Discorso 06 – I 144.000 sigillati: Israeliti o la comunità cristiana degli Ultimi Tempi?




I 144.000 sigillati: Israeliti o la chiesa degli Ultimi Tempi? / Replica di Marcus Franz 00, 2000-07-11

Tabella – La Grande Tribolazione – cronologia degli eventi.

I 144.000 sigillati: simbolicamente o non simbolicamente? / Replica di Marcus Franz 01, 25/07/2000

Il Rapimento avviene prima della Grande Tribolazione? – Discorso 16


(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(I 144.000 sigillati: Israeliti o la chiesa degli Ultimi Tempi? / Replica di Marcus Franz 00, 2000-07-11

Devo darle ragione sul fatto che la mia interpretazione è stata motivata solo indirettamente e senza precisi riferimenti biblici. Mi lasci ripetere prima di tutto che non intendo contestare alcunché a Israele. Al contrario: sono un grande simpatizzante di Israele, ci sono già stato due volte. In merito alla mia interpretazione: penso che la chiesa verrà rapita con la settima tromba e che quindi fino a quel momento si trovi ancora sulla terra (può trovare la motivazione dettagliata sul mio sito). Al momento del giudizio della quinta tromba, si fa riferimento al fatto che il giudizio riguardi solo le persone che NON hanno il sigillo di Dio sulla fronte (Apoc 9,4), in un tempo in cui la chiesa si trova ancora sulla terra.

Un’interpretazione letterale del sigillo (limitata agli Israeliti in senso letterale) porterebbe alla conclusione, per me assolutamente incomprensibile, per cui, durante questi Ultimi Tempi, Dio protegga sì Israele, ma contemporaneamente consegni la chiesa, già pericolosamente minacciata, indifesa ai tormenti delle orde demoniache. Pertanto, sono più favorevole ad interpretare il sigillo in senso simbolico. Un’indicazione in tal senso potrebbe essere il passaggio in Romani 11,17-24, che dice che i pagani convertiti sono innestati in senso spirituale sul tronco di ulivo (Israele) – cosa che naturalmente non deve portare a una mescolanza di Israele con la chiesa – consultare a riguardo la sezione relativa a Israele sul mio sito.

(Marcus Franz, XXXXmarcus1973@t-online.de / https://www.marcus1973.privat.t-online.de/endzeit.html).

(Vedi anche Discorso 08: "Il raduno di Israele: già dal 1948 o non prima degli Ultimi Tempi?")


La questione su chi debba rientrare in questi 144.000 attraversa tutte le denominazioni. Mentre per i protestanti e le chiese libere si tratta della ‘chiesa’, i Testimoni di Geova hanno ridotto questo gruppo di persone ai propri ‘fratelli e sorelle eletti’. Anche la chiesa cattolica apostolica ritiene che si tratti una selezione dell’Israele ‘spirituale’, mentre gli avventisti e la chiesa cattolica, comprensibilmente, sentono chiamati in causa i propri fedeli.

Ecco qui il testo, per riacquistare familiarità con quanto detto:

Centoquarantaquattromila segnati con il sigillo del Dio vivente di tutte le tribù dei figli d’Israele.

Apoc 7,1 Dopo questo, vidi quattro angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra, e trattenevano i quattro venti della terra perché non soffiassero sulla terra, né sopra il mare, né sugli alberi. 7,2 Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente; e gridò a gran voce ai quattro angeli ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare, dicendo: 7,3 «Non danneggiate la terra, né il mare, né gli alberi, finché non abbiamo segnato sulla fronte, con il sigillo, i servi del nostro Dio».

7,4 E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribù dei figli d’Israele:

7,5 della tribù di Giuda dodicimila segnati; della tribù di Ruben dodicimila; della tribù di Gad dodicimila; 7,6 della tribù di Aser dodicimila; della tribù di Neftali dodicimila; della tribù di Manasse dodicimila; 7,7 della tribù di Simeone dodicimila; della tribù di Levi dodicimila; della tribù di Issacar dodicimila; 7,8 della tribù di Zabulon dodicimila; della tribù di Giuseppe dodicimila; della tribù di Beniamino dodicimila segnati. Apoc 7, 1- 8;

(Vedi anche Capitolo06: "Il ritorno del Signore" / Le nozze dell’Agnello. / I 144.000 primizie a Dio e all’Agnello.)


Dunque, sebbene qui ci sia un elenco meticolosamente preciso delle dodici tribù di Israele dalle quali vengono prese queste ‘primizie a Dio e all’Agnello’, si cerca continuamente di vedere in tutto ciò un simbolo della chiesa – e ancor più della ‘chiesa degli Ultimi Tempi’. Il semplice fatto che questi servi di Dio vengano da Israele, viene reinterpretato nel senso che nel primo cristianesimo, alla chiesa composta da ebrei e pagani veniva dato presumibilmente il titolo di ‘Israele’.

Il fatto che qui si tratti solo di 144.000 servi di Dio, mentre con ‘tutta la chiesa di Cristo’ probabilmente se ne sarebbero dovuti includere milioni, viene interpretato ancora una volta come ‘gran numero’ e come ‘corpo unico’ in riferimento alla chiesa, in modo da esprimere simbolicamente il fatto che ‘Dio non dimentica nessuno della chiesa’.

Tuttavia, questa interpretazione applicata alla ‘chiesa di tutti i tempi’ si può confutare facilmente dato che questi 144.000 vengono menzionati ancora una volta - indirettamente – in Apoc 9,3-4 nella descrizione delle piaghe durante la quinta tromba.

E fu detto loro di danneggiare soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte.

Apoc 9,3 E da quel fumo uscirono sulla terra delle locuste, a cui fu dato un potere simile a quello degli scorpioni della terra. 9,4 E fu detto loro di non danneggiare l’erba della terra né verdura alcuna né albero alcuno, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. Apoc 9, 3- 4;


Qui sono coinvolte dunque solo le persone che non hanno questo sigillo di Dio. Pertanto, in senso inverso, tutti quelli con un sigillo – ovvero i 144.000 di cui sopra – devono essere ancora sulla terra e perciò non possono includere – simbolicamente o meno – la ‘chiesa di tutti i tempi’.

Non è necessario approfondire l’interpretazione dei Testimoni di Geova e di tutte quelle denominazioni che qui vedono una ‘folla di eletti’ tra i propri membri, dato che tale visione si confuta da sola.

Resta l’interpretazione che vede in questi 144.000 i membri della chiesa degli Ultimi Tempi. E a questo proposito, l’argomentazione precedente di Marcus Franz non è da scartare. Se prendiamo il testo alla lettera e in queste ‘primizie a Dio e all’Agnello’ vediamo effettivamente solo Israeliti provenienti dalle 12 tribù, si potrebbe quindi pensare ‘che, durante questi Ultimi Tempi, Dio protegga sì Israele, ma contemporaneamente consegni la chiesa, già pericolosamente minacciata, indifesa ai tormenti delle orde demoniache’?

Ovvero, se questi 144.000 sigillati sono solo Israeliti, per i fedeli della chiesa degli Ultimi Tempi restano quindi solo due alternative: o sono già stati rapiti in precedenza, oppure devono affrontare questi ‘tormenti’ nel Giorno dell’ira di Dio.

Tuttavia, diversamente dalle interpretazioni precedenti, sulla base delle conoscenze più recenti, qui su Immanuel.at abbiamo dedotto che il Ritorno del Signore e il Rapimento della chiesa degli Ultimi Tempi hanno luogo con il sesto sigillo. E così si conferma anche la prima alternativa citata prima: qui, al momento dell’apposizione del sigillo sui 144.000, la chiesa è già in cielo, di fronte al trono di Dio.

(Vedi anche Discorso 05: "Il parallelismo degli eventi in Matteo 24 e Apocalisse 6 e 7."

La Grande Tribolazione – cronologia degli eventi. (FORMATO LARGO)

La tribolazione di quei giorni: 1º sigillo: l’uomo del peccato / 2º 3º 4º 5º sigillo: l’inizio delle doglie di parto / 6º sigillo: il Rapimento

Il giorno del SIGNORE
< 1º sigillo >
(Apoc 6:1-2;)

cavallo bianco, cavaliere: aveva un arco, gli fu data una corona, uscì come vincitore e per vincere
< 2º sigillo >
(Apoc 6:3-;4)

cavallo rosso, che toglie la pace della terra, affinché gli uomini si uccidessero e gli fu data una grande spada
< 3º sigillo >
(Apoc 6:5-6;)

cavallo nero, una bilancia in mano, frumento e orzo costoso, non danneggia né l’olio né il vino
< 4º sigillo >
(Apoc 6:7-8;)

cavallo giallastro, la Morte dietro era l’Ades, potestà su1/4 della terra, morte con spada, fame e fiere
< 5º sigillo >
(Apoc 6:9-11;)

sotto l’altare alle anime dei
martiri si fa giustizia, fu data
veste bianca, riposeranno
finché sono uccisi i fratelli
< 6º sigillo >
(Apoc 6:12-17;)

grande terremoto, il sole
nero, la luna come sangue,
le stelle caddero, il cielo si
ritirò, montagne e sole smosse
6a
sig

< 7º sigillo >
(Apoc 8:1-6;)

silenzio nel cielo per ca. mezz’ora, profumi all’altare, 7 angeli che avevano 7 trombe, voci, tuoni, lampi
Le due testimoni di Dio profetizzeranno 1260 giorni con vestiti di sacco. (?)


< 1ª tromba>
(Apoc 8:7;)

grandine fuoco e sangue
1/3 della terra fu arsa
1/3 degli alberi furono bruciati
ogni erba verde fu arsa
< 2ª tromba >
(Apoc 8:8-9;)

gran montagna nel mare
1/3 del mare sangue
1/3 creature nel mare morì
1/3 delle navi perì
< 3ª tromba >
(Apoc 8:10-11;)

stella dal cielo una torcia
1/3 dei fiumi assenzio
1/3 delle acque assenzio
e molti uomini morirono
< 4ª tromba >
(Apoc 8:12-13;)

il sole, la luna, le stelle,
1/3 parte si oscura
1/3 parte del giorno e la
1/3 parte della notte, buio
< 5ª tromba/ 1º guaio >
(Apoc 9:1-12;)

 stella dell’abisso dal cielo
il sole oscurato dal fumo
locuste nuocciono uomini
senza sigillo di Dio 5 mesi
< 6ª tromba/ 2º guaio >
(Apoc 9:13-21;)

gli angeli sul fiume Eufrate
fuoco e fumo e zolfo
1/3 degli uomini uccisi
il resto non si ravvidero
6a
trb

< 7ª tromba/ 3º guaio >
(Apoc 11:15-19;)

Il regno del mondo è di Dio l’ira dee Dio è giunta, e il tempo di giudicare i morti terremoto voci, tuoni, lampi
Il giorno dell’ira di Dio – Il dominio dell’Anticristo demoniaco / il morto dei 2 testimoni / le nazioni calpesteranno Gerusalemme

< 7ª tromba >
< 1ª coppa>
(Apoc 16:1-2;)

sulla terra:
un’ulcera maligna
agli uomini che avevano
il marchio della bestia
< 2ª coppa >
(Apoc 16:3;)

nel mare:
sangue come di morto
ogni essere vivente che
si trovava nel mare morì
< 3ª coppa >
(Apoc 16:4-7;)

nei fiumi e nelle fonti
acque diventarono sangue.
hanno sparso sangue dei pro-
feti fu dato loro a bere sangue
< 4ª coppa >
(Apoc 16:8-9;)

sul sole:
bruciato sugli uomini, che
bestemmiarono il nome di
Dio e non si ravvidero
< 5ª coppa >
(Apoc 16:10-11;)

sul trono della bestia:
il regno divenne tenebroso
gli uomini avevano dolore
ma non si ravvidero
< 6ª coppa >
(Apoc 16:12;)

sul gran fiume Eufrate:
e l’acqua ne fu prosciugata
affinché fosse preparata la
via ai re dal levante.
6a
cop

< 7ª coppa >
(Apoc 16:17-21;)

nell’aria: voci, tuoni, lampi terremoto così grande come mai, isole e monti non furono trovati

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7a cop
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L’Anticristo risvegliato: morto dei due testimoni



6a sigillo
Dopo il  sigillo
(Apoc 7:1-17;)
 Non danneggiate la terra,
il mare, gli alberi, finché i
144.000 sono segnati in
 fronte. Quelli della gran
tribolazione hanno vesti
 bianche davanti al trono
l’Agnello li guiderà alle
 acque della vita, e Dio
 asciugherà ogni lacrima
6a tromba
Dopo la  tromba
(Apoc 10:1-11; 11:1-14;)
Un altro angelo potente in
una nuvola: con 7. tromba
si compie il mistero di Dio
 non ci sarà più indugio.
Giovanni divora il libretto.
La bestia ucciderà i due
testimoni. Gran terremoto
 la decima parte di
Gerusalemme cadde
7a tromba
dopo la  tromba
(Apoc 12:1-18;)  (Apoc 13:1-18;)  (Apoc 14:1-20;)  (Apoc 15:1-8;)
La donna e il dragone. Satana  e i suoi angeli furono gettato sulla terra.
Alla bestia dal mare le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli.
L’Anticristo e il falso profeta: il regno delle due bestie.
l’Agnello che stava in piedi sul monte Sion, e i sui 144.000 segnati
3 angeli: l’evangelo, giudizio, caduta di Babilonia, i morti che muoiono nel Signore.
L’inizio del giudizio: il Figlio d’uomo miete la terra
I vincitori sulla bestia, sua immagine e sul suo nome cantavano il cantico di Mosè
I sette angeli con le sette coppe dell’ira di Dio
Nessuno poteva entrare nel tempio finché fossero compiute le sette piaghe.
6a coppa
Dopo la  coppa
(Apoc 16:13-16;)
Satana, Anticristo e
falso profeta mandano tre
spiriti immondi simili a rane
 perché sono spiriti di
demoni che fanno dei segni e
si recano dai re di tutto il
mondo per radunarli per la
battaglia del gran giorno
dell’Iddio a Harmaghedon

7a coppa
Dopo la  coppa
(Apoc 17:1-18; 18:1-24;)
La caduta di Babilonia (Apoc 19:1-21; 20:1-15;)
Battaglia di Harmaghedon
Anticristo profeta stagno
Giudizio, 1 Risurrezione
Satana nell’abisso. Ultima
Guerra Giudizio Universale
(Apoc 21:1-27; 22:1-21;)
La Nuova Creazione



Queste affermazioni trovano conferma in modo piuttosto dimostrativo anche in due passaggi consecutivi della Bibbia. E cioè, da un lato l’affermazione già citata all’inizio in Apoc 9,1-8 sull’apposizione del sigillo sui 144.000 Israeliti e dall’altro il passaggio immediatamente successivo e pertanto contemporaneo in Apoc 9,9-17 che colloca la chiesa, rapita già durante il Ritorno del Signore, con il sesto Sigillo, di fronte al trono di Dio:

Quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello.

Apoc 7,9 Dopo queste cose guardai e vidi una folla immensa che nessuno poteva contare, proveniente da tutte le nazioni, tribù, popoli e lingue, che stava in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, vestiti di bianche vesti e con delle palme in mano. 7,10 E gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono, e all’Agnello». 7,11 E tutti gli angeli erano in piedi intorno al trono, agli anziani e alle quattro creature viventi; essi si prostrarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio, dicendo: 7,12 «Amen! Al nostro Dio la lode, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l’onore, la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen».

7,13 Poi uno degli anziani mi rivolse la parola, dicendomi: «Chi sono queste persone vestite di bianco e da dove sono venute?» 7,14 Io gli risposi: «Signor mio, tu lo sai». Ed egli mi disse: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione. Essi hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell’Agnello. 7,15 Perciò sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte, nel suo tempio; e colui che siede sul trono stenderà la sua tenda su di loro. 7,16 Non avranno più fame e non avranno più sete, non li colpirà più il sole né alcuna arsura; 7,17 perché l’Agnello che è in mezzo al trono li pascerà e li guiderà alle sorgenti delle acque della vita; e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi». Apoc 7,9-17;


I timori espressi prima da Marcus Franz che: ‘durante questi Ultimi Tempi, Dio protegga sì Israele, ma contemporaneamente consegni la chiesa, già pericolosamente minacciata, indifesa ai tormenti delle orde demoniache’ sono pertanto completamente privi di fondamento. Come promette Paolo in 1Tess 5,9, Dio non ci ha destinati all’ira.

Dio infatti non ci ha destinati a ira.

1Tess 5,9 Dio infatti non ci ha destinati a ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, 1Tess 5, 9;


E anche questa promessa di Paolo conferma la nuova interpretazione del Ritorno del Signore e del Rapimento con il sesto sigillo. Il Giorno del Signore è il Giorno dell’ira di Dio. E comincia dopo il Rapimento, con il primo giudizio delle trombe, e finisce con l’ultimo, il settimo giudizio delle coppe (Apoc 15,1).

E anche se ora – al contrario di Markus Franz ‘non sono un amico dichiarato di Israele, perché Israele accoglier’ con gioia l’Anticristo come loro "Messia" negli ultimi giorni ed esporrà cosi il mondo all’ira di Dio, non falsifico quindi le affermazioni della Bibbia.

Dunque, per poter dimostrare ancora meglio l’identità di questi 144.000 sigillati come israeliti, osserviamo il secondo testo nell’Apocalisse, che parla esplicitamente di questo gruppo di persone.

Essi sono stati riscattati tra gli uomini per esser primizie a Dio e all’Agnello.

Apoc 14,1 Poi guardai e vidi l’Agnello che stava in piedi sul monte Sion e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulla fronte. 14,2 Udii una voce dal cielo simile a un fragore di grandi acque e al rumore di un forte tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe. 14,3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono, davanti alle quattro creature viventi e agli anziani. Nessuno poteva imparare il cantico se non i centoquarantaquattromila, che sono stati riscattati dalla terra. 14,4 Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini. Essi sono quelli che seguono l’Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati tra gli uomini per esser primizie a Dio e all’Agnello. 14,5 Nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili. Apoc 14,1-5;


Sono dunque le ‘primizie a Dio e all’Agnello’, coloro che ‘non si sono contaminati con donne’, che sono ‘vergini’ e che seguono l’Agnello. Sono stati riscattati tra gli uomini per Dio e per l’Agnello e nella bocca loro non è stata trovata menzogna, sono irreprensibili.

Ebbene, si tratta di un elenco di tratti superlativi del carattere e della fede e si fatica a credere che si tratti effettivamente di persone in vita. Per giunta se si pensa che ci troviamo qui in un tempo di tribolazione per i fedeli. Ma questo testo ci dice qualcosa in più. Mentre in precedenza, in Apoc 7,3, durante l’apposizione del sigillo si diceva che questi servi di Dio sono stati ‘segnati sulla fronte’, qui in Apoc 14,1 viene precisato che questo sigillo consiste nel nome del Figlio e nel nome del Padre.

E qui abbiamo il secondo indizio. Anche nella lettera all’angelo della chiesa di Filadelfia, in Apoc 3,10-13, viene promessa questa ricompensa ai vincitori, che il Signore porrà come colonna (pilastro) nel tempio del suo Dio.

Scriverò su di lui il nome del mio Dio e il mio nuovo nome.

Apoc 3,10 Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch’io ti preserverò dall’ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra. 3,11 Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona. 3,12 Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio (la nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio) e il mio nuovo nome. 3,13 Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese". Apoc 3,10-13;


Chi sono dunque i vincitori della chiesa di Filadelfia e chi è la chiesa di Filadelfia? Leggiamo il resto della lettera:

Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre.

Apoc 3,7 «All’angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre: 3,8 "Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. 3,9 Ecco, ti do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato. Apoc 3, 7- 9;


Nell’introduzione di ciascuna lettera il Signore si presenta alla chiesa in questione con una caratteristica molto speciale, un attributo valido per la chiesa specifica. Qui, per la chiesa di Filadelfia, il Signore si presenta come ‘il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre’. Cosa vuol dire questo? Conosciamo questa affermazione dal VT, Isa 22,20-22:

(Vedi anche Excursus 02: "Le lettere alle sette Chiese.")


Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide.

Isa 22,20 In quel giorno avverrà che chiamerò il mio servo Eliakim, figlio di Hilkiah; 22,21 lo vestirò con la tua tunica, lo cingerò con la tua cintura e rimetterò la tua autorità nelle sue mani; ed egli sarà un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda.

22,22 Metterò sulla sua spalla la chiave della casa di Davide; così egli aprirà e nessuno potrà chiudere, chiuderà e nessuno potrà aprire. Isa 22,20-22;


Questa è una frase del Dio di Israele, con la quale egli fece sostituire Schebna, il corrotto e disonesto amministratore e sostituto del Re di Israele, con il giusto Eliakim, figlio di Hilkiah. Il contesto più preciso ha poca importanza in questo caso, ma lo ha il fatto che questa frase del Dio di Israele era allo stesso tempo una profezia su Gesù Cristo, che a sua volta sostituirà i potenti corrotti ed edificherà un regno giusto su Israele e sul mondo nel Millennio.

Come si può facilmente comprendere, l’attributo della ‘chiave di David’ è pertinente solo per gli ebrei, ovvero per i giudeocristiani (ebrei messianici), che conoscono il contesto e quindi sanno chi sta parlando a loro. Questa idea viene supportata anche dal testo precedente nella stessa lettera. In Apoc 3,9 il Signore dice che farà venire qualcuno dalla sinagoga di Satana. Naturalmente anche la sinagoga è un tipico elemento ebraico e non avrebbe alcun senso per i Gentili convertiti al Cristianesimo.

Tuttavia, sopra in Apoc 3,9, a proposito di quelli provenienti dalla sinagoga di Satana, che il Signore manderà loro, si dice: ‘dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono’. E qui ci avviciniamo alla nostra tematica. Naturalmente questo testo potrà essere applicato in prima istanza agli ebrei ‘secolarizzati’ non credenti, che indossano la kippah sulla testa ad ogni occasione possibile, ma che al di fuori della sinagoga – sia in ambito economico che politico – agiscono in modo altrettanto corrotto e disonesto come il loro antenato Schebna.

Ma noi dobbiamo chiederci in modo obiettivo se non vi siano anche altri gruppi che potrebbero essere giudicati allo stesso modo e che dicono di essere ‘ebrei’ per attirare la promessa di Dio verso il proprio popolo. Ci sono per altro anche alcuni gruppi cristiani che affermano di essere questa chiesa di Filadelfia.

Le affinità tra i 144.000 sigillati delle 12 tribù di Israele e la chiesa giudeocristiana di Filadelfia sono così duplici: il sigillo sulla loro fronte con il nome di Dio e del Signore Gesù, e lo straordinario rapporto ravvicinato di entrambi con il Signore: della chiesa di Filadelfia il Signore dice esplicitamente che la ama (Apoc 3,9) e dei sigillati non solo dice che sono ‘primizie a Dio e all’Agnello’ riscattate dalla terra e tra gli uomini (Apoc 14,3-4), ma sono anche i soli in grado di imparare il cantico (Apoc 14,3) e sono i soli a stare con il Signore sul monte Sion (Apoc 14,1).

Per concludere quindi: questi 144.000 non sono semplicemente ‘Israele’, ma sono un gruppo di eletti tra gli israeliti cristiani messianici degli Ultimi Tempi, con qualità caratteriali e di fede fuori dal comune, i quali (già dalla nascita?) sono stati prescelti da Dio e dal Signore Gesù per diventare le primizie (dunque i primi!) dell’umanità. den.

(Vedi anche Discorso 15: "Chi è la ‘sposa dell’Agnello’?".)

(I testi nella cornice nera sono citazioni dei visitatori di questo sito o di altri autori!)

(I 144.000 sigillati: simbolicamente o non simbolicamente? / Replica di Marcus Franz 01, 25/07/2000)

Come ho già detto, è un passaggio molto difficile. Le sue argomentazioni hanno dei meriti e naturalmente è possibile che lei abbia ragione e che il sigillo sia destinato davvero solo ai fedeli di Israele e che sia una speciale protezione per queste persone. D’altra parte, continuo ancora a ritenere possibile un’interpretazione simbolica di questi passaggi. Alla fine sarà il futuro a dirci quale interpretazione è corretta.

(Marcus Franz, XXXXmarcus1973@t-online.de / https://www.marcus1973.privat.t-online.de/endzeit.html).



È proprio così! – Per concludere, voglio però aggiungere che per me questi 144.000 Israeliti – 12.000 da ciascuna delle 12 tribù di Israele – non sono solo eletti "fedeli di Israele", ma ritengo anche che siano la "sposa dell’Agnello". Una posizione cristiana che sin dall’inizio è stata attribuita sempre ed esclusivamente alla "chiesa".

Naturalmente questo ha attirato aspre critiche nei miei confronti da parte dei circoli cristiani, come può leggere nel relativo discorso.

(Vedi anche Discorso 15: "Chi è la ‘Sposa dell’Agnello’?")



La sposa dell’Agnello.


La comunità cristiana è il "corpo di Cristo":
"Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua." (1Cor 12,27).
Egli è la testa, noi siamo le membra.
Se noi siamo quindi il corpo di Cristo, lo sposo, come possiamo dunque essere anche la sposa?

E quando Paolo in Efes 5,31-32 scrive:
"Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diverranno una carne sola.
Questo mistero è grande; dico questo riguardo a Cristo e alla chiesa."

Questo significa quindi che Cristo ha lasciato il Padre per farsi corpo e diventare "una carne sola" con la sua chiesa.
Egli è la testa, noi le membra.

Ma la sposa non è lo sposo. Lei viene da Israele e sarà vergine e pura.
Sono i 144.000 sigillati, 12.000 da ciascuna delle 12 tribù di Israele.

"Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne, poiché sono vergini. Essi sono quelli che seguono l’Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati tra gli uomini per esser primizie a Dio e all’Agnello. Nella bocca loro non è stata trovata menzogna: sono irreprensibili."
(Apoc 14,4-5)