliere intorno a lui Israele.
Isa 49,1 Isole, ascoltatemi! Popoli lontani,
state attenti! Il SIGNORE mi ha chiamato fin dal seno materno, ha pronunciato
il mio nome fin dal grembo di mia madre. 49,2 Egli ha reso la mia bocca
come una spada tagliente, mi ha nascosto nell’ombra della sua mano;
ha fatto di me una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra,
49,3 e mi ha detto: «Tu sei il mio servo, Israele, per mezzo di te io
manifesterò la mia gloria». 49,4 Ma io dicevo: «Invano ho faticato;
inutilmente e per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio
diritto è presso il SIGNORE, la mia ricompensa è presso il mio Dio».
49,5 Ora parla il SIGNORE che mi ha formato fin dal grembo materno
per essere suo servo, per ricondurgli Giacobbe, per raccogliere intorno
a lui Israele; io sono onorato agli occhi del SIGNORE, il mio Dio è
la mia forza. 49,6 Egli dice: «È troppo poco che tu sia mio servo
per rialzare le tribù di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d’Israele;
voglio fare di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza
fino alle estremità della terra». Isa 49,1- 6;
Il testo qui sopra tratto da Isa 49,1-6 ci dice poi anche
chi ricondurrà Israele e lo riunirà al suo Dio. È nostro Signore Gesù Cristo,
il Figlio di Dio e il Messia di Israele, che è diventato non solo la luce
dei Gentili, ma in questo ultimo periodo sarà anche il salvatore del popolo
di Dio da Israele. Rialzerà la capanna caduta di Davide e la costruirà come
essa è stata nei giorni antichi.
Quel giorno io rialzerò la capanna di Davide che è caduta, ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine.
Amos 9,11 «Quel giorno io rialzerò la capanna
di Davide che è caduta, ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine, la
ricostruirò com’era nei giorni antichi, 12 affinché possegga il resto di Edom
e tutte le nazioni sulle quali è invocato il mio nome», dice il SIGNORE che
farà questo. Amos 9,11-12;
Lascerò in mezzo a te un resto d’Israele, un popolo umile e povero che confiderà nel nome del SIGNORE
Sof 3,11 Quel giorno, tu non avrai da
vergognarti per tutte le azioni con le quali hai peccato contro di me;
perché, allora, io toglierò di mezzo a te quelli che trionfano con superbia
e tu smetterai di inorgoglirti sul mio monte santo. 3,12 Lascerò in mezzo a
te un popolo umile e povero che confiderà nel nome del SIGNORE. 3,13
Il resto d’Israele non commetterà azioni malvagie, non dirà menzogne, e non
si troverà più un linguaggio ingannatore sulle sue labbra; perché essi
pascoleranno, si coricheranno, e non vi sarà più nessuno che li spaventi».
Sof 3,11-13;
Qui in Sof 3,11-13 si tratta per il momento innanzitutto
di quegli israeliti che sono rimasti dopo il Giorno dell’Ira di Dio in
Israele. Più sotto apprendiamo poi come il Signore riunisce e rimpatria
i restanti del suo popolo in tutto il mondo.
Il SIGNORE ha revocato le sue condanne contro di te, ha scacciato il tuo nemico.
Sof 3,14 Prorompi in grida di gioia, o figlia
di Sion! Alza grida d’esultanza, o Israele! Rallègrati ed esulta con
tutto il cuore, o figlia di Gerusalemme! 3,15 Il SIGNORE ha revocato le
sue condanne contro di te, ha scacciato il tuo nemico. Il Re d’Israele,
il SIGNORE, è in mezzo a te, non dovrai più temere alcun male. 3,16 Quel
giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, o Sion, le tue mani non si
indeboliscano! 3,17 Il SIGNORE, il tuo Dio, è in mezzo a te, come un
potente che salva; egli si rallegrerà con gran gioia per causa tua; si
acqueterà nel suo amore, esulterà, per causa tua, con grida di gioia».
3,18 «Io raccoglierò quelli che sono nel dolore lontano dalle feste
solenni; sono tuoi; su di loro pesa la vergogna! Sof 3,14-18;
Io raccoglierò quella che è stata cacciata via, e li renderò gloriosi e famosi, in tutti i paesi dove sono stati nella vergogna.
Sof 3,19 In quel tempo, io agirò contro
tutti quelli che ti opprimono; salverò la pecora che zoppica, raccoglierò
quella che è stata cacciata via, e li renderò gloriosi e famosi, in tutti
i paesi dove sono stati nella vergogna. 3,20 In quel tempo, io vi ricondurrò;
in quel tempo, vi raccoglierò; perché vi renderò famosi e gloriosi fra tutti
i popoli della terra, quando farò tornare, sotto i vostri occhi, quelli
che sono in esilio», dice il SIGNORE. Sof 3,19-20;
Con Sof 3,14-18 abbiamo un’importante indicazione del fatto
che l’intero contesto descrive una profezia sugli Ultimi Tempi. Nel versetto
15 si dice "Il re di Israele, il Signore, è in mezzo a te", e nel versetto
17: "Il Signore, il tuo Dio, è in mezzo a te". È dunque certo che le
dichiarazioni in questo testo si riferiscono al ritorno e alla raccolta
del popolo di Israele all’inizio del Millennio, quando il Signore Gesù
sarà re a Gerusalemme.
Anche la promessa: "Io raccoglierò quelli che sono nel dolore lontano
dalle feste solenni; sono tuoi; su di loro pesa la vergogna" non può
essere collocata nel passato. Israele porta fino ad oggi la sua vergogna
di avere rifiutato il suo Messia. Questa vergogna sarà cancellata solo
in seguito, quando lo Spirito della misericordia e della preghiera si
effonderà sopra di essi ed essi faranno cordoglio per colui che hanno
trafitto al suo ritorno.
Essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne farà cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico.
Zac 12,10 «Spanderò sulla casa di Davide e
sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione;
essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno
cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico, e lo piangeranno
amaramente come si piange amaramente un primogenito. 12,11 In quel giorno
ci sarà un gran lutto in Gerusalemme, pari al lutto di Adadrimmon nella
valle di Meghiddo. Zac 12,10-11 ;
Ogni famiglia rimasta della casa di Davide faranno cordoglio a colui che essi hanno trafitto.
Zac 12,12 Il paese farà cordoglio, ogni
famiglia per proprio conto; la famiglia della casa di Davide da una parte,
e le loro mogli da un’altra parte; la famiglia della casa di Natan da una
parte, e le loro mogli da un’altra parte; 12,13 la famiglia della casa di Levi
da una parte, e le loro mogli da un’altra parte; la famiglia dei Simeiti
da una parte, e le loro mogli da un’altra parte; 12,14 ogni famiglia rimasta,
da una parte, e le mogli dall’altra. Zac 12,12-14 ;
(Vedi anche capitolo 06: "Il
ritorno del Signore.")
Ed anche Ezechiele parla di questa vergogna e di
tutti i loro peccati con i quali essi hanno peccato contro il loro
Dio, e promette che essi saranno di nuovo riuniti nel loro paese.
Più sotto, nel versetto Ez 39,29, riconosciamo poi il riferimento
agli Ultimi Tempi. Lì si dice: "non nasconderò più loro la mia
faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d’Israele".
Fino ad oggi il volto del Signore è celato ad Israele e il suo
Spirito agisce tra i Gentili divenuti cristiani, ma non ancora sul
popolo di Israele.
Io non nasconderò più loro la mia faccia.
Ez 39,26 Essi avranno finito di
portare il loro disonore e la pena di tutte le infedeltà che hanno
commesse contro di me, quando abiteranno al sicuro nel loro
paese e non vi sarà più nessuno che li spaventi; 39,27 quando li
ricondurrò dai popoli e li raccoglierò dai paesi dei loro nemici,
e mi santificherò in loro davanti a molte nazioni. 39,28 Essi
conosceranno che io sono il SIGNORE, il loro Dio, quando, dopo
averli fatti deportare fra le nazioni, li avrò raccolti nel loro
paese e non lascerò là più nessuno di essi; 39,29 non nasconderò
più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sulla
casa d’Israele", dice il Signore, DIO». Ez 39,26-29;
La liberazione dal peccato è uno dei presupposti essenziali
per la discesa dello Spirito. Lo Spirito di Dio può dispiegare la sua azione
solo là dove il peccato è stato perdonato. E il peccato può essere perdonato
solo là dove si fa appello con gratitudine al sacrificio di nostro Signore
Gesù Cristo.
Questo nesso logico per noi Gentili divenuti cristiani da quasi duemila
anni è una certezza di fede ed una componente integrante della nostra fede.
A causa del rifiuto del Messia, fino ad oggi gli ebrei non hanno avuto
accesso a questa remissione dei peccati. Tuttavia, Dio promette di togliere
loro i loro peccati "in un giorno" e di non ricordare più i loro misfatti.
Sarà quel giorno in cui "essi guarderanno a me, a colui che essi hanno trafitto, e ne faranno cordoglio come si fa cordoglio per un figlio unico", come si dice più sopra in Zac 12,10-13..
Poiché io perdonerò a quelli che avrò lasciati come residuo.
Ger 50,19 Ricondurrò Israele ai suoi pascoli;
egli pascolerà sul Carmelo e in Basan, si sazierà sui colli di Efraim e
in Galaad. 50,20 In quei giorni, in quel tempo», dice il SIGNORE,
«si cercherà l’iniquità d’Israele, ma essa non sarà più, si cercheranno
i peccati di Giuda, ma non si troveranno; poiché io perdonerò a quelli
che avrò lasciati come residuo. Ger 50,19-20;
Io "e toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno.
Zac 3,9 Infatti, guardate la pietra che io ho
posta davanti a Giosuè; sopra un’unica pietra stanno sette occhi; ecco, io vi
inciderò quello che deve esservi inciso", dice il SIGNORE degli eserciti,
"e toglierò via l’iniquità di questo paese in un solo giorno.
3,10 In quel giorno", dice il SIGNORE degli eserciti, "voi vi inviterete
gli uni gli altri sotto la vite e sotto il fico"». Zac 3, 9-10;
Così parla il Signore, DIO: "Il giorno che io vi purificherò di tutte le vostre iniquità.
Ez 36,33 Così parla il Signore, DIO: "Il
giorno che io vi purificherò di tutte le vostre iniquità, farò in
modo che le città saranno abitate e le rovine saranno ricostruite; Ez 36,33;
In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe.
Isa 27,6 In avvenire, Giacobbe metterà radice,
Israele fiorirà e germoglierà, e copriranno di frutta la faccia del mondo.
27,7 Il SIGNORE ha colpito il suo popolo come ha colpito quelli che
colpivano lui? L’ha forse ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano
lui? 27,8 Tu l’hai punito con misura mandandolo lontano, portandolo
via con il tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale.
27,9 In questo modo è stata espiata l’iniquità di Giacobbe,
e questo è il frutto della rimozione del suo peccato: egli ha ridotto
tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in modo
che gli idoli di Astarte e le colonne solari non risorgeranno più.
Isa 27, 6- 9;
«Non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità»
Ebr 10,15 Anche lo Spirito Santo ce ne
rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto (Geremia 31,33. 34):
10,16 «Questo è il patto che farò con loro dopo quei giorni»,
dice il Signore, «metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò
nelle loro menti», egli aggiunge: 10,17 «Non mi ricorderò più dei
loro peccati e delle loro iniquità». Ebr 10,15-17;
Quale Dio è come te, che perdoni l’iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità?
Mic 7,18 Quale Dio è come te,
che perdoni l’iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua
eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace
di usare misericordia. 7,19 Egli tornerà ad avere pietà di noi,
metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe e getterà in fondo al
mare tutti i nostri peccati. 7,20 Tu mostrerai la tua fedeltà a Giacobbe,
la tua misericordia ad Abraamo, come giurasti ai nostri padri, fin dai
giorni antichi. Mic 7,18-20;
Più sopra in Mic 7,18, viene menzionato il "resto".
Questa denominazione la si può trovare anche nei testi successivi, come
Isa 4,3; Isa 10,20; Isa 11,11.16; Ger 23,3; Ger 31,7;
Ger 50,20; Mic 2,12; Mic 5,7; Sof 3,12-13; Zac 12,14.
Tuttavia, il fatto che qui non si tratti di una specifica ed esclusiva
caratterizzazione del popolo poi vivente da Israele, è provato dal testo
qui sotto, tratto da Ez 36,1-5. Anche qui si parla di "resto", ma
questa volta tra i Gentili. Si dice che le rovine desolate e le città
abbandonate di Israele sono diventate una preda e una derisione del
resto dei Gentili.
Poiché da tutte le parti hanno voluto distruggervi e inghiottirvi, perché diventaste possesso del resto delle nazioni.
Ez 36,1 «Tu, figlio d’uomo, profetizza
ai monti d’Israele, e di’: "O monti d’Israele, ascoltate la parola del
SIGNORE! 36,2 Così parla il Signore, DIO: "Poiché il nemico ha detto
di voi: ’Ah! ah! queste alture eterne sono diventate nostro possesso!’",
tu profetizza e di’: 36,3 Così parla il Signore, DIO: "Sì, poiché
da tutte le parti hanno voluto distruggervi e inghiottirvi, perché
diventaste possesso del resto delle nazioni, e perché siete stati
oggetto dei discorsi delle male lingue e delle maldicenze della gente,
36,4 o monti d’Israele, ascoltate la parola del Signore, DIO!" – così
parla il Signore, DIO, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli,
alle rovine desolate e alle città abbandonate, che sono state date in
balìa del saccheggio e delle beffe del resto delle altre nazioni
circostanti – 36,5 così parla il Signore, DIO: "Sì, nel fuoco della mia
gelosia, io parlo contro il resto delle altre nazioni e contro
Edom tutto quanto, che hanno fatto del mio paese il loro possesso
con tutta la gioia del cuore e il disprezzo dell’anima, per ridurlo
in bottino". Ez 36, 1- 5;
Da questo nesso logico si può comprendere che qui
– sia nel caso degli israeliti che nel caso dei Gentili – si allude
a coloro che sono rimasti dalle catastrofi nella trasformazione del
cielo e della terra. Qui solo "poca è la gente che ne è rimasta",
come ci dice il testo tratto da Isa 24,1-6.
(Vedi anche capitolo 08: "La trasformazione del cielo e della terra.")
Perciò gli abitanti della terra sono consumati e poca è la gente che ne è rimasta.
Isa 24,1 Ecco, il SIGNORE vuota la
terra e la rende deserta; ne sconvolge la faccia e ne disperde gli
abitanti. 24,2 Avverrà al sacerdote lo stesso che al popolo,
al padrone lo stesso che al suo servo, alla padrona lo stesso che
alla serva, a chi vende lo stesso che a chi compra, a chi presta lo
stesso che a chi prende a imprestito, al creditore lo stesso che
al debitore. 24,3 La terra sarà del tutto vuotata, sarà del tutto
abbandonata al saccheggio, poiché il SIGNORE ha pronunciato questa
parola.
24,4 La terra è in lutto, è spossata, il mondo langue, è spossato,
gli altolocati fra il popolo della terra languono. 24,5 La terra
è profanata dai suoi abitanti, perché essi hanno trasgredito le
leggi, hanno violato il comandamento, hanno rotto il patto eterno.
24,6 Perciò una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti
ne portano la pena; perciò gli abitanti della terra sono consumati
e poca è la gente che ne è rimasta. Isa 24, 1- 6;
Questo resto del popolo di Israele sono coloro dei quali
già anche Mosè, qui sotto in Deut 4,27-31, ha profetizzato che
ne rimarrà solo un numero esiguo. Ed egli dice loro anche che se essi
poi cercheranno il Signore con tutto il cuore e con tutta l’anima,
allora egli si lascerà trovare da loro ed essi si convertiranno e
ubbidiranno al loro Dio.
Il resto d’Israele tornerà al SIGNORE, al suo Dio.
Deut 4,27 Il SIGNORE vi disperderà fra i
popoli e solo un piccolo numero di voi sopravviverà in mezzo alle
nazioni dove il SIGNORE vi condurrà. 4,28 Là servirete dèi fatti
da mano d’uomo, dèi di legno e di pietra, i quali non vedono, non
odono, non mangiano, non annusano. 4,29 Ma di là cercherai il
SIGNORE, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto
il tuo cuore e con tutta l’anima tua. 4,30 Nella tua angoscia,
quando tutte queste cose ti saranno accadute, negli ultimi tempi,
tornerai al SIGNORE, al tuo Dio, e darai ascolto alla sua voce;
4,31 poiché il SIGNORE, il tuo Dio, è un Dio misericordioso;
egli non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà il
patto che giurò ai tuoi padri. Deut 4,27-31;
Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà al Dio potente.
Isa 10,20 In
quel giorno il residuo d’Israele e gli scampati della casa di
Giacobbe smetteranno di appoggiarsi su colui che li colpiva,
e si appoggeranno con sincerità sul SIGNORE, sul Santo d’Israele.
10,21 Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornerà al Dio
potente. Isa 10,20-21;
A te verranno le nazioni dalle estremità della terra e diranno: «I nostri padri non hanno ereditato che menzogne, vanità, e cose che non giovano a nulla.
Ger 16,19 SIGNORE, mia forza, mia
fortezza e mio rifugio nel giorno dell’avversità! A te verranno
le nazioni dalle estremità della terra e diranno: «I nostri padri
non hanno ereditato che menzogne, vanità, e cose che non giovano
a nulla. 16,20 L’uomo dovrebbe farsi degli dèi? Ma già essi
non sono dèi». 16,21 «Perciò, ecco, io farò loro conoscere, questa
volta farò loro conoscere la mia mano e la mia potenza; sapranno
che il mio nome è il SIGNORE. Ger 16,19-21;
Ma anche per i Gentili il salvataggio di Israele sarà
un giorno di salvezza. Come già dice Paolo nella sua lettera ai Romani
del popolo di Israele: "Infatti, se il loro ripudio è stato la riconciliazione
del mondo, che sarà la loro riammissione, se non un rivivere dai morti!"
(Rom 11,15).
Dopo le catastrofi mondiali nel Giorno dell’Ira di Dio e dell’apparizione
del Signore Gesù in cielo, cosicché tutti gli esseri umani lo poterono
vedere, i miscredenti tra i Gentili hanno riconosciuto per la prima volta
che davvero esiste un Dio.
Il resto dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d’Israele.
Mic 5,1 «Ma da te, o Betlemme, Efrata,
piccola per essere tra le migliaia di Giuda, da te mi uscirà colui che
sarà dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi,
ai giorni eterni. 5,2 Perciò egli li darà in mano ai loro nemici,
fino al tempo in cui colei che deve partorire partorirà; e il resto
dei suoi fratelli tornerà a raggiungere i figli d’Israele». 5,3
Egli starà là e pascolerà il suo gregge con la forza del SIGNORE,
con la maestà del nome del SIGNORE, suo Dio. E quelli abiteranno in pace,
perché allora egli sarà grande fino all’estremità della terra.
Mic 5, 1- 3;
E tutti i Gentili che si sono convertiti a Gesù Cristo,
torneranno a casa come suoi fratelli insieme al resto dei figli di Israele
e andranno a Sion.
E le nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE.
Ez 36,22 Perciò, di’ alla casa d’Israele:
Così parla il Signore, DIO: "Io agisco così, non a causa di voi, o casa
d’Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete profanato fra
le nazioni dove siete andati. 36,23 Io santificherò il mio gran nome
che è stato profanato fra le nazioni, in mezzo alle quali voi l’avete
profanato; e le nazioni conosceranno che io sono il SIGNORE", dice
il Signore, DIO, "quando io mi santificherò in voi, sotto i loro occhi.
36,24 Io vi farò uscire dalle nazioni, vi radunerò da tutti i paesi, e vi
ricondurrò nel vostro paese; 36,25 vi aspergerò d’acqua pura e sarete
puri; io vi purificherò di tutte le vostre impurità e di tutti i vostri idoli.
Ez 36,22-25;
Dopo che Israele si è convertito e ha avuto la remissione
dei suoi peccati, il tempo è ora finalmente venuto. Ora si compiono tutte
quelle promesse che questo popolo aspetta già da migliaia di anni e per
le quali in tutto questo tempo è stato continuamente deriso e schernito
dai Gentili atei, quando essi li rimproveravano dicendo: "Dov’è ora il
vostro Dio?".
Con lo "spargimento dello Spirito su ogni persona" in Israele ha inizio
l’ultimo capitolo della storia del mondo, il regno di pace del Figlio di
Dio sulla terra. Con il Messia come re del mondo, il Davide risvegliato
come principe in Israele e Israele stesso come "capo delle nazioni",
questo regno porterà sulla terra un periodo di pace di mille anni mai
conosciuto prima di allora.
Dopo questo, avverrà che io spargerò il mio Spirito su ogni persona.
Gioel 2,28 «Dopo questo, avverrà che io
spargerò il mio Spirito su ogni persona: i vostri figli e le vostre
figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno dei sogni, i vostri
giovani avranno delle visioni. 2,29 Anche sui servi e sulle serve,
spargerò in quei giorni il mio Spirito. 2,30 Farò prodigi nei cieli e
sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo. Gioel 2,28-30;
Finché su di noi sia sparso lo Spirito dall’alto e il deserto divenga un frutteto.
Isa 32,14 Il palazzo infatti sarà abbandonato,
la città rumorosa sarà resa deserta, la collina e la torre saranno
per sempre ridotte in caverne, in luogo di spasso per gli onagri e
di pascolo per greggi, 32,15 finché su di noi sia sparso lo
Spirito dall’alto e il deserto divenga un frutteto, e il frutteto
sia considerato come una foresta. Isa 32,14-15;
Avverrà che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme saranno chiamati santi.
Isa 4,2 In quel giorno, il germoglio del
SIGNORE sarà lo splendore e la gloria degli scampati d’Israele, e il
frutto della terra sarà il loro vanto e il loro ornamento. 4,3 Avverrà
che i sopravvissuti di Sion e i superstiti di Gerusalemme saranno
chiamati santi: chiunque, cioè, in Gerusalemme sarà iscritto tra
i vivi, 4,4 una volta che il Signore avrà lavato le brutture delle
figlie di Sion, e avrà purificato Gerusalemme dal sangue che vi è
stato sparso, con il soffio del giudizio e con il soffio dello
sterminio. 4,5 Il SIGNORE creerà su tutta la distesa del monte
Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo per il giorno e uno
splendore di fuoco fiammeggiante per la notte; perché su tutta
la gloria vi sarà un padiglione. 4,6 Ci sarà un riparo per far ombra
di giorno e proteggere dal caldo, e per servir di rifugio e d’asilo
durante la tempesta e la pioggia. Isa 4,2-6;
Spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione sui tuoi rampolli .
Isa 44,1 «Ora ascolta, Giacobbe, mio servo,
o Israele, che io ho scelto! 44,2 Così parla il SIGNORE che ti ha fatto,
che ti ha formato fin dal seno materno, colui che ti soccorre: "Non
temere, Giacobbe mio servo, o Iesurun che io ho scelto!" 44,3 Io infatti
spanderò le acque sul suolo assetato e i ruscelli sull’arida terra;
spanderò il mio Spirito sulla tua discendenza e la mia benedizione
sui tuoi rampolli; 44,4 essi germoglieranno come in mezzo all’erba,
come salici in riva a correnti d’acque. 44,5 L’uno dirà: "Io sono
del SIGNORE", l’altro si chiamerà Giacobbe, e un altro scriverà sulla
sua mano: "Del SIGNORE", e si onorerà di portare il nome d’Israele.
Isa 44, 1- 5;
Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne.
Ez 11,19 Io darò loro un medesimo cuore,
metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il
cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne,
11,20 perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino
le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e
io sarò il loro Dio. 11,21 Ma quanto a quelli il cui cuore è
attaccato alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni, io
farò ricadere sul loro capo la loro condotta", dice il Signore,
DIO». Ez 1,19-21;
"Perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d’Israele", dice il Signore, DIO.
Ez 39,29 non nasconderò più
loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito
sulla casa d’Israele", dice il Signore, DIO». Ez 39,29;
Ma anche il resto di Israele verrà radunato dagli
angoli della terra e portato nel suo paese. E queste masse di esseri
umani che affluiscono verso Israele saranno tali che le città "saranno
piene di gente".
I seguenti passi biblici relativi a questo tema sono solo una scelta
tratta da una quantità straordinariamente grande di testi simili.
Anche se si eliminano quei testi che si potrebbero riferire ad eventi
passati e si considerano solo quelli che non sembrano essersi ancora
compiuti e che dunque si riferiscono al futuro, rimangono tuttavia
tra cinquanta e sessanta profezie che alludono a questo avvenimento.
Io ti radunerò, o Giacobbe, ti radunerò tutto quanto! Certo io raccoglierò il resto d’Israele.
Mic 2,12 «Io ti radunerò, o
Giacobbe, ti radunerò tutto quanto! Certo io raccoglierò il
resto d’Israele; io li farò venire assieme come pecore in un ovile;
come un gregge in mezzo al pascolo; il luogo sarà pieno di gente.
13 Chi farà la breccia salirà davanti a loro; essi faranno la breccia,
passeranno per la porta e per essa usciranno; il loro re marcerà
davanti a loro e il SIGNORE sarà alla loro testa». Mic 2,12-13;
Gerusalemme sarà abitata come una città senza mura, tanta sarà la quantità di gente e di bestiame che si troverà in mezzo a essa.
Zac 2,1 Poi alzai gli
occhi, guardai, ed ecco un uomo che aveva in mano una corda per
misurare. 2,2 Chiesi: «Dove vai?» Egli mi rispose: «Vado a
misurare Gerusalemme, per vedere qual è la sua larghezza e quale
la sua lunghezza». 2,3 Ed ecco, l’angelo che parlava con me si
fece avanti e un altro gli andò incontro 2,4 e gli disse: «Corri,
parla a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà abitata come una
città senza mura, tanta sarà la quantità di gente e di bestiame
che si troverà in mezzo a essa. Zac 2, 1- 4;
Il SIGNORE salva Suo popolo, il residuo d’Israele, li raccolga dalle estremità della terra.
Ger 31,6 Infatti verrà il giorno in cui
le guardie grideranno sul monte di Efraim: "Alzatevi, saliamo a
Sion, al SIGNORE, nostro Dio"». 31,7 Infatti così parla il SIGNORE:
«Innalzate canti di gioia per Giacobbe, prorompete in grida, per
il capo delle nazioni; fate udire le vostre lodi,
e dite: "SIGNORE, salva il tuo popolo, il residuo d’Israele!
" 31,8 Ecco, io li riconduco dal paese del settentrione,
e li raccolgo dalle estremità della terra; tra di loro sono
il cieco e lo zoppo, la donna incinta e quella in doglie di parto:
una gran moltitudine, che ritorna qua. Ger 31, 6- 8;
In quel giorno, il Signore stenderà una seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo.
Isa 11,11 In quel giorno, il
Signore stenderà una seconda volta la mano per riscattare il
residuo del suo popolo rimasto in Assiria e in Egitto,
a Patros e in Etiopia, a Elam, a Scinear e a Camat, e nelle isole
del mare. 11,12 Egli alzerà un vessillo verso le nazioni,
raccoglierà gli esuli d’Israele, e radunerà i dispersi di Giuda
dai quattro canti della terra. 11,13 La gelosia di Efraim
scomparirà, e gli avversari di Giuda saranno annientati;
Efraim nCon lo "spargimento dello Spirito su ogni persona" in
Israele ha inizio l’ultimo capitolo della storia del mondo, il
regno di pace del Figlio di Dio sulla terra. non invidierà più
Giuda, e Giuda non sarà più ostile a Efraim. Isa 11,11-13;
Anche qui, in Isa 11,11-13, abbiamo una
profezia che nella sua dichiarazione si riferisce chiaramente al
futuro. Quando nel versetto 11 si dice: "il Signore stenderà una
seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo",
questo testo si riferisce da un lato al primo "riscatto" del popolo
di Israele da parte del Signore dall’Egitto. In quel tempo fu
promessa al faraone la liberazione dalle piaghe, se egli avesse
lasciato uscire gli israeliti dal paese.
Se qui ora si dice "una seconda volta", allora comprendiamo che da
allora non vi è più stata nella storia di questo popolo una simile
situazione "una seconda volta". A Babele gli israeliti non furono
riscattati da Dio, ma Ciro – senza alcun contraccambio – li lasciò
tornare a casa. Inoltre, in quel tempo, essi non ritornarono da
Assur, dall’Egitto e così via e tanto meno dagli angoli più remoti
della terra, ma solo da Babele. Perciò, si deve trattare di una
promessa per il futuro.
E proprio questa visione viene confermata anche dal testo qui sotto,
tratto da Ger 23,7. Anche qui il profeta parla della raccolta
del popolo di Israele e profetizza: "Perciò, ecco, i giorni
vengono", dice il SIGNORE, "in cui non si dirà più: ‘Per la
vita del SIGNORE che condusse i figli d’Israele fuori dal paese
d’Egitto’, ma ‘Per la vita del SIGNORE che ha portato
fuori e ha ricondotto la discendenza della casa d’Israele dal
paese del settentrione, e da tutti i paesi nei quali io li avevo
cacciati’".
Raccoglierò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho scacciate
Ger 23,1 «Guai ai pastori che distruggono
e disperdono il gregge del mio pascolo!», dice il SIGNORE. 23,2
Perciò così parla il SIGNORE, Dio d’Israele, riguardo ai pastori
che pascolano il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore,
le avete scacciate, e non ne avete avuto cura; ecco, io vi punirò,
per la malvagità delle vostre azioni», dice il SIGNORE. 23,3
«Raccoglierò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi
dove le ho scacciate, le ricondurrò ai loro pascoli, saranno
feconde e si moltiplicheranno. 23,4 Costituirò su di loro dei
pastori che le porteranno al pascolo, ed esse non avranno più
paura né spavento, e non ne mancherà nessuna», dice il SIGNORE.
23,5 «Ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui io farò
sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnerà da re e
prospererà; eserciterà il diritto e la giustizia nel paese.
23,6 Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele starà sicuro
nella sua dimora; questo sarà il nome con il quale sarà chiamato:
SIGNORE-nostra-giustizia.
23,7 Perciò, ecco, i giorni vengono», dice il SIGNORE, «in cui
non si dirà più: "Per la vita del SIGNORE che condusse i figli
d’Israele fuori dal paese d’Egitto", 23,8 ma: "Per la vita
del SIGNORE che ha portato fuori e ha ricondotto la discendenza
della casa d’Israele dal paese del settentrione, e da tutti i
paesi nei quali io li avevo cacciati"; ed essi abiteranno nel
loro paese». Ger 23, 1- 8;
I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo.
Isa 14,1 Il SIGNORE infatti avrà
pietà di Giacobbe, sceglierà ancora Israele, e li ristabilirà
sul loro suolo; lo straniero si unirà a essi e si stringerà
alla casa di Giacobbe. 14,2 I popoli li prenderanno e
li ricondurranno al loro luogo, e la casa d’Israele li
possederà nel paese del SIGNORE come servi e come serve; essi
terranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri
e domineranno sui loro oppressori. Isa 14, 1- 2;
Lo "straniero si unirà a essi e si stringerà
alla casa di Giacobbe". Ora, queste persone non sono più cristiani
di nome, come ai nostri giorni. Essi, nel Giorno dell’Ira di
Dio, questo Dio, hanno visto personalmente ed esperito il suo
potere e la sua gloria. E così si deve anche capire quando
"dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni piglieranno un
Giudeo per il lembo della veste e diranno: ‘Noi verremo con
voi perché abbiamo udito che Dio è con voi’", come viene predetto
più sotto, in Zac 8,23.
Noi verremo con voi perché abbiamo udito che Dio è con voi.
Zac 8,20 Così parla il SIGNORE degli
eserciti: "Verranno ancora dei popoli e gli abitanti di molte
città; 8,21 gli abitanti dell’una andranno all’altra e diranno:
’Andiamo, andiamo a implorare il favore del SIGNORE e a cercare
il SIGNORE degli eserciti! Anch’io voglio andare!’
8,22 Molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare il SIGNORE
degli eserciti a Gerusalemme e a implorare il favore del SIGNORE".
8,23 Così parla il SIGNORE degli eserciti: "In quei giorni
avverrà che dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni
piglieranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: ’Noi
verremo con voi perché abbiamo udito che Dio è con voi’"».
Zac 8,20-23;
Ora, molti Gentili riconoscono anche che Dio vuole
davvero riunire il suo popolo nel suo paese. E per loro non vi è
occasione migliore per rendere servizio a questo Dio, che portare
in Israele i figli e le figlie del suo popolo. Si può intuire il
clima di partenza in quel tempo tra gli esseri umani in tutto il
mondo, se ci si immagina che anche i Gentili devono abbandonare
la loro patria, per trascorrere la loro vita futura in Israele,
a Gerusalemme, là dove essi possono essere presso Dio, e dove
Dio sarà presso di loro.
Chiunque, che qui ha dubbi dal punto di vista attuale e considera
il comportamento di questi esseri umani incomprensibile, dovrebbe
del tutto semplicemente immaginare come egli stesso si comporterebbe,
se oggi Dio apparisse agli esseri umani, con terremoti, inondazioni
e catastrofi climatiche annientasse qualche miliardo di spregiatori
di Dio, di bestemmiatori e di impenitenti, e facesse ai restanti
l’offerta della salvezza.
Essi ti ricondurranno i tuoi figli in braccio, ti riporteranno le tue figlie sulle spalle.
Isa 49,22 Così parla il Signore, DIO:
«Ecco, io alzerò la mia mano verso le nazioni, innalzerò la mia
bandiera verso i popoli, ed essi ti ricondurranno i tuoi
figli in braccio, ti riporteranno le tue figlie sulle spalle.
49,23 I re saranno i tuoi precettori e le loro regine saranno
le tue balie; essi si inchineranno davanti a te con la faccia
a terra, lambiranno la polvere dei tuoi piedi; tu riconoscerai che
io sono il SIGNORE, che coloro che sperano in me non saranno delusi».
49,24 Si potrà forse strappare il bottino al forte? I giusti, una
volta prigionieri, potranno fuggire? 49,25 Sì, così dice il SIGNORE:
«Anche i prigionieri del forte verranno liberati, e il bottino del
tiranno fuggirà; io combatterò contro chi ti combatte e salverò
i tuoi figli. Isa 49,22-25;
E voi sarete allattati, sarete portati in braccio, accarezzati sulle ginocchia.
Isa 66,7 Prima di provare le doglie del parto,
essa ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce
un maschio. 66,8 Chi ha udito mai cosa siffatta? Chi ha mai visto
qualcosa di simile? Un paese nasce forse in un giorno? Una nazione
viene forse alla luce in una volta? Ma Sion, non appena ha sentito
le doglie, ha subito partorito i suoi figli. 66,9 Io che preparo
la nascita, non farei partorire?» dice il SIGNORE. «Io che faccio
partorire, chiuderei il grembo materno?» dice il tuo Dio.
66,10 «Gioite con Gerusalemme ed esultate a motivo di lei,
voi tutti che l’amate! Rallegratevi grandemente con lei,
voi tutti che siete in lutto per essa, 66,11 affinché siate
allattati e saziati al seno delle sue consolazioni; affinché beviate
a lunghi sorsi e con delizia l’abbondanza della sua gloria».
66,12 Poiché così parla il SIGNORE: «Ecco, io dirigerò la pace
verso di lei come un fiume, la ricchezza delle nazioni come
un torrente che straripa, e voi sarete allattati, sarete portati
in braccio, accarezzati sulle ginocchia. 66,13 Come un uomo
consolato da sua madre così io consolerò voi, e sarete consolati
in Gerusalemme». Isa 66, 7-13;
Per ricondurre i tuoi figli da lontano con argento e con oro, per onorare il nome del SIGNORE.
Isa 60,9 Sono le isole che spereranno
in me e avranno alla loro testa le navi di Tarsis, per ricondur
re i tuoi figli da lontano con argento e con oro, per onorare
il nome del SIGNORE, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti
avrà glorificata. Isa 60, 9;
Là gli stranieri pascoleranno le vostre greggi, i figli dello straniero saranno i vostri agricoltori e i vostri viticultori.
Isa 61,5 Là gli stranieri pascoleranno
le vostre greggi, i figli dello straniero saranno i vostri agricoltori
e i vostri viticultori. 61,6 Ma voi sarete chiamati sacerdoti
del SIGNORE, la gente vi chiamerà ministri del nostro Dio; voi
mangerete le ricchezze delle nazioni, a voi toccherà la loro
gloria. 61,7 Invece della vostra vergogna, avrete una parte
doppia; invece di infamia, esulterete della vostra sorte. Sì, nel
loro paese possederanno il doppio e avranno felicità eterna.
61,8 Poiché io, il SIGNORE, amo la giustizia, odio la rapina,
frutto d’iniquità; io darò loro fedelmente la ricompensa e stabilirò
con loro un patto eterno. 61,9 La loro razza sarà conosciuta
fra le nazioni, la loro discendenza, fra i popoli; tutti quelli
che li vedranno riconosceranno che sono una razza benedetta dal
SIGNORE. Isa 61, 5- 9;
Sicuramente, poi, vi saranno anche esseri umani
che seguiranno questo appello più per calcolo che per convinzione.
Ma davanti a Dio essi non possono più nascondere nulla. Tutti
ricevono la "ricompensa" che spetta loro. E così i "re" e le
"principesse" vengono degradati a lavoratori dei campi e serve.
E anche qui osserviamo che questa profezia attende ancora il suo
compimento. Mai prima i re del mondo furono servi degli israeliti
e Israele difficilmente potrebbe ottenere questo con le proprie
forze anche nel nostro tempo attuale.
Mentre poi, dunque, i sovrani e i potenti diventeranno servi del
popolo di Dio, i veri credenti tra i popoli dei Gentili verranno
integrati pienamente in questo popolo di Dio. Ciò dimostra la
promessa del Signore qui sotto, in Isa%nbsp;66,21, di scegliere
anche in mezzo a loro sacerdoti e leviti.
In mezzo a loro ne sceglierò come sacerdoti e come Leviti.
Isa 66,20 Ricondurranno tutti i
vostri fratelli, da tutte le nazioni,come un’offerta al SIGNORE,
su cavalli, su carri, su lettighe, su muli, su dromedari, al mio
monte santo, a Gerusalemme», dice il SIGNORE, «nel modo in cui i
figli d’Israele portano le loro offerte in un vaso puro alla casa
del SIGNORE. 66,21 In mezzo a loro ne sceglierò come sacerdoti
e come Leviti», dice il SIGNORE. Isa 66,20-21;
Ora, qui, potrebbe nascere facilmente l’impressione
che tutto il mondo si sarebbe ora convertito al Dio di Israele e che
non vi siano più esseri umani cattivi su questa terra. Purtroppo,
però, non è così. Di quegli esseri umani che, nonostante tutte le
prove di potere e di grazia di Dio, si oppongono a lui ora come prima,
non viene raccontato molto. Abbiamo solo poche indicazioni nei testi
profetici, che ci mostrano che qui, nel momento del ritorno dei
redenti ed anche durante tutto il tempo del dominio del Signore
Gesù nel regno millenario, vi saranno ancora esseri umani simili.
Ma voi, che abbandonate il SIGNORE, io vi destino alla spada .
Isa 65,9 Io farò uscire da Giacobbe
una discendenza e da Giuda un erede dei miei monti; i miei eletti
possederanno il paese, i miei servi vi abiteranno. 65,10 Saron
sarà un recinto di greggi, la valle d’Acor, un luogo di riposo
alle mandrie, per il mio popolo che mi avrà cercato. 65,11 Ma
voi, che abbandonate il SIGNORE, che dimenticate il mio monte
santo, che apparecchiate la mensa a Gad e riempite la coppa di
vino profumato a Meni, 65,12 io vi destino alla spada e vi
piegherete tutti per essere scannati; poiché io ho chiamato,
e voi non avete risposto; ho parlato, e voi non avete dato ascolto;
ma avete fatto ciò che è male ai miei occhi e avete preferito ciò
che mi dispiace». Isa 65, 9-12;
Ma, se non danno ascolto, io sradicherò quella nazione; la sradicherò e la distruggerò», dice il SIGNORE.
Ger 12,16 Se imparano diligentemente
le vie del mio popolo e giurano per il mio nome dicendo: "Il SIGNORE
vive", come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal,
saranno saldamente stabiliti in mezzo al mio popolo. 21,17 Ma,
se non danno ascolto, io sradicherò quella nazione; la sradicherò
e la distruggerò», dice il SIGNORE. Ger 12,16-17;
La nazione e il regno che non vorranno servirti, periranno; quelle nazioni saranno completamente distrutte.
Isa 60,12 Poiché la nazione e il
regno che non vorranno servirti, periranno; quelle nazioni saranno
completamente distrutte. Isa 60,12;
Quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli eserciti, non cadrà pioggia su di loro.
Zac 14,16 Tutti quelli che
saranno rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme,
saliranno di anno in anno a prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE
degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne. 14,17
Quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno
a Gerusalemme per prostrarsi davanti al Re, al SIGNORE degli
eserciti, non cadrà pioggia su di loro. Zac 14,16-17;
E, infine, anche il testo tratto da Apoc 20,7-9
è fin troppo noto: qui Giovanni descrive l’ultima battaglia di
Satana contro Dio e da esso ne risulta che persino alla fine del
Millennio, dopo il dominio millenario del Figlio di Dio in pace
e giustizia, senza possibilità di influenza del male, la cattiveria
dell’essere umano non è stata sradicata.
Satana uscirà per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare.
Apoc 20,7 Quando i mille anni saranno
trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione 20,8 e uscirà
per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e
Magog, per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia
del mare. 20,9 E salirono sulla superficie della terra e
assediarono il campo dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal
cielo discese e le divorò. Apoc 20, 7- 9;
Quando Satana dopo questi mille anni viene di nuovo
liberato, per sedurre gli esseri umani e formare un esercito per
l’ultima battaglia contro Dio, egli attirerà molte persone da tutti
i popoli. E il numero di coloro che saranno radunate con lui alla
battaglia, sarà come la sabbia nel mare.
(Vedi anche capitolo 11: " La fine del mondo.")
Tuttavia, il tempo non è ancora venuto. Ci troviamo
qui all’inizio del Millennio e i redenti vanno ad Israele da tutte
le parti del mondo. Poiché se ne può dedurre che in quel tempo non
vi saranno né auto né aerei o altri mezzi di trasporto motorizzati,
poiché i terremoti mondiali nel tempo precedente hanno annientato
tutti i campi petroliferi ed anche qualunque combustibile sulla
superficie terrestre, gli esseri umani dovranno percorrere questo
cammino a piedi o nella migliore delle ipotesi con i cavalli e i
carri.
Sebbene miliardi di esseri umani nel Giorno dell’Ira
di Dio siano morti, ne rimangono però ancora centinaia di milioni,
che in una migrazione dei popoli da tutte le parti del mondo, in
parte attraversando migliaia di chilometri, vanno verso Israele.
Ma essi non hanno nulla temere. Come apprendiamo dai seguenti passi
biblici, ci sarà il Signore a guidarli e ad eliminare qualunque
ostacolo dal loro cammino. Egli farà per loro una strada attraverso
il mare e spianerà i cammini.
Con la trasformazione del
cielo e della terra al Giorno del Signore, in Israele anche tutte
le alte montagne furono spianate dai terremoti e le valli furono
elevate e Israele divenne un’unica lunga pianura. Questa è la
"Via Santa", sulla quale i redenti andranno a Gerusalemme.
Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno.
Bar 5,5 Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in
piedi sull’altura e guarda verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti,
dal tramonto del sole fino al suo sorgere, alla parola del Santo,
esultanti per il ricordo di Dio. 5,6 Si sono allontanati da te a piedi,
incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in trionfo, come sopra
un trono regale. 5,7 Poiché Dio ha deciso di spianare ogni alta
montagna e le rupi perenni, di colmare le valli livellando il terreno,
perché Israele proceda sicuro sotto la gloria di Dio. Bar 5, 5- 7;
Là sarà una strada maestra, una via che sarà chiamata la Via Santa.
Isa 35,8 Là sarà una strada maestra,
una via che sarà chiamata la Via Santa; (nessun impuro vi passerà)
essa sarà per quelli soltanto; quelli che la seguiranno, anche gli
insensati, non potranno smarrirvisi. 35,9 In quella via non ci saranno
leoni; nessuna bestia feroce vi metterà piede o vi apparirà;
ma vi cammineranno i redenti. 35,10 I riscattati dal SIGNORE
torneranno, verranno a Sion con canti di gioia; una gioia eterna
coronerà il loro capo; otterranno gioia e letizia; il dolore e il
gemito scompariranno. Isa 35, 8-10;
Per lungo tempo non fu possibile collocare i testi qui
sopra nel periodo appropriato, perché non si erano considerati i
presupposti, ossia i grandi terremoti e dunque la ristrutturazione
geologica nel Giorno del Signore. Una fortissima prova di questa
visione è tuttavia la dichiarazione di Apoc 20,9. Qui ci troviamo
alla fine del Millennio, quando Satana dopo i mille anni viene di
nuovo liberato e con un enorme esercito va a Gerusalemme per l’ultima
battaglia contro Dio. E qui si dice: "e salirono sulla distesa
della terra". Anche alla fine dei mille anni Israele sarà dunque una
vasta pianura e Gerusalemme giacerà in alto sul monte Sion.
E salirono sulla superficie della terra e assediarono il campo dei santi e la città diletta.
Apoc 20,7 Quando i mille anni saranno
trascorsi, Satana sarà sciolto dalla sua prigione 20,8 e uscirà per
sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog,
per radunarle alla battaglia: il loro numero è come la sabbia del mare.
20,9 E salirono in sulla distesa della terra e assediarono il campo
dei santi e la città diletta; ma un fuoco dal cielo discese e le
divorò. Apoc 20, 7- 9;
Ogni valle sia colmata, ogni monte e ogni colle siano abbassati.
Isa 40,3 La voce di uno grida: «Preparate
nel deserto la via del SIGNORE, appianate nei luoghi aridi una
strada per il nostro Dio! 40,4 Ogni valle sia colmata, ogni monte
e ogni colle siano abbassati; i luoghi scoscesi siano livellati,
i luoghi accidentati diventino pianeggianti. 40,5 Allora
la gloria del SIGNORE sarà rivelata, e tutti, allo stesso tempo,
la vedranno; perché la bocca del SIGNORE l’ha detto». 40,6
Una voce dice: «Grida!» E si risponde: «Che griderò?» «Grida che
ogni carne è come l’erba e che tutta la sua grazia è come il
fiore del campo.
40,7 L’erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio del SIGNORE
vi passa sopra; certo, il popolo è come l’erba. 40,8 L’erba si secca,
il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre».
40,9 Tu che porti la buona notizia a Sion, sali sopra un alto monte!
Tu che porti la buona notizia a Gerusalemme, alza forte la voce! Alzala,
non temere! Di’ alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!» 40,10
Ecco il Signore, DIO, viene con potenza, con il suo braccio egli
domina. Ecco, il suo salario è con lui, la sua ricompensa lo precede.
40,11 Come un pastore, egli pascerà il suo gregge: raccoglierà gli
agnelli in braccio, li porterà sul petto, condurrà le pecore che allattano.
Isa 40, 3-11;
Il testo qui sopra, tratto da Isa 40,3-11, è da molti
punti di vista un passo chiave per questo periodo degli Ultimi Tempi. Da un
lato, qui, viene ancora una volta menzionata la trasformazione geologica
citata più sopra del paese di Israele nel Giorno del Signore, in base alla
quale il paese diventa una pianura e Sion, ossia Gerusalemme, giace
su un alto monte, come viene profetizzato anche in Mic 4,1.
Ma negli ultimi tempi, il monte della casa del SIGNORE sarà posto in cima ai monti e si eleverà al di sopra delle colline.
Mic 4,1 Ma negli ultimi tempi, il
monte della casa del SIGNORE sarà posto in cima ai monti e si
eleverà al di sopra delle colline e i popoli affluiranno ad
esso. 4,2 Verranno molte nazioni e diranno: «Venite, saliamo al
monte del SIGNORE, alla casa del Dio di Giacobbe; egli c’insegnerà
le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri!» Poiché da Sion
uscirà la legge, da Gerusalemme la parola del SIGNORE.
Mic 4, 1- 2;
Dall’altro lato, però, proprio questo testo viene
citato anche nei Vangeli. È Giovanni il Battista, che fu offerto
dal Signore come il ritornato Elia, che ricordò il popolo di Israele
in queste parole del profeta Isaia e che dunque voleva dire loro
che – se essi lo volessero – il compimento di queste profezie è
giunto. Ma come sappiamo, Israele ha rifiutato e ucciso sia Giovanni
che anche il suo Messia. E perciò il compimento di queste profezie è
stato rimandato finché la totalità dei Gentili non è giunta alla
salvezza e il destino di Israele viene rovesciato.
E ogni creatura vedrà il Salvatore di Dio.
Luca 3,3 Ed egli andò per tutta la regione
intorno al Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il
perdono dei peccati, 3,4 come sta scritto nel libro delle parole del
profeta Isaia: «Voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via
del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. 3,5 Ogni valle sarà colmata
e ogni monte e ogni colle sarà spianato; le vie tortuose saranno
fatte diritte e quelle accidentate saranno appianate; 3,6 e ogni
creatura vedrà il Salvatore di Dio"». Luca 3, 3- 6;
Tutte le tribù della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria.
Mat 24,30 Allora apparirà nel cielo il
segno del Figlio dell’uomo; e allora tutte le tribù della terra
faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nuvole
del cielo con gran potenza e gloria. Mat 24,30;
Dai testi – sia dell’Antico che del Nuovo Testamento
(Isa 40,5 e Luc 3,6; Mat 24,30) – emerge inequivocabilmente
la dichiarazione che il Signore con il suo ritorno apparirà nella
sua gloria e tutta la carne, ossia tutti gli esseri umani
vedranno il Salvatore di Dio. Ciò dimostra che tutte le affermazioni
(per esempio dei Testimoni di Geova e degli amillennialisti), secondo
le quali il Signore "inizierebbe il suo regno in cielo in modo
invisibile" non hanno alcun fondamento nella Scrittura. Il Signore con
la sua venuta sarà così visibile che tutti gli esseri umani – in tutto
il mondo – lo vedranno contemporaneamente. Ed egli inizierà il suo
regno come re di questo mondo non in cielo, ma sulla terra, a
Gerusalemme.
E là, a Gerusalemme, il Signore attende anche i suoi redenti, quando
egli li ha ricondotti a casa sul cammino pianeggiante, affinché essi non
inciampino, dagli angoli più lontani di questo mondo, dalle estremità
della terra.
Li conduco ai torrenti, per una via diritta dove non inciamperanno.
Ger 31,9 Vengono piangenti e imploranti;
li guido, li conduco ai torrenti, per una via diritta dove non
inciamperanno; perché sono diventato un padre per Israele, ed
Efraim è il mio primogenito. Ger 31, 9;
Preparate la via per il popolo! Aggiustate, aggiustate la strada per i redenti del SIGNORE.
Isa 62,10 Passate, passate per le porte!
Preparate la via per il popolo! Aggiustate, aggiustate la strada,
toglietene le pietre, alzate una bandiera davanti ai popoli!
62,11 Ecco, il SIGNORE proclama fino agli estremi confini della
terra: «Dite alla figlia di Sion: "Ecco la tua salvezza giunge;
ecco egli ha con sé il suo salario, la sua retribuzione lo precede"».
62,12 Quelli saranno chiamati Popolo santo, Redenti del SIGNORE,
e tu sarai chiamata Ricercata, Città non abbandonata.
Isa 62,10-12;
Ci sarà una strada nel mar d’Egitto per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria.
Isa 11,15 Il SIGNORE metterà
interamente a secco la lingua del mar d’Egitto; agiterà
minacciosamente la mano contro il fiume, e, con il suo soffio
impetuoso, lo spartirà in sette canali; farà in modo che lo
si passi con i sandali. 11,16 Ci sarà una strada per il residuo
del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele
il giorno che uscì dal paese d’Egitto. Isa 11,15-16;
Egli passerà per il mare della distretta; ma nel mare egli colpirà i flutti e tutte le profondità del fiume saranno prosciugate.
Zac 10,9 Poi li disperderò fra i popoli,
essi si ricorderanno di me nei paesi lontani; vivranno con i
loro figli e torneranno. 10,10 Io li farò tornare dal paese d’Egitto
e li raccoglierò dall’Assiria; li farò venire nel paese di Galaad
e in Libano, ma non vi si troverà posto sufficiente per loro.
10,11 Egli passerà per il mare della distretta; ma nel mare
egli colpirà i flutti e tutte le profondità del fiume saranno
prosciugate; l’orgoglio dell’Assiria sarà abbattuto e lo scettro
d’Egitto sarà tolto via. 10,12 Li renderò forti nel SIGNORE
ed essi cammineranno nel suo nome», dice il SIGNORE.
Zac 10, 9-12;
Il SIGNORE ha prosciugato nel mare una via per il passaggio dei redenti.
Isa 51,9 Risvègliati, risvègliati,
rivèstiti di forza, braccio del SIGNORE! Risvègliati come nei
giorni di una volta, come nelle antiche età! Non sei tu che
facesti a pezzi Raab, che trafiggesti il dragone? 51,10 Non sei
tu che prosciugasti il mare, le acque del grande abisso,
che facesti delle profondità del mare una via per il passaggio
dei redenti? 51,11 I riscattati del SIGNORE torneranno,
verranno con canti di gioia a Sion; letizia eterna coronerà
il loro capo, otterranno felicità e gioia; il dolore e il gemito
fuggiranno. Isa 51, 9-11;
Ma il Signore non spiana solo il loro cammino,
egli crea per loro anche una strada attraverso il mare.
Qui abbiamo a che fare con un evento simile, come viene raccontato
in Es 14,16, e anche il testo tratto da Isa 11,16 vi allude.
In quel tempo il popolo di Israele fuggì dall’Egitto e Mosè per
ordine del Signore levò il suo bastone e il mare si divise, cosicché
gli israeliti poterono camminare all’asciutto in mezzo al mare.
Al contrario, gli egiziani che li inseguivano sono affogati insieme
ai cavalli e ai carri nei flutti di nuovo zampillanti.
E proprio questo testo fu e viene anche tutt’oggi messo continuamente
in dubbio. Gli uni vi vedono una leggenda pia, gli altri – e tra di loro
anche molti credenti – tentano di fare un compromesso e rimpicciolire
il mare ad un "mare di giunco", ossia a qualcosa di simile ad un grande
stagno, che è ricoperto di giunchi e non è più profondo di un metro,
cosicché per attraversarlo non c’è nemmeno bisogno di nuotare.
Se si possono ancora comprendere gli atei quando rimandano simili dichiarazioni
della Bibbia nell’ambito delle leggende, allora nei credenti è più
incomprensibile quando essi da un lato credono in un Dio, che ha creato
il cielo e la terra, e, dall’altro, però, non credono che questo Dio
sia in grado di spianare un cammino attraverso il mare.
Qui si vede che non possiamo orientare la nostra concezione di Dio a
possibilità di azione umane limitate. Dio secondo la comprensione cristiana
ha il suo limite là dove egli stesso lo pone mediante la sua volontà.
E qui è la volontà di Dio riportare senza ostacoli i redenti a casa, a
Gerusalemme, presso di lui.
Ecco, io salvo il mio popolo, li ricondurrò ed essi abiteranno in mezzo a Gerusalemme.
Zac 8,7 Così parla il SIGNORE degli eserciti:
"Ecco, io salvo il mio popolo dalla terra d’oriente e dalla terra
d’occidente; 8,8 li ricondurrò ed essi abiteranno in mezzo a
Gerusalemme; essi saranno mio popolo e io sarò loro Dio con fedeltà
e con giustizia". Zac 8, 7- 8;
Quelli vi giungeranno, e ne toglieranno tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni.
Ez 11,17 Perciò di’: Così parla il Signore,
DIO: "Io vi raccoglierò in mezzo ai popoli, vi radunerò dai paesi
dove siete stati dispersi, e vi darò la terra d’Israele. 11,18
Quelli vi giungeranno, e ne toglieranno tutte le cose esecrande
e tutte le abominazioni.
11,19 Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo
spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro
un cuore di carne, 11,20 perché camminino secondo le mie prescrizioni
e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio
popolo e io sarò il loro Dio. Ez 11,17-20;
In quel giorno avverrà», dice il SIGNORE degli eserciti, «che io sterminerò dal paese i nomi degli idoli e non se ne farà più menzione.
Zac 13,2 In quel giorno avverrà», dice
il SIGNORE degli eserciti, «che io sterminerò dal paese i nomi degli idoli
e non se ne farà più menzione; anche i profeti e gli spiriti immondi
farò sparire dal paese. 13,3 Se qualcuno farà ancora il profeta,
suo padre e sua madre che l’hanno generato gli diranno: "Tu non vivrai,
perché dici menzogne nel nome del SIGNORE"; e suo padre e sua madre,
che l’hanno generato, lo trafiggeranno perché fa il profeta.
Zac 13, 2- 3;
Con la raccolta e il rimpatrio del popolo di Dio si verrà
anche ad una riunificazione delle tribù di Giuda e di Israele. Non vi s
aranno più due popoli e due re, ma un unico popolo, che si sceglierà
come capo comune il suo re Davide, che Dio risveglierà dai morti per loro.
(Vedi anche capitolo 10: "Il Millennio.")
Giuda e Israele saranno radunate dalle nazioni e riunite in un solo popolo.
Ez 37,15
La parola del SIGNORE mi fu rivolta in questi termini: 37,16 «Tu,
figlio d’uomo, prenditi un pezzo di legno e scrivici sopra: "Per
Giuda e per i figli d’Israele che gli sono associati". Poi
prenditi un altro pezzo di legno e scrivici sopra: "Per Giuseppe,
bastone di Efraim e di tutta la casa d’Israele che gli è
associata". 37,17 Poi accostali l’uno all’altro per farne un
solo pezzo di legno, in modo che siano uniti nella tua mano.
37,18 Quando i figli del tuo popolo ti parleranno e ti diranno: "Non
ci spiegherai forse che cosa vuoi dire con queste cose?", 37,19 tu
risponderai loro: Così parla il Signore, DIO: "Ecco, io prenderò il
pezzo di legno di Giuseppe, che è in mano di Efraim, e le tribù d’Israele,
che sono a lui associate, e li unirò a questo, che è il pezzo di
legno di Giuda, e ne farò un solo legno, in modo che saranno una sola
cosa nella mia mano".
37,20 I legni sui quali tu avrai scritto, li terrai in mano tua, sotto
i loro occhi. 37,21 E di’ loro: Così parla il Signore, DIO: "Ecco,
io prenderò i figli d’Israele dalle nazioni dove sono andati, li
radunerò da tutte le parti, e li ricondurrò nel loro paese;
37,22 farò di loro una stessa nazione, nel paese, sui monti d’Israele;
un solo re sarà re di tutti loro; non saranno più due nazioni, e non
saranno più divisi in due regni. Ez 37,15-22;
In quei giorni, la casa di Giuda camminerà con la casa d’Israele; verranno assieme al paese che io diedi in eredità ai vostri padri.
Ger 3,18 In quei giorni, la casa
di Giuda camminerà con la casa d’Israele; verranno assieme dal
paese del settentrione al paese che io diedi in eredità ai vostri
padri. Ger 3,18;
Isa 11,13 La gelosia di Efraim
scomparirà, e gli avversari di Giuda saranno annientati;
Efraim non invidierà più Giuda, e Giuda non sarà più ostile a Efraim.
Isa 11,13;
Dite ai vostri fratelli: "Ammi!" (essi sono mio popolo) e alle vostre sorelle: "Ruama! " (essi sono nella grazia).
Hos 1,10 «Tuttavia, il numero dei
figli d’Israele sarà come la sabbia del mare, che non si può
misurare né contare. Avverrà che invece di dir loro, come si diceva:
"Voi non siete mio popolo", sarà loro detto: "Siete figli del Dio
vivente". 1,11 I figli di Giuda e i figli d’Israele si
raduneranno, si daranno un unico capo e marceranno fuori
dal paese; perché sarà grande il giorno di Izreel. 2,1 Dite ai
vostri fratelli: "Ammi!" (essi
sono mio popolo) e alle vostre sorelle: "Ruama!"
(essi sono nella grazia).
Hos 1,10 – 2,1;
«Io sarò il Dio di tutte le famiglie d’Israele, ed esse saranno il mio popolo».
Ger 31,1 «In quel tempo», dice il SIGNORE,
«io sarò il Dio di tutte le famiglie d’Israele, ed esse saranno
il mio popolo». 31,2 Così parla il SIGNORE: «Il popolo scampato
dalla spada ha trovato grazia nel deserto; io sto per dar riposo a
Israele». 31,3 Da tempi lontani il SIGNORE mi è apparso. «Sì, io ti
amo di un amore eterno; perciò ti prolungo la mia bontà. Ger 31, 1- 3;
Quando Dio raduna gli israeliti negli ultimi giorni e
li riconduce nel loro paese, essi troveranno le case distrutte e i campi
devastati. Ciò che non fu devastato dalle catastrofi della trasformazione
del cielo e della terra, è stato distrutto e annientato dagli occupanti
negli anni precedenti. Ora, però, il popolo di Israele si mette al lavoro.
Essi ricostruiscono le antiche rovine e rinnovano le città devastate.
Arano la terra e rendono fertili i campi.
Essi ricostruiranno sulle antiche rovine, rialzeranno i luoghi desolati nel passato e rinnoveranno le città devastate.
Isa 61,4 Essi ricostruiranno sulle antiche
rovine, rialzeranno i luoghi desolati nel passato, rinnoveranno
le città devastate, i luoghi desolati delle trascorse generazioni.
Isa 61, 4;
Le città saranno abitate e le rovine saranno ricostruite.
Ez 36,33 Così parla il Signore, DIO:
"Il giorno che io vi purificherò di tutte le vostre iniquità, farò in
modo che le città saranno abitate e le rovine saranno ricostruite;
36,34 la terra desolata sarà coltivata, invece d’essere una desolazione
agli occhi di tutti i passanti. Ez 36,33-34;
Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi conosceranno che i sono, il SIGNORE.
Ez 36,35 Si dirà: ’Questa terra che era
desolata, è diventata come il giardino d’Eden; e queste città che erano
deserte, desolate, rovinate, sono fortificate e abitate’. 36,36
Le nazioni che saranno rimaste attorno a voi conosceranno che io,
il SIGNORE, ho ricostruito i luoghi distrutti e ripiantato il
luogo deserto. Io, il SIGNORE, parlo, e mando la cosa a effetto".
Ez 36,35-36;
«Un salvatore verrà per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta»
Isa 59,20 «Un salvatore verrà per Sion
e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta»,
dice il SIGNORE. 59,21 «Quanto a me», dice il SIGNORE, «questo
è il patto che io stabilirò con loro: il mio Spirito che riposa su
di te e le mie parole che ho messe nella tua bocca non si allontaneranno
mai dalla tua bocca, né dalla bocca della tua discendenza, né dalla
bocca della discendenza della tua discendenza», dice il SIGNORE, «da
ora e per sempre». Isa 59,20-21;
Cristo è l’alleanza del popolo, la luce delle nazioni.
Isa 42,6 «Io, il SIGNORE, ti ho chiamato
secondo giustizia e ti prenderò per la mano; ti custodirò e farò
di te l’alleanza del popolo, la luce delle nazioni, 42,7 per
aprire gli occhi dei ciechi, per far uscire dal carcere i prigionieri
e dalle prigioni quelli che abitano nelle tenebre. Isa 42, 6- 7;
Più sotto, in Ger 31,31-34, il Signore parla del
fatto che vuole stringere con la casa di Israele e con la casa di Giuda
una nuova alleanza. Ed egli dice anche che questa alleanza deve essere
diversa da quella che ha stretto con i loro padri e che gli israeliti
non avevano rispettato. In questa nuova alleanza, il Signore vuole mettere
la sua legge nell’intimo loro e scriverla nel loro cuore, ed essi devono
essere il suo popolo ed egli sarà il loro Dio.
E se consideriamo poi entrambi i testi della Scrittura qui sopra, tratti
da Isa 59,20-21 e Isa 42,6-7, comprendiamo che questa alleanza
esiste già da molto tempo. Questa alleanza è stata stretta nella persona
del Figlio di Dio, nostro Signore Gesù Cristo. Egli è il nostro salvatore
e con il tornare al suo Dio di Israele egli diventerà anche il salvatore
del suo stesso popolo
Così come in questa nuova alleanza i nostri peccati e i nostri misfatti
ci furono perdonati, ora – meglio tardi che mai – anche ai restanti da
Israele verranno perdonati i loro misfatti e i loro peccati non saranno
mai più ricordati.
Io metterò la mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore.
Ger 31,31 Ecco, i giorni vengono»,
dice il SIGNORE, «in cui io farò un nuovo patto con la casa
d’Israele e con la casa di Giuda; 31,32 non come il patto che feci
con i loro padri il giorno che li presi per mano per condurli fuori
dal paese d’Egitto: patto che essi violarono, sebbene io fossi loro
signore», dice il SIGNORE; 31,33 «ma questo è il patto he farò con la
casa d’Israele, dopo quei giorni», dice il SIGNORE: «io metterò la
mia legge nell’intimo loro, la scriverò sul loro cuore, e io sarò loro
Dio, ed essi saranno mio popolo. 31,34 Nessuno istruirà più il suo
compagno o il proprio fratello, dicendo: "Conoscete il SIGNORE!",
poiché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più rande», dice il
SIGNORE. «Poiché io perdonerò la loro iniquità, non mi ricorderò
del loro peccato». Ger 31,31-34;
Il nuovo patto nel sangue del Signore Gesù Cristo.
Luc 22,17 E, preso un calice, rese
grazie e disse: «Prendete questo e distribuitelo fra di voi; 22,18 perché
io vi dico che ormai non berrò più del frutto della vigna, finché sia
venuto il regno di Dio». 22,19 Poi prese del pane e, dopo aver reso
grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo che è
dato per voi; fate questo in memoria di me». 22,20 Allo stesso modo, dopo
aver cenato, diede loro il calice dicendo: «Questo calice è il nuovo
patto nel mio sangue, che è versato per voi». Luc 22,17-20;
Questo sarà il mio patto con loro, quando toglierò via i loro peccai.
Rom 11,25 Infatti, fratelli, non voglio
che ignoriate questo mistero, affinché non siate presuntuosi: un
indurimento si è prodotto in una parte d’Israele, finché non sia
entrata la totalità degli stranieri; 11,26 e tutto Israele sarà salvato,
così come è scritto (Isa 59,20;
Geremia 31,33): «Il liberatore verrà da Sion. 11,27 Egli
allontanerà da Giacobbe l’empietà; e questo sarà il mio patto con
loro, quando toglierò via i loro peccati». Rom 11,25-27;
Per questo egli è mediatore di un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto.
Ebr 9,15 Per questo egli è mediatore di
un nuovo patto. La sua morte è avvenuta per redimere dalle trasgressioni
commesse sotto il primo patto, affinché i chiamati ricevano l’eterna
eredità promessa. Ebr 9,15;
Io stabilirò il mio patto con te affinché tu non possa più aprir la bocca dalla vergogna, quando ti avrò perdonato tutto quello che hai fatto.
Ez 16,60 Tuttavia mi ricorderò del patto
che feci con te nei giorni della tua giovinezza e stabilirò per te
un patto eterno.
16,61 Tu ti ricorderai della tua condotta e ne avrai vergogna, quando
riceverai le tue sorelle, quelle che sono più grandi e quelle che sono più
piccole di te; io te le darò per figlie, ma non in virtù del tuo patto.
16,62 Io stabilirò il mio patto con te e tu conoscerai che io sono
il SIGNORE, 16,63 affinché tu ricordi, tu arrossisca e tu non possa
più aprir la bocca dalla vergogna, quando ti avrò perdonato tutto quello
che hai fatto", dice il Signore, DIO». Ez 16,60-63;
Io metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino.
da me.Ger 32,39 darò loro uno stesso cuore,
una stessa via, perché mi temano per sempre, per il loro bene e per
quello dei loro figli dopo di loro. 32,40 Farò con loro un patto eterno,
che non mi allontanerò più da loro per cessare di far loro del bene;
metterò il mio timore nel loro cuore, perché non si allontanino da me.
32,41 Metterò la mia gioia nel far loro del bene e li pianterò in questo
paese con fedeltà, con tutto il mio cuore, con tutta l’anima mia".
Ger 32,39-41;
Gesù Cristo è l’alleanza del popolo, per dire ai prigionieri: "Uscite".
Isa 49,7 Così parla il SIGNORE, il Redentore,
il Santo d’Israele, a colui che è disprezzato dagli uomini, detestato
dalla nazione, schiavo dei potenti: «Dei re lo vedranno e si alzeranno;
dei prìncipi pure e si prostreranno, a causa del SIGNORE che è fedele,
del Santo d’Israele che ti ha scelto». 49,8 Così parla il SIGNORE:
«Nel tempo della grazia io ti esaudirò, nel giorno della salvezza ti aiuterò;
ti preserverò e farò di te l’alleanza del popolo, per rialzare il paese,
per rimetterli in possesso delle eredità devastate, 49,9 per dire ai
prigionieri: "Uscite", e a quelli che sono nelle tenebre: "Mostratevi!"
Essi pasceranno lungo le vie e troveranno il loro pascolo su tutte le
alture. Isa 49, 7- 9;
I sordi udranno, gli occhi dei ciechi vedranno e i figli d’Israele santificheranno il Santo di Giacobbe, e temeranno grandemente il Dio d’Israele.
Isa 29,17 Ancora un brevissimo tempo, e il
Libano sarà mutato in un frutteto, e il frutteto sarà considerato come
una foresta. 29,18 In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro
e, liberati dall’oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno;
29,19 gli umili avranno abbondanza di gioia nel SIGNORE e i più poveri
tra gli uomini esulteranno nel Santo d’Israele;
29,20 poiché il violento sarà scomparso, il beffardo non sarà più,
e saranno distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquità,
29,21 che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi
difende le cause alla porta e violano il diritto del giusto per un nulla.
29,22 Perciò così dice il SIGNORE alla casa di Giacobbe, il SIGNORE che
riscattò Abraamo: «Giacobbe non avrà più da vergognarsi e la sua faccia
non impallidirà più.
29,23 Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l’opera delle
mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe,
e temeranno grandemente il Dio d’Israele; 29,24 i traviati di spirito
impareranno la saggezza e i mormoratori accetteranno l’istruzione».
Isa 29,17-24;
È questo passo biblico, più sopra, tratto da Isa 29,17-24,
al quale il Signore si riferisce, quando egli rispose alla domanda dei
discepoli di Giovanni, più sotto in Mat 11,2-6, se egli era il
Messia che deve venire.
E se consideriamo specialmente il versetto Isa 29,23, dove si dice:
"Poiché quando i suoi figli vedranno in mezzo a loro l’opera delle mie mani,
santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe, e
temeranno grandemente il Dio d’Israele", allora – almeno dal punto di
vista attuale – appare incomprensibile perché proprio gli scribi, che
avevano studiato da generazioni le profezie riferite al Messia, non
riconobbero questo Messia quando finalmente venne.
E si può percepire assai distintamente che qui il Signore voleva dire
loro: vedete, io ho compiuto la mia parte di queste profezie (Isa 29,18),
ora sta a voi compiere la vostra parte e "santificheranno il Santo di
Giacobbe, e temeranno grandemente il Dio d’Israele" (Isa 29,23).
Ma il Signore Gesù sapeva che il suo popolo era ostinato e non voleva
comprendere queste parole, e perciò anche più sotto, nel versetto
Mat 11,6, ha aggiunto: "Beato colui che non si sarà scandalizzato
di me!".
I ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono.
Mat 11,2 Giovanni, avendo nella prigione
udito parlare delle opere del Cristo, mandò a dirgli per mezzo dei suoi
discepoli: 11,3 «Sei tu colui che deve venire, o dobbiamo aspettare
un altro?» 11,4 Gesù rispose loro: «Andate a riferire a Giovanni quello
che udite e vedete: 11,5 i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi
camminano; i lebbrosi sono purificati e i sordi odono; i morti
risuscitano e il vangelo è annunciato ai poveri. 11,6 Beato colui che
non si sarà scandalizzato di me!» Mat 11, 2- 6;
Farò camminare i ciechi per una via che ignorano.
Isa 42,16 Farò camminare i ciechi per
una via che ignorano, li guiderò per sentieri che non conoscono;
cambierò davanti a loro le tenebre in luce, renderò pianeggianti i luoghi
impervi. Sono queste le cose che io farò e non li abbandonerò. 42,17 Ma
volgeranno le spalle, coperti d’infamia, quelli che confidano negli idoli
scolpiti e dicono alle immagini fuse: "Voi siete i nostri dèi!"
42,18 «Ascoltate, sordi, e voi, ciechi, guardate e vedete!
Isa 42,16-18;
Lo zoppo salterà come un cervo e la lingua del muto canterà di gioia; perché delle acque sgorgheranno nel deserto e dei torrenti nei luoghi solitari.
Isa 35,5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e saranno sturati gli orecchi dei sordi; 35,6 allora lo zoppo salterà
come un cervo e la lingua del muto canterà di gioia; perché delle acque
sgorgheranno nel deserto e dei torrenti nei luoghi solitari;
35,7 il terreno riarso diventerà un lago, e il suolo assetato si muterà
in sorgenti d’acqua; nel luogo dove dimorano gli sciacalli vi sarà erba,
canne e giunchi. Isa 35, 5- 7;
Queste profezie di Isaia al tempo di Gesù avevano all’incirca
700 anni. Il loro compimento fu impedito in Israele e nel frattempo sono
già passati quasi duemila anni, nei quali Israele fu punito da Dio come
nessun altro popolo del mondo per la sua cecità e per la sua sordità. Per
secoli essi hanno girovagato per il mondo e non hanno potuto entrare nel
proprio paese. Essi furono ovunque osteggiati, sono stati perseguitati,
diffamati e uccisi.
E, tuttavia, si deve considerare anche l’altro lato di questo popolo. Fino
ad oggi essi non hanno riconosciuto i loro misfatti e fino ad oggi non sono
pronti a capire che essi hanno ripudiato e crocifisso il Messia che per
tanto tempo avevano atteso. Fino ad oggi essi non sono nemmeno pronti a
confidare nella guida del loro Dio.
Essi hanno fatto ritorno nel paese di Israele, senza che là vi fosse una
qualunque prova della Scrittura che il tempo per questo era venuto. E si
comprende: è lo stesso errore che essi hanno commesso al tempo di Gesù.
Sebbene in quel tempo tutte le prove bibliche parlassero del fatto che
Gesù di Nazareth è il Messia promesso, essi non vollero riconoscerlo.
L’intelligenza mondana dei loro scribi e superiori era per loro più
importante delle parole del loro Dio.
E lo stesso accadde con la fondazione del nuovo stato di Israele, nell’anno
1948. Delle circostanze concomitanti nelle profezie della Scrittura
sulla raccolta e sul ritorno del popolo di Israele nel suo paese, in quel
tempo nessuna si compì – né si è compiuta fino ad oggi. Tuttavia, l’euforia
e l’entusiasmo di un Theodor Herzl e dei suoi sionisti anche questa
volta erano per loro più importanti delle parole della Scrittura.
E da allora essi vollero di nuovo "aiutare" un po’ le profezie di Dio. Essi
sono stupiti del fatto che, dopo che sono stati radunati ed hanno fatto ritorno nel loro
paese, tutte le promesse della Scrittura per quel tempo non si siano compiute.
Si meravigliano del fatto che nel loro paese non vi sia alcuna pace.
Non comprendono che, alla fine, ora Israele non diventa il "capo delle nazioni",
al quale secondo la Scrittura è destinato. E – pochi tra di loro – sono
anche afflitti dal fatto che gli israeliani di oggi non solo non hanno nel
loro cuore la legge del loro Dio, ma una grande parte del popolo è
assolutamente ateo.
Da qui si deve comprendere che al giorno d’oggi non vi è alcuna differenza
tra Israele e i popoli dei Gentili. E perciò agli israeliti veramente credenti,
fino al ritorno del Signore, rimane una sola via per arrivare al loro Dio.
È la stessa via che è offerta anche ai Gentili: la conversione a Gesù Cristo,
in quanto nostro Signore e salvatore. È l’unica salvezza che il Signore
offre ad ogni essere umano, qualunque sia il popolo dal quale egli
proviene: la salvezza in Gesù Cristo, l’Agnello di Dio, che porta via i
peccati del mondo.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giov 14,6 Gesù gli disse: «Io sono la via,
la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
Giov 14, 6;
Israele alla luce della Bibbia.Secondo l’Antico Testamento Dio non ha più alcuna compassione per la casa d’Israele (Os
1:6). Loro non sono più il suo popolo (Os 1:9). Il Signore salverà solo
la casa di Giuda. Non con la guerra, però, ma con il suo Spirito (Os
1:7). Soltanto nel Millennio, quando il Figlio di Dio avrà assunto il
suo dominio millenario sulla terra (Os 2:1,20; Ez 34:25; Isa 2:4),
il Signore li riconoscerà di nuovo come il suo popolo (Os 2:25; Ger
31:27-28). Secondo il Nuovo Testamento È la volontà di Dio che noi prestiamo ascolto a suo Figlio
(Mat 17:5). Questo Figlio di Dio ci ha detto che ogni essere umano che
lo rifiuta, rifiuta anche Dio (1Gio 2:23; Luca 10:16; Giov 5:22-23,
15:23). Il popolo d’Israele di oggi nega il Figlio di Dio e lo offende
come truffatore e bestemmiatore. Attraverso questa negazione del Figlio,
Israele ha rifiutato anche il Padre ed è dunque un popolo senza-Dio
(8:24). |